Monthly Archives: Novembre 2019

Ecobonus: correzioni entro il 30 novembre.

Enea informa, rispondendo alle domande più frequenti dei contribuenti  che, chi ha presentato domanda per poter usufruire dell’Ecobonus all’Enea, ha tempo fino al 30 di novembre 2019 per procedere alla correzione di eventuali errori commessi in fase di compilazione. Rettifica possibile solo per chi ha completato i lavori di efficientamento nel 2018.

Per chi ha completato i lavori nel 2017 invece, l’impossibilità di rettificare i dati non fa venire meno il diritto alla detrazione, anche se l’importo delle spese sostenute non indicato nella richiesta, è però riportato correttamente nelle dichiarazioni dei redditi e debitamente documentato.

Rettifica dati documentazione obbligatoria Enea.

Nel momento in cui un contribuente provvede a compilare e inviare la documentazione obbligatoria all’Enea per richiedere la detrazione prevista per l’Ecobonus, è possibile che commetta degli errori. La questione è: una volta commessi questi errori è possibile correggerli? La riposta non è univoca. Tutto dipende infatti dall’anno in cui è stata trasmessa la documentazione obbligatoria necessaria a chiedere la detrazione. ( leggi l’articolo )

Fonte:StudioCataldi

L’agente della riscossione può bloccare vendite immobiliari.

Agenzia delle entrate e riscossione può incassare la revocatoria della vendita immobiliare fatta dal contribuente indebitato con l’Erario. A riconoscere la facoltà di presentare l’istanza oltreché impositore anche all’esattore è la Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 30737 del 26 novembre 2019, ha respinto il ricorso di un cittadino.

La terza sezione civili è partita da un preciso ragionamento: infatti, si legge in motivazione, il contribuente interessato a impugnare un atto della riscossione può esercitare l’azione indifferentemente nei confronti dell’ente creditore o del concessionario e senza che tra costoro si realizzi una ipotesi di litisconsorzio necessario.

La sentenza è stata accolta con particolare favore dalla dottrina che ha valutato positivamente l’affermazione nei fatti di una sorta di legittimazione passiva alternativa. In particolare, l’ente creditore, quale titolare del diritto di credito oggetto di contestazione, è legittimato passivo per vizi imputabili tanto alla propria attività quanto all’attività dell’agente della riscossione.

Da ciò derivano il rafforzamento e il riconoscimento del profilo unitario dell’amministrazione finanziaria che, nella gestione del rapporto tributario, si propone come interlocutore unico del contribuente. (continua)

Fonte:ItaliaOggi

Le case pignorate perdono metà valore.

Potremmo definirci un Paese all’asta. Mentre le banche, con i tassi in picchiata, propongono mutui per acquistare casa impensabili fino a qualche anno fa, il posto fisso è sempre più raro, e di conseguenza sempre più rischioso il vincolo di un prestito a lungo termine.

La contabilità fa impressione. Al 2018 si sono accumulate 245.100 esecuzioni immobiliari, il 19,46% solo in Lombardia, il 78% ad uso residenziale. Considerando che sul mercato sono state vendute 578.646 abitazioni si può dire che sul lungo periodo una percentuale altissima finisce all’asta perché il compratore non riesce più a pagare le rate del mutuo. I pignoramenti degli ultimi cinque anni hanno coinvolto almeno 1,2 milioni di italiani.

E quella casa comprata con i sacrifici di una vita, quando entra nel girone delle esecuzioni immobiliari, soprattutto se si trova nelle periferie, finisce per perdere oltre la metà del valore. La legge che doveva sveltire i tempi Partiamo dai numeri per orientarci in questo girone dove i database sono infiniti. (continua)

Fonte:CorrieredellaSera