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Fuga dalle città ora la casa si cerca nel verde.

L’anno della pandemia ha avuto un impatto rilevante sul mercato immobiliare, anche dal punto di vista delle mete privilegiate negli acquisti.

Italiani in fuga dalle città, ora la casa si compra nel verde. I dati di Nomisma segnalano un calo delle operazioni del 18,7% a livello nazionale .

A Roma il dato più eclatante, con -20,8% delle vendite nella metropoli e +13% in provincia. Via dalla pazza folla, causa Covid-19, alla ricerca di spazi maggiori, di una veranda su cui fare giardinaggio, di uno sbocco all’aperto quando la circolazione è vietata o comunque sottoposta a forti limitazioni.

L’anno della pandemia ha avuto un impatto rilevante sul mercato immobiliare, anche dal punto di vista qualitativo. Non tanto sotto il profilo dei prezzi medi il calo stimato per l’intero 2020 è nell’ordine dell’1-2% quanto dal punto di vista delle compravendite e delle mete privilegiate negli acquisti.

Fenomeno noto quello sui prezzi, perché il mercato del mattone ha poca elasticità e nei momenti di crisi vede precipitare i rogiti ben prima che le quotazioni si adeguino al calo della domanda; in questo caso poi il lockdown ha oggettivamente messo ostacoli alle visite degli appartamenti e quindi le compravendite hanno avuto un andamento strettamente legato ai Dpcm, con una ripresa nel periodo estivo e una nuova gelata a partire dall’autunno. (continua)

Fonte;LaRepubblica

 

Il mercato premierà le abitazioni più ampie.

Un terzo degli italiani vive in 80 mq, ma il lockdown cambierà la domanda.

Location, location, location. Il mantra che abbiamo sentito recitare migliaia di volte negli ultimi anni per indicare l’unica regola da seguire nell’investimento immobiliare, in ogni settore e angolo della terra, oggi non vale più. O almeno per il momento è accantonato. Soprattutto in relazione alla casa.

Prima o seconda abitazione che sia, fino a due mesi fa valeva solo se situata in centro, in zone di elevata qualità, in città primarie e così non avrebbe perso di valore, anzi ne avrebbe guadagnato nel tempo. Adesso in piena emergenza Covid sono altre le caratteristiche che fanno di una abitazione un luogo ambito, vivibile e appunto di valore (non solo economico).

La clausura obbligata che da oltre cinque settimane ci trattiene a casa ha fatto emergere i limiti delle nostre abitazioni e sognare spazi esterni, locali ampi, la stanza in più, la mini-palestra o una postazione di smart working. Crisi economica permettendo, perché dalla pandemia si uscirà dritti in una crisi, molti vorranno che quel sogno diventi realtà. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Casa, investire con l’aiuto del Fisco.

Sono le due buone ragioni per cui oggi vale la pena di prendere in considerazione l’idea di acquistare un’abitazione da ristrutturare radicalmente. Le tasse, perché per il 2020 sono stati confermati tutti i bonus fiscali sui lavori di manutenzione straordinaria nelle unità residenziali e quindi le spese fino a 96mila euro danno diritto a una detrazione Irpef, spalmata in dieci anni, del 50%; quota che sale, con tetti variabili a seconda della tipologia di lavori, al 65% per le opere di riqualificazione energetica.

La distinzione I tassi, perché i mutui continuano a viaggiare ai minimi storici e anzi la settimana scorsa il costo dell’Eurirs, il parametro che serve a definire i finanziamenti a tasso fisso, è sceso di 20 centesimi e così i mutui a 20 anni oggi sono prezzati a meno dell’1%, i trentennali a qualche centesimo in più.

Il mix tra sconto fiscale e rate ridotte dei mutui fa sì che, soprattutto per gli immobili di un certo pregio, sia possibile comprare una casa da ripristinare quasi completamente pagandola a un prezzo comprensivo dei costi di ristrutturazione analogo o inferiore rispetto a quello di una casa usata ma abitabile senza lavori tranne quelli strettamente indispensabili (tinteggiare, cambiare i sanitari e poco altro). (continua)

Fonte:CorrieredellaSera