Monthly Archives: Febbraio 2015

Confcommercio: “Sui contribuenti rischio stangata da 72 miliardi, tasse locali “boom”

Secondo uno studio Confcommercio-Cer su pressione fiscale e spesa pubblica, se dovessero scattare le clausole di salvaguardia contenute nella legge di stabilità ci sarebbero 72 miliardi di tasse in più nel triennio 2016-2018. Intanto tra il 2011 e il 2014 le tasse sugli immobili sono aumentate del 115,4% e quelle locali sono cresciute dai 28,7 miliardi del 1995 ai 104,7 miliardi del 2014.

Sangalli 1Sui contribuenti italiani pesa il rischio di una stangata fiscale da 72 miliardi di euro se dovessero scattare le clausole di salvaguardia contenute nella legge di stabilità.

E’ quanto denuncia lo studio Confcommercio-Cer su pressione fiscale e spesa pubblica presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede nazionale della Confederazione.

“La legge di stabilità – ha spiegato il direttore dell’ Ufficio studi, Mariano Bella – contiene un macigno la cui attivazione implicherebbe per i contribuenti 72 miliardi di tasse in più nel triennio 2016-2018″.

Dalla ricerca emerge anche che le tasse sugli immobili sono più che raddoppiate negli ultimi tre anni: tra il 2011 e il 2014 gli italiani hanno pagato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili (+115,4%). La cifra non è destinata a scendere nel 2015. Altra grande “mannaia” sui contribuenti italiani viene dalle tasse local, più che raddoppiate in 10 anni visto che sono passate dal 2,9% del Pil al 6,5%.

In termini nominali il prelievo è passato dai 28,7 miliardi del 1995 ai 104,7 miliardi del 2014 e in media ogni famiglia italiana spende 4.200 euro per tasse locali.

“Una crescita – ha spiegato Bella – dovuta al taglio dei trasferimenti e cui non ha corrisposto una analoga riduzione dell pressione dal centro. Con la conseguenza di aumentare la pressione fiscale complessiva”. 

“Quindi – ha aggiunto – non si capisce cosa resti del federalismo fiscale su cui abbiamo lavorato per 15 anni. Se si torna ad un neocentralismo rischiamo di non avere i benefici del federalismo pur continuando a sopportarne i costi”. 

News: ” Fimaa-Confcommercio: “CON LE SOCIETÀ DI INTERMEDIAZIONE DELLE BANCHE NESSUNA GARANZIA DI TERZIETÀ TRA CHI VENDE E CHI COMPRA”.

Le società di intermediazione delle banche non possono garantire la figura terza ed indipendente degli agenti immobiliari, sostituita da operatori che potrebbero mettere a rischio la tutela dei clienti-consumatori.

Angeletti 2014Con le società di intermediazione delle banche il cliente-consumatore intenzionato all’acquisto di un immobile non ha alcuna garanzia di terzietà tra chi vende e chi compra, tutela che solo gli agenti immobiliari indipendenti possono garantire.

Gli istituti di credito, infatti, intendono impadronirsi del mercato immobiliare mettendo al servizio delle loro società di intermediazione immobiliare soci nominalmente professionisti, ma di fatto dipendenti in tutto e per tutto dagli Istituti di credito, per stipulare tutti i contratti immobiliari.

Ma con quale beneficio per il cittadino consumatore? Nessuno, visto che chi ha intenzione di acquistare un immobile attraverso le società delle banche oltre a dover pagare la società stessa e a provvedere a tutti gli adempimenti, non godrà della figura terza ed indipendente dell’agente immobiliare e del mediatore creditizio, sostituita da operatori orientati a fare l’interesse delle società e non a garantire le tutele di entrambi i contraenti.

Con questo sistema, lo scopo delle banche è quello di occuparsi di tutta la filiera dell’immobiliare: dall’acquisizione, alla compravendita dell’immobile, all’erogazione del mutuo. Magari offrendo agevolazioni in odore di concorrenza illegittima, che schiaccerebbero gli unici soggetti che garantiscono la terzietà tra acquirente e venditore e cioè gli agenti immobiliari e i mediatori creditizi.

Inoltre le banche potrebbero addirittura vincolare i clienti, di cui conoscono abitudini e condizioni economico-patrimoniali (profilazione), oltre che con la concessione dei mutui anche con le assicurazioni offerte dai grandi gruppi bancari: ti concedo un mutuo più vantaggioso se acquisti un immobile e ti assicuro solo se hai sottoscritto la transazione e il mutuo con le mie società. Riduco il tuo debito se avvii l’acquisto di un nuovo immobile.

Queste le considerazioni del Consiglio Nazionale Fimaa-Confcommercio (Agenti immobiliari, Mediatori creditizi, Mediatori merceologici e Agenti in attività finanziaria), riunitosi a Roma e presenziato da Valerio Angeletti, che per far sì che la terzietà degli agenti immobiliari e dei mediatori creditizi sia garantita ha deciso di procedere, interessando le Fimaa territoriali, con la raccolta di tutte le documentazioni necessarie per consentire ogni azione utile per procedere all’avvio di accertamenti e contestazione di attività abusiva della mediazione.

La Fimaa-Confcommercio commenta Valerio Angeletti, Presidente Nazionale della Federazione dei Mediatori Agenti d’Affari chiede fermamente che anche le società di intermediazione delle banche, già avvantaggiate dalla potenza economica e di posizione dominante dei gruppi bancari a cui sono direttamente collegate, rispettino in toto le norme che regolano il comparto dell’intermediazione immobiliare per una chiara e libera concorrenza a tutela del cliente-consumatore”.

Segreteria Fimaa

Cassazione: “Millesimi provvisori”.

cassazione 0In tema di condominio negli edifici, la Deliberazione con cui l’assemblea, in mancanza di Tabelle millesimali, adotti un criterio provvisorio di ripartizione delle spese tra i condòmini, nell’esercizio delle attribuzioni di cui all’art. 1135, nn. 2) e 3), cod. civ., non è nulla ma solo annullabile, non incidendo comunque sui criteri generali dettati dall’art. 1123 cod. civ., con la conseguenza che la relativa impugnazione va proposta nel termine di decadenza di 30 giorni previsto dall’art. 1137 cod. civ.”

Corte di Cassazione, sentenza n. 1439/14 inedita.