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CONTRATTO D’AFFITTO: I MOTIVI DEL NON RINNOVO.

Procedura di sfratto di un contratto d'affitto

Nell’ambito dell’affitto d’immobili, quando il locatore può mandare via l’inquilino alla scadenza del contratto? E soprattutto, perché?

Le cause per cui il locatore può sfrattare l’inquilino sono essenzialmente due: la scadenza del contratto e la morosità. Ma vediamo nel dettaglio tutte le possibili motivazioni legate innanzitutto alla scadenza dell’accordo.

Diniego di rinnovazione alla prima scadenza.

Nella locazione a canone libero (4+4) e in quello a canone concordato (3+2), può essere impedito il tacito rinnovo del contratto dopo la prima scadenza (ossia, nel primo caso, dopo i primi 4 anni e, nel secondo, dopo i primi 3), solo nel caso in cui ci siano determinati motivi.

Il locatore che non vuole rinnovare il contratto di locazione alla prima scadenza ha l’obbligo di sottolineare (nella comunicazione da inviare al conduttore) il motivo della disdetta con una comunicazione specifica.

Destinazione dell’immobile ad uso proprio.

Il primo motivo per cui un locatore può negare il rinnovo del contratto di locazione riguarda la volontà di destinazione dell’immobile ad uso proprio, per quanto riguarda l’abitazione e per attività commerciali, artigianali o professionali.

È importante notare che tale motivo può essere invocato solo da locatori persone fisiche e si estende anche a parenti stretti, come coniugi, genitori, figli o parenti entro il secondo grado in linea retta.

Per la Legge però anche una persona giuridica può affidarsi a questo motivo se nell’immobile locato vuole svolgere la propria attività. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IL CONTRATTO DI AFFITTO 3+2: COS’È E COSA SAPERE SUL RINNOVO.

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Il contratto di affitto a canone concordato 3+2 a uso abitativo fra privati è una tipologia di locazione che agevola entrambe le parti. L’inquilino, infatti, può beneficiare di tariffe contenute e il proprietario dell’immobile può godere di alcuni vantaggi fiscali. Andiamo a vedere di seguito di cosa si tratta, la durata e le informazioni da conoscere relativamente al rinnovo.

Cos’è e come funziona il contratto di affitto 3+2?

Il contratto di affitto 3+2conosciuto anche come contratto di locazione agevolatoha una durata di 3 anni, al termine dei quali si rinnova automaticamente per altri 2 mantenendo le medesime condizioni contrattuali. Ci sono svariati fattori da considerare per determinare il canone di affitto tra i quali, ad esempio, l’ubicazione e i metri quadrati dell’immobile, la categoria catastale, lo stato di manutenzione o la presenza di servizi accessori.

Quanto dura un contratto di locazione 3+2?

Questa tipologia di contratto di locazione prevede una durata di 3 anni che può essere rinnovata per altri 2, a patto che né del locatore né del locatario presentino una disdetta. Alla scadenza dei 2 anni, le parti hanno due opzioni, ovvero possono rinnovare il contratto oppure disdirlo.

È bene ricordare che la disdetta va presentata tramite raccomandata o Pec rispettando il termine di preavviso di almeno sei mesi. Al contrario, si rinnova automaticamente per i successivi 2 anni alle stesse condizioni se le parti non comunicano la propria volontà di recesso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it