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Mutuo cointestato: Cos’è e come funziona.

mutui

Per chi deve comprare una casa e per farlo ha bisogno di un finanziamento bancario, si pone il problema del tipo di mutuo da accendere.

Una delle possibili scelte è ricorrere a un mutuo cointestato.

Vediamo che cos’è e quali sono le sue caratteristiche.

Cos’è il mutuo cointestato?

Il mutuo cointestato è una forma di finanziamento nella quale due o più persone chiedono il prestito alla banca in comunione.

La differenza rispetto al mutuo tout court è che non vi è un solo intestatario, bensì due o più intestatari.

Il classico caso in cui viene scelta questa soluzione è quella delle giovani coppie che decidono di acquistare la prima casa.

Ma spesso il mutuo cointestato viene scelto anche per l’acquisto di un immobile di un figlio insieme ai genitori, o per aprire un’attività commerciale da due o più soci. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Condominio, si può scavare nel sottosuolo della propria abitazione?

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Le occasioni di scontro e tensione tra i proprietari presenti in un condominio possono essere molte, specialmente quando entrano in gioco le dinamiche che riguardano le cosiddette aree comuni.

Non di rado capita che la figura dell’amministratore condominiale non sia sufficiente per rasserenare gli animi tra i condòmini: così, in svariate situazioni, una delle due parti decide per l’intervento dell’autorità giudiziaria, che si pone come arbitro della questione tra i vicini.

Scavi nel sottosuolo e abbassamento del piano di calpestio: le regole nel condominio.

Negli ultimi tempi, uno dei casi di cronaca che ha fatto più discutere è quello che riguarda uno scavo nel sottosuolo effettuato dal proprietario di un’unità immobiliare commerciale sita al piano terra di una palazzina in provincia di Cagliari.

L’uomo aveva deciso di affidare ad una ditta specializzata i lavori di escavazione da effettuare per ampliare il proprio locale: il progetto – poi realizzato solo in parte – prevedeva l’abbassamento del pavimento e la realizzazione di un area adibita a seminterrato.

Tutto questo nonostante i vicini presenti nell’edificio avessero manifestato la propria contrarietà in sede di assemblea condominiale, chiedendo che il progetto non venisse approvato. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

SI PUÒ VENDERE LA CASA DOPO LA RISTRUTTURAZIONE CON IL SUPERBONUS?

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La risposta è semplice: non ci sono vincoli.

Quindi, si può vendere un immobile che è stato oggetto di ristrutturazione agevolata con il Superbonus 110%.

Una seconda domanda che segue la prima è: a chi spettano le detrazioni del Superbonus se si vende casa?

 All’acquirente, a meno che non ci siano accordi specifici.

Ma vediamo in modo più approfondito nei paragrafi che seguono.

Quando si fanno lavori di ristrutturazione condominiale col Superbonus, si può vendere subito una casa? 

Per legge, non ci sono divieti a rivendere l’immobile sul quale sono stati fatti gli interventi, prima che siano trascorsi cinque anni dal rogito, e questo principio si applica anche in caso di Superbonus.

Se si tratta di seconda casa, però, se si vende prima di cinque anni, si dovranno pagare le imposte sulla plusvalenza, calcolate sulla differenza tra il costo di acquisto, maggiorato di tutte le spese sostenute, e il prezzo di vendita. (continua)

Fonte:Immobiliare.it