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FIMAA CHIEDE DI CAMBIARE LE REGOLE DI ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AGENTE IMMOBILIARE.

Un corso di formazione, o un praticantato professionale di 12 mesi unito ad una formazione teorica, o ancora un idoneo titolo universitario, in ogni caso con una verifica finale del livello di preparazione acquisito, certificata da un soggetto super partes come le CCIAA. Questo, secondo la FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari), dovrebbe essere l’iter per diventare agente immobiliare

La Federazione, attraverso il vicepresidente vicario nazionale Maurizio Pezzetta, ha avanzato un’articolata richiesta di modifica delle regole di accesso alla professione immobiliare in un documento presentato all’onorevole Marcello Coppo, membro della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera.

Le richieste della FIMAA al MIMIT

La FIMAA ha avanzato diverse proposte al MIMIT (il Ministero delle Imprese e del Made in Italy) allo scopo di evitare la mercificazione dell’abilitazione come agente immobiliare. In particolare:

  • il tutor deve seguire solo un praticante per volta;
  • il tutor deve essere iscritto nel RI o nel REA da almeno 5 (o addirittura 10) anni;
  • il praticantato deve avere una durata minima di 20 ore settimanali, deve essere ben articolato, seriamente frequentato e certificato;
  • oltre al percorso professionalizzante tramite il praticantato, deve essere abilitato alla professione anche chi ha conseguito un idoneo titolo universitario, purché al termine il candidato superi un esame che attesti le competenze necessarie all’esercizio della professione;
  • chi ha ottenuto l’abilitazione dovrà seguire un percorso di formazione continua e obbligatoria, che “rappresenta una fondamentale esigenza che una professione importante e delicata come questa esige, a tutela prima di tutti del Consumatore che mette in ballo, il più delle volte, i risparmi di una vita”, commenta Pezzetta;
  • la separazione tra la figura di Agente Immobiliare e quella di Mediatore Creditizio;
  • la cancellazione dell’obbligo di indicare negli atti notarili il compenso percepito dagli agenti immobiliari, e di sostituirlo con la sola indicazione degli estremi della fattura elettronica;
  • una serie di modifiche al decreto sugli affitti brevi sul tavolo del Ministero del Turismo.

Fimaa Italia

DL PNRR. Accesso telematico alle planimetrie catastali anche per gli agenti immobiliari: Sì della Commissione Bilancio della Camera all’emendamento FIMAA.

“Per oltre dieci anni gli agenti immobiliari hanno chiesto di non essere discriminati e di poter consultare online le planimetrie catastali, al pari degli altri professionisti del settore immobiliare, e finalmente Governo e Parlamento ci hanno ascoltato. Ringraziamo le forze politiche tutte che, alla fine, hanno accolto la richiesta della Fimaa e sottoscritto la proposta”

così Santino Taverna presidente nazionale Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – ha commentato l’approvazione dell’emendamento, in Commissione V (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei Deputati, che consente di abilitare anche gli agenti immobiliari alla consultazione telematica delle banche dati catastali.

Fimaa ha lavorato duramente affinché la proposta di accesso telematico alle planimetrie catastali per gli agenti immobiliari avesse successo.

Fimaa ha presentato a novembre una memoria nell’ambito all’Indagine conoscitiva sulle Banche dati della Commissione parlamentare anagrafe tributaria (https://bit.ly/3m6lFHJ).

Fimaa ha depositato un’altra memoria sul tema qualche settimana fa alla Commissione Finanze nell’ambito dell’esame del ddl sulla Delega Fiscale (https://bit.ly/3EWrGOI).

Grazie all’emendamento che Fimaa ha inviato a tutte le forze parlamentari e che è stato approvato ieri dalla Commissione Bilancio della Camera al decreto legge PNRR sarà finalmente possibile per tutti gli agenti immobiliari del Paese consultare online le planimetrie catastali.

Ora si attende che si completi l’iter parlamentare.

Le agenzie immobiliari chiedono di essere incluse nel decreto Ristori.

Per la Consulta che riunisce Fiaip, Fimaa e Anama va superata la logica dei codici Ateco e del calo di fatturato su base mensile e va riconosciuta compensazione a tutte le attività che dimostrino di avere avuto un calo di fatturato di almeno il 33% nel 2020 rispetto al 2019.

Secondo la Consulta, nel 5° Decreto Ristori devono rientrare anche le agenzie immobiliari che dimostrino di avere avuto reali difficoltà valutando le perdite su base annua e vanno introdotte nuove formule di ristori cambiando i meccanismi di accesso ai contributi a fondo perduto per le attività direttamente o indirettamente colpite dagli effetti della crisi pandemica, superando la logica del settore di appartenenza e della valutazione del calo di fatturato su base mensile ma riconoscendo i ristori a tutte le attività economiche e professionali, comprese le agenzie immobiliari, che dimostrino di avere avuto un calo di fatturato di almeno il 33% nel 2020 rispetto al 2019. (continua)

Fonte:IlSole24Ore