Imposta di pubblicità per l’agenzia che espone cartelli di case in vendita e affitto.

fondo giovaniNotizie non confortanti per le agenzie immobiliari: i cartelli esposti in vetrina delle case in affitto e vendita, sebbene privi del loro logo, sono soggetti all’imposta comunale di pubblicità.

Così sancisce la Cassazione, nella sentenza del 16 ottobre 2014, n. 21966,con cui viene accolto il ricorso del Comune e annullata la decisione di merito che affermava l’esenzione.

Secondo la CTR, escludendo che una persona sia indotta all’acquisto di una casa “solo perché il messaggio della vetrina risulta particolarmente attraente e convincente”, l’esposizione dei cartelli è equiparabile a quella della merce sugli scaffali da parte di un dettagliante. Di diverso avviso gli Ermellini: ad essere esposto nel caso dell’agenzia non è un bene ma una descrizione dello stesso.

Se ai fini dell’imposizione, chiariscono i Supremi Giudici, si considerano rilevanti i messaggi diffusi allo scopo di promuovere la domanda di beni o servizi, “è innegabile” che l’esposizione del cartello contenente la descrizione dell’immobile offerto in locazione o vendita abbia “lo scopo di promuovere la domanda” e, quindi, la “domanda del servizio d’intermediazione” necessario per pervenire alla conclusione dell’affare, anche se i cartelli sono privi del logo o dei recapiti dell’agenzia (presenti invece nel caso di specie).

Con la sentenza la Corte ha poi risolto un’altra questione: i cartelli sono da considerare dei “mezzi pubblicitari” (come sostenuto dal Comune) e dunque esenti dall’imposta solo se non superano, nel loro insieme, la superficie complessiva di mezzo metro quadrato per vetrina.

Non degli “avvisi al pubblico” (come affermato dal contribuente), esenti se non superano la medesima grandezza (ma) ciascuno individualmente. Posto che, nel caso di specie, occupavano una superficie di tre metri quadrati, gli Ermellini, bocciano la decisione di merito che negava l’assoggettamento all’imposta senza accertare se ricorressero in concreto i presupposti per l’esenzione ex art. 17, D.Lgs. n. 507/1993.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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