Daily Archives: 3 Gennaio 2023

FIN QUANDO SPETTA IL DIRITTO DI ABITAZIONE? I CASI.

diritto di abitazione

Quando due coniugi procedono con la separazione o con il divorzio, in presenza di figli, la casa coniugale va automaticamente al genitore cosiddetto collocatario (ossia quello presso cui viene collocata la prole come da sentenza del giudice o decisione congiunta della coppia), indistintamente da chi sia il reale proprietario dell’immobile.

Nel caso in cui l’uso dell’abitazione venga concesso al coniuge che non ne detiene la proprietà, questo è da intendersi come temporaneo, fin tanto che i figli presentino determinati requisiti, tra cui la non-autosufficienza economica. Altra storia, invece, per quanto riguarda i figli di maggiore età, con percorso di studi concluso ma ancora disoccupati.

Vediamo tutti i casi.

A chi spetta la casa famigliare dopo la separazione in presenza di figli?

La giurisprudenza ha stabilito che la casa famigliare spetta al coniuge collocatario che, se non corrisponde con il proprietario dell’immobile, segue il principio del diritto di abitazione, ossia una cessione temporanea dell’abitazione.

Tuttavia, al genitore cui viene affidata la prole non spetta la proprietà esclusiva della casa, tanto che, una volta raggiunti, da parte dei figli, i requisiti per la conclusione del diritto di mantenimento, questa torna al legittimo titolare.

Quando cessa il diritto di abitazione?

Il coniuge perde il diritto di abitazione e deve, dunque, lasciare la casa famigliare nei seguenti casi:

  • se i figli si trasferiscono in un altro immobile senza il genitore;
  • Se il genitore e i figli si trasferiscono, congiuntamente, in un’altra casa anche se questi ultimi non hanno raggiunto l’autosufficienze economica;
  • Se viene meno il diritto al mantenimento per negligenza dei figli nell’adempimento ai doveri scolastici o per mancata volontà di cercare un lavoro;
  • Se i figli diventano economicamente autosufficienti, anche nel caso in cui risultino ancora conviventi con il genitore collocatario;
  • Se i figli raggiungono o superano i 30 anni di età, età limite individuata dalla Cassazione oltre il quale il mantenimento non è più dovuto.

(continua)

Fonte:Immobiliare.it