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Imu-Tasi unificata: per l’aliquota si prova il tetto al 10,6 per mille.

Nel ricco capitolo che il decreto fiscale in arrivo promette di dedicare alle tasse locali si fa largo anche l’unificazione di Imu e Tasi. Il ritorno della tassa unica sul mattone è uno degli snodi del provvedimento, e può essere affrontato dal governo anche nella chiave anti-evasione che dovrebbe tessere il filo rosso di tutto il decreto.

Perché la tassa unica si porterebbe con sé la semplificazione delle aliquote, e quindi la possibilità di far partire davvero il modello pre-compilato da spedire ai contribuenti, promesso fin dal 2011 ma finora impantanato nelle circa 300mila variabili che caratterizzano l’Imu-Tasi.

In questo modo dovrebbe essere riassorbita almeno la parte più superficiale del tax gap sull’imposta immobiliare, 5,1 miliardi in tutto secondo il Rapporto sull’evasione fiscale allegato all’ultima Nadef. Prove di fusione sono in cantiere anche per i tributi minori dei Comuni, dalla tassa per l’occupazione del suolo pubblico all’imposta sulla pubblicità. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Prove di matrimonio Imu-Tasi.

Prove di matrimonio tra Imu e Tasi. A officiare è il vicepresidente della commissione finanze della camera dei deputati, il leghista Alberto Gusmeroli che ieri ha presentato in commissione il progetto di legge che stabilisce, a invarianza di gettito, la fusione tra i due tributi locali. Con l’obiettivo di un percorso accelerato della legge tanto da chiedere che le riunioni della commissione siano in chiave legislativa.

La proposta di legge è un primo passo verso la semplificazione della giungla di aliquote esistente con l’impianto normativo attuale. «Una proposta a neutralità totale, ossia senza nuovi oneri. La somma delle due imposte, infatti, non aumenterà la tassazione e, dall’altra, taglierà un’infinità di aliquote.

Semplificare oggi per ridurre l’imposta domani è un mix virtuoso, ridurre la tassazione e semplificare i sistemi è il modo migliore per far emergere il sommerso e far crescere l’economia. Nello specifico, la proposta definisce a regime l’aliquota massima al 10,6 per mille come attuale somma delle due imposte »  (continua)

Fonte:ItaliaOggi

Imprese, sconti rafforzati per Ires e Imu sui capannoni.

Il taglio progressivo dell’Ires per chi reinveste gli utili in azienda si attesterà al 20% nel 2023 e non più al 20,5% come prevede orafi decreto crescita. Così come la deducibilità da Ires e Irpef dell’Imu pagata dalle imprese sui beni strumentali sarà integrale (al 100%) e non più limitata al 70 per cento.

Dopo un lungo tira e molla tra i due soci di Governo, la Lega porta a casa con il voto delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera il taglio progressivo delle tasse per le imprese. Taglio che sul fronte Ires garantirà nel 2024, anno in cui le imprese salderanno il conto dell’esercizio 2023, una riduzione del prelievo di oltre 503 milioni di euro e dall’anno successivo di altri 287,5 milioni. Somme tutte recuperate dal fondo per l’operazione “Quota Zoo” previsto dall’ultima legge di bilancio. (continua)

Fonte:IlSole24Ore