Daily Archives: 23 Febbraio 2016

Case all’asta: dopo il pignoramento, la svendita a prezzi irrisori.

Debitori e creditori insoddisfatti: l’ultima offerta potrà essere a prezzo libero, senza una base d’asta.

 

asta immobiliareCon la riforma che il Governo sta per approvare sui pignoramenti immobiliari, le case ipotecate, oggetto di esecuzione forzata da parte del creditore, saranno letteralmente svendute. Si potranno addirittura presentare situazioni in cui, a fronte di un valore di mercato di diverse centinaia di migliaia di euro, l’offerente si aggiudichi il bene sborsando solo poche decine di euro. La ragione di questa paradossale conseguenza è contenuta nel testo stesso della nuova norma: in essa si dispone che, se ai primi tre tentativi di asta non verranno presentate offerte di acquisto, il quarto sarà “a prezzo libero”. Se poi, neanche a quest’ultimo dovesse presentarsi qualcuno, il pignoramento dovrà essere chiuso.

Lo scopo dichiarato della riforma è agevolare la vendita degli immobili pignorati, spesso soggetti a lunghi e defatiganti iter processuali, all’esito dei quali tanto il debitore quando il creditore ne escono esausti. Ma la cura si mostra, già d’ora, di gran lunga peggiore della malattia. Innanzitutto perché non fissa un limite entro cui lofferta libera debba contenersi. Il che, ragionando per estremi, potrebbe significare l’obbligo per il giudice, all’ultima asta cui abbia partecipato una sola persona, di assegnare l’immobile pignorato al prezzo deciso da quest’ultima, anche se irrisorio. Sembra assurdo, ma la legge non pone freni al ribasso: nel parlare di offerta “a prezzo libero”, infatti, non definisce alcun tetto minimo.