Daily Archives: 16 Aprile 2020

Cosa è necessario fare per tutelare l’affitto.

In questa fase di grande difficoltà per tutti, vi è un’esigenza che il governo e il parlamento dovrebbero considerare con la dovuta attenzione: quella di salvaguardare le imprese e le famiglie che svolgono la funzione economica e sociale dell’affitto. Una funzione importantissima, sia nel settore abitativo sia in quello degli immobili ad uso diverso (commerciale, terziario, produttivo ecc.), e indispensabile per il raggiungimento degli scopi delle «controparti» della proprietà, che si tratti dell’esercizio di un’attività economica o della possibilità di accedere a un alloggio.

Proprio per questo, il tema va guardato a tutto tondo, considerando ogni punto di vista e, soprattutto, resistendo alla tentazione di spostare i problemi da un privato a un altro. Quanto al settore non abitativo, il decreto «Liquidità» ha aggiunto un tassello non di poco conto nel sostegno alle attività di impresa, tale da rappresentare, attraverso la garanzia dello Stato ai finanziamenti bancari, un ausilio rilevante, fra l’altro, per il pagamento dei canoni di locazione da parte degli esercenti.

In precedenza, con il decreto «Cura Italia», un’ampia are per tutelare l’affitto platea di operatori aveva ottenuto uno specifico supporto costituito dal credito di imposta pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione relativo al mese di marzo in favore dei conduttori di locali commerciali rientranti nella categoria catastale C/1.

C’è bisogno di fare di più, nell’interesse di entrambe le parti dei contratti e dell’intera economia. A nostro avviso, è necessario: a) estendere il credito d’imposta di cui al «Cura Italia» a tutte le asset class non residenziali (e quindi ad altre categorie catastali), sempre a condizione dell’avvenuto pagamento del canone; b) attribuire tale credito d’imposta alle proprietà, qualora i conduttori non abbiano corrisposto nei termini il canone (misura che non comporta oneri per l’Erario); c) estendere l’applicazione della norma, ora limitata alla mensilità di marzo, anche al mese di aprile. (continua)

Fonte:ItaliaOggi

L’estate. Casa-vacanza al mare, forse è l’unica scelta.

C’è chi a gennaio, prima che cambiasse tutto, ha prenotato la casa al mare, la stessa di tutti gli anni, e per il momento ha scelto di non disdire, fiducioso che i mesi caldi porteranno un po’ di serenità. Chi ha richiamato l’agenzia, e chiesto un appartamento con giardino o in mezzo alla campagna, tanto meglio se lontano dal paese o dalla spiaggia.

Ma poi ci sono anche le disdette. Tante, tantissime: quelle degli stranieri non si contano, e solo in alcuni casi potranno essere trasformate in voucher da utilizzare a emergenza finita. Fra le tante incognite di un’estate 2020 falcidiata dalla paura del contagio, dall’incubo di nuove restrizioni e da una crisi economica di cui è ancora difficile intravedere a pieno la portata, e con centinaia di albergatori già rassegnati a veder andare in fumo l’intera stagione, un piccolo, timidissimo segnale di fiducia arriva dal mondo delle case vacanza, percepite come soluzioni tutto sommato più sicure da chi potrà permettersi di partire. (continua)

Fonte:LaRepubblica