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La mediazione obbligatoria diventa strutturale.

In vista del termine dei quattro anni di sperimentazione della mediazione obbligatoria, fissato per il 20 settembre 2017, la manovrina è divenuta il provvedimento prescelto per rendere strutturale il rimedio, tirandolo fuori dalla precarietà.

La commissione bilancio della Camera, infatti, ha approvato il relativo emendamento apportato dal relatore del provvedimento d’intesa con il Ministero della giustizia, mediante il quale, quindi, la mediazione obbligatoria dovrebbe finalmente andare a regime.

Il contratto di housing.

Cos’è, il contenuto, gli obblighi e le responsabIlità del contratto di housing.

Il contratto di housing non è molto dissimile dalla locazione. Infatti ad un utente viene concesso uno spazio fisico, che normalmente è un armadio detto rack, all’interno del quale viene collocato il server. Il server normalmente è ospitato in quelle che vengono definite web farm o data center, che sono essenzialmente delle strutture funzionali a garantire la gestione dei servizi hardware, software ed infrastrutturali.

Il contenuto del contratto.

L’accordo che si formalizza tra le parti è teso a riconoscere ad un utente la possibilità di poter beneficiare di uno spazio all’interno del quale inserire il proprio server, con conseguente obbligazione del concedente, oltre che della custodia, finanche della cura degli aspetti infrastrutturali, hardware e software. Normalmente questo genere di contratti vengono conclusi soprattutto perché in determinati contesti aziendali una gestione autonoma risulterebbe troppo costosa.

Nella Manovrina previsto il sisma bonus anche per chi acquista case demolite e ricostruite.

Approvato un emendamento che prevede un credito di imposta del 75% o dell’85% per chi acquista case antisismiche, in zone ad alto rischio sismico (zone 1) derivanti da demolizioni e ricostruzioni ex novo di vecchi immobili.

Nel dettaglio la novità si aggancia al cosiddetto sisma bonus, la detrazione fiscale fino all’80% introdotta con l’ultima legge di Bilancio. L’emendamento precisa che nel caso in cui i lavori antisismici siano effettuati in aree a rischio 1, attraverso demolizione e ricostruzione di interi edifici, e l’immobile venga venduto entro 18 mesi dalla fine dei lavori, agli acquirenti spetterà un credito di imposta del 75% se ci sarà passaggio ad una classe inferiore di rischio sismico, dell’85% se la riduzione del rischio sarà di due classi.