Monthly Archives: Agosto 2019

Proroga della locazione, cedolare secca salvifica.

L’omessa comunicazione della proroga di un contratto di locazione non è più sanzionabile, ma ciò solo se trattasi di contratti per i quali si è optato per la cedolare secca. Stessa cosa dicasi in caso di omessa comunicazione della risoluzione contrattuale.

Laddove, invece, ci si riferisca a locazioni soggette a tassazione ordinaria, i menzionati adempimenti restano obbligatori e sanzionatili. Quanto appena affermato è conseguenza della misura contenuta all’art. 3-bis del decreto crescita (dl n. 34/2019 come convertito in legge n. 58/2019), con il quale il legislatore sopprime l’ultimo periodo del comma 3 art. 3, dlgs n. 23/2011 (che fissava in 100 euro la sanzione per mancata presentazione, entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento, della comunicazione relativa alla proroga, anche tacita, o alla risoluzione del contratto di locazione soggetti alla tassazione sostitutiva. Sanzione ridotta poi a euro 50 se la comunicazione fosse presentata con ritardo non superiore a 30 giorni). (continua)

Fonte:ItaliaOggi

B&B, il fisco ricomincia da tre.

Alloggio offresi, purché il soggiorno non superi i 30 giorni. E con un occhio di riguardo alle norme regionali e al regime fiscale da seguire. In Italia è boom di B&B e di camere o interi appartamenti da locare a turisti. La cosiddetta sharing economy sta diventando un affare per tutti, giovani o vecchi, a prescindere dalla professione o dalla specifica conoscenza in ambito fiscale e informatico.

L’obiettivo non è sempre soltanto quello del guadagno. Perché molto spesso la condivisione resa possibile dagli strumenti della società dell’informazione è per socializzare (è il caso per esempio del Bla Bla car), mentre per quanto riguarda gli immobili l’obiettivo è quello di abbattere i costi di gestione della seconda casa, che non sempre è al mare, in montagna o in una città d’arte. Molto spesso è la vecchia abitazione dei genitori ricevuta in eredità e che, visto l’andamento negativo del mercato immobiliare, molti si ritrovano a ritenere anti-economico vendere. (continua)

Fonte:ItaliaOggi

I benefici Imu valgono solo per un immobile.

Due coniugi che all’atto del matrimonio hanno scelto il regime di separazione dei beni, non possono fruire dell’agevolazione Imu per l’abitazione principale se utilizzano più immobili come prima casa. Inoltre l’utilizzo di fatto degli immobili, senza un’effettiva unione catastale o solo ai fini fiscali, non consente di godere dei benefici fiscali.

A differenza dell’Ici, la normativa Imu rende più difficoltosa un’interpretazione estensiva che permetta a uno stesso nucleo familiare di utilizzare più immobili come abitazione principale. Questo importante principio è stato affermato dalla commissione tributaria regionale di Milano, sezione IX, con la sentenza 2699 del 21 giugno 2019. Per i giudici lombardi, gli immobili in questione sono “uniti solo di fatto”, hanno “una propria singola rendita”, senza una “effettiva unione catastale o anche solo ai fini fiscali”.(continua)

Fonte:ItaliaOggi