Monthly Archives: Aprile 2014

RIFORMA DEL CATASTO: AL VIA IL COORDINAMENTO DI 14 ORGANIZZAZIONI PER UN’EQUA ATTUAZIONE DELLA RIFORMA.

confcommercioIn vista dell’emanazione dei decreti attuativi della riforma del Catasto, 14 organizzazioni rappresentanti le diverse realtà associative hanno deciso di organizzare un piano d’azione per la raccolta dei dati inerenti valori e canoni del triennio 2011-2013 necessari alla messa a punto del nuovo sistema nonché per l’elaborazione di proposte per un’equa attuazione della riforma.

Le organizzazioni che partecipano al progetto sono: Abi, Ance, Ania, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria e Fiaip.

La revisione del Catasto dei fabbricati porterà ad attribuire a ciascuna unità immobiliare un valore patrimoniale e una rendita. A tal fine si procederà a determinare il valore patrimoniale medio ordinario e la rendita media ordinaria delle unità immobiliari.

L’Esperto risponde: La decadenza dell’agevolazione prima casa.

l'esperto rispondeDomanda: In caso di decadenza dall’agevolazione prima casa per la vendita dell’immobile prima dei cinque anni e mancato riacquisto nel successivo, l’imposta può essere recuperata anche in capo al venditore originario?

Risposta: Nel caso di decadenza delle agevolazioni concesse per l’acquisto di un immobile da destinare a personale abitazione, per fatto imputabile alla parte acquirente, non c’è la solidarietà tra le parti (circolare 38/2005).
Infatti, l’imposta dovuta in seguito alla decadenza dell’agevolazione costituisce imposta complementare, dovuta per un fatto imputabile soltanto a una delle parti contraenti che sarà, pertanto, a carico esclusivamente di questa (articolo 57, comma 4, Dpr 131/1986).

Cassazione: La tettoia costruita a distanza inferiore di tre metri dalla finestra dev’essere sempre demolita.

tettoiaIl diritto di veduta previsto e disciplinato dall’art. 907 c.c. ha carattere assoluto sicché il proprietario della finestra ha diritto di chiedere in ogni caso l’eliminazione delle opere posizionate a distanza inferiore di tre metri. (nella specie trattasi di una tettoia)

Questa la conclusione cui è giunta la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7269 depositata in cancelleria il 27 marzo 2014.

Diritto di veduta e distanze delle costruzioni.

Dei risvolti pratici dell’esistenza di questo diritto se ne occupa, s’è detto, l’art. 907 c.c. a mente del quale:

Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell’art. 905.

Se la veduta diretta forma anche veduta obliqua, la distanza di tre metri deve pure osservarsi dai lati della finestra da cui la veduta obliqua si esercita.