Monthly Archives: Agosto 2019

Negozi, cedolare anche ai rinnovi.

Le Entrate allargano il perimetro della «tassa piatta» prevista per i canoni di affitto. La proroga viene considerata come se fosse un contratto di locazione stipulato nel 2019.

La cedolare secca sui negozi affittati può essere applicata anche se quest’anno si verifica la proroga del contratto, situazione in cui potrebbero ricadere circa 120mila contratti. È quanto affermano le Entrate (interpello 297/2019), allargando il campo applicativo di un regime sostitutivo che resta comunque limitato: nel tempo (ai contratti stipulati o rinnovati nel 2019) e nell’oggetto (per i locali accatastati come C/1).

Rimangono incertezze per l’ipotesi in cui un contratto già in corso al 15 ottobre 2018 venga risolto e stipulato con un soggetto “correlato” al vecchio conduttore. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Locazione e divieto di animali.

Lecito il divieto di animali domestici nel contratto di locazione?

Il contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo può contenere il divieto di presenza di animali domestici?

Sappiamo che gli animali di affezione sono considerati da molti sempre più quali veri e propri componenti della famiglia; peraltro, l’idea dell’acquisizione dell’animale può avvenire anche successivamente alla stipula del contratto di locazione; ad es. se i figli lo chiedono o, al contrario, proprio quando i figli vanno via di casa etc… Che si fa a quel punto se il contratto contiene il detto divieto?

Quanto concordato un tempo può ad un certo punto essere disatteso? (continua)

Fonte: CondominioWeb

Affitti brevi per 2 milioni di ospiti ma solo la metà è nel radar del del Fisco.

Il Fisco rincorre l’esplosione degli affitti brevi e cerca di mappare il fenomeno con strumenti nuovi. Come previsto dal decreto crescita, presto gli uffici potranno accedere alla banca dati Alloggiati web della Polizia di Stato: qui tutti gli host che affittano su portali come Airbnb, Booking o Homaway, sono tenuti a comunicare le generalità degli inquilini.

L’agenzia delle Entrate, poi, userà queste informazioni per controllare come un “grande fratello” il rispetto degli adempimenti fiscali. Peccato che in questa banca dati a fine 2018 risultassero appena 195mila appartamenti registrati. Un dato che, se confrontato con le sole statistiche di Airbnb (piattaforma di riferimento, anche se non l’unica, per la gestione di affitti brevi), racconta come molte locazioni turistiche rischino di restare “sconosciute” all’amministrazione finanziaria. (continua)

Fonte:IlSole24Ore