Monthly Archives: Marzo 2017

Detrazione interessi passivi su mutui per costruzione e ristrutturazione.

La legge prevede la possibilità di detrarre una percentuale degli interessi pagati per mutui in caso di costruzione o di ristrutturazione di casa.

Detrazione degli interessi nel mutuo e costruzione.

L’art. 15, DPR 917/1986 (Testo unico per le imposte sui redditi, noto anche come TUIR) al co.1-ter prevede la possibilità di detrarre dall’IRPEF e fino a concorrenza del suo ammontare, una somma pari al 19% di quanto pagato (e comunque non oltre euro 2582,28) come interessi e relativi oneri accessori (nonché per “quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione” a “soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro delle Comunità europee, ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti“) per avere sottoscritto mutui (dall’1 gennaio 1998) ipotecari al fine di costruire un immobile da destinare a casa principale.

Abusi edilizi: le attività libere non fanno venire meno i poteri di vigilanza e controllo dei comuni.

una pergotenda in terrazza condominialeIl recente Dlgs 222/2016 ha dato seguito alla semplificazione già avviata in materia edilizia, in particolare con il precedente Dlgs 126/2016, c.d. decreti SCIA 1 e SCIA 2, tramite il riordino della normativa.

Assieme alla classificazione delle attività oggetto di segnalazione, silenzio assenso o titolo espresso, con indicazione del relativo regime giuridico amministrativo, tra le rilevanti innovazioni della norma vi è l’eliminazione della comunicazione di inizio lavori non asseverata, che di fatto amplia la categoria degli interventi completamente liberi e da eseguire senza alcun titolo abilitativo, e l’estensione del regime CILA, che assume carattere residuale per tutto ciò che non rientra più espressamente nell’attività libera, nella SCIA o nel permesso a costruire.

Esempio tipico delle opere per le quali non è necessario alcun titolo abilitativo né alcuna comunicazione sono gli interventi di manutenzione ordinaria, ovvero gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

Rivoluzione catastale per 63 milioni di unità immobiliari. Arriva l’autocertificazione.

Le indiscrezioni circolate in questi giorni mettono in allarme i proprietari di case.Le abitazioni saranno inserite in un’unica categoria. Scompariranno le classificazioni A/1, A/2 e A/3.

Verso l’autocertificazione del catasto. Mentre la riforma del catasto si avvia a ricevere il via libera dal Consiglio dei ministri, in questi giorni giornali ed agenzia stampa, hanno fatto circolare alcune indiscrezioni basate su bozze governative che circolano nelle redazioni sui metodi di calcolo del nuovo catasto. Il catasto, come il nuovo Isee, molto presto sarà autocertificato.

Infatti, compilando un apposito modulo, i proprietari di immobili che rientrano nella categoria ordinaria (case familiari e tipiche, negozi, magazzini, studi, cantine, posti auto e uffici) potranno autocertificare determinate caratteristiche.