Monthly Archives: Maggio 2015

Focus Mutui. ………se lo spread scende sotto il 2%.

Meno di due punti percentuali. E’ la quota di interessi pagata oggi da chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile proposto dalle principali banche italiane. Negli ultimi mesi, si è assistito a un insieme di fattori concomitanti, tutti favorevoli a chi vuole indebitarsi per comprar casa.

guida sole 24 oreIl primo è il calo dell’euribor, il saggio sui prestiti interbancari europei, che è sceso addirittura leggermente sotto lo zero, grazie all’abbassamento del costo del denaro in Europa voluto dalla Bce. Il secondo fenomeno di rilievo è la riduzione degli spread, cioè della quota di interessi annui che le banche richiedono ai debitori in aggiunta ai tassi ufficiali (e che, per gli istituti di credito, rappresentano un margine di guadagno).

Mentre negli anni scorsi lo spread dei mutui «veleggiava» sopra il 2,5-3%, oggi è sceso nuovamente sotto i due punti percentuali, almeno per chi sceglie le offerte meno costose sul mercato. Agli inizi di maggio, il gruppo Banca  Popolare ha lanciato per esempio il Mutuo Last Minute 1,70, un prestito a tasso variabile indicizzato all’Euribor a tre mesi a cui si aggiunge uno spread dell’1,7%. Queste condizioni vengono applicate a chi sceglie un piano di rimborso del debito di durata compresa tra 10 e 15 anni.

Il canone di depurazione delle acque è dovuto anche senza allaccio alla rete fognaria.

Richiesta di rimborso di tributi locali. La Cassazione stabilisce il termine di decadenza.

depurazioneIl fatto. Un condominio chiede al Comune il rimborso del canone di depurazione delle acque relativo all’anno 1999, ma l’ente rifiuta tale rimborso ritenendo ormai decaduto dal diritto l’istante a fronte del decorso del termine di due anni previsto dalla legge (art. 21, comma secondo, del D.Lgs. 546/1992) per chiedere la restituzione della somma versata.

La vicenda dà vita ad un contenzioso tributario che si conclude con una sentenza della Commissione tributaria regionale lombarda che ha motivato la pronuncia ritenendo dovuto il canone a prescindere dalla realizzazione del servizio di depurazione, puntualizzando che il condominio non aveva più diritto al rimborso poiché decaduto per mancato esercizio del dritto entro il termine di due anni previsto dall’art. 21, comma secondo, del D.Lgs. 546/1992.

Il condominio impugna tale sentenza ricorrendo in Cassazione ribadendo il suo diritto al rimborso ritenendo applicabile, a suo parere, l’articolo 50 del Regio decreto n. 1175 del 1931.

La decisione. Fra i motivi posti a fondamento del ricorso in Cassazione del condominio figura la falsa ed erronea applicazione dell’art. 21, comma secondo, Decreto legislativo n. 546/1992 da parte della sentenza di secondo grado, ritenendo altresì che nel caso di specie trovasse applicazione l’art. 50 del Testo Unico 1175/1931 che stabiliva, invece, un termine di tre anni per la richiesta di rimborso del tributo in questione.

Imu-Tasi, la stangata è servita. I Comuni alzano le aliquote.

Il salasso fiscale sulla casa continuerà anche nel 2015: poche buone notizie per i contribuenti. Le aliquote restano alte nei 28 Comuni su 117 che hanno già deciso la tassazione.

guida sole 24 oreIl salasso fiscale sulla casa continuerà anche nel 2015. I sindaci e il fisco nazionale hanno alzato una cortina di fumo fatta di norme spezzatino, termini che slittano (ma solo per le amministrazioni pubbliche, i contribuenti sono tenuti alla puntualità), decisioni delle giunte che arrivano alla spicciolata, modelli per le dichiarazioni Tasi introvabili.

Ma qualche informazione sulle aliquote di Imu e Tasi comincia ad arrivare. Poche buone notizie per i contribuenti. Le aliquote restano alte nei 28 su 117 che hanno già deciso la tassazione del 2015. Molti avevano già approfittato di tutti i margini che la legge consente per aumentare fino al massimo l’imposta e la tassa sulla casa. È il caso di Roma, che non può chiedere di più ai proprietari di immobili e confermerà le aliquote massime. O di Milano dove l’aliquota base dell’Imu è del 10,6 per mille e del 9,6 per gli immobili locati e la Tasi è al 2,5 per mille.

Altri hanno continuato a premere sull’acceleratore. Bologna ha portato al massimo la Tasi, al 3,3 per mille e al 10,6 per mille l’aliquota Imu, sia sugli immobili locati a prezzi di mercato, sia su quelli con contratti concordati, che l’anno scorso erano al 7,6 per mille.