Niente Imu per alberghi e stabilimenti balneari.

Taglio Irap, platea più larga.Tassa sulle attività produttive, salta la rata di giugno fino a 250 milioni di fatturato. Accordo sull’Ecobonus, detrazione del 110% se nella scala di efficienza si sale di 2 gradini.

Scritto, riscritto, corretto. Poi più volte emendato dalla Ragioneria generale dello Stato per la mancanza di coperture. Come per la Cassa integrazione. Con il ministero del Lavoro che ha difeso a spada tratta l’allungamento a 18 settimane dell’assegno, e i tecnici del Tesoro che hanno provato a fermarlo a 14 settimane.

Comunque sia, dopo un mese di una difficilissima gestazione, il testo del provvedimento dovrebbe aver preso la sua forma quasi definitiva. Ieri sera è stato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a dire che «tutti i nodi politici sono sciolti». Il consiglio dei ministri dovrebbe approvare oggi il provvedimento. Ci saranno meno Imu e Irap, contributi a fondo perduto e aiuti alla ricapitalizzazione.

Il pacchetto imprese, del resto, è al centro del decreto rilancio. La cancellazione della rata di saldo e acconto dell’imposta sulle attività produttive, dovuta nel prossimo mese di giugno era stata pensata per le imprese di medie dimensioni, quelle con fatturato compreso tra i 5 e i 250 milioni, con l’esclusione di banche e intermediari finanziari. Nella serata di ieri però è stata confermata la possibilità di estendere l’agevolazione anche ai soggetti più piccoli, quelli fino a 5 milioni di ricavi che sono destinatari dei contributi a fondo perduto.

Anche per la temporanea cancellazione dell’Irap la condizione è aver subito ad aprile di quest’anno una riduzione del fatturato pari ad almeno il 33%,: l’aumento al 110 per cento della percentuale di detrazione delle spese per riqualificazione energetica o prevenzione sismica, i cosiddetti ecobonus e sismabonus. Dovrebbe essere saltato il requisito di effettuare contemporaneamente le due tipologie di lavori, che avrebbe limitato l’utilizzabilità. (continua)

Fonte:IlMessaggero

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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