Come vivere in mansarda, istruzioni per l’uso

Affascinante e scenografica, la mansarda puo’ diventare un locale molto piacevole e confortevole dove vivere, se arredata con cura e facendo attenzione alle sue peculiarita’.

La mansarda verte in un locale ricavato nel sottotetto all’ultimo piano di un fabbricato.
Il termine mansarda deriva dal nome dell’architetto francese Francois Mansart che nel 1600 sperimento’ per primo la praticità di questo ambiente.mansarda (1)

La caratteristica tipica della mansarda e’ la pendenza del tetto, che rende gli ambienti alti e confortevoli in corrispondenza del colmo mentre si abbassano man mano che ci si avvicina alla gronda.

Di solito si considerano abitabili solo quei vani che hanno un’altezza media di 2,70 metri, mentre il resto viene accatastato come sottotetto o ripostiglio, ma in realtà una buona progettazione degli spazi e un attento arredamento su misura può consentire di sfruttare al meglio tutto lo spazio a disposizione.

Quella che dunque per molti è vista come una difficoltà e un vincolo, ovvero la necessità di un arredamento che si adatti alla pendenza del tetto, in realtà può costituire un’ottima opportunità per creare soluzioni originali ed affascinanti, dove l’architetto può sbizzarrirsi con idee ricche di inventiva e fantasia.

 

Le caratteristiche tipiche della mansarda che la rendono uno spazio architettonico particolarmente unico e scenografico solitamente sono le travi a vista sul soffitto, il panorama che se ne gode essendo all’ultimo piano e la luce naturale che sopraggiunge da diversi punti quali lucernari, abbaini e finestre.

Innanzitutto in ogni stanza è importante valutare al meglio la disposizione dei mobili in base alle altezze.

In soggiorno dovremo collocare la zona pranzo nel punto più alto, in modo da poterci comodamente girare intorno stando in piedi, mentre per la zona relax del divano sarà sufficiente un’altezza minore poiché vi si sta sempre seduti, per poi sfruttare i punti più bassi con librerie  e mobili contenitori realizzati su misura.

In cucina collocheremo le basi dei mobili nei punti più bassi, facendo sempre comunque attenzione a raggiungere un’altezza di almeno 2 metri là dove si sta in piedi a lavorare.

In camera da letto potremo posizionare la testata del letto anche in zone piuttosto basse, a patto che si abbia un’altezza comoda di almeno 1,80 metri nel punto in cui ci si alza in piedi.

Per guardaroba e armadi potremo sfruttare qualsiasi nicchia e pendenza del tetto utilizzando mobili e ante realizzate su misura.

mansarda 2Nella cameretta dei bambini ci sarà tanto spazio utile per i loro giochi e le loro attività là dove non battono ancora la testa; dove invece il soffitto è molto alto potremo posizionare dei letti soppalcati.

Nei bagni faremo attenzione a posizionare prima gli elementi che richiedono altezze maggiori, come ad esempio la doccia dove si deve riuscire a stare comodamente in piedi, poi i sanitari, poi il lavabo, per arrivare infine alla vasca che può essere situata anche in punti piuttosto bassi poiché vi si può stare anche solo seduti.

Per ripostigli e dispense avremo infine a disposizione tutti quegli spazi così bassi da non essere riusciti a collocarvi vani abitabili.

Fonte: Arch. Carla Mussoni

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

One Response to Come vivere in mansarda, istruzioni per l’uso

  1. sedia ha detto:

    Lo consiglio! Raffaello Marchesi

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