Monthly Archives: Luglio 2018

Preliminare di preliminare e inadempimento.

La Corte di Cassazione con sentenza del 21.5.2018 n. 12527 ha affermato che se nel corso delle trattative è stipulata una convenzione che non sia ancora un vero preliminare (perché mancano ancora elementi essenziali), ma una puntuazione vincolante sui profili sui quali l’accordo è raggiunto, la violazione dell’intesa raggiunta, perpetrata rimettendo in discussione i punti che erano già determinati, dà luogo a responsabilità contrattuale da inadempimento.

La funzione del contratto preliminare.

Il contratto preliminare ha la funzione di impegnare le parti alla stipula di un futuro contratto, quindi, deve indicare tutti gli elementi del contratto che si dovrà stipulare.

Può essere conveniente procedere alla stipula del preliminare per due motivi: a) le parti dimostrano il loro impegno ed interesse alla stipulazione; 2) le parti hanno la possibilità di recuperare tutta la documentazione necessaria non disponibile al momento della stipula del preliminare (ad esempio quanto oggetto del preliminare è un contratto immobiliare)

Non è obbligatoria la stipula del preliminare (prima del definitivo) si tratta di una scelta soggettiva delle parti.

Conveniente far manutenzione in casa: l’Iva è ridotta al 10%.

Iva ad ampio raggio sulle manutenzioni delle abitazioni: la limitazione nell’applicazione dell’aliquota ridotta del 10% sul valore dei «beni significativi» non opera per i relativi componenti e ricambi che siano dotati di autonomia funzionale, cioè quando non sono strutturalmente incorporati ai predetti beni oppure sono forniti nel quadro di un intervento autonomo, come per esempio l’installazione di oscuranti e di zanzariere o la sostituzione del bruciatore di una caldaia.

Qualora nell’intervento siano impiegati «beni significativi», il relativo valore non può essere quantificato in misura inferiore al prezzo d’acquisto o al costo di produzione e deve essere in ogni caso specificato distintamente nella fattura.

Lo chiarisce la circolare n. 15/2018 dell’Agenzia delle entrate, che illustra le norme interpretative sull’agevolazione prevista dalla legge n. 488/1999 introdotte dalla legge di bilancio 2018, norme che, pur avendo efficacia retroattiva, non possono fondare accertamenti per comportamenti difformi né richieste di rimborso d’imposta, in relazione alle operazioni effettuate fino al 31 dicembre 2017. (continua)

Fonte:ItaliaOggi

Immobili, ok al recupero Iva.

L’Iva pagata sull’acquisto di un bene immobile, non detratta in quanto il cespite inizialmente non era stato utilizzato per l’attività economica, può essere recuperata, a seguito del mutamento di destinazione, attraverso il meccanismo della rettifica della detrazione, qualora risulti che l’acquisto era stato effettuato dal contribuente in veste di soggetto passivo.

Lo ha chiarito la Corte di giustizia Ue nella sentenza 25 luglio 2018, C-140/17, rispondendo alle questioni pregiudiziali sollevate dai giudici polacchi nell’ambito di una controversia tra l’amministrazione finanziaria e un comune in merito ai presupposti per la rettifica della detrazione ai sensi dell’art. 184 della direttiva Iva. (continua)

Fonte:ItaliaOggi