Monthly Archives: Gennaio 2021

Esenti gli immobili fatiscenti. Niente imposte locali su fabbricati né su aree edificabili.

Le unità immobiliari fatiscenti e prive di rendita non sono soggette al pagamento delle imposte locali, né come fabbricati né come aree edificabili.

Questi beni immobili non possono essere assoggettati a imposizione fino a quando l’eventuale demolizione restituisca autonomia alle aree per poter essere nuovamente edificate. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con l’ordinanza 28581 del 15 dicembre 2020.

Per i giudici di legittimità, in presenza di un fabbricato fatiscente è escluso l’assoggettamento a imposizione anche dell’area edificabile.

Infatti il fabbricato collabente, oltre a non essere soggetto a Imu come fabbricato, «in quanto privo di rendita, non lo è neppure come area edificabile, salvo che l’eventuale demolizione restituisca autonomia all’area fabbricabile che, solo da quel momento, è soggetta a imposizione come tale, fino al subentro della imposta sul fabbricato ricostruito».

Per la Cassazione, l’esonero dal pagamento dell’imposta sul fabbricato collabente, iscritto nella categoria catastale F/2, in ragione dell’azzeramento della relativa base imponibile, non può essere superato prendendo a riferimento la diversa base imponibile prevista per le aree edificabili e costituita dal valore venale del terreno sul quale il fabbricato insiste. (continua)

Fonte:IlGiornale

Apposizione di sigilli ai beni ereditari.

In base agli artt. 752 ss. del c.p.c., l’apposizione di sigilli va richiesta al giudice del luogo dove si trova il bene o dov’è aperta la successione.
vecchia busta con sigillo di cera

Quando va richiesta l’apposizione di sigilli.

Nelle more dell’accettazione dell’eredità, può capitare che i beni appartenenti all’asse necessitino di particolare custodia, per scongiurarne la dispersione o la sottrazione da parte di terzi.

In tal caso, i chiamati all’eredità e gli altri soggetti previsti dalla disciplina codicistica possono domandare al giudice l’apposizione di sigilli ai beni ereditari, per impedire a chiunque l’accesso a tali beni.

Come vedremo, l’istituto riveste particolare importanza riguardo ai beni immobili, ma non si limita ad essi.

Nella pratica, il ricorso al procedimento di apposizione dei sigilli è spesso originato da controversie che possono far temere l’impossessamento di un bene da parte di un soggetto, ad esempio di un singolo coerede.

In ogni caso, l’istituto è previsto a tutela degli interessi di chi ha diritti sull’eredità, come i chiamati e i creditori del defunto, e può trovare applicazione su beni incustoditi o già in possesso di terzi o di coeredi. (continua)

Fonte: StudioCataldi

 

Fondo per le morosità incolpevoli 2021.

povero
La manovra 2021 ha rifinanziato il Fondo per aiutare coloro che non riescono a pagare l’affitto e che vengono raggiunti da un’intimazione di sfratto per morosità.

Manovra 2021: 50 milioni al Fondo per le morosità.

La manovra finanziaria 2021 incrementa il fondo per le morosità incolpevoli di 50 milioni di euro per il 2021. Fondo già presente presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Gli inquilini morosi che senza colpa non riusciranno a pagare l’affitto nel 2021 potranno contare quindi su questo aiuto.

Cos’è il Fondo per le morosità incolpevoli.

Il Fondo per le morosità incolpevoli, ricordiamolo, è stato istituito con l’articolo 6 del decreto legge n. 102/2013 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per essere destinato, come dice il nome stesso del fondo, a quegli inquilini che, senza colpa, non riescono a fare fronte alle spese per i canoni di locazioni.

A chi è destinato.

Il Fondo può essere utilizzato dai Comuni ad alta tensione abitativa che hanno avviato bandi o procedure amministrative apposite al fine di erogare contributi per gli inquilini morosi incolpevoli. In pratica il fondo sostiene i soggetti che vengono raggiunti da un atto di intimazione di sfratto per morosità, che non riescono a evitare, per la sopravvenuta impossibilità di provvedere al pagamento dei canoni mensili a causa della perdita totale o della riduzione consistente della propria capacità di produrre reddito. (continua)

Fonte:StudioCataldi