Monthly Archives: Gennaio 2020

La delega unificata, modello F24, conquista sempre più spazi.

Dal 2 marzo 2020, per la registrazione degli atti privati, in luogo del modello F23, si potrà usare il modello F24, per pagare i tributi e i relativi interessi, sanzioni e accessori.

È previsto un periodo transitorio, durante il quale si potranno usare entrambi. Il pagamento unificato delle imposte, con il modello F24, introdotto inizialmente dall’articolo 17 del decreto legislativo 241/1997,è stato esteso, con decreto del ministero dell’Economia dell’8 novembre 2011, ad altri tributi, quali l’imposta di registro, il bollo, le imposte ipotecaria e catastale e a relativi accessori, interessi sanzioni e tributi speciali.

Le modalità e i termini per l’attuazione, anche progressiva, delle relative disposizioni sono definiti con provvedimento dell’agenzia delle Entrate. Il modello F24 garantisce maggiore efficienza e rappresenta un ulteriore passo verso la semplificazione degli adempimenti fiscali dei contribuenti, che già usano questo modello per il pagamento di numerosi tributi. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

 

CEDOLARE SECCA – Niente sconti per l’uso ufficio.

Domanda:

Posso avvalermi come locatore, della cedolare secca al 21% per un appartamento accatastato A/2 (abitazione) ma locato ad una persona fisica che ha la partita Iva e che utilizza l’alloggio per «uso ufficio ma senza avere contatti diretti col pubblico»? 

 

Risposta:

La cedolare secca del 21% sulle locazioni richiede che il proprietario sia una persona fisica e che si tratti esclusivamente di unità immobiliari «ad uso abitativo» e relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione. La cedolare secca non si può applicare alle locazioni di unità immobiliari ad uso ufficio, anche se la categoria catastale è A/2.

 

L’Esperto risponde.

Domanda:

La nuova facciata e i balconi. L’assemblea all’unanimità ha deliberato di dare il via ai lavori per il ripristino della facciata. L’amministratore ci ha detto che la spesa, inclusa quella per i balconi, sarà suddivisa in base a millesimi di proprietà. Ma alcune unità immobiliari hanno due balconi, altre tre. Nel regolamento le spese straordinarie sono da ripartire per millesimi di proprietà con tabella a parte solo per ascensore, scale, riscaldamento. Ha ragione l’amministratore? 

Risposta:

Per la giurisprudenza le spese riguardanti i balconi fanno esclusivo carico ai rispettivi proprietari, ad eccezione degli elementi decorativi (frontalini, parapetti, ringhiere, gocciolatoi), la cui spesa va ripartita in base ai millesimi di proprietà se destinati all’abbellimento della facciata nel suo insieme e non del singolo balcone.

È presumibile che il regolamento, rifacendosi al criterio legale di ripartizione delle spese straordinarie in base ai millesimi di proprietà, intenda riferirsi ai decori, considerati parti comuni dell’edificio, e non alle parti estranee alla funzione di abbellimento, come la pavimentazione dei balconi.