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Accesso al Superbonus 110% con abusi edilizi lievi e sanatoria.

percentuale del 110 percento di agevolazioni per lavori

 

È possibile accedere al c.d. Superbonus quando l’immobile presenti una difformità di lieve entità (2%) e, in ogni caso, nell’ipotesi di accertamento di conformità in sanatoria con effetto retroattivo.

Natura e caratteristiche del Superbonus.

Il Decreto rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, conv. con mod. in Legge 17 luglio 2020, n. 77) ha introdotto il c.d. “Superbonus”.

Si tratta di un’agevolazione fiscale che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Sono altresì previsti ulteriori sei mesi di tempo (31 dicembre 2022) per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. Ecobonus). (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

 

Edilizia. Superbonus 110% pratiche più veloci per gli immobili.

In arrivo una nuova versione (semplificata) del superbonus al 110%.

L’obiettivo è tagliare la burocrazia e velocizzare gli interventi, ancora al palo. La soluzione che il governo ha pronta prevede che per gli immobili che necessitano di lavori di manutenzione e non di ristrutturazione basterà una semplice Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata.

La misura introdotta l’anno scorso finora infatti non è decollata, proprio per via degli iter autorizzativi troppo lenti e del labirinto di adempimenti nel quale è necessario addentrarsi al momento.

Per accelerare il superbonus s’interverrà sulle asseverazioni: la soluzione che il governo ha pronta, ma che con ogni probabilità non troverà spazio nel decreto Covid, prevede che per una larga parte degli immobili nel perimetro dell’agevolazione, ossia quelli che necessitano di lavori di manutenzione e non di ristrutturazione, non sarà più necessaria la dichiarazione di conformità urbanistica-edilizia, ma basterà una semplice Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata, per avviare gli interventi.

Risultato? «Oggi l’accesso agli atti per l’asseverazione di conformità urbanistica-edilizia richiede in certi Comuni fino a quattro mesi, bisogna passare dagli sportelli unici per l’edilizia e i loro archivi cartacei, una complicazione che rappresenta un freno non da poco per la maxi detrazione», spiegano dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.

«L‘obiettivo del superbonus è troppo importante per farlo naufragare a causa delle lungaggini burocratiche. La verifica della conformità urbanistica degli edifici sta non solo rallentando le pratiche in corso per le difficoltà delle amministrazioni di smaltire il lavoro, ma rischia di impedire a quasi metà delle famiglie l’accesso al beneficio. Insomma, bisogna semplificare subito le modalità di accesso al superbonus, il che non significa autorizzare o sanare gli abusi, ma evitare che alcune difformità, presenti in tanti edifici, impediscano a tutti i condòmini di migliorare la sicurezza e i consumi energetici della propria casa». (continua)

Fonte:IlGazzettino

 

I bonus per l’efficienza energetica.

La riqualificazione energetica comprende tutti quegli interventi necessari per aumentare il livello di efficienza degli edifici e favorire il contenimento dei consumi. Per sostenere queste procedure sono state messe in campo misure ad hoc, come ad esempio l’agevolazione dall’Irpef o dall’Ires.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, il bonus è previsto contestualmente all’acquisto e alla posa in opera di schermature solari, di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore azionati grazie a biomasse combustibili e di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.

Il bonus viene riconosciuto inoltre quando vengono acquistati generatori d’aria calda a condensazione o nel momento in cui vengono sostituiti impianti di climatizzazione con sistemi ibridi caratterizzati dalla pompa di calore integrata alla caldaia a condensazione.

Interventi accomunati dalla stessa finalità: ridurre il fabbisogno energetico e sfruttare in maniera più razionale le risorse disponibili, con benefici sia in termini ambientali che economici. (continua)

Fonte:IlCorrieredellaSera