Daily Archives: 13 Ottobre 2015
Abolizione TASI, effetti su mercato e consumi.
Abolizione TASI: ripresa dei consumi limitata dalla percezione transitoria della misura e dalla mancanza di altri fattori determinanti. Analisi Banca d’Italia.
In Italia, sulle tasse prima casa sono cambiate cinque legislazioni in sette anni: tanto da indurre il mercato a non considerare definitiva l’abolizione TASI prevista nella Legge di Stabilità 2016, perdendo efficacia. E’ l’analisi di Luigi Federico Signorini, vice direttore generale della Banca d’Italia, espressa in Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Nota di aggiornamento al DEF 2015.
Taglio IMU e TASI prima casa, anche in affitto.
Bankitalia mette in luce punti e favore ed elementi critici dell”abolizione TASI, evidenziando come frequenti modifiche della fiscalità immobiliare:
«potrebbero indurre le famiglie a non reputare lo sgravio ora programmato come permanente, limitando significativamente gli effetti della misura sulle scelte di consumo». E’ «il quinto intervento negli ultimi sette anni: l’imposta sulla proprietà della prima casa è stata abrogata dal 2008, reintrodotta nel 2012 con l’IMU, sostanzialmente eliminata nel 2013, ripristinata dal 2014 con la TASI».
IMU-TASI: storia tragicomica di una tassa.
Dunque, una misura che vuole essere espansiva potrebbe, almeno in una prima fase, non tradursi in risparmi e aumento dei consumi. Del resto, già nell’autunno 2012, in base all’indagine sui bilanci delle famiglie italiane, il 78% degli intervistati riteneva che l’abolizione IMU sulla prima casa avrebbe avuto carattere transitorio. Non si può escludere un sentiment simile, a pochi anni di distanza, caratterizzati da ulteriori novità (ad esempio, proprio l’introduzione della TASI che oggi si vuole abolire).
Il taglio delle tasse sulla casa dovrebbe aiutare a incrementare i consumi delle famiglie, grazie al maggior reddito disponibile e spingere il mercato delle quotazioni immobiliari. Per quanto riguarda l’impatto sui consumi, oltre alle considerazioni precedentemente esposte sulla percezione della transitorietà dello sgravio, l’evidenza empirica, secondo la Banca d’Italia, suggerisce che «i consumi direttamente influenzati dallo sgravio potrebbero essere circoscritti alle famiglie con vincoli di liquidità».
Rassegna Stampa Fimaa del 13 Ottobre 2015
Rassegna Stampa del 13/10/2015 |