Monthly Archives: Ottobre 2016

ISTAT: ANCORA IN CALO FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE COMMERCIALI

istatSecondo quanto comunicato dall’Istat, in ottobre il clima di fiducia dei consumatori è diminuito per il terzo mese consecutivo, passando da 108,6 a 108.

Invece, l’indice del clima di fiducia delle imprese è migliorato per il secondo mese passando da 101,2 a 102,4. Per i consumatori peggiora lievemente la componente economica e calano in modo più consistente le componenti personale e corrente. Invece il clima futuro migliora per il secondo mese consecutivo riportandosi sui livelli dello scorso luglio.

Per le aziende risultano in miglioramento tutti settori eccetto il commercio: la crescita è marcata nel settore dei servizi (l’indice sale da 103,7 a 106,6) e più lieve nella manifattura e nelle costruzioni (da 102,1 a 103,0 e da 125,3 a 125,8, rispettivamente). Nel commercio al dettaglio l’indice scende da 102 a 101,3.

Amministratore di condominio e mediatore immobiliare: le due attività sono incompatibili?

cassazione aIl Ministero dello Sviluppo Economico (Divisione XXI Registro Imprese) è di recente tornato sulla questione, e in risposta ad un quesito posto dalla Camera di Commercio di Udine ha – si ritiene – definitivamente chiarito che l’attività di amministrazione condominiale, se esercitata in forma imprenditoriale, è incompatibile con l’attività di mediazione (e quindi anche con quella svolta dall’agente immobiliare).

In particolare, si specifica che si determina un’incompatibilità con l’attività di agente di affari in mediazione quando «l’attività di amministratore di condomini [è] svolta con organizzazione anche minima di mezzi (quali attrezzature informatiche, eventuale personale, linee telefoniche dedicate), al fine di trarne un utile e secondo criteri di professionalità», in quanto «trattasi, in questo caso, di attività in forma di impresa che determina un conseguente obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese».

La casa in comodato resta alla nuora anche dopo la separazione.

La Cassazione ribadisce che sull’immobile si è impresso un vincolo di destinazione alle esigenze abitative familiari finché queste perdurino.

separazione coniugi prima casaSe il comodato è stipulato per esigenze del nucleo familiare, in caso di separazione consensuale dei coniugi non si determina automaticamente il rilascio del bene da parte del coniuge, collocatario dei figli, a cui questo sia stato assegnato.
Ciò in quanto si desume che il concordato abbia un termine implicito correlato alle esigenze abitative della famiglia fin quando queste permangono.
Lo ha ribadito la Corte di Cassazione, terza sezione civile, nella sentenza n. 21467/2016, che ha rigettato il ricorso degli usufruttuari di un’abitazione data in comodato al figlio e alla nuora.