Daily Archives: 17 Maggio 2016

Riforma delle procedure esecutive immobiliari. Come tenere al sicuro la vostra casa.

La riforma sulle procedure esecutive immobiliari, contenuta nel cosiddetto “decreto banche” pubblicato il 3 maggio in G.U. persegue la finalità di rendere più veloci i pignoramenti immobiliari, ma in pratica si agevolano i creditori più forti, come le banche.

cassazione aDifatti, il nuovo d.l. 3 maggio 2016 n. 59 offre alle banche un’alternativa al pegno e all’ipoteca tradizionale. Tra le misure che probabilmente avranno un maggiore impatto, segnaliamo: Pegno non possessorio e il Patto Marciano.

1)Il Pegno non possessorio. Preliminarmente giova ricordare che il pegno è una garanzia concessa al creditore da parte del debitore su un proprio bene mobile. Qualora il debitore non adempia alla propria prestazione, il creditore potrà ottenere la vendita del bene mobile, soddisfacendosi sul ricavato con diritto di precedenza sugli altri creditori.

Quindi è necessario che il debitore si spossessi del bene e che lo consegni materialmente al creditore, che pertanto sarà tenuto a custodirlo per tutta la durata del credito. Invece,il pegno non possessorio è un istituto inedito per il nostro ordinamento. Anch’esso è una garanzia per il creditore che abbia concesso una somma di denaro in prestito al debitore ma, a differenza del pegno tradizionale, esso non comporta lo spossessamento del bene da parte del debitore.

Si tratta di un pegno che potrà essere costituito dall’imprenditore “iscritto nel registro delle imprese” su beni mobili, da macchinari alle scorte di magazzino passando per i beni in corso di lavorazione, destinati all’esercizio d’impresa, senza perderne l’utilizzo.

Perché il boom dei mutui rischia di sgonfiarsi presto.

Il Sole 24 Ore – 09/05/2016

bonus casa1Mutui, l’effetto boom rischia di sgonfiarsi presto. Ce lo dicono i numeri che indicano una tendenza da “double dip” (ovvero doppia recessione). Dal 2011 al 2014 le erogazioni in Italia si sono più che dimezzate (complice la crisi economica).

In questa fase il calo è stato legato a una crisi dell’offerta (le banche hanno stretto i cordoni del credito e hanno alzato di molto gli spread applicati sui mutui proprio per rallentare le erogazioni). Nel 2015 invece c’è stato un brillante +71%: le erogazioni sono quasi raddoppiate tornando sui livelli pre-crisi.

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