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Deposito cauzionale: come funziona, come versarlo, quando viene restituito.

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Chi sta per affittare casa come prima spesa da affrontare avrà la cauzione d’affitto o deposito cauzionale. Vediamo cos’è, quando bisogna versarla e come. 

Quando va dato e come funziona il deposito cauzionale?

Si tratta di una somma di denaro richiesta dal locatore al locatario, prima di firmare il contratto di locazione. La sua funzione è di tutelare il proprietario dell’immobile da eventuali danni che l’inquilino potrebbe arrecare all’appartamento durante il periodo della sua permanenza.

La somma depositata può anche essere utilizzata per coprire mancati pagamenti del locatario durante gli ultimi mesi dell’affitto e in generale salvaguarda il proprietario da tutti i possibili inadempimenti del locatario

L’ordinamento italiano prevede che il deposito cauzionale non superi tre mensilità dell’affitto richiesto

Cauzione d’affitto: come versarla.

La somma destinata alla cauzione può essere versata in tre modi

  •  mediante un libretto di risparmio postale bancario al portatore, solo se la somma da versare è al di sotto i 1000 euro.
  • Attraverso una garanzia fideiussoria, bancaria o assicurativa.
  • con un versamento di denaro in contanti. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

Locazioni, la clausola sul deposito non va tassata.

La facoltà di trattenere il denaro in caso di danni non va trattata come penale. La clausola apposta sui contratti di locazione che autorizza il locatore a trattenere invia provvisoria il deposito cauzionale fino al risarcimento dei danni arrecati all’immobile affittato non ha natura penale.

Pertanto, a prescindere dalla nomenclatura formale utilizzata, non può essere assoggettata ad autonoma tassazione ai fini della imposta di registro. Sono queste le principali conclusioni cui è giunta la Ctp di Milano con la sentenza 3042/19/2019 depositata il 5 luglio scorso , smentendo così la posizione assunta da numerosi uffici territoriali dell’agenzia delle Entrate che continuano a notificare avvisi di liquidazione, sia al locatore che al conduttore (in qualità di coobbligato in solido), per recuperare l’imposta di registro di 200 euro (oltre a interessi e sanzioni) nel caso in cui nei contratti di affitto già registrati risultino appostate clausole che regolamentino gli effetti di un determinato comportamento tenuto dall’affittuario. (continua)

Fonte:IlSole24Ore