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Rassegna Stampa Fimaa del 27 Novembre 2013
Rassegna di Mercoledì 27 Novembre 2013 |
Indagine Mediofimaa: Circa il 50% delle famiglie italiane è in grado di comprare casa
Eppure la domanda di mutui langue. La causa? Ha radici psicologiche: l’incertezza sul futuro cambia i piani di investimento degli Italiani.
Le famiglie italiane hanno una naturale propensione alla prudenza che le rende le meno indebitate d’Europa, forse per questo negli ultimi due anni, una volta assodato che la crisi economica non era nè leggera nè passeggera, hanno iniziato ad assumere un diverso atteggiamento rispetto all’investimento immobiliare e, conseguentemente, verso i mutui da richiedere agli Istituti di credito: dietro alla scelta di posticipare l’acquisto della casa, alla preferenza per l’affitto e al minor ricorso alle forme di finanziamento ci sono, infatti, motivazioni profonde, quali il timore di non riuscire ad onorare i debiti e il senso di incertezza sul futuro.
A confermarlo sono i dati inerenti le caratteristiche della domanda: l’età media del richiedente è cresciuta (gli over 55 sono passati dal rappresentare il 12% a quasi il 20% dei mutuatari, a scapito dei richiedenti di età compresa tra i 36 e i 45 anni, la cui quota di incidenza è diminuita dal 38% al 33%) e le categorie meno inclini a presentare domanda di mutuo sono i giovani (under 35) e i lavoratori con contratti flessibili.
Dall’IMU alla Trise, e poi dalla Trise alla IUC. Effetti speciali per una Patrimoniale.
Il nuovo tributo che sostituirà l’Imu, a partire dal 2014, si chiamerà IUC, imposta unica comunale, e sarà sempre divisa in 2 componenti: la prima relativa alla Raccolta dei rifiuti, la seconda sui Servizi indivisibili. In pratica, come la Trise, la IUC incorporerà tre tributi: l’Imu, la Tari (la componente rifiuti) e la Tasi (finanziamento dei servizi indivisibili).
La prima casa sarà esente con esclusione delle unità immobiliare di lusso e l’aliquota massima sarà del 10,6 per mille, contro l’11,6 previsto dalla Trise. Saranno previste detrazioni, analoghe a quelle del 2012,a partire da 200 euro e 50 euro per figlio fino a 4 e i comuni avranno altri 500 milioni, per un totale di 1,5 miliardi, da destinare alle detrazioni in modo da agevolare le famiglie più deboli. Almeno si confida!!!!