Monthly Archives: Maggio 2019

Casa, acquisto più accessibile per le famiglie.

+ 6,5 per cento, è l’aumento percentuale delle compravendite registrato nel 2018 dall’Agenzia delle Entrate Rapporto Orni. L’acquisto della casa diventa possibile per il 78% delle famiglie.

Con tassi d’interesse ai minimi, prezzi in discesa da anni, aumento (seppur lieve) del reddito disponibile. Sono i tre principali fattori che permettono alle famiglie di accedere più facilmente all’acquisto della casa e che di conseguenza continuano a sostenere il mercato residenziale. Almeno per quel che riguarda le compravendite, che sono in ripresa dal 2014 e che nel 2018 come confermato dal Rapporto annuale dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate hanno fatto segnare un +6,5%, raggiungendo quota 578.647 scambi.

L’indice di accessibilità. Secondo l’affordability index elaborato dall’Abi, la quota di famiglie che possono acquistare un immobile nel 2018 è salita al 78%. Dato che non stupisce se paragonato alla larga diffusione della casa di proprietà, ma che diventa significativo se paragonato alla quota del 2012, quando solo il 47% dei nuclei poteva permettersi l’acquisto, a causa di prezzi più alti e stretta del credito. Si tratta di un dato generale che non cancella le difficoltà d’acquisto del le famiglie più giovani, solitamente con reddito inferiore alla media e spesso composte da lavoratori precari. ( continua )

Fonte:IlSole24Ore

La classe energetica diventa un criterio prioritario di scelta per chi acquista .

L’attenzione da parte dei potenziali acquirenti alla classe energetica della casa è cresciuta nel tempo: c’è più interesse perché è aumentata la consapevolezza del risparmio che può garantire negli anni. Il costo più elevato di un nuovo immobile costruito in efficienza energetica e i dieci anni di crisi di mercato, hanno portato gli acquirenti a scegliere per lo più soluzioni usate e con bassa efficienza energetica, con costi più contenuti.

Nell’ultimo anno si segnala che chi cerca casa si informa di più su questo aspetto. Per quanto riguarda le nuove costruzioni, essere in classe A è ormai un obbligo per tutti gli operatori nel settore dello sviluppo immobiliare. Una volta il cliente associava il concetto di risparmio energetico alla classe di un elettrodomestico come ad esempio quella di un frigorifero. Oggi invece quando si parla di risparmio energetico l’associazione diretta si fa con la casa, a conferma che il cliente è sempre più attento ed è interessato a ridurre gli sprechi che derivano da un’abitazione in classe energetica bassa. (continua)

Fonte: Il Piccolo

L’agente immobiliare non può amministrare il condominio.

Il Mise risponde ad Arco: l’incompatibilità resta anche dopo la legge europea.

Indietro tutta sulla possibilità che gli agenti immobiliari possano svolgere l’attività di amministratore condominiale. La legge europea 2019 (37/2019, che entrerà in vigore il 26 maggio) aveva cambiato le regole sulle incompatibilità della legge 39/89 (istitutiva del ruolo degli agenti immobiliari); in particolare, il nuovo articolo 5, comma 3 della legge 39/89 stabilisce l’incompatibilità per l’esercizio di: a) attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l’attività di mediazione; b) attività svolta in qualità di dipendente (ad esclusione delle imprese di mediazione) di ente pubblico o privato, o di istituto bancario, finanziario o assicurativo; c) esercizio di professioni intellettuali afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita l’attività di mediazione; d) situazioni di conflitto di interessi.

Per le associazioni di categoria degli agenti le novità avrebbero sdoganato il divieto di esercitare le due professioni, anche se si attendeva comunque l’intepretazione del Mise. (continua)

Fonte:IlSole24Ore