Impianto Idraulico: La normativa da seguire.

L’impianto idraulico – così come ogni altra tipologia di impianto esistente, dal riscaldamento al gas fino a quello elettrico – presenta un’ampia normativa di riferimento che è sempre molto utile conoscere. La norma cardine degli impianti idraulici, in sostituzione della precedente L. 46/1990, è il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37/2008.

Ma quali sono le regole contenute all’interno del suddetto Decreto Ministeriale? Vediamo la normativa nel dettaglio, al fine di essere preparati in caso di interventi sul proprio impianto idrico. Per questioni di carattere tecnico abbiamo consultato dei professionisti del settore, presenti online con il servizio idraulico offerto https://www.idraulicomilanoeprovincia.it/ nella città di Milano.

Decreto ministeriale n. 37/2008: cosa prevede.

Il Decreto Ministeriale n. 37/2008 nasce con l’intento di racchiudere in un’unica fonte legislativa le numerose norme presenti in materia di sicurezza degli impianti, per fornire maggiore attenzione rispetto ai problemi di incidenti domestici causati da malfunzionamenti degli impianti stessi.

Indipendentemente dall’utilizzo di destinazione, le norme contenute nel Decreto Ministeriale n. 37/2008 dovranno essere applicate a tutti gli impianti che siano posizionati in edifici o nelle loro pertinenze.

Più nel dettaglio, ogni impresa dovrà svolgere i lavori a regola d’arte e presso di loro incombe l’onere del corretto funzionamento degli impianti idraulici realizzati.

Tali aspetti, ossia il corretto funzionamento degli impianti e la precisa esecuzione dei lavori, vengono documentati mediante il rilascio della c.d. certificazione di conformità degli impianti, di cui si parlerà nel paragrafo seguente.

Tuttavia, prima di parlare della certificazione di conformità occorre precisare quale sia la normativa di riferimento utile a specificare i parametri da osservare per il dimensionamento degli impianti idrici. Le norme, in tal senso, sono due: UNI 9182 e UNI 9183.

La norma UNI 9182 precisa dei criteri da considerare per le reti idriche destinate alla distribuzione di acqua calda, al consumo umano e alla messa in opera e produzione di impianti di acqua non potabile. La normativa citata si applica a ogni impianto di nuova costruzione, nonché modifiche e riparazioni di impianti già esistenti.

La norma UNI 9183, invece, è stata irrogata per gli impianti idraulici di scarico delle acque usate e specifica i criteri da valutare per la realizzazione e la progettazione di impianti, ad uso collettivo e abitativo, delle acque usate.
Certificazioni di conformità dell’impianto idrico
A seguito della realizzazione dell’impianto idraulico e della verifica relativa al suo funzionamento, l’impresa provvede ad emettere la certificazione di conformità dell’impianto realizzato. Si precisa che, tale certificazione, potrà essere emessa unicamente da un professionista del settore, che abbia esercitato per almeno cinque anni la professione e che sia regolarmente iscritto all’Albo.

Nella certificazione di conformità saranno indicati i riferimenti del proprietario, i dati dell’immobile, le specifiche concernenti la realizzazione dell’impianto idrico, i materiali utilizzati, una relazione del progetto e le precisazioni del professionista incaricato dello svolgimento dei lavori e della verifica del corretto funzionamento dell’impianto.

La certificazione andrà redatta in triplice copia – una per l’impresa che ha posto in essere i lavori, una per il committente e una per lo Sportello del Comune (Ufficio Edilizia) – tutte compiutamente sottoscritte. Qualora l’impresa non dovesse rilasciare la certificazione in oggetto, la normativa prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa decisamente onerosa.

Sarà pertanto di fondamentale importanza affidare i lavori di ampliamento, realizzazione, trasformazione degli impianti idraulici a imprese esperte e qualificate, le quali dovranno fornire la suddetta certificazione, utile anche in caso di vendita dell’immobile.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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