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COME REGISTRARE UN CONTRATTO DI AFFITTO SUL SITO AGENZIA DELLE ENTRATE?
Il processo di registrazione di un contratto di affitto è un passo cruciale per garantire la conformità legale e la tutela dei diritti sia per il locatore che per il conduttore. In Italia, l’Agenzia delle Entrate svolge un ruolo fondamentale in questo ambito, offrendo un servizio online che semplifica e velocizza il processo di registrazione.
In questo articolo, esploreremo i passaggi necessari per registrare un contratto di affitto attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, fornendo indicazioni dettagliate e consigli utili per assicurare una procedura senza intoppi.
La registrazione dei contratti di affitto.
I contratti di locazione di immobili devono essere necessariamente formalizzati dall’affittuario o dal proprietario/locatore, indipendentemente dall’importo del canone concordato. Per contratti che non superano complessivamente i 30 giorni all’anno, non è richiesta la registrazione.
Tutti i contratti di locazione vanno registrati obbligatoriamente entro un termine di 30 giorni dalla data di stipula dell’accordo.
La richiesta di registrazione può avvenire presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, i proprietari di almeno 10 immobili e gli intermediari immobiliari sono tenuti alla registrazione per via telematica. (continua)
Fonte: Immobiliare.it
MEGLIO GLI INFISSI CLASSICI O SCORREVOLI?
Quando si vuole acquistare una casa o ristrutturarne una vecchia si arriva sempre alla questione degli infissi, poiché possono fare la differenza.
Vediamo insieme tutti i vantaggi e gli svantaggi degli infissi scorrevoli.
I fattori da considerare.
Quando si acquista un infisso è bene tenere a mente che la qualità dello stesso non dipende dalla sua forma, ma dai materiali.
Pertanto un infisso scorrevole sarà tanto valido quanto un suo corrispondente non scorrevole, infatti materiali nuovi e attuali come l’alluminio a taglio termico garantiscono un’efficienza energetica pari a quella di un infisso ad apertura classica. (continua)
Fonte: Immobiliare.it
SI PUÒ PORTARE LA BICICLETTA IN ASCENSORE IN CONDOMINIO?
Chi ama usare la bicicletta per spostarsi in città e abita in un condominio, può incorrere in lamentele e contestazioni da parte degli altri condomini: il passaggio della bici negli androni, nelle scale o nell’ascensore può sporcare la pavimentazione, così come appoggiarla sul pianerottolo può occupare lo spazio e dare fastidio ai vicini di casa.
Ma come deve comportarsi chi è solito usare la bici quando rientra a casa? Vediamo se si può portare la bicicletta in ascensore e quali altri comportamenti sono ammessi o meno in condominio.
Dove si può riporre la bici in condominio
La bicicletta, così come altri mezzi, quali per esempio il monopattino elettrico o il motorino, non possono essere lasciati nell’atrio di un palazzo o sul pianerottolo.
Anche se il regolamento condominiale non lo vieta espressamente in un apposito paragrafo, lasciare la bicicletta negli spazi comuni è da considerarsi illegittimo, in quanto espresso implicitamente nel Codice Civile.
L’articolo 1102 del Codice Civile, che riguarda l’uso della cosa comune, specifica che:
“Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso”.
Pertanto, dal momento che androne, corridoi e pianerottoli non sono destinati al deposito o al parcheggio di mezzi di trasporto, usarli in tal senso costituisce una violazione della norma.