San Valentino: se ti lasci i regali non vanno restituiti.

Attenzione ai regali che ci si scambia in occasione di festività, ricorrenze, occasioni celebrative che inducono comunemente a elargizioni, soprattutto in considerazione dei legami esistenti tra le parti. Questi rientrano nelle c.d. liberalità d’uso e non donazioni: pertanto, non può chiedersi la restituzione dei costosi doni che la coppia si è scambiata in occasione di San Valentino.

Lo ha precisato la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, nella sentenza n. 18280/2016  che ha visto opposti, nei diversi gradi di giudizio, due ex che, nel corso della relazione, avevano condiviso più del solo amore. In particolare, lui aveva chiesto la restituzione di diversi oggetti d’arte, un diamante da 13 carati e i regali che la ex aveva ricevuto in occasione di San Valentino e della Festa della donna.

Gli Ermellini, condividendo l’argomentazione dei giudici di merito, confermano che un quadro di Picasso donato assieme al brillante da tredici carati, costituiva apprezzabile depauperamento del patrimonio del donante e avrebbe quindi richiesto la forma prevista dall’art. 782 c.c.: in mancanza di questa, entrambi vanno dunque restituiti trattandosi di elargizione che rappresenta una “donazione di grande valore”
Ciò sia in base allo “sforzo economico” che il dono complessivo richiedeva, sia sulla base delle motivazioni del regalo, che non era di routine, ma era un “presente per ottenere il perdono” dell’amata
Ben diverso il risultato quanto ai doni fatti per le ricorrenze come San Valentino: per i giudici si tratta, in questo caso, di liberalità d’uso, ex art. 770, secondo comma, c.c., che, pertanto, non prevedono restituzione. La liberalità d’uso, spiega la Cassazione, si configura qualora sia disposta in determinate occasioni, quali le nozze, i compleanni, gli anniversari, in cui per consuetudine si è instaurata l’abitualità diffusa di un certo comportamento
La norma è molto elastica, potendosi registrare adattamenti nel costume che da essa sono recepiti: ne consegue che feste e ricorrenze affermatesi nel corso del tempo possono far sorgere e consolidare usi nuovi, che legittimano l’applicazione della disposizione in esame.
Ciò è proprio quanto verificatosi per San Valentino, “festività di conio non antico”, da tempo impostasi con indiscutibile rilevanza in Italia e nel mondo occidentale. In occasione di essa, come per altre (ad esempio Festa della mamma o del papà), è invalso l’uso di regali tra gli innamorati che si giustificano in relazione al legame esistente tra le parti. 
Come evidenziato da una precedente decisione di legittimità (Cass. n. 12142/93), il rilevante valore dell’oggetto donato non è ostativo alla configurazione di una liberalità d’uso, in quanto usi e costumi propri di una determinata occasione sono da vagliarsi anche alla stregua dei rapporti esistenti fra le parti e della loro posizione sociale.
Ancora, la portata economica dell’elargizione va commisurata alla condizione economica dei soggetti, che nel caso di specie disponevano, come attestato in sentenza e implicito nelle difese svolte, di ingenti patrimoni e mantenevano un elevatissimo tenore di vita. 
 
Verificata la sussistenza dei presupposti per la configurazione di una liberalità d’uso, i giudici precisano che questa non costituisce donazione in senso stretto e, pertanto, non è soggetta alla forma propria di questa richiesta dalla legge.

Fonte:StudioCataldi

 

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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