Lavatrice rotta in una casa in affitto, chi paga le riparazioni?

lavatrice-rottaA chi spettano le spese relative alle riparazioni di una lavatrice rotta o comunque malfunzionante quando si è in affitto?

La questione non è di poco conto: è noto che molto spesso le riparazioni hanno un costo non indifferente a tal punto da rendere più conveniente l’acquisto di un elettrodomestico nuovo.

Il problema delle spese è articolato, in quanto diverse sono le norme di riferimento, cioè:

a) garanzia legale o convenzionale con il venditore o il produttore;

b) rapporti discendenti dal contratto di locazione.

Garanzia legale.

In questi casi opera la garanzia prevista dal codice del consumo (a meno che ad affittare una sia una società o comunque una persona che concede in locazione nell’ambito della propria attività professionale).

La garanzia legale in favore dei consumatori ha una durata biennale e nel primo semestre seguente all’acquisto del prodotto, il difetto di funzionamento si considera esistente al momento dell’acquisto, salvo chiaramente il caso di manomissione volontaria o comunque di rottura causata da incauto utilizzo.

Nell’ipotesi in cui la lavatrice rotta sia di recente acquisto, dunque, è bene che si solleciti il proprietario ad attivarsi per la sua riparazione/sostituzione in garanzia. In questi casi ci si deve rivolgere direttamente al venditore.

Durante il tempo strettamente necessario alle verifiche, ove le stesse non siano possibili in loco, il proprietario dovrà fare in modo di ridurre al minimo i disagi per il conduttore, o comunque la parti potranno accordarsi su idonee compensazioni.

Nel caso di disaccordi sulla gestione del problema, restano salve le azioni legali finalizzate ad ottenere l’adempimento del proprietario, ossia che lo stesso si attivi per la risoluzione del problema. Azioni che devono essere fondate su giuste ragioni, in quanto pretese strumentali (es. si è consci di aver causato il problema) non hanno alcuna tutela.

È utile ricordare che se il guasto non è coperto da garanzia si farà applicazione delle comuni regole dettate in materia di locazione (comunque operanti anche nell’ipotesi di esistenza della garanzia), di cui si darà conto qui appresso.

Lavatrice rotta non coperta da garanzia.

La legge, più nello specifico l’art. 1576 c.c., specifica che le piccole riparazioni che si rendono necessarie in corso di locazione gravano sul conduttore.

L’art. 1609 c.c. specifica che “le riparazioni di piccola manutenzione, che a norma dell’art. 1576 devono essere eseguite dall’inquilino a sue spese, sono quelle dipendenti da deterioramenti prodotti dall’uso, e non quelle dipendenti da vetustà o da caso fortuito.

Le suddette riparazioni, in mancanza di patto, sono determinate dagli usi locali”.

Se si abita in una casa da quattro cinque anni e si rompe la cinghia della lavatrice, molto probabilmente, anzi certamente, la spesa graverà sul conduttore, in quanto questo tipo di danno è normale conseguenza dell’uso. Lo stesso dicasi per le manutenzioni che si rendono necessarie in conseguenza della presenza di calcare o sporcizia in generale.

Tuttavia, se tali vizi si manifestano dopo poco tempo dall’ingresso nell’appartamento, non si può certo concludere che gli usi di precedenti conduttori gravino su quello attuale: la spesa quindi dovrà essere sopportata dal proprietario: in tal caso, infatti, la vetustà dovuta all’uso non può gravare su chi è appena arrivato.

Quando a rotture, ad esempio, di schede elettroniche e simili, ove esse non dipendano dall’uso, i relativi costi di manutenzione andranno in capo al proprietario.

Si badi: nell’inerzia del proprietario o nell’urgenza di provvedere alla riparazione (in questo caso previo avviso) la spesa potrà essere anticipata dal conduttore con diritto di rivalsa. Tale rivalsa, tuttavia, in mancanza di accordo tra le parti, non può avvenire mediante compensazione sulla somma di corrispondersi a titolo di canone di locazione.

Fonte :www.condominioweb.com

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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