Campagna associativa Fimaa 2019

Campagna associativa Fimaa 2019

Fimaa, Federazione a fianco di ogni associato che agisce secondo i valori che la guidano da sempre professionalità, correttezza e legalità. Continua »

FIMAA-CONFCOMMERCIO: SANTINO TAVERNA È IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

FIMAA-CONFCOMMERCIO: SANTINO TAVERNA È IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

L’Assemblea Fimaa-Confcommercio, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, ha eletto per acclamazione Santino Taverna alla Presidenza Nazionale della Federazione per il quinquennio 2015-2020. Taverna prende il posto di Valerio Angeletti che ha guidato la Fimaa dal 2009. Continua »

Pietro Corica nuovo Presidente Fimaa Cesena

Pietro Corica nuovo Presidente Fimaa Cesena

Eletto in assemblea Fimaa Confcommercio coprirà la carica di Presidente per il quinquennio 2015 - 2020 Continua »

Roberto Marzola è il nuovo Presidente FIMAA Emilia Romagna

Roberto Marzola è il nuovo Presidente FIMAA Emilia Romagna

Nominato il nuovo Presidente FIMAA Regionale: il ferrarese Roberto MARZOLA, che rimarrà in carica fino al 2020. Continua »

Convegno FIMAA antiriciclaggio

Convegno FIMAA antiriciclaggio

Le nuove regole sulla tematica del antiriciclaggio Continua »

 

Pensioni: quali sono i lavori usuranti?

Pensione usuranti: domande entro il 1° maggio

I lavori usuranti: quali sono e che vantaggi offrono per la pensione anticipata, di vecchiaia e per le altre opzioni, i limiti di età e contributivi.

I lavori usuranti sono quelli che richiedono un impegno psicofisico molto intenso in modo continuato; in particolare rientrano in tale definizione tutte quelle mansioni che, per loro natura, possono incidere in maniera significativa su vari aspetti, quali l’esposizione al rischio professionale o l’aspettativa di vita del lavoratore.

Allo svolgimento di tali mansioni sono ricollegati particolari benefici a livello pensionistico, che permettono a queste categorie di lavoratori di maturare in anticipo i requisiti per andare in pensione.
Vediamo, quindi, quali sono i lavori usuranti in base alla normativa vigente:

Come comunicare una disdetta di affitto.

disdetta

Per i più svariati motivi può presentarsi la necessità, sia da parte del proprietario dell’immobile che del conduttore, di procedere con la disdetta anticipata del contratto di locazione.

Vediamo di seguito tutti i dettagli da conoscere in merito, quali sono i termini da rispettare, quando è possibile e quali dati inserire nella lettera di recesso.

Quando si può disdire un contratto d’affitto?

Secondo la Legge, un contratto di affitto può essere disdetto nei seguenti casi:

  1. Alla data di scadenza riportata nel contratto stipulato tra le parti. In questo contesto, sei mesi prima del termine, bisogna inviare alla controparte una lettera in cui viene comunicata la volontà di non proseguire.
  2. L’inquilino può procedere prima della scadenza con la disdetta anticipata, senza indicare alcuna motivazione, se nel contratto è presente una clausola che lo riporta espressamente. È bene rispettare il periodo di preavviso che, in linea generale, è pari a sei mesi, ma in alcuni contratti è di tre. Anche qualora subentrassero dei gravi motivi, vanno comunque rispettate le tempistiche pattuite.

Cosa succede se non si rispettano i sei mesi di preavviso?

Per disdire un contratto di locazione, è necessario rispettare il termine di preavviso riportato nel contratto d’affitto.

Nel caso in cui questa tempistica non venga rispettata e una delle due parti non comunichi all’altra il preavviso di risoluzione anticipata, ci sono delle conseguenze. In particolare:

  • il locatore ha un contratto di affitto automaticamente rinnovato;
  • l’inquilino è tenuto a versare al proprietario dell’immobile i canoni corrispondenti al periodo di preavviso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IMU DEI CONIUGI CON RESIDENZE IN DUE CASE: QUANDO UNA DELLE DUE RESIDENZE È FITTIZIA?

IMU

coniugi con residenza disgiunta in Comuni diversi possono usufruire entrambi dell’esenzione IMU prima casa.

Il Comune può tentare di dimostrare, solo in sede d’appello, che la residenza di uno dei due coniuge è fittizia.

Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Toscana, con la decisione 1330/1/2022 del 21 novembre 2022.

I giudici hanno riconosciuto il beneficio fiscale, applicando la sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale, che sancisce la legittimità dell’esenzione dall’IMU per l’abitazione adibita a dimora principale, anche nelle ipotesi di scissione del nucleo familiare, sia all’interno dello stesso territorio comunale, sia in Comuni diversi.

Il fatto.

Nella vicenda in esame, i giudici toscani hanno accolto il ricorso del contribuente contro due avvisi di accertamento per le annualità 2014 e 2015, notificati dal Comune di Camaiore. Motivo del contendere, l’esenzione IMU prima casa che, secondo il Comune, non va applicata al caso di specie, dal momento che solo il contribuente è residente a Camaiore, mentre la moglie risiede in un altro luogo.

In primo grado, la CTP di Lucca dà ragione al Comune, seguendo il filone giurisprudenziale precedente alla sentenza della Corte Costituzionale, secondo cui in presenza di coniugi con residenze e dimore divise non si ha diritto all’esenzione.

I giudici di secondo grado, invece, hanno dato ragione ai coniugi, applicando la sentenza della Consulta sopra richiamata. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

COSA COMPORTA IL CAMBIO DI RESIDENZA AI FINI FISCALI?

 

case

Per i più svariati motivi, può presentarsi la necessità di cambiare residenza.

Andiamo a vedere di seguito cosa comporta questa decisione ai fini fiscali e le principali informazioni da conoscere.

Cambio residenza ai fini fiscali: l’esempio

Per comprendere al meglio l’argomento, proponiamo di seguito un esempio. Un figlio si trasferisce da un genitore in quanto quest’ultimo ha manifestato una malattia e ha, quindi, la necessità di essere assistito.

In qualità di caregiver, il figlio ha dichiarato domicilio temporaneo presso l’abitazione. La situazione, però, richiede il trasferimento della residenza del figlio presso quella del genitore.

Cosa implica il cambio di residenza ai fini fiscali?

Il cambio di residenza può incidere sull’IMU e sull’ISEE. Se il figlio ha delle agevolazioni prima casa, cambiando comune di residenza potrebbe perderle e la modifica potrebbe incidere anche sul contratto di fornitura elettrica che muterebbe a “non residente”.

Oltre a questo, il cambio di residenza incide su un altro aspetto: il figlio entrerebbe nell’ISEE del genitore e andrebbe conseguentemente ad inficiare su qualsiasi beneficio, riconosciuto tramite ISEE, di cui il genitore gode.

In linea generale, un cambio di residenza presso un genitore non impatta particolarmente ai fini fiscali. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

 

APPROVATA LA DIRETTIVA “CASE GREEN”: COSA FARE ADESSO?

case green

In materia di ristrutturazione ed edilizia green, l’Europa ha dato il via ad una serie di norme e direttive per l’ottenimento di riduzione delle emissioni entro il 2030, con obiettivi ancor più ambiziosi per il 2050.

Ma questo cosa comporterà per i cittadini? 

Ebbene, la maggior parte dei provvedimenti riguarderà la ristrutturazione delle case e l’ottimizzazione delle classi energetiche.

Case green: il programma energetico.

Ieri, il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva inerente le performance energetiche degli edifici (abitazioni private, ma anche uffici, fabbriche, etc.).

La normativa ha lo scopo di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 date dai consumi energetici delle abitazioni private; prevede, infatti, che tutti gli edifici di natura abitativa privata debbano raggiungere entro il 2030 la classe energetica di tipo “E”, e “D” entro il 2033.

Cosa c’entra la ristrutturazione delle case con le emissioni?

Ogni edificio ha dei consumi energetici: gli impianti di climatizzazione, l’apporto di acqua calda, il gas per cucinare, etc.

La classe energetica di una casa, quindi, indica quanto è efficiente l’utilizzo di questi impianti, di conseguenza una classe energetica bassa consumerà molto di più rispetto ad una classe più alta (con un evidente riscontro anche in bolletta). (continua)

Fonte:Immobiliare.it

COMPRAVENDITA IMMOBILIARE: LE RESPONSABILITÀ DEL NOTAIO.

notaio

Il notaio incaricato di una stipula riguardante i diritti reali su immobili non può limitarsi ad accertare la volontà delle parti e a sovrintendere alla compilazione dell’atto. Deve invece compiere l’attività necessaria ed assicurare la serietà e certezza dei relativi effetti tipici e il risultato pratico perseguito ed esplicitato dalle parti, poiché il contenuto essenziale della sua prestazione professionale è l’obbligo di informazione e consiglio.

La violazione di tale obbligo è fonte di responsabilità del notaio per violazione delle clausole generali di buona fede oggettiva e correttezza ai sensi degli articoli 1175 e 1375 del codice civile.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 33439 del 14 novembre 2022.

Il notaio responsabile della veridicità delle dichiarazioni del venditore.

Il proprietario, dopo aver acquistato casa, scopriva che l’appartamento era difforme dall’autorizzazione amministrativa, avendo un sottotetto che non fu qualificato abitabile per altezza inferiore a quella minima.

Per tale motivo, agiva in giudizio contro il venditore e il notaio che aveva steso il rogito, quest’ultimo per responsabilità professionale, per ottenere il risarcimento dei danni.

Il tribunale condannava in primo grado entrambi i convenuti al pagamenti in solido di 7500 euro. In particolare, il tribunale riteneva responsabile il notaio omessa verifica della veridicità delle dichiarazioni del venditore circa la conformità delle opere alle previsioni plano-volumetriche, tipologiche ecc. di cui alla lottizzazione approvata dal comune. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

SI PUÒ TRASFORMARE UN NEGOZIO IN ABITAZIONE?

destinazione d’uso

Molto spesso, può capitare di cambiare i propri piani e i propri progetti di vita: ma qualora si decidesse, è possibile modificare legalmente il proprio negozio in abitazione?

Cos’è la destinazione d’uso?

Ogni immobile, di qualsiasi natura esso sia e ovunque si trovi, ha una destinazione d’uso ben precisa: vale a dire che è registrato al catasto con una specifica funzione (abitazione privata, locale commerciale, locale agricolo etc).

La destinazione d’uso è importante per far sì che determinati criteri di sicurezza (ma anche di controllo, servizi o tassazione) vengano messi in atto, in base alla natura dello stabile.

Si può cambiare destinazione d’uso?

Poniamo il caso di avere un immobile con destinazione d’uso a locale commerciale, è possibile modificare la dicitura nel caso in cui si decida di interrompere l’attività e sfruttare, invece, l’immobile come abitazione privata?

In poche parole, sì, è possibile modificare la destinazione d’uso chiedendo un cambio presso il catasto e seguendo tutto lo svolgimento della pratica.

È bene ricordare che, qualora si decida di ignorare questi passaggi e “fare da sé”, significa portare avanti un abuso edilizio e per tanto commettere un illecito catastale. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

DOPPIA DETRAZIONE DEL MUTUO: ECCO IN QUALI CASI È POSSIBILE.

mutuo

La detrazione fiscale per il mutuo permette di ottenere delle agevolazioni sulle tasse.

In alcuni casi specifici, è possibile ottenerne una doppia. Vediamo cosa dice la normativa.

Quali sono le detrazioni fiscali per il mutuo.

Quando si accende un mutuo presso una banca per l’acquisto della casa, si possono avere delle detrazioni fiscali, che consistono in agevolazioni sulle tasse versate sui redditi da lavoro.

Infatti, i lavoratori dipendenti, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi annuale con il modello 730, possono dichiarare le spese sostenute per la stipula del mutuo e per il pagamento delle rate mensili: del totale di queste, si potrà recuperare il 19% delle spese sul prestito e degli interessi passivi, con il limite di 4.000 euro per ogni anno.

I lavoratori autonomi con partita IVA in regime ordinario possono fare lo stesso, mentre quelli in regime forfettario, come è noto, non possono detrarre alcuna spesa.

Queste detrazioni sono possibili in caso di mutuo per l’acquisto della prima casa.

Nel caso di mutuo condiviso tra i due coniugi al 50%, entrambi possono avere le detrazioni, con la cifra massima di 2000 euro a testa. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

SÌ AI DEHORS DEI LOCALI SENZA AUTORIZZAZIONE FINO AL 31 DICEMBRE 2023.

dehors

La normativa ha esteso a tutto il 2023 la possibilità di installare liberamente, senza preventive autorizzazioni, i dehors nei locali pubblici.

Dehors senza autorizzazione fino al 31 dicembre 2023.

Il Decreto Milleproroghe, ora convertito in legge, ha stabilito una nuova proroga per la libera installazione dei dehors.

Si tratta di quelle strutture amovibili che possono essere posizionate all’aperto, quindi sul suolo pubblico, da parte dei titolari e dei gestori delle attività di ristorazione, quali bar, locali e ristoranti, per aumentare il numero dei posti disponibili per i clienti, ampliando di fatto la capienza della propria attività.

Tale misura era stata introdotta per fare fronte alle prolungate e forzate chiusure degli esercizi durante la pandemia e per aiutare i ristoratori a riprendersi dalla crisi economica che stavano attraversando.

Ora, il Decreto ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 la possibilità di installare liberamente le strutture amovibili all’esterno dei locali, senza dover prima richiedere alcuna autorizzazione, in particolare quelle previste dal Codice dei Beni culturali e del paesaggio. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

L’IMMOBILE PIGNORATO PUÒ ESSERE VENDUTO DIRETTAMENTE DAL DEBITORE: COSA SAPERE.

pignoramento

La nuova riforma del processo civile ha apportato una novità: una casa pignorata può essere venduta direttamente dal debitore, al fine di snellire le pratiche legali e l’iter processuale, alleggerendo così l’intero sistema giudiziario e le parti coinvolte.

Da oggi quindi l’esecuzione forzata dovrebbe diventare più semplice e rapida.

Debitore e vendita diretta della casa pignorata, come fare.

Per effetto della riforma civile, da oggi il debitore può ora procedere in prima persona alla vendita della casa sottoposta a pignoramento.

Ciò è possibile depositando un’istanza al giudice di esecuzione, chiedendo l’autorizzazione per procedere alla vendita diretta dell’immobile pignorato. Perché ciò sia possibile, è però necessario il rispetto di alcuni requisiti:

  • l’istanza deve essere depositata almeno 10 giorni prima dell’udienza;
  • il prezzo di vendita deve essere pari o superiore a quello indicato nella relazione di stima;
  • un’offerta di acquisto irrevocabile deve essere allegata all’istanza;
  • a titolo di serietà, deve essere prestata anche una cauzione, che deve essere pari o superiore a un decimo del prezzo proposto;
  • l’offerta e l’istanza devono essere notificate al creditore precedente e ai nuovi creditori almeno 5 giorni prima dell’udienza;
  • l’offerta viene considerata respinta una volta trascorsi 120 giorni dalla data di presentazione dell’istanza di vendita. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

APE REGINA E VOLO NUZIALE: COSA FARE SE ACCADE IN UN CONDOMINIO?

Ape

Le api sono una tra le specie di insetti più affascinanti, nonché essenziali della Terra.

Le api vivono in una struttura sociale molto complessa e organizzata e, oltre a questo hanno, anche un sistema di riproduzione molto particolare.

Ma andiamo a vedere un po’ meglio come si struttura la gerarchia delle api e cosa fare nel caso in cui dovessero scegliere il nostro condominio come casa.

Come è organizzata la società delle api?

La società delle api può essere suddivisa, grosso modo, in tre gruppi:

  1. Ape regina: l’ape più importante di tutto l’alveare, infatti solo lei è l’unica in grado di deporre le uova e, quindi, di garantire la sopravvivenza della colonia e la prosecuzione della specie.
  2. Le api operaie: costituiscono la maggioranza della popolazione di un alveare e si occupano dell’impollinazione, accudiscono l’ape regina, etc.
  3. fuchi: ossia i maschi delle api, il cui unico scopo nella vita è quello di cercare di fecondare l’ape regina durante il suo volo nuziale. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Contratto preliminare: dal 7 marzo si registra online.

Dal 7 marzo 2023, i preliminari di compravendita si registrano online, senza doversi recare in un ufficio delle Entrate. Il fisco infatti mette a disposizione un nuovo servizio che ente di inviare la richiesta direttamente dal proprio pc insieme agli allegati, come il contratto ed eventuali planimetrie.

A prevedere tale possibilità è il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate  che ha approvato il modulo aggiuntivo del modello per la “Registrazione di atto privato” (Rap) già disponibile per la registrazione dei contratti di comodato d’uso.

Per la registrazione dei contratti preliminari di compravendita, si ricorda, finora era necessario recarsi presso un ufficio territoriale dell”Agenzia  entro 30 giorni dalla data della stipula dell’atto.

Il nuovo servizio consentirà invece a contribuenti ed intermediari di inviare la richiesta di registrazione in via telematica, attraverso la procedura web disponibile nell’area riservata del sito dell’Il nuovo servizio consentirà invece a contribuenti ed intermediari di inviare la richiesta di registrazione in via telematica, attraverso la procedura web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. (continua)

Fonte:StudioCataldi

ATTIVITÀ E NEGOZI DA APRIRE NEI COMUNI PIÙ PICCOLI E NELLE FRAZIONI: COME FUNZIONA?

borghi antichi

Cosa significa l’espressione “aree interne“? Serve per indicare tutte quelle zone situate al di fuori dei grandi centri abitati, più isolate rispetto al territorio urbano delle metropoli.

Comuni, paesi e frazioni che si articolano in campagna, in collina o in montagna, dove i servizi e le infrastrutture sono molto più scarsi e diradati rispetto ai grandi poli cittadini.

Un fattore che ha portato ad un progressivo e costante spopolamento di questi luoghi, divenuti in molti casi dei veri e propri “quartieri dormitorio“.

La rinascita delle aree interne: quali sono i lavori più richiesti?

Eppure, negli ultimi tempi, gli osservatori fanno notare un incremento davvero notevole delle persone interessate a trasferirsi nei centri di provincia, visti come più consoni per chi desidera una vita meno assillata e stressante rispetto alla frenesia della città.

Nelle aree interne anche il rapporto umano tra i singoli individui trova le condizioni migliori per svilupparsi: la gente impara a conoscersi frequentandosi giorno dopo giorno, e questo soprattutto grazie ai commercianti e ai negozianti che ancora portano avanti le proprie attività lavorative laddove la clientela risulta via via sempre meno numerosa.

Ma allora, quali sono i progetti imprenditoriali più idonei e interessanti per chi decide di vivere e lavorare nei piccoli comuni? (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IMMOBILI, IN QUALI CASI IL CONIUGE NON EREDITA?

eredità

La Legge non permette che un coniuge venga diseredato, se vi è di mezzo il matrimonio.

Questo può avvenire solo in caso di divorzio. Ci sono però delle eccezioni.

Cosa spetta al coniuge.

A livello di immobili, il coniuge è un erede legittimario, a cui spetterà sempre una quota del patrimonio del defunto.

Ovviamente, in caso di figli, la quota verrà divisa con loro. Il coniuge ha il diritto di continuare a vivere nella casa famigliare, dove entrambi vivevano prima del decesso.

Parliamo di “diritto di abitazione” riguarda anche la possibilità di utilizzare i mobili presenti nella casa.

Proprio per questo motivo, gli altri eredi comproprietari della casa non potranno chiedere il pagamento di un canone o un risarcimento.

Questo diritto finisce nel momento della morte del coniuge superstite o con il suo trasferimento. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

TERMOSIFONE CHE FA UNO STRANO RUMORE: CHE FARE?

sfiatare

Per certi versi, lo strano rumore emesso alle volte dai termosifoni potrebbe essere definito come un “borbottio”. E se è vero che alle volte può essere meglio ignorare il “brontolio” delle persone che ci stanno accanto, lo stesso non si può dire per i nostri radiatori.

Se il calorifero “si lamenta”, sta cercando di dirci qualcosa di importante ed è opportuno intervenire prontamente.

Vediamo cosa fare quando il termosifone fa rumore.

La causa del rumore emesso dal calorifero.

La causa del rumore emesso dal calorifero è legata alla presenza di aria al suo interno. L’aria genera delle bolle che ostacolano il passaggio dell’acqua.

Non solo: oltre al limitato disturbo acustico, il vero problema riguarda la modalità in cui il calorifero si riscalda.

La presenza di aria ostacola infatti il riscaldamento omogeneo della superficie, inficiando il corretto funzionamento dell’apparecchio. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

CONTATORE DA 3KW: QUANTI ELETTRODOMESTICI SI POSSONO ACCENDERE.

elettrodomestici

Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di aver avuto phon e forno accesi insieme, e di aver causato il superamento del limite di potenza del proprio contatore. Quando questo accade, salta la corrente.

I contatori più comuni, infatti, solitamente hanno una potenza standard di 3 kW, superata la quale avviene il cosiddetto “scatto del contatore”: in altre parole, si verifica un sovraccarico di potenza quando la somma delle potenze richieste da tutti gli apparecchi in uso contemporaneamente supera la potenza massima disponibile, di solito pari al 10% in più della potenza impegnata.

Vediamo insieme quanti kW consumano gli elettrodomestici e quanti apparecchi elettronici si possono accendere contemporaneamente con 3 kW di potenza.

Quanti kW consumano gli elettrodomestici.

Non è sempre semplice capire quale sia il consumo effettivo degli elettrodomestici, in quanto questo può variare in base a diversi fattori, come la classe energetica, il tempo di utilizzo e la dimensione dell’apparecchio stesso.

Solitamente l’etichetta dell’elettrodomestico che stiamo usando ci dà già un’indicazione della potenza necessaria al suo funzionamento, ma si tratta solo di una stima in quanto la potenza assorbita dall’apparecchio dipende dalla modalità d’uso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Quota 103.

Quota 103

Previsto in via sperimentale per il 2023 il trattamento pensionistico anticipato Quota 103 a cui possono accedere i lavoratori privati e pubblici che hanno maturato 41 anni di contributi e hanno compiuto 62 anni di età.

Perché si chiama Quota 103.

Il nome non è altro che la somma dei requisiti pensionistici richiesti dalla legge per accedere alla misura. Si può infatti accedere a Quota 103 se entro il 31 dicembre 2023 i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Inps maturano un’anzianità contributiva di almeno 41 anni e hanno compiuto 62 anni di età.

Il diritto, anche se viene conseguito entro il 31 dicembre 2023, può essere esercitato decorsa questa data.

Requisiti di accesso.

Ai requisiti contributivi e anagrafici sopra indicati, ovvero età anagrafica di 62 anni e anzianità contributiva di 41 anni, se ne aggiungono altri: i richiedenti devono essere iscritti presso l’assicurazione obbligatoria INPS e alle forme esclusive o sostitutive della stessa o anche alla gestione separata. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Illegittima sospensione del Gas: quando scatta il risarcimento del danno.

gas

La riattivazione della somministrazione del gas a distanza di circa un anno dalla sua sospensione unilaterale da parte della società fornitrice è un lasso di tempo eccessivo, per cui la società stessa deve risarcire il danno non patrimoniale, conseguente al pregiudizio psicologico e ai disagi subiti dai condòmini a causa della sospensione.

È quanto emerge dalla sentenza del Tribunale di Napoli n. 305 dell’ 11 gennaio 2023.

Anche se la sospensione dell’erogazione del gas è giustificata da motivi di sicurezza, tuttavia un anno senza gas è un tempo troppo lungo.

Scatta la condanna al risarcimento danni per inadempimento contrattuale a carico della società fornitrice.

Sospensione del gas: quando richiedere i danni.

La vicenda inizia nel settembre 2015, con la sospensione dell’erogazione di gas disposta dalla società di gestione a tutte le unità immobiliari di un intero palazzo condominiale.

Secondo la società fornitrice, la sospensione era giustificata dall’esistenza di gravi anomalie dell’impianto a servizio del condominio, dovute a opere illegittimamente realizzate da alcuni condomini.

Era quindi necessario, per motivi di sicurezza, interrompere la somministrazione del servizio a tutte le scale del Condominio fino all’eliminazione di tali anomalie. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

TERRAZZA A LIVELLO E LOCALE CALDAIA SONO DI PROPRIETÀ CONDOMINIALE?

locale caldaia

I beni condominiali, elencati dall’articolo 1117 del Codice Civile, sono quelli necessari all’uso comune, ossia il cortile, il parcheggio, i portoni d’ingresso, le scale.

Le parti del condominio non espressamente indicate in questo articolo di Legge si considerano condominiali, se destinati nella pratica all’uso comune.

Per quanto riguarda i beni del suddetto elenco, essi si presumono comuni fino a prova contraria.

Un caso particolare può riguardare la terrazza a livello e il locale caldaia.

Che cos’è la presunzione di condominialità.

La presunzione di condominialità è il principio secondo il quale i beni che non sono espressamente attribuiti da un titolo alla proprietà esclusiva di uno dei condomini sono da considerarsi comuni e condominiali.

Viceversa, può esistere un titolo contrario in base al quale una parte dell’edificio risulta essere di proprietà privata di uno o più condomini. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

COME TOGLIERE IL CALCARE DAI RUBINETTI EFFICACEMENTE?

calcare

Quando si parla di “durezza” dell’acqua si intende la quantità di calcio e magnesio che essa porta con sé nelle tubature delle nostre abitazioni.

Sebbene questo dato possa variare sia da città a città che da quartiere a quartiere, una delle conseguenze più comuni dell’acqua dura è la formazione del calcare.

Quelle che, in prima battuta, sono solo delle piccole macchiette, a lungo andare si possono trasformare in vere e proprie incrostazioni, fonte di malattie e causa del mal funzionamento della rubinetteria.

Che si tratti di rubinetti cromati, in acciaio o bronzati, una corretta manutenzione e qualche piccolo trucco possono aiutare a far sì che durino più a lungo.

Scopriamo, dunque, insieme i rimedi più efficaci per togliere il calcare dal bagno.

Come togliere il calcare dai rubinetti cromati o in acciaio?

Mentre bronzo e ottone richiedono una cura particolare e un tocco più delicato, i rubinetti cromati o in acciaio possono essere puliti con maggiore facilità, utilizzando comuni prodotti casalinghi.

Limone anti-calcare

Il primo trucco arriva direttamente da uno degli alleati in tavola: il limone.

Taglialo in fette abbastanza grandi e strofinalo sulla superficie da pulire; quindi, risciacqua con abbondante acqua tiepida e infine asciuga con un panno pulito per un brillantezza garantita. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

SUPERBONUS: STOP ALLE CESSIONI DEI CREDITI (MA CI SONO DELLE ECCEZIONI)

Crediti

Ultimissima notizia: è stato pronunciato lo stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, Superbonus compreso.

Questo è ciò che emerge leggendo il decreto con riferimento ai crediti fiscali che il Governo Meloni ha approvato nel Consiglio dei ministri.

È, dunque, ufficiale e già applicato il divieto di acquisti per le pubbliche amministrazioni; l’obiettivo, secondo l’Esecutivo, è fermare il disordine che da un lungo periodo riguarda la dinamica dei crediti fiscali per i lavori edilizi.

Stop a tutte le cessioni dei crediti per i bonus.

Cosa dice il Decreto? Secondo la nuova legge n. 11 del 16 febbraio 2023 è decretato lostop di tutte le cessioni dei crediti per i bonus fiscali. In poche parole, il Governo ha bloccato la norma che definisce le cessioni (parliamo dell’articolo 121 del decreto Rilancio).

Le eccezioni?

Sì, ci sono: a essere esclusi da questa ultimissima decisione sono gli interventi già avviati.

Anche gli enti pubblici non possono acquistare crediti

La seconda linea decretata blocca le azioni di acquisto di crediti da parte di Regioni ed enti pubblici.

No dunque per Comuni, Province e Regioni e tutti gli enti che fanno parte del “perimetro della Pa”: non potranno acquistare crediti fiscali per opere di ristrutturazione. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

INFISSI IN LEGNO: QUALI SONO I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA?

infissi in legno

Glinfissi in legnobelli da vedere e creano un ambiente caldo ed accogliente ma … sono la scelta migliore in quanto ad isolamento termico e qualità-prezzo?

Sono indubbiamente i più belli esteticamente ed, oltre ad essere molto apprezzati nelle case di città, sono anche perfetti nei contesti di villeggiatura perché donano all’abitazione un aspetto curato e caratteristico.

Tuttavia, il materiale è delicato: il legno va trattarlo periodicamente ed occorre prendersene cura con prodotti specifici. Ecco cosa sapere prima di sceglierli.

Quali sono i vantaggi degli infissi in legno?

punti di forza degli infissi in legno sono diversi, tra cui il fattore estetico. Il legno è infatti un materiale in grado di adeguarsi a diversi stili architettonici ed è in grado di contribuire a rendere più appetibile ed accogliente uno stabile.

Va inoltre considerato che il legno è un ottimo isolante, sia dal punto di vista termico che acustico: le finestre realizzate con questo materiale permettono quindi di evitare dispersioni di calore come invece potrebbe avvenire con gli infissi in alluminio. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

OBBLIGHI E DIRITTI SUL MARCIAPIEDE DAVANTI A CASA: COSA DICE LA LEGGE

marciapiede

Il marciapiede, come stabilito dal Codice della Strada, rappresenta la parte della stradaesterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni, che appartiene al demanio.

Ci sono situazioni in cui il marciapiede che si trova davanti a casa propria è suolo pubblico ma anche casi in cui è privato, e in tal caso sussistono, per chi lo ha davanti a casa, sia obblighi che diritti.

Quali sono gli obblighi che si hanno sul marciapiede davanti casa.

Manutenzione e pulizia del marciapiede.

Quando un marciapiede davanti casa si trova dinanzi a case in condominio, è solitamente considerato suolo pubblico, quindi di proprietà del Comune.

Trattandosi quindi di un’area liberamente accessibile da tutti, spetta al Comune occuparsi della sua manutenzione e della sua pulizia, pur essendo davanti ad un condominio.

Tuttavia, i condomini sono considerati i custodi del marciapiede, come previsto dal Regolamento della Polizia Urbana, e, stando a quanto stabilito dai regolamenti condominiali, è compito del portinaio provvedere ogni giorno alla pulizia del marciapiede dinanzi al condominio, e in caso di neve, anche occuparsi di spargere il sale per permettere ai condomini di entrare e uscire di casa in sicurezza. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

BONUS BALCONI 2023: COME RICHIEDERE LE AGEVOLAZIONI?

balconi

Dall’introduzione del Superbonus ad oggi, sono stati anni molto intensi dal punto di vista delle ristrutturazioni e delle agevolazioni in materia di lavori edili. Tra queste, esiste anche il bonus relativo ai balconi (e non solo): andiamo a vedere cos’è e come si ottiene.

 

Bonus balconi 2023: cosa prevede?

Il bonus balconi rientra all’interno di una serie di altri bonus destinati alla ristrutturazione di case e abitazioni, è stato riconfermato per l’anno fiscale 2023 e tramite il quale si può richiedere fino a una detrazione del 50% della spesa sostenuta.

Ovviamente, i lavori dovranno riguardare balconi, ma anche terrazzi e logge, mentre le facciate tout court non saranno comprese all’interno del calcolo della detrazione.

Quando si può richiedere?

Naturalmente, esistono alcuni requisiti per poter accedere alle agevolazioni del bonus balcone:

  • l’immobile deve essere situato in Italia e la proprietà intestata al richiedente;
  • la spesa deve essere fatta entro l’anno 2023 e su edifici esistenti (non edifici in corso di costruzione);
  • per poter richiedere la detrazione il pagamento dovrà essere tracciabile. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Sottoscala e pianerottoli sono sempre parti comuni?

scale

All’interno di un condominio, possono dei comproprietari realizzare sul loro pianerottolo un bagno a loro uso esclusivo, rendendo inutilizzabile quello ad uso comune posto nel sottoscala?

Entrambe le parti, ovvero pianerottolo e sottoscala, sono parti comuni e, secondo la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 12 dicembre 2022, n. 36141, questi spazi rientrano nella presunzione di condominialità.

Infatti, le scale e i relativi pianerottoli rappresentano strutture essenziali del fabbricato sotto il profilo funzionale, anche nel caso tali beni siano posti al servizio soltanto di alcune porzioni dello stabile.

Quali sono i beni comuni in un condominio?

Il Codice civile elenca una serie di beni che si presumono comuni, a meno che non sia disposto diversamente.

In particolare, sono tali tutte le parti necessarie all’uso comune come:

  • il suolo su cui sorge l’edificio;
  • le fondamenta;
  • i muri maestri;
  • i pilastri e le travi portanti;
  • i tetti e i lastrici solari;
  • le scale;
  • i portoni di ingresso;
  • i vestiboli;
  • gli anditi;
  • i portici;
  • i cortili e le facciate.

(continua)

Fonte:Immobiliare.it

SUPERBONUS E BONIFICO PARLANTE: COME NON SBAGLIARE.

bonifico

Il Superbonus, come si sa, consiste in una detrazione sulle spese inerenti ai lavori svolti per ristrutturare e/o svecchiare casa (specialmente per quanto riguarda la classe energetica dell’edificio).

Ma al momento del pagamento si perde il diritto agli sgravi e alle agevolazioni, se si salda il conto senza un bonifico parlante?

Vediamo che dice la legge in merito.

Bonifico parlante e bonifico ordinario: le differenze.

In primis, occorre fare una prima distinzione su cosa sia un bonifico parlante e un bonifico ordinario.

La differenza sostanziale tra i due risiede sulla quantità di dati inseriti:

  • per il bonifico ordinario infatti occorrono i dati strettamente necessari al completamento dell’operazione finanziaria;
  • il bonifico parlante invece necessita anche dei codici fiscali delle parti (o della partita IVA) e in causale occorre citare la norma a cui si riferisce l’agevolazione di cui si vuole trarre beneficio.

(continua)

Fonte:Immobiliare.it

Ore di riposo in condominio.

Ore di riposo in condominio
Le ore destinate al riposo nei condomini sono in genere stabilite dal regolamento condominiale in fasce orarie, in presenza di rumore eccessivo i limiti sono quelli dell’art. 844 c.c. e dell’art. 659 c.p.

Quali sono gli orari di riposo in condominio.

Ci sono degli orari da rispettare nei condomini per consentire a chi vi abita di riposare in santa pace?

La pacifica convivenza condominiale del resto, si sà, è un tema affrontato assai spesso dalla giurisprudenza. In più occasioni l’eccesso di rumori determina responsabilità di rilievo civile (immissioni) ma anche penale.

A lungo dottrina e giurisprudenza si sono confrontate sul tema della soglia di normale tollerabilità. Le ore di riposo tuttavia si ascrivono in un discorso più complesso, poiché coinvolgono interessi di diverso rango tra i quali la premura, per il legislatore suprema, della tutela della salute.

I regolamenti condominiali.

Nell’affrontare questo tema occorre partire da un presupposto fondante: il regolamento del condominio, anche se non deve necessariamente prevedere le ore destinate al silenzio di fatto, molto spesso contiene regole orarie specifiche che stabiliscono in quali ore del giorno i condomini possono effettuare lavori che comportano comunque del rumore, così come, di conseguenza, orari in cui si deve dare priorità al riposo dei condomini. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

MUTUO CASA E TASSI: COSA CONVIENE FARE NEL 2023?

mutuo

Il 2 febbraio 2023 c’è stato un nuovo rialzo dei tassi di interesse. In quella data si è tenuta la riunione del consiglio direttivo della Bce (Banca centrale europea), presieduto da Christine Lagarde.

Stando alle previsioni, sarebbe l’ultimo aumento programmato sul costo del denaro, l’ennesima mossa UE per cercare di arrestare ulteriormente la salita del termometro dell’inflazione che ha portato a un aumento dei prezzi e del costo della vita nell’eurozona.

Di conseguenza si prevedono una nuova crescita dei tassi sui mutui per la casa, in particolare sui prestiti a tasso variabile.

Perché conviene allungare un mutuo casa?

Detto in parole semplici, per chi compra casa in questo momento sembra conveniente l’opzione mutuo a tasso fisso; meno rischioso in un mercato così fluttuante con tassi variabili in salita o altalenanti. Inoltre, converrebbe allungare la durata del mutuo o prestito.

Non a caso, negli ultimi mesi gli indicatori hanno già registrato un aumento della durata media dei finanziamenti, saliti mediamente da 22 a 24 anni.

Questo per effetto del loan to value, ossia il peso in percentuale del prestito richiesto sul valore di un immobile (dal 61,3% al 67,8%).

Questi dati ci mettono davanti alla realtà: nel 2023 serviranno più soldi per acquistare una stessa casa che avremmo acquistato con prestito bancario nel 2022. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IMMOBILI INAGIBILI: L’IMU SI PAGA ANCHE IN QUESTO CASO?

Casa inagibile

Sono classificati come immobili inagibili tutte quelle strutture che a vario titolo non sono abitabili, perché metterebbero a repentaglio la sicurezza dei loro occupanti.

Per rendere agibile un edificio occorre intervenire con specifici lavori di ristrutturazione.

Ecco quali sono le normative fiscali che li riguardano e come devono comportarsi i proprietari di un immobile inagibile.

 

Come funziona l’IMU per gli edifici inagibili.

Limposta municipale unica viene applicata a tutti gli immobili di proprietà, a esclusione di quello adibito a prima abitazione.

Il principio è valido anche per i cittadini che possiedono strutture che non sono abitabili di fatto o non hanno il certificato di agibilità a prescindere dall’utilizzo.

Per i fabbricati di questo tipo, la legge 160/2019 stabilisce però una riduzione della base imponibile del 50%, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono le condizioni che ne impediscono l’utilizzo.

Prima è necessario effettuare una perizia a carico del proprietario o un’autocertificazione che attesti l’inagibilità del fabbricato da parte di un tecnico abilitato. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

TERMOSIFONE O CONDIZIONATORE: QUALE CONSUMA DI PIÙ?

Termosifone

Vediamo quale tra le due soluzioni è la più conveniente così da evitare importi salati in bolletta, più di quanto lo siano già a causa degli aumenti di luce e gas.

Consumi energetici del condizionatore: quali sono?

condizionatori A+++ di ultima generazione prevedono una spesa iniziale piuttosto alta, ma permettono di riscaldare più velocemente gli spazi; un secondo vantaggio dei condizionatori a pompa di calore è la possibilità di accenderli e spegnerli quando si preferisce, anche quando si è fuori casa; inoltre non è richiesta particolare manutenzione dopo l’installazione.

Uno degli svantaggi riguarda i consumi: circa 400 watt l’ora, ovvero 1,2 kW/h. Ponendo il caso un un’abitazione con 3 condizionatori che vengono accesi 50 ore a settimana, si stima un consumo totale di 60 kW a settimana.

Calcolando che 1 kW costa attualmente circa 0,361 *[GN1] centesimi, si può determinare il costo al mese (72 euro circa). Ovviamente, le spese possono essere ridotte, se i condizionatori vengono spenti nelle stanze che in quel momento non si utilizzano o quando si esce di casa. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

CHI SONO I PRIMI AGENTI IMMOBILIARI DELLA STORIA?

sensali

Chi sono i sensali e cosa c’entrano in rapporto alla storia della figura dell’agente immobiliare? Quest’ultima è, ovviamente, una professione moderna, ma che in realtà affonda le sue radici nella storia antica.

Vediamo chi erano i sensali e perché le due figure si possono considerare intimamente collegate.

Etimologia di “sensale”.

Stando all’Enciclopedia Treccani, la parola “sensale” deriva dall’arabo e dal persiano e, letteralmente, sta a significare (ancora oggi) un mediatore tra venditore e acquirente, specialmente per quanto riguarda le contrattazioni di prodotti agricoli e di bestiame, ma può anche essere inteso in senso più ampio del termine, assumendo così il solo sinonimo di mediatore.

Le origini del sensale.

Non è semplice rintracciare le origini di una figura così poliedrica, ma sicuramente troviamo una loro discreta presenza già al tempo degli arabi precedenti alla venuta del Profeta e dei persiani, ma oltre al vicino oriente, se ne trovano alcune testimonianze anche durante l’impero romano.

Una figura, quella del mediatore, fondamentale per società che fondano molti dei loro profitti sul commercio. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

BONUS ACQUA POTABILE 2023: QUANDO SCADE E COME RICHIEDERLO?

acqua potabile

Il bonus per l’acqua potabile è stato esteso anche al 2023. Vediamo di seguito di cosa si tratta, cosa include, a chi si rivolge e quali sono le scadenze di fine febbraio da segnare in agenda.

Ecco tutte le informazioni da conoscere sull’argomento.

Cos’è il bonus acqua potabile?

Con il termine bonus per l’acqua potabile o bonus depuratore si intende un’agevolazione che eroga un credito d’imposta pari al 50% destinato all’acquisto e all’installazione di sistemi di filtraggio, con la finalità di migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti domestici e di limitare l’utilizzo delle bottiglie di plastica.

Copre le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 e, nel dettaglio, fa riferimento a tutti quei sistemi utilizzati per:

  • il filtraggio;
  • la mineralizzazione;
  • il raffreddamento;
  • l’addizione di anidride carbonica alimentare.

Qual è il tetto massimo di spesa?

È previsto un tetto massimo di spesa sul quale calcolare il bonus:

  • 1.000 euro per ogni abitazione, per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per gli immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale per chi esercita attività d’impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali. (continua)

             Fonte:Immobiliare.it

INTESTATARIO DEL MUTUO, È POSSIBILE SOSTITUIRLO?

Mutui in Italia

Alla luce delle difficoltà sempre maggiori che la società moderna riserva ai cittadini di ogni età (ma, in particolar modo, ai più giovani) dal punto di vista economico, sono sempre più numerose le persone che in tutta Italia decidono di aprire un mutuo presso un istituto di credito.

I motivi possono essere i più disparati, a cominciare dalla volontà di acquistare una casa nuova o dal desiderio di aprire una piccola attività lavorativa in proprio.

Cosa fare per aprire un mutuo in banca e con chi bisogna prendere accordi.

Una volta individuata la banca migliore per aprire un mutuo, il primo passo da compiere è quello di accordarsi con il responsabile che si occupa di questo ambito per delineare tempi e modi in cui restituire la somma ricevuta.

Spesso però capita che, durante il periodo in cui si ricevono le rate prestabilite, vengano a cambiare le condizioni che hanno portato il contraente a chiedere il prestito. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Quanto ci vuole per ottenere un mutuo?

Mutui

Quali sono i tempi del mutuo? Quanto ci vuole per ottenere un mutuo?

Dare una risposta a domande come queste è imprescindibile quando si vuole comprare casa, in particolar modo se quella che acquistiamo sarà la nostra casa principale e per spostarvici dobbiamo fare un trasloco e liberare una casa in cui siamo in affitto.

Scopriamo dunque insieme quali sono le varie fasi che definiscono l’iter di un mutuo e i tempi che coinvolgono.

Documenti: quali presentare?

Il primo step è dato dalla presentazione dei documenti richiesti dalla banca. Ogni istituto di credito, prima di concedere del denaro in prestito, valuterà alcune informazioni del richiedente, per assicurarsi della sua capacità di solvibilità e dei tempi necessari alla restituzione.

La valutazione della banca coinvolge diversi aspetti che includono il lavoro svolto dal soggetto, il tipo di contratto di cui gode, la composizione del nucleo familiare…

Ecco a seguire un elenco dei documenti che occorre presentare: carta d’identitàcodice fiscale, certificato di residenza, certificato di stato di famiglia.

Inoltre se lavoratore dipendente è necessario presentare: modello CUD, certificato di servizio, fotocopia della busta paga; mentre se lavoratore autonomo: modello Unico e fotocopia degli estratti conti.

A questa documentazione si aggiungono i documenti relativi alla persona necessari a valutare correttamente le condizioni economiche dei clienti, conoscere il reddito, il carico familiare e se ci sono elementi passati che potrebbero influenzare e aumentare i rischi che derivano dalla concessione del mutuo. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

COMPRARE CASA, LE VERIFICHE TECNICHE DA EFFETTUARE.

Comprare casa

Prima dell’acquisto di una casa, ci sono dei passi dal punto di vista burocratico che devono essere fatti.

Il venditore e l’acquirente devono effettuare delle verifiche tecniche, così da rispettare i rispettivi interessi e gli obblighi di legge.

Si potrebbe pensare che bastino l’agenzia immobiliare e un notaio, ma ci sono degli accertamenti preliminari che possono garantire la trasparenza della compravendita.

Verifica della regolarità urbanistica dell’immobile: in cosa consiste.

Il potenziale acquirente deve obbligatoriamente verificare che l’unità abitativa sia in regola dal punto di vista urbanistico.

Dovrà esserci quindi la licenza edilizia (se l’edificio è stato costruito prima del 1977), la concessione edilizia (per immobili edificati tra il 1977 e il 2003) o il permesso a costruire (per immobili di costruzione posteriore al 2003).

Se l’edificio è precedente all1 settembre 1967, il potenziale acquirente deve richiedere il disegno del progetto dell’immobile. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Condividere un appartamento, ecco le regole contrattuali.

coinquiline

Il costo della vita sempre più alto e la precarietà lavorativa del mondo di oggi spingono molte persone a condividere un appartamento piuttosto che comprarne uno da soli.

A ricorrere a questo mezzo per risparmiare sono maggiormente gli studenti fuori sede o i giovani stagisti costretti a contenere le spese per mantenere se stessi e una casa. Per gestire la condivisione con altre persone non basta solo il buon senso, ci sono delle regole ben precise che riguardano il contratto di condivisione di un appartamento.

La firma del contratto.

I contratti di condivisione possono essere sottoscritti a nome di tutti gli inquilini o solo da parte di uno dei conduttori. Questa seconda ipotesi riguarda soprattutto le coppie di fatto.

Il primo caso è più comune invece tra studenti o lavoratori che vogliono dividere le spese.

Ma come comportarsi se uno degli inquilini non paga la propria parte di affitto o lascia l’alloggio prima del tempo stabilito nel contratto? Ecco qualche indicazione. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Vendita a rate con Riserva di Proprietà, per acquistare a rate senza Mutuo. Come funziona?

casa

Si può acquistare una casa a rate, ma senza accendere un mutuo, grazie alla vendita con riserva di proprietà che è regolata dall’articolo 1523 del Codice Civile. Si chiama vendita con riserva di proprietà o più comunemente nota come patto di riservato dominio

Vendita con riserva di proprietà, come funziona. 

Si tratta di un contratto che permette all’acquirente di prendere possesso dell’immobile all’atto notarile, tramite il pagamento di un corrispettivo che viene pagato con rate pattuite tra le parti contraenti.

Si tratta di un accordo di compravendita con il pagamento delle rate, ma con la clausola che la proprietà è del venditore fino al versamento integrale del prezzo pattuito, cioè fino a quando l’acquirente non finisce di pagare le rate.

Cosa succede se il compratore non paga le rate? 

Nel caso in cui l’acquirente non riesca più a pagare le rate, il venditore può chiedere al giudice la risoluzione del contratto e ritornare in possesso dell’abitazione, indipendentemente dalla somma fin lì versata dall’acquirente.

Quando ciò avviene la norma ci dice che il venditore deve restituire le rate di prezzo incassate. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Mediazione Immobiliare e diritto alle Provvigioni.

casa

È recente la sentenza della Corte di Cassazione che si pronuncia su intermediazione immobiliare e sul diritto alla provvigione che spetta in caso di conclusione della vendita.

Vediamo i fatti in oggetto e il giudizio della Corte di Cassazione.

La Corte d’Appello rigetta la richiesta di provvigioni dell’agenzia.

Nel caso preso in considerazione, l’agenzia immobiliare aveva ricevuto l’incarico per la vendita di un appartamento e con questo scopo aveva accompagnato potenziali clienti a vedere l’immobile.

Questi, dopo una seconda visita avevano formulato una proposta di acquisto che non era stata accettata dal proprietario.

Però, dopo qualche mese l’appartamento veniva venduto, in modo autonomo, dal proprietario agli stessi clienti potenziali.

L’agenzia, dopo esserne venuta a conoscenza aveva citato in giudizio i clienti  per ottenere le provvigioni dovute per l’attività di intermediazione svolta. 

In primo grado il giudice aveva accolto la domanda dell’agenzia, ma in seguito all’impugnazione degli acquirenti la Corte d’Appello aveva rigettato la richiesta dell’agenzia. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Bonus prima casa: Le novità.

Bonus prima casa

La Manovra economica del nuovo Governo Meloni ha confermato una serie di agevolazioni per l’anno 2023. Tra le conferme c’è il Bonus Prima Casa, l’aiuto a coloro che vogliono acquistare la loro prima casa.

Modifiche Meloni al Bonus Prima Casa.

Lagevolazione Prima Casa è nel 2023 destinata a chi ha meno di 36 anni, alle coppie con almeno uno dei due sotto i 35, alle famiglie mono-genitoriali con figli minori, a chi abita in case popolari e a tutti coloro che hanno un Isee non superiore ai 40 mila euro.

Aggiunto il Bonus Case Green 2023.

Sono stati confermati i seguenti aiuti:

  • bonus prima casa under 36;
  • mutui agevolati per acquisto prima casa;
  • fondo di solidarietà per i mutui prima casa. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

ACCESSO AL TETTO CONDOMINIALE: TUTTI POSSONO AVERE LE CHIAVI?

condominio

Gli spazi comuni del condominio, per legge, possono essere utilizzati da tutti i condomini. Sono pochi gli spazi condominiali accessibili a pochi condomini e solo per questioni di sicurezza. Ciò premesso, vediamo come viene regolamentata questa questione e perché.

Spazi comuni e spazi ad accesso limitato.

Come abbiamo scritto sopra la regola generale che si applica all’interno dei condomini è che, se le chiavi dei locali condominiali permettono di accedere ad aree comuni a cui hanno diritto di accesso tutti i condomini, compreso il tetto condominiale, allora tutti i condomini hanno il diritto di tenere le chiavi di accesso

Se invece l’accesso agli spazi condominiali, per regolamento, è destinato solo ad alcuni condomini, allora saranno solo questi ad avere diritto alle chiavi di accesso agli stessi spazi tra cui potrebbe esserci il tetto condominiale.

 

Quando si parla di spazi comuni dove non accedono tutti i condomini  non ci riferiamo agli spazi a disposizione di tutti come il cortile, le scale, l’androne, ma di locali dove si trovano i contatori, il locale dei motori dell’ascensore o dove si trova l’autoclave.

Si tratta di luoghi del condominio il cui accesso è limitato a pochi condomini a cui è stata affidata la chiave dall’amministratore, per questioni di sicurezza. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Superbonus 110% per i condomini.

Superbonus 110% per i condomini

Il Superbonus 110%, introdotto dal decreto Rilancio, spetta anche ai condomini secondo un meccanismo “a scalare”, in base a determinate cadenze temporali.

Superbonus 110%: la normativa di riferimento

Come noto il decreto legge n. 34/2020 (c.d. decreto Rilancio), convertito con l. 77/2020, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per la realizzazione di specifici interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico, nonché per l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici all’interno degli edifici (il cosiddetto Superbonus 110%).

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione del 110% dall’imposta lorda applicata al committente, il quale può fruire della detrazione, cedere il proprio credito di impresa, ovvero optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi.

Per cedere il credito o avere lo sconto in fattura è stato introdotto l’obbligo per il contribuente di richiedere:

  • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione attestante la sussistenza dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali, consulenti del lavoro), nonché dai Caf;
  • l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e/o di riduzione del rischio sismico da parte, rispettivamente, dei tecnici abilitati al rilascio delle certificazioni energetiche e dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico. (continua)

Fonte:StudioCataldi

FIN QUANDO SPETTA IL DIRITTO DI ABITAZIONE? I CASI.

diritto di abitazione

Quando due coniugi procedono con la separazione o con il divorzio, in presenza di figli, la casa coniugale va automaticamente al genitore cosiddetto collocatario (ossia quello presso cui viene collocata la prole come da sentenza del giudice o decisione congiunta della coppia), indistintamente da chi sia il reale proprietario dell’immobile.

Nel caso in cui l’uso dell’abitazione venga concesso al coniuge che non ne detiene la proprietà, questo è da intendersi come temporaneo, fin tanto che i figli presentino determinati requisiti, tra cui la non-autosufficienza economica. Altra storia, invece, per quanto riguarda i figli di maggiore età, con percorso di studi concluso ma ancora disoccupati.

Vediamo tutti i casi.

A chi spetta la casa famigliare dopo la separazione in presenza di figli?

La giurisprudenza ha stabilito che la casa famigliare spetta al coniuge collocatario che, se non corrisponde con il proprietario dell’immobile, segue il principio del diritto di abitazione, ossia una cessione temporanea dell’abitazione.

Tuttavia, al genitore cui viene affidata la prole non spetta la proprietà esclusiva della casa, tanto che, una volta raggiunti, da parte dei figli, i requisiti per la conclusione del diritto di mantenimento, questa torna al legittimo titolare.

Quando cessa il diritto di abitazione?

Il coniuge perde il diritto di abitazione e deve, dunque, lasciare la casa famigliare nei seguenti casi:

  • se i figli si trasferiscono in un altro immobile senza il genitore;
  • Se il genitore e i figli si trasferiscono, congiuntamente, in un’altra casa anche se questi ultimi non hanno raggiunto l’autosufficienze economica;
  • Se viene meno il diritto al mantenimento per negligenza dei figli nell’adempimento ai doveri scolastici o per mancata volontà di cercare un lavoro;
  • Se i figli diventano economicamente autosufficienti, anche nel caso in cui risultino ancora conviventi con il genitore collocatario;
  • Se i figli raggiungono o superano i 30 anni di età, età limite individuata dalla Cassazione oltre il quale il mantenimento non è più dovuto.

(continua)

Fonte:Immobiliare.it

SEMINTERRATI E TAVERNE: QUANDO È CONCESSA L’ABITABILITÀ?

taverne

Quello di taverna è un termine usato e abusato nel settore immobiliare, per indicare un locale che può essere destinato a vari scopi (cucina, hobby, gioco, lavanderia, spazio conviviale per stare con gli amici), ma che in realtà il più delle volte non ha le caratteristiche necessarie per essere realmente abitabile a norma di legge.

In base alla loro regolarità sotto il profilo edilizio e urbanistico, possiamo suddividere le taverne in due grandi categorie: regolari e abusive

Taverne regolari sotto il profilo urbanistico.

Il termine “taverna”, che comunque non è contemplato nel Regolamento Edilizio Tipo Nazionale, è un locale a piano terra o nel seminterrato che per essere abitabile deve avere i requisiti minimi di abitabilità previsti dalla disciplina urbanistico edilizia; in particolare, dei requisiti normalmente previsti per i tipici locali destinati alla permanenza umana.

criteri generali per stabilire i requisiti minimi di abitabilità sono scritti nel Decreto Ministero Sanità del 5 luglio 1975 in materia di requisiti igienico-sanitari abitativi che decreta: “L’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m. 2,70, riducibili a m. 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli”.

L’indicazione di 2,7 metri minimi fa sì che difficilmente si troverà indicato nei progetti edilizi che il locale taverna ha quest’altezza, perché sarebbe uno “spreco” di spazio sottratto ad altre stanze.

Ed è questa la ragione per cui molti passano alle taverne abusive. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Legge di bilancio 2023.

Legge di bilancio 2023: le misure.

Via libera definitivo del Senato nella mattinata del 29 dicembre 2022 alla legge di bilancio 2023 grazie al voto di fiducia espresso a palazzo Madama, dopo quello della Camera nella seduta del 23 dicembre 2022, al testo predisposto dalla Commissione Bilancio.

Caro energia

Conservate le misure di contrasto contro il caro energia con l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e il rifinanziamento del credito di imposta fino a marzo 2023 che sale al 35% per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle ad alto consumo definite dal comma 2 dell’art. 2, per le quali il contributo sale al 45%.

Bonus sociale elettrico e gas per nuclei familiari con ISEE valido nel corso del 2023 non superiore a 15.000 euro.

Famiglia e reddito di cittadinanza.

Sale l’assegno unico per i figli nella misura del 50% per ogni figlio di età inferiore a un anno, incremento che spetta anche ai nuclei con tre o più figli di età compresa tra uno e tre anni e un ISEE non superiore a 40.000 euro. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Airbnb deve comunicare i dati delle locazioni al fisco.

Airbnb deve comunicare i dati delle locazioni al fisco
La CGUE non ravvisa ostacoli nella normativa statale che prevede la trasmissione dei dati contrattuali delle locazioni turistiche brevi stipulate tramite Airbnb all’Agenzia delle Entrate per applicare il prelievo alla fonte.

Intermediazione locazioni turistiche brevi e dati al fisco.

La CGUE con la sentenza del 22 dicembre 2022  ha posto fine alla causa C 83/21 su un aspetto fiscale che riguarda l’attività di intermediazione di Airbnb in relazione alle locazioni di breve durata a scopo turistico.

La questione riguarda in particolare la legittimità di un istituto del diritto italiano sul regime fiscale dei servizi di intermediazione immobiliare per le locazioni turistiche brevi.

Al termine di una sentenza di più di 20 pagine la CGUE conclude, per quanto riguarda l’interpretazione del suddetto art. 56 TFUE, che lo stesso non impedisce alla legislazione di uno Stato membro di prevedere la raccolta e la comunicazione all’amministrazione fiscale (in relazione all’attività di Airbnb per le locazioni turistiche di durata non superiore ai 30 giorni), dei dati che riguardano i contratti stipulati a mezzo intermediario per gli immobili situati nel suo territorio. (continua)

Fonte:StudioCataldi

LA CONSEGNA DIFFERITA DELL’IMMOBILE: COS’È E COME FUNZIONA.

casa

In fase di compravendita, può essere utilizzata la consegna differita dell’immobile. Andiamo a vedere di seguito di cosa si tratta, come funziona e le informazioni da conoscere in merito.

Cos’è la consegna differita di un immobile?

Con la consegna differita, l’immobile viene consegnato in seguito al rogito entro una data prestabilita, a patto che all’interno del contratto vengano riportate tutte le informazioni e i dettagli in merito.

In linea generale, si tratta di una formula a vantaggio del venditore che, per i più svariati motivi (di solito pratici o economici), non riesce ad avere l’immobile disponibile contestualmente alla firma del rogito.

Per procedere con la consegna differita di un immobile, l’acquirente deve essere sempre informato.

All’interno del contratto preliminare in prima battuta e successivamente in quello definitivo, vanno specificati nel dettaglio i termini della consegna.

Come tutelarsi con la consegna delle chiavi dopo il rogito?

Per fornire all’acquirente delle garanzie ulteriori e per evitare problemi in itinere, è bene far depositare al venditore presso il notaio un assegno, che potrà essere riscosso esclusivamente alla consegna delle chiavi.

Oltre a ciò, il venditore si farà carico anche delle spese notarili relative alla consegna differita. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

LA COMPRAVENDITA IMMOBILIARE: LA TRATTATIVA E LA PROPOSTA DI ACQUISTO.

Acquisto prima casa

Le prime due fasi che costituiscono la compravendita immobiliare sono rappresentate dalla trattativa e dalla proposta. Andiamo ad approfondirle di seguito.

Quali sono le fasi della compravendita immobiliare?

Per comprendere al meglio l’argomento, specifichiamo che la compravendita immobiliare è un processo complesso che è costituito da più fasi, ovvero: trattativa, proposta di acquisto, compromesso e rogito.

Cos’è la trattativa immobiliare?

La trattativa immobiliare ha inizio quando il proprietario dell’immobile in vendita e l’acquirente hanno un primo colloquio durante il quale vengono richieste e fornite svariate informazioni, che non riguardano solamente il prezzo dell’immobile.

In questa sede, infatti, le parti hanno modo di discutere vari punti tra i quali, ad esempio, la data di consegna dell’immobile, le spese condominiali oppure le modalità di pagamento.

Per affrontare nel migliore dei modi questa prima fase, il venditore deve fornire all’acquirente delle informazioni vere e complete.

Per evitare di incappare in spiacevoli situazioni o di perdere tempo inutilmente, l’acquirente dovrebbe essere supportato da un agente immobiliare o da un professionista. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

NEGOZI E MAGAZZINI: I PROPRIETARI PAGANO LE SPESE CONDOMINIALI?

Retail, negozio

Nella gestione di un condominio e della relativa ripartizione delle spese tra i diversi proprietari degli immobili, ciclicamente si ripropone l’eterno dilemma che riguarda i titolari di attività commerciali site al piano terra della palazzina.

In molte situazioni infatti gli spazi aperti al pubblico ubicati all’interno degli edifici possiedono un’entrata a sé stante, riservata e differente rispetto al classico portone di condominio in cui transitano tutti i proprietari e gli inquilini delle residenze.

Negozi e depositi nel condominio: i titolari devono pagare le spese comuni?

E così accade che ogni anno, quando arriva il periodo in cui l’amministratore condominiale redige il consuntivo di spesa per i dodici mesi successivi, venga posta la seguente questione: i negozianti devono pagare le spese di pulizia e manutenzione delle aree comuni, oppure possono essere esonerati in quanto non usufruiscono di tali spazi?

Innanzitutto va ricordato che – salva diversa disposizione concordata all’unanimità da parte dell’assemblea condominiale – per la ripartizione delle spese comuni il principio da seguire è quello della suddivisione in base ai millesimi.

 

Una regola inderogabile stabilisce che tutti i condòmini, aldilà del loro effettivo comportamento e dell’utilizzo che fanno degli spazi condivisi, siano tenuti al pagamento delle spese condominiali per la quota a loro ascritta.

Chiaramente, anche i commercianti e i titolari di magazzini sono soggetti alla norma. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Imposta di successione.

Imposta di successione

L’imposta di successione è l’imposta dovuta allo Stato da chi riceve in eredità beni mobili e immobili (altri diritti reali o denaro). Il calcolo è effettuato dall’Agenzia delle Entrate sulla base della dichiarazione di successione.

Cos’è l’imposta di successione

Quando a seguito della morte di un soggetto le sue proprietà e i suoi diversi diritti su beni mobili e immobili si trasferiscono agli eredi, questi ultimi sono tenuti a versare l’imposta di successione, prevista dal nostro ordinamento fiscale.

Ciò vale sia in caso di successione legittima che in caso di successione testamentaria, ovverosia sia nel caso in cui il defunto non abbia fatto testam,ento sia nel caso in cui lo abbia invece redatto.

Più nel dettaglio, l’imposta di successione, si applica sul cd. asse ereditario, cioè sulla differenza tra l’attivo ereditario e il passivo ereditario, tenendo conto delle franchigie e delle esenzioni che la legge prevede. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Tesseramento Fimaa 2023.

Perché scegliere FIMAA.

Essere associato FIMAA vuol dire usufruire della rappresentanza e tutela sindacale degli interessi collettivi degli Agenti immobiliari, dei Mediatori Creditizi e Merceologici e degli Agenti in attività finanziaria, per incidere, attraverso la grande famiglia Confcommercio, presso le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione amplificando la voce degli Operatori.

Per associarsi alla Federazione basta contattare la sede Territoriale presso l’Ascom o l’Unione del Commercio di riferimento e chiedere l’iscrizione come Impresa operante in uno dei seguenti settori della mediazione: Agenti Immobiliari – Mediatori Merceologici – Mediatori Creditizi – Agenti in Attività Finanziaria – Agente di Servizi Vari.

Gli Associati FIMAA sono partner ideali per affrontare un mercato sempre più complesso e rispondere compiutamente alle esigenze del Clienti-Consumatori.

FIMAA Cesena offre ai propri iscritti servizi esclusivi e qualificati oltre ad indispensabili strumenti professionali.

Contatta la Segreteria Fimaa Cesena per ulteriori informazioni. m.massimo@ascom-cesena.it

Caparra confirmatoria e risarcimento del danno.

Cos’è la caparra confirmatoria.

Al momento della stipula di un contratto, alle parti è data la possibilità di liquidare il danno da inadempimento in via convenzionale e anticipata, avvalendosi dello strumento della cd. caparra confirmatoria.

La caparra confirmatoria, infatti, non è altro che una somma di denaro (o una determinata quantità di cose fungibili) che una delle parti consegna all’altra con il fine di dare garanzia circa l’adempimento delle obbligazioni contrattuali.

Il meccanismo prevede, in sostanza, che se la parte che ha versato la caparra diventa inadempiente, l’altra può recedere dal contratto e trattenere la somma ricevuta a titolo di risarcimento del danno.

Se, invece, è chi ha ricevuto la caparra ad essere inadempiente, colui che l’ha versata può recedere dal contratto ed esigere il pagamento del doppio della caparra stessa.

Infine, se il contratto è correttamente adempiuto da entrambe le parti, la caparra va restituita o imputata nella prestazione. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Addobbi di Natale in condominio.

Gli addobbi natalizi possono essere sottoposti a limiti e divieti dal regolamento contrattuale o assembleare per tutelare la sicurezza e il decoro dell’edificio, per i trasgressori anche sanzioni come previsto dall’art. 7 disp. att. c.c.

Addobbi natalizi: i limiti.

Quando si avvicina il Natale è difficile resistere alla tentazione di decorare la casa. C’è chi inizia a districarsi tra stelle filanti e palli a fine novembre, altri invece, come da tradizione aspettano l’8 dicembre per iniziare a tirare fuori dalla scatole gli addobbi natalizi.

Alcuni preferiscono pochi oggetti e di effetto, altri invece, presi dall’entusiasmo decorano a festa qualsiasi cosa.

A tutto però c’è un limite però, soprattutto se non si ha la fortuna di vivere in una casa singola e si abita in un condominio.

In questo caso prima di farsi prendere troppo dalla creatività natalizia, allestendo vere e propri luminarie sul balcone o appendendo Babbi Natali in posizione di arrampicata è bene informarsi. (continua)

Fonte: StudioCataldi

Mutuo cointestato: Cos’è e come funziona.

mutui

Per chi deve comprare una casa e per farlo ha bisogno di un finanziamento bancario, si pone il problema del tipo di mutuo da accendere.

Una delle possibili scelte è ricorrere a un mutuo cointestato.

Vediamo che cos’è e quali sono le sue caratteristiche.

Cos’è il mutuo cointestato?

Il mutuo cointestato è una forma di finanziamento nella quale due o più persone chiedono il prestito alla banca in comunione.

La differenza rispetto al mutuo tout court è che non vi è un solo intestatario, bensì due o più intestatari.

Il classico caso in cui viene scelta questa soluzione è quella delle giovani coppie che decidono di acquistare la prima casa.

Ma spesso il mutuo cointestato viene scelto anche per l’acquisto di un immobile di un figlio insieme ai genitori, o per aprire un’attività commerciale da due o più soci. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Condominio, si può scavare nel sottosuolo della propria abitazione?

cortile condominio

Le occasioni di scontro e tensione tra i proprietari presenti in un condominio possono essere molte, specialmente quando entrano in gioco le dinamiche che riguardano le cosiddette aree comuni.

Non di rado capita che la figura dell’amministratore condominiale non sia sufficiente per rasserenare gli animi tra i condòmini: così, in svariate situazioni, una delle due parti decide per l’intervento dell’autorità giudiziaria, che si pone come arbitro della questione tra i vicini.

Scavi nel sottosuolo e abbassamento del piano di calpestio: le regole nel condominio.

Negli ultimi tempi, uno dei casi di cronaca che ha fatto più discutere è quello che riguarda uno scavo nel sottosuolo effettuato dal proprietario di un’unità immobiliare commerciale sita al piano terra di una palazzina in provincia di Cagliari.

L’uomo aveva deciso di affidare ad una ditta specializzata i lavori di escavazione da effettuare per ampliare il proprio locale: il progetto – poi realizzato solo in parte – prevedeva l’abbassamento del pavimento e la realizzazione di un area adibita a seminterrato.

Tutto questo nonostante i vicini presenti nell’edificio avessero manifestato la propria contrarietà in sede di assemblea condominiale, chiedendo che il progetto non venisse approvato. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IMU IN SCADENZA 2022: COSA SAPERE E COME COMPORTARSI.

IMU

Il 16 dicembre 2022 è fissata la scadenza del saldo IMU 2022, la seconda rata relativa all’imposta municipale. Vediamo insieme chi deve pagarlo e in quali casi c’è un’esenzione.

Quando scade il saldo IMU 2022?

Tra le varie scadenze fiscali di questo mese, il saldo IMU 2022 è certamente la più imminente: bisognerà saldare l’imposta entro il prossimo 16 dicembre.

I contribuenti sono chiamati a pagare la seconda rata annuale, a conguaglio di quanto versatolo scorso 16 giugno.

Chi deve pagare il saldo IMU 2022?

L’imposta sul possesso di immobili deve essere pagata da:

  • Proprietari di immobili, fabbricati, terreni e aree fabbricabili e, in generale, chi possiede la seconda casa;
  • Titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie;
  • Coniuge assegnatario della casa coniugale, a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (solo nel caso di abitazione di lusso);
  • Concessionario, nel caso di concessione di aree demaniali;
  • Locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

IPOTECA SULLA CASA: QUANDO NON SI PUÒ FARE? COSA SAPERE.

Ipoteca

Non sempre si può iscrivere l’ipoteca su una casa per recuperare un credito: vediamo in quali casi è possibile, in quali è vietata e quali sono le condizioni per poterla effettuare.

Cos’è l’ipoteca sulla casa

L’ipoteca sulla casa è un diritto reale di garanzia che riguarda i beni immobili e i beni mobili registrati e che non comporta la perdita del possesso da parte del debitore proprietario.

L’ipoteca ha due funzioni:

  • garantire il creditore, che potrà sempre pignorare il bene ipotecato, e quindi recuperare il credito, anche se esso venisse ceduto a terzi tramite compravendita, in quanto verrebbe ceduta anche l’ipoteca;
  • imporre la causa di prelazione, stabilendo un ordine di ripartizione dell’importo ricavato dalla vendita del bene.

Se il creditore è un privato, non esiste un limite minimo per iscrivere un’ipoteca ed eventualmente per eseguire il pignoramento: ciò significa che in pratica l’immobile può essere pignorato anche per poche migliaia di euro.

Viceversa, se il creditore è la Regione, il Comune o il Fisco, l’ipoteca può essere iscritta solo se il debito è superiore ai 20.000 euro. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

SI PUÒ VENDERE LA CASA DOPO LA RISTRUTTURAZIONE CON IL SUPERBONUS?

superbonus

La risposta è semplice: non ci sono vincoli.

Quindi, si può vendere un immobile che è stato oggetto di ristrutturazione agevolata con il Superbonus 110%.

Una seconda domanda che segue la prima è: a chi spettano le detrazioni del Superbonus se si vende casa?

 All’acquirente, a meno che non ci siano accordi specifici.

Ma vediamo in modo più approfondito nei paragrafi che seguono.

Quando si fanno lavori di ristrutturazione condominiale col Superbonus, si può vendere subito una casa? 

Per legge, non ci sono divieti a rivendere l’immobile sul quale sono stati fatti gli interventi, prima che siano trascorsi cinque anni dal rogito, e questo principio si applica anche in caso di Superbonus.

Se si tratta di seconda casa, però, se si vende prima di cinque anni, si dovranno pagare le imposte sulla plusvalenza, calcolate sulla differenza tra il costo di acquisto, maggiorato di tutte le spese sostenute, e il prezzo di vendita. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

BOLLETTA DEL GAS IN AUMENTO DEL 13,5% A NOVEMBRE. TUTTI I DATI E QUALI GLI AIUTI SONO PREVISTI.

Dopo il calo del mese di ottobre, novembre registra un aumento sulla bolletta del gas del 13,5%.

I dati di Arera parlano chiaro. Per il mese di novembre il prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è stato fissato a 91,2 euro al Megawattora, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese appena trascorso.

Vediamo insieme l’analisi dei prezzi mese su mese.

Aumento bolletta gas: quali sono i prezzi di riferimento a novembre?

In dettaglio, per il mese di novembre 2022, il prezzo di riferimento del gasper il cliente tipo è pari a 122,41 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.

Ecco come sono divisi i costi:

  • spesa per la materia gas naturale: 102,14 centesimi di euro (pari al 83,44% del totale della bolletta) con un aumento del 16% circa rispetto al mese di ottobre;
  • vendita al dettaglio: 5,60 centesimi di euro (4,58% del totale della bolletta), uguale al valore del mese di ottobre 2022. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

COME FUNZIONA LA RIDUZIONE IMU CON COMODATO D’USO GRATUITO?

IMU

In questo articolo andiamo a vedere come funziona la riduzione relativa all’IMU in caso di comodato d’uso gratuito. In particolare, riportiamo le regole per poterne beneficiare e i requisiti necessari.

Cos’è un contratto di comodato d’uso?

Per comprendere al meglio la questione, è bene partire dalla definizione di contratto di comodato d’uso. Ecco quanto riportato all’interno del Codice civile:

“Il contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile e immobile affinché se ne serva per un tempo o un uso determinato, con l’obbligo di restituire la cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito”.

Comodato d’uso gratuito: come funziona e chi ne ha diritto

Per poter godere dell’agevolazione relativa alla riduzione IMU in caso di contratto di comodato d’uso gratuito è necessario soddisfare alcuni requisiti.

Nello specifico, i proprietari di un secondo immobile possono avere uno sconto al 50% sull’IMU, che fa riferimento alla norma contenuta nel comma 747, articoli 1, della legge n. 160/2019.

Per poter beneficiare di questa agevolazione, il contratto deve essere registrato regolarmente all’Agenzia delle Entrate e stipulato tra parenti in linea diretta entro il primo grado (genitori e figli).

Viene, inoltre, applicata anche in caso di decesso del comodatario, al suo coniuge, ma solamente in presenza di figli minori. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

MANUTENZIONE DELLE PORTE BLINDATE, ECCO LE PROBLEMATICHE PIÙ COMUNI.

porta blindata

Quasi tutti ormai hanno nelle proprie case una porta blindata. Le migliori e le più sicure per prevenire e resistere ai tentativi di effrazione e di scasso.

I modelli disponibili sul mercato sono moltissimi, e con il passare degli anni sono diventati sempre più efficienti sia dal punto di vista tecnologico che elettronico.

Ci sono però diverse problematiche a cui le porte blindate possono andare incontro, vediamo quali sono le più comuni.

La porta non si chiude bene.

Quando la porta blindata non si chiude più come quando è stata installata, i motivi possono essere imputabili a diverse circostanze: una costruzione mal realizzata dove i diversi elementi strutturali non sono adatti alle dimensioni della porta, un’imperfezione che riguarda l’ancoraggio del telaio al muro non perfetto, un’installazione avvenuta per mano di personale non qualificato. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

DETRAZIONE DEGLI INTERESSI PASSIVI E DEGLI ONERI ACCESSORI SUL MUTUO. COS’È E COME FUNZIONA.

Interessi Mutui

Per chi stipula un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, è possibile detrarre dall’Irpef gli interessi passivi pagati e i relativi oneri accessori.

Si tratta di una agevolazione pari al 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori, derivanti da mutui garantiti da ipoteca su immobili, contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, per un importo che non sia superiore a 4mila euro.

La detrazione vale per la dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui gli interessi sono stati sostenuti.

Quali sono i requisiti per accedere alla detrazione.

Innanzitutto il mutuo deve essere stato stipulato per un immobile da adibire ad abitazione principale e la detrazione spetta sempre all’intestatario del mutuo.

La dimora abituale (si intende quel­la in cui il contribuente e/o i suoi familiari dimorano abitualmente), di solito coincide con la residenza anagrafica, tuttavia il contribuente può attestare che la sua dimora abituale è in un luogo diverso, anche se non si possono avere più abitazioni principali nello stesso momento.

Limmobile deve essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto, vi deve essere una garanzia ipotecaria (non è obbligatorio che l’immobile da ipotecare sia lo stesso che viene acquistato), e l’acquisto deve avvenire nell’anno antecedente o successivo all’accensione del mutuo. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Come richiedere il leasing immobiliare prima casa e cosa è.

Imutui

l leasing immobiliare prima casa è un’agevolazione fiscale introdotta con la Legge di Bilancio del 2016, ed è pensata per tutti coloro che per la prima volta si impegnano nell’acquisto di una casa dove risiedere, la Prima Casa.

Scopriamo allora cosa sia esattamente il leasing immobiliare e come si può richiedere per la Prima Casa, quali siano i requisiti necessari per poterlo ottenere.

Cosa è il leasing immobiliare Prima Casa

Il leasing immobiliare è una alternativa vantaggiosa alla richiesta di un finanziamento a lungo termine e prevede il pagamento di un canone periodico per l’acquisto di un immobile, ma è differente dal mutuo ipotecario.

Il leasing infatti si stipula tra il futuro proprietario dell’immobile e la società di leasing che richiede al proprietario il pagamento di un canone per un periodo stabilito in contratto.

Al termine di questo periodo stabilito nel contratto di leasing immobiliare abitativo, il proprietario ha facoltà di decidere se riscattare la proprietà dell’immobile tramite un prezzo stabilito o rinunciare. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Vendere una casa ereditata, cosa bisogna pagare.

eredità: pergamena e penna

A differenza di quello che si sarebbe portati a pensare, ricevere in eredità una casa o un appartamento può comportare una notevole dose di stress per la persona beneficiaria. La gestione dell’immobile ricevuto a seguito della morte di un parente è un’attività che richiede tempo e dedizione, soprattutto quando gli eredi sono tanti e non tutti concordano su cosa si debba fare.

Così molti cittadini decidono di vendere l’abitazione con l’obiettivo di incassare una somma di denaro e liberarsi di un peso. Ma la normativa attualmente vigente in materia impone il pagamento di diverse imposte che il nuovo intestatario deve saldare prima di poter cedere il bene.

Dalla dichiarazione di successione all’imposta ipotecaria: le tasse da pagare per vendere un immobile ereditato.

Innanzitutto, per vendere una casa ricevuta in eredità la prima cosa da fare è produrre la dichiarazione di successione, ossia il documento che riconosce gli eredi del defunto. Va depositata presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate entro un anno dalla morte e serve per avere le mani libere nella gestione dell’immobile. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IL BONUS MOBILI È COMPATIBILE CON ALTRI BONUS?

BONUS

In tema di Bonus fiscali, uno dei quesiti ricorrenti dei contribuenti è sulla loro cumulabilità. Nello specifico caso di cui stiamo scrivendo, analizziamo la compatibilità del Bonus Mobili con altri bonus.

Il bonus mobili e l’Ecobonus sono compatibili?

Valutiamo in caso in cui si inizi a breve una ristrutturazione totale di un immobile, servendosi di tutti i bonus tradizionali: Ristrutturazioni, Ecobonus, Facciate e Bonus Mobili.

Il dubbio che sorge è legato alla compatibilità tra il Bonus Mobili e l’Ecobonus

Il Bonus Mobili è compatibile con l’Ecobonus

Secondo le regole condivise, la detrazione per la ristrutturazione non si perde se, insieme al bonus ristrutturazioni, si utilizzano anche altre agevolazioni, come lEcobonus in questo caso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

QUALI SONO I DIRITTI E I DOVERI DEI COMPROPRIETARI DI UN IMMOBILE?

Accordo

Gli immobili in comproprietà hanno più soggetti che detengono delle quote di proprietà. Per evitare litigi o incomprensioni che possono riguardare, ad esempio, la ripartizione delle spese o la vendita della casa, è sempre bene avere chiari i diritti e i doveri. Andiamo a vederli nel dettaglio.

Come funziona la comproprietà di un immobile?

Un immobile in comproprietà non presenta un unico proprietario, ma ha due o più soggetti che detengono delle quote di proprietà divise in percentuali. Ad esempio, un coniuge in comunione dei bene possiede il 50% oppure in caso di morte gli eredi di un immobile possono ricevere delle quote variabili (50% al coniuge superstite e 25% a testa per ognuno dei due figli).

Quali diritti e doveri ha un comproprietario?

Il comproprietario di un immobile ha dei diritti e dei doveri da rispettare, ovvero:

  • non deve danneggiare o distruggere l’immobile;
  • non ne deve modificare la destinazione d’uso (a meno che non vi sia uno specifico accordo tra le parti);
  • deve garantire il pari utilizzo a tutte le parti che detengono anch’esse delle quote percentuali.

Il mancato rispetto di uno dei punti di cui sopra può portare a una denuncia da parte di un altro comproprietario, il quale può richiedere la cessazione d’uso e un’indennità grazie all’intervento di un giudice. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Perizia immobiliare: cos’è e a cosa serve.

La perizia immobiliare è una valutazione tramite la quale la banca, grazie a un esperto, può conoscere il valore dell’immobile per il quale viene richiesto il mutuo.

Perizia e mutuo.

Chi deve affrontare l’acquisto di un immobile con conseguente richiesta di mutuo deve sapere prima di tutto che la banca, prima di erogare il mutuo non compie solo gli accertamenti necessari a verificare la solvibilità del richiedente e la sua affidabilità.

C’è poi un altro aspetto che la banca valuta bene prima di concedere un mutuo, ossia il valore dell’immobile per il quale viene richiesto il finanziamento. Questo perché, come ben sappiamo, la banca, per tutelarsi, difficilmente concede al richiedente un mutuo in grado di coprire il 100% del prezzo di acquisto.

Le banche infatti hanno stabilito una specie di tetto, pari all80% del valore del bene attribuito da un perito, che ha il compito di redigere la perizia per la banca.

Fatta questa premessa generale vediamo di dare risposta ai diversi interrogativi che possono sorgere quando si presenta la necessità di chiedere un mutuo e quindi ci si trova a dover fare i conti con la perizia della banca. (continua)

Fonte:StudioCataldi

AFFITTO DI UN IMMOBILE IN COMODATO: CHI DICHIARA IL REDDITO?

affittoNel caso un immobile sia dato in comodato gratuito, per esempio una casa data in uso da un genitore a un figlio, e poi l’immobile venga affittato a terzi, ci si pone il problema di chi deve dichiarare il reddito derivante dalla locazione.

Vediamo cosa dice la legge.

Che cos’è il contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile.

In base all’articolo 1803 del Codice Civile, “Si ha un contratto di comodato gratuito quando un soggetto, definito comodante, concede un bene mobile o immobile a un altro soggetto, definito comodatario, per un determinato periodo di tempo, senza il pagamento di alcun corrispettivo”.

Il contratto di comodato è quindi un contratto a effetti obbligatori e non reali: il comodatario tramite tale contratto acquisisce nei confronti del bene un diritto personale di godimento, e non un diritto reale.

Infatti, al termine del contratto, il comodatario è tenuto a restituire il bene nelle stesse condizioni in cui lo ha ricevuto. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

COS’È IL CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA E A COSA SERVE.

certificazioni urbanistiche

La fase di raccolta di tutta la documentazione è uno dei passaggi più delicati quando si acquista o si cede un immobile. Questo vale a maggior ragione se la proprietà oggetto di compravendita presenta un’area maggiore di 5 mila metri quadrati. In questo caso infatti è necessario presentare in sede di rogito il Certificato di Destinazione Urbanistica.

Certificato di Destinazione Urbanistica, cos’è e come richiederlo.

Stiamo parlando di un documento che contiene al suo interno alcune informazioni specifiche che il notaio può esigere al momento della formulazione dell’atto di compravendita. Non accade sempre, ma è una prassi frequente.

Tutti i cittadini possono richiederne una copia presso gli uffici tecnici del Comune dove risulta ubicato l’immobile in oggetto. Ma la procedura non è immediata e anche i costi di emissione possono variare a seconda delle diverse situazioni.

Quali informazioni sono contenute nel Certificato di Destinazione Urbanistica.

Innanzitutto è bene chiarire in che cosa consiste il Certificato di Destinazione Urbanistica. Si tratta di un attestato che riepiloga i dati più importanti relativi ad una proprietà, in particolare di quelle che presentano un terreno al loro interno o che costituiscono pertinenze di edifici censiti. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IL CONTRATTO DI AFFITTO 3+2: COS’È E COSA SAPERE SUL RINNOVO.

affitto

Il contratto di affitto a canone concordato 3+2 a uso abitativo fra privati è una tipologia di locazione che agevola entrambe le parti. L’inquilino, infatti, può beneficiare di tariffe contenute e il proprietario dell’immobile può godere di alcuni vantaggi fiscali. Andiamo a vedere di seguito di cosa si tratta, la durata e le informazioni da conoscere relativamente al rinnovo.

Cos’è e come funziona il contratto di affitto 3+2?

Il contratto di affitto 3+2conosciuto anche come contratto di locazione agevolatoha una durata di 3 anni, al termine dei quali si rinnova automaticamente per altri 2 mantenendo le medesime condizioni contrattuali. Ci sono svariati fattori da considerare per determinare il canone di affitto tra i quali, ad esempio, l’ubicazione e i metri quadrati dell’immobile, la categoria catastale, lo stato di manutenzione o la presenza di servizi accessori.

Quanto dura un contratto di locazione 3+2?

Questa tipologia di contratto di locazione prevede una durata di 3 anni che può essere rinnovata per altri 2, a patto che né del locatore né del locatario presentino una disdetta. Alla scadenza dei 2 anni, le parti hanno due opzioni, ovvero possono rinnovare il contratto oppure disdirlo.

È bene ricordare che la disdetta va presentata tramite raccomandata o Pec rispettando il termine di preavviso di almeno sei mesi. Al contrario, si rinnova automaticamente per i successivi 2 anni alle stesse condizioni se le parti non comunicano la propria volontà di recesso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI UN EDIFICIO: I BONUS CASA FINO AL 2024.

I lavori di manutenzione straordinaria includono tutte quelle attività volte alla realizzazione di opere che modificano o sostituiscono alcune parti, anche strutturali, di un edificio senza alterarne la volumetria complessiva né cambiare la destinazione d’uso.

Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta e tutte le agevolazioni che sono previste fino al 2024.

Quali lavori rientrano nella manutenzione straordinaria?

I lavori di manutenzione straordinaria, che sono più complessi rispetto a quelli di manutenzione ordinaria, hanno come scopo quello di sostituire degli elementi strutturali già esistenti oppure di realizzare dei nuovi impianti tecnologici o igienico-sanitari.

In particolare, per essere considerati tali, questi lavori:

  • non devono alterare la volumetria complessiva delle unità immobiliari;
  • non devono modificare la destinazione d’uso;
  • possono riguardare anche parti strutturali dell’edificio;
  • non sono relativi alla ricostruzione dell’edificio dopo l’abbattimento.

I lavori di manutenzione straordinaria sono numerosi. Vediamo di seguito qualche esempio di intervento:

  • demolizione e ricostruzione di pareti divisorie;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • sostituzione degli infissi esterni/serramenti/persiane con una nuova tipologia di materiale;
  • installazione di ascensori, scale di sicurezza, canne fumarie;
  • interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • opere di consolidamento statico. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

CAMBIA L’ISEE E LA CASA AVRÀ MENO PESO: L’ASSEGNO UNICO PER I FIGLI AUMENTERÀ?

Assegno unico

Novità giungono all’orecchio di tutti: il nuovo governo Meloni potrebbe procedere con una riforma del metodo di calcolo dell’Isee. In che modo? Attraverso una rivalutazione dell’immobile di proprietà.

Cambia l’Isee? Le conseguenze

Quale sarebbe l’obiettivo del cambiamento dell’Isee? In primis, l’aumento del valore dell’assegno unico per i figli a carico, proponendolo ovviamente così a più famiglie.

Ad oggi, l’assegno è richiesto da 5,2 milioni di nuclei, pari a 8,3 milioni di figli. Secondo le analisi dell’Osservatorio dell’Inps, i beneficiari potrebbero essere di più: 7,2 milioni di famiglie e 11,2 milioni di figli a carico.

L’idea dell’esecutivo è, quindi, quella di alzare gli importi, con una modifica dei requisiti di accesso all’assegno unico.

Possedere una casa può essere un ostacolo all’assegno unico?

Capita che chi è in possesso di una casa può non recepire la misura, nonostante mutui in corso o qualora si tratti di un’eredità familiare.

Il calcolo Isee era già stato cambiato nel 2015. (continua)

Fonte;Immobiliare.it

Bonus occhiali: a chi spetta.

Emanato lo schema del decreto che attua il bonus occhiali, il Ministero della Salute e dell’Economia spiegano a chi spetta, in che misura e cosa si deve fare per chiedere il voucher o il rimborso.

Il bonus occhiali è stato inserito nella manovra 2021 grazie a un emendamento presentato su iniziativa del deputato Paolo Russo. Una misura prevista per aiutare le famiglie che hanno Isee molto modesti e tutelare la vista.

Il decreto attuativo del Ministero della Salute si è fatto attendere e ancora non è in Gazzetta, ma finalmente sono arrivati i chiarimenti necessari per comprenderne il meccanismo.

L’erogazione del bonus richiede, come vedremo, la registrazione e l’autenticazione dei fornitori accreditati e dei richiedenti in una applicazione web, con ripercussioni inevitabili sulla privacy. Ragione per la quale sullo stesso è stato richiesto e ottenuto per fortuna il parere positivo del Garante per la protezione dei dati personali del 24 ottobre 2022. (continua)

Fonte:StudioCataldi

No ai distacchi per chi non paga le bollette e novità per i bonus casa. Le prime indiscrezioni dal Governo Meloni.

Governo Meloni

Quale sarà il primo decreto della nuova premier Giorgia Meloni? Quasi sicuramente, un Dl Aiuti 4 che potrebbe avere l’obiettivo di stabilire una dilazione di sei mesi per le bollette, un bonus per i redditi scollegato dall’Isee e, anche, sostegni per le giovani coppie sui mutui per la prima casa.

Bonus e sostegni nel Dl Aiuti 4: cosa prevederà?

E il Governo pare essere già al lavoro per elaborare il pacchetto di interventi per frenare i rincari.

A disposizione, i 10 miliardi ereditati dal precedente governo Draghi utili per garantire le detrazioni alle imprese e i bonus sociali, e le accise sui carburanti.

Me vediamo nel dettaglio cosa aspettarsi.

Stop ai distacchi per chi non paga le bollette?

Tra gli intenti, ci sarebbe quello di porre uno stop ai distacchi dei morosi delle bollette; attualmente, le aziende elettriche tagliano l’erogazione di energia elettrica e gas, dopo 41 giorni dalla scadenza della bolletta non pagata.

Il governo Meloni sta pensando di introdurre una moratoria di almeno sei mesi. Ma è ancora sotto la lente di studio la fattibilità della cosa.

Bonus sociale scollegato dall’Isee.

Il governo vorrebbe anche proporre delle modifiche per il bonus sociale, scollegandolo dall’Isee, anche se c’è una idea alternativa, ovvero portare la soglia da 12.500 euro a 15mila.

Lo scopo è di garantirlo ai redditi più bassi, rendendo automatico il contributo. (continua)

Cappe filtranti, come sceglierle e come installarle.

cappe filtrnate

La scelta di una buona cappa in cucina è fondamentale per garantire una corretta purificazione dell’aria. Prima di procedere all’acquisto sarebbe bene approfondire gli aspetti tecnici di questo elettrodomestico, che vanno oltre il design e la rumorosità.

La normativa, condizioni di utilizzo e materiali per gli impianti di scarico.

Le cappe sono obbligatorie come stabilito dalla normativa Uni 7129/2015, che ha uniformato i criteri di installazione alle regole europee.

In particolare le cappe aspiranti devono essere installate nelle cucine con fornelli a gas e che abbiano un impianto di scarico dei fumi dedicato. L’installazione è solo consigliata se ci sono dei piani a induzione.

La normativa sopracitata, specifica anche quali sono i materiali più adatti per la costruzione dell’impianto di scarico dei fumi della cucina. Le materie prime utilizzate devono avere il marchio CE, resistere alle sollecitazioni meccaniche e resistere sia all’umidità che alle temperature oltre i 120 gradi.

Per garantire un tiraggio ottimale i condotti devono svilupparsi in verticale. Inoltre, per funzionare in maniera corretta, devono essere distanziati da fonti di calore e possedere una camera di raccolta. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Come risparmiare luce e gas nei condomini?

condomini

I condomini saranno le modalità abitative più semplici da controllare quando il Governo, in fase di insediamento, deciderà come imporre il tetto sui consumi energetici (luce e riscaldamento a gas).

Al vaglio ci sono diverse soluzioni, tra le quali multe salate per chi supererà i 21 gradi di temperatura dei termosifoni e di un’ora il limite di tempo consentito.

Nei condomini, generalmente, i consumi energetici sono centralizzati, dunque le eventuali forze dell’ordine preposte al monitoraggio non avranno certamente difficoltà nei riscontri.

Quanto spenderà un condominio nel prossimo inverno?

Ma ci sono delle differenze per chi vive in condominio, e riguardano l’aumento delle bollette.

Gli amministratori dell’associazione Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) hanno stimato che il 30% degli immobili con riscaldamento centralizzato è a rischio per rate non pagate a causa dell’aumento dei costi a partire dal prezzo del gas.

I costi condominiali potrebbero aumentare del 300%. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

 

Cosa fare in caso di mancato pagamento dei canoni di locazione commerciale?

I Retail, negozio

 i proprietari degli immobili ad utilizzo commerciale possono trovarsi nella spiacevole situazione di non vedersi versare il canone di locazione secondo quanto è stato stabilito nel contratto. Andiamo a vedere di seguito le informazioni da sapere sulla tassazione e come tutelarsi al meglio.

Il canone di locazione commerciale.

Il canone di locazione commerciale rientra nel reddito del contribuente anche se si tende spesso a pensare, in maniera del tutto erronea, che vada inserito nella dichiarazione dei redditi solamente quanto è stato effettivamente incassato.

Secondo quanto stabilito dall’art. 26 TUIR, i redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti proprietari degli immobili. Ne consegue che:

  • i canoni non percepiti devono essere dichiarati, a meno che non venga dimostrata la cessazione del contratto stesso;
  • viene riconosciuto un credito d’ imposta proporzionato alle somme nel frattempo non riscosse.

Risoluzione a seguito di diffida ad adempiere.

Il proprietario può sollecitare il conduttore moroso al pagamento entro una determinata data dei canoni non corrisposti; qualora non venisse regolarizzata la situazione, il contratto sarà inderogabilmente risolto. A questo punto, il proprietario procede con la risoluzione anticipata del contratto.

Questa deve essere registrata entro 30 giorni dall’evento, utilizzando i servizi telematici oppure può essere presentata all’ufficio. Da questo momento in avanti, i canoni di locazione non devono essere più considerati soggetti a tassazione. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Bonus Mobili; per quali pezzi di arredamento è possibile usarlo?

Bonus Mobili

Elettrodomestici? Mobili? Porta? Frigorifero? Tende?… La confusione riguardo a come si può spendere il bonus mobili è ancora molto diffusa. Vediamo in dettaglio quali spese rientrano in questo ambito.

Alcuni chiarimenti per accedere al bonus mobili.

Per accedere agli sconti del bonus mobili occorre essere consapevoli che la legge di Bilancio 2022, ovvero quella che ha stanziato i fondi per l’agevolazione relativi al triennio fino al 2024, impone che gli acquisti abbiano un requisito specifico ben preciso.

Devono essere destinati ad arredare un immobile soggetto a ristrutturazione al momento della presentazione della domanda.

Vengono esplicitati gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, ma anche quelli di riqualificazione energetica. Infine rientrano tra le azioni idonee anche quelle di adozione di misure antisismiche.

Oltre a questi interventi, moltissimi destinatari della misura ne hanno approfittato per abbinare l’acquisto di elettrodomestici e arredi di ultima generazione agli interventi strutturali dell’abitazione, usufruendo contestualmente anche del relativo bonus casa. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

Case prefabbricate: le norme per realizzarle in regola.

Le norme utili per non incorrere in sanzioni quando si costruisce un prefabbricato ad uso abitativo. Come realizzare in regola le case prefabbricate.

Anche le case prefabbricate, in quanto rientranti nella nozione di interventi di nuova costruzione ai sensi dell’art. 3 c. 1 lett. e) del Testo Unico dell’Edilizia (d.p.r. n. 380/2001 e s.m.), necessitano del permesso di costruire rilasciato dal comune sulla base del progetto esecutivo predisposto dal professionista qualificato (geometra, architetto, ingegnere) e approvato dall’ufficio tecnico comunale.

Case prefabbricate e norme urbanistiche.

Ancor prima dell’espressa previsione legislativa, la giurisprudenza di legittimità aveva avuto modo di precisare che “rientrano nella previsione delle norme urbanistiche e richiedono il rilascio di concessione edilizia non solo i manufatti tradizionalmente compresi nelle attività murarie, ma anche le opere di ogni genere con le quali si intervenga sul suolo o nel suolo, senza che abbia rilevanza giuridica il mezzo tecnico con cui sia stata assicurata la stabilità del manufatto” (Cass. pen., sent. n. 12022/97). (continua)

Fonte:StudioCataldi

Bonus affitto giovani 2022: come funziona e i requisiti per chiederlo.

Il Bonus affitto dedicato ai giovani è una misura finalizzata ad agevolare fiscalmente chi rientra all’interno della fascia di età che va dai 20 e i 31 anni non compiuti. 

Andiamo a scoprire di seguito i requisiti per poterlo richiedere, chi ne può usufruire e le novità che sono state recentemente introdotte.

Bonus affitto giovani: di cosa si tratta e come funziona.

Il Bonus affitto giovani è unagevolazione dedicata esclusivamente a chi rientra nella fascia di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito non superiore ai 15.493,71 euro, che stipula un contratto di affitto per un’intera casa o una porzione di essa (come una stanza).

Grazie a questa misura, è possibile ottenere una detrazione pari a 991,60 euro; qualora tale importo venisse superato, si può richiedere la detrazione pari al 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

Superbonus al 60%? Cosa cambierà col nuovo governo? Le differenze tra prima e seconda casa.

I rischi legati al Superbonus 110% e come tutelarsi

Novità riguardo al Superbonus? Sì, con il nuovo Governo, certamente, ci saranno dei cambiamenti che daranno un nuovo indirizzo all’iter burocratico per i lavori di riqualificazione degli edifici.

Superbonus: potrebbe ridursi fino al 60-70%?

Una delle ultimissime news in merito al Superbonus è quella che ipotizza un possibile ridimensionamento dell’agevolazione per gli interventi edilizi.

La ben nota formula “110%” potrebbe, infatti, ridursi al 60-70%.

La proposta è mossa da Fratelli d’Italia e si accompagna anche all’idea di stabilire un accesso all’agevolazione “a lungo termine”.

Ma non solo.

Un’altra possibilità che sarà discussa è quella di diversificare il bonus in base in base a due elementi:

  1. Il reddito del beneficiario.
  2. La tipologia di immobile.

Se così fosse, l’agevolazione sarà più alta per la prima casa (non di lusso) e più bassa per una seconda casa. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Cosa accade se si scoprono irregolarità urbanistiche di un immobile in fase di acquisto?

Irregolarità Casa

La Corte di Cassazione è intervenuta sul punto con l’Ordinanza n. 28136/2022, con la quale, nonostante due gradi di merito allineati a favore del promissario acquirente, ha ritenuto che i giudici di prime cure non abbiano provveduto ad analizzare uno specifico aspetto della compravendita.

La vicenda.

Il promissario acquirente citava in giudizio il promittente venditore per veder risolta la scrittura privata, con la quale l’attore si impegnava ad acquistare un immobile in agro di Sassari, che si componeva di un fabbricato e terreno.

Solo a seguito della sottoscrizione del contratto, il promissario acquirente veniva a scoprire che l’immobile presentava profili d’irregolarità urbanistica e che una porzione del medesimo – un locale attrezzi di circa 30 mq – era stato oggetto di un ordine di demolizione, e ciò nonostante la venditrice avesse ottenuto dalle competenti autorità una sanatoria parziale di dette irregolarità.

Risoluzione del contratto di compravendita: cosa prevede e in quali casi è ammessa?

Innanzitutto, la risoluzione del contratto consiste nello scioglimento del vincolo contrattuale valido ed esistente, che, in un contratto a prestazioni corrispettive, viene esercitata da una parte contraente che non risulta inadempiente, quando l’altra, invece, sia colpevole di inadempimento. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Immobile allagato: il condominio deve risarcire i danni.

Per la Corte d’Appello di Napoli, scatta il risarcimento se l’allagamento è causato dalle condotte pluviali prive di sbocco verso l’impianto fognario.

Allagamento immobile e responsabilità del condominio.

Una ditta conveniva innanzi al Tribunale di Napoli due condominii partenopei della stessa strada, affinchè fossero condannati a risarcirle i danni provocati dall’allagamento della propria officina, determinato dallo smaltimento delle acque meteoriche dalle colonne pluviali condominiali in un cortile il cui manto era costituito da terreno e pietrame che, trasportati dall’acqua, avevano ostruito le griglie dei canali di scolo.

Lamentava il danneggiamento di macchinari, arredi, computer, di un furgone nonché del pavimento, delle pareti e dei pilastri, e la conseguente sospensione forzosa della propria attività per oltre trenta giorni, con perdita di clienti e commissioni. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Videosorveglianza in casa: Le telecamere sono sempre ammesse?

Videosorveglianza

Non serve alcuna autorizzazione per installare le telecamere di videosorveglianza in casa, purché l’ambito di comunicazione delle immagini non ecceda la sfera familiare (senza comunicazione o diffusione a terzi) e le riprese siano limitate all’abitazione privata, evitando d’inquadrare zone comuni, condominiali, parcheggi, strade pubbliche e vie.

Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali con il parere n. 48950 del 16 settembre 2022.

Secondo l’autorità per la privacy, le riprese domestiche sono sempre consentite, purché non interferiscano con la vita privata di soggetti terzi, compresi i vicini di casa.

Videosorveglianza in casa: cosa sapere.

Nel caso sottoposto all’esame dell’Autorità si trattava di un dispositivo di videoripresa installato su un’abitazione privata, ma rivolto verso la pubblica via. Una casistica piuttosto frequente nelle nostre città.

Le telecamere di videosorveglianza domestica, predisposte per motivi di sicurezza, spesso non si limitano a riprendere la proprietà privata, ma puntano anche sulla strada pubblica o, peggio, su spazi condominiali o proprietà private vicine. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

 

Separazione: l’assegnazione della casa può ridurre il mantenimento.

Cassazione: errato non considerare l’assegnazione della casa coniugale al genitore collocatario della prole come elemento in grado di condizionare anche la quantificazione del mantenimento. 

Assegnazione casa coniugale e mantenimento.

La Cassazione nell’ordinanza n. 27599/2022 ribadisce che l’assegnazione della casa coniugale al coniuge collocatario della prole rileva anche ai fini del riconoscimento e della misura del mantenimento.

Assegnazione casa in comproprietà alla moglie.

Due coniugi si separano e il giudice addebita la crisi del matrimonio al marito, perché ha tradito la moglie intrattenendo una relazione extraconiugale.

Pone a carico del coniuge infedele l’obbligo di corrispondere alla moglie euro 350 mensili a titolo di contributo al mantenimento e ulteriori euro 350,00 mensili per la figlia minore, assegnando alla donna anche l’abitazione. Il marito ricorre in appello che però rigetta l’impugnazione. (continua)

Fonte:StdioCataldi

Il quorum in condominio.

Il quorum in condominio è costitutivo e deliberativo.

Il primo determina la regolare costituzione dell’assemblea e deve essere verificato all’inizio della seduta condominiale. Il secondo implica la validità della delibera da parte dei condomini presenti. I quorum sono pertanto le maggioranze richieste per costituire regolarmente l’assemblea e deliberare.

L’assemblea è costituita dall’insieme dei condomini che si riuniscono per prendere tutte le decisioni necessarie a garantire il buon funzionamento del condominio.

Essa è lorgano collegiale all’interno della quale si forma la volontà condominiale attraverso l’emanazione della delibera, che è l’atto con cui l’assemblea decide ogni questione condominiale.

Dopo la riforma condominiale avvenuta con Legge n. 220 in vigore dal 18 giugno 2013 la materia dei quorum condominiali è profondamente mutata. La disciplina post riforma ha portato importanti modifiche. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Utenze: cosa fare in caso di decesso.

In caso di decesso, chi eredita un immobile deve effettuare la voltura delle utenze per la fornitura di acqua, luce e gas.

Decesso e utenze.

Quando viene a mancare una persona cara, è necessario sbrigare tutta una serie d’incombenze burocratiche legate agli obblighi che il de cuis aveva assunto in vita.

Una delle prime cose da fare con una certa premura è senza dubbio la voltura delle utenze.

Tramite la voltura il coniuge o il figlio che continueranno ad abitare nell’immobile o che andranno ad abitarvi per la prima volta intesteranno i contratti delle utenze di acqua, luce e gas a se stessi. In questo modo cambia solo l’intestatario, non le condizioni del contratto, che resteranno le stesse che venivano applicate al defunto.

Cos’è la voltura.

La voltura quindi non è altro che il cambiamento dell’intestatario dell’utenza per il servizio di fornitura dell’acqua, del gas o dell’energia, che garantisce la continuità dell’erogazione, senza che sia necessario disattivarla in conseguenza della morte dell’intestatario originario.

Attenzione però, perché quando si accetta un immobile in eredità è necessario, anche per procedere alle volture delle utenze, presentare domanda di voltura catastale all’Agenzia delle Entrate, con cui il contribuente comunica di essere il nuovo titolare del diritto di proprietà sull’immobile che gli è pervenuto per successione ereditaria. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Superbonus 110 per le villette: la scadenza del 30 settembre.

I rischi legati al Superbonus 110% e come tutelarsi

Per i proprietari di villette unifamiliari c’è un reminder da fare, riguardo alla scadenza del 30 settembre 2022, per lo svolgimento dei lavori (almeno il 30%) con agevolazione (Superbonus 110).

Villette e Superbonus 110: come ottenere il credito entro settembre?

Come decretato dalla Legge di Bilancio 2022, si potrà accedere al Superbonus per le villette, in particolare “per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati”.

La Legge di conversione del Dl Aiuti (Legge 91 del 15 luglio 2022 pubblicata in GU) aveva sancito la proroga di 3 mesi, sino appunto al 30 settembre 2022, per completare il 30% dei lavori effettuati sulle unità immobiliari dalle persone fisiche su edifici unifamiliari e unità site in edifici plurifamiliari.

La percentuale del 30% va considerata pensando all’intervento nel suo totale, includendo anche le opere non agevolate al 110%.

Riassumendo: l’agevolazione è garantita fino al 31 dicembre 2022, a patto che alla data del 30 settembre 2022 siano stati svolti lavori per il 30% dell’intervento. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Disdetta e recesso: In cosa differiscono e con quai modalità si esrcitano.

Affitto

Quando per una serie di ragioni non si vuole procedere ulteriormente con un contratto di acquisto di un bene o di un servizio si parla di disdetta o recesso.

Erroneamente si tende a usare indifferentemente i due termini come se fossero sinonimi, mentre invece hanno significati diversi e implicano, per essere effettuati, modalità diverse.

In grande sintesi si può dire: con il recesso si può interrompere un contratto prima della scadenza, mentre con la disdetta si intende non rinnovare più un contratto in scadenza. 

Vediamo in dettaglio in cosa differiscono e con quali modalità si possono mettere in atto.

Cos’è la disdetta? 

È un atto teso a impedire il rinnovo di un contratto che scade a breve. La disdetta interrompe il rinnovo automatico di un contratto. Può essere un contratto di qualunque tipo compreso quello d’affitto.

Come si fa? Nel contratto che è stato stipulato ci sono le modalità per esercitare il diritto di disdetta e quindi evitare che avvenga il rinnovo automatico che in genere contiene l’obbligo di comunicare la disdetta entro un certo termine prima della scadenza del contratto. (continua) 

Fonte: Immobiliare.it

Si può fare testamento a un solo figlio?

Si può fare testamento a un solo figlio?

Il testamento può essere fatto a vantaggio di un figlio solo se non si lede la quota che la legge riserva ai legittimari, che per tutelarsi possono agire con l’azione di riduzione art. 554 c.c.

Cos’è il testamento

Il testamento (artt. 587-712 c.c.) è quell’atto mediante il quale ogni soggetto può disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere.

Nel fare ciò, tuttavia, egli non è completamente libero: la legge, infatti, riserva una quota del patrimonio di ogni soggetto ai suoi parenti più stretti.

Quota disponibile e quota riservata

In sostanza, l’intero patrimonio di ogni soggetto, al momento della sua morte, si divide in due parti: una quota cd. disponibile e una quota cd. riservata.

Della prima si può liberamente disporre quando si è in vita mediante testamento, della seconda no.

La quota riservata, più in particolare, è una frazione aritmetica del patrimonio ereditario che spetta di diritto e comunque al coniuge, agli ascendenti e ai discendenti del de cuius e che può coprire sino ai tre quarti del patrimonio ereditario. (continua)

Fonte:StudioCataldi

E’ possibile intestare la propria abitazione alla badante?

La legge lo consente, si chiama contratto di vitalizio assistenziale.

Spesso gli anziani sono curati dalle badanti, anche per lungo tempo, cosicchè si instaura un rapporto di fiducia ed affetto per cui il soggetto assistito desidera intestare alla badante, in segno di riconoscenza, la propria abitazione.

E’ legittimo?

La legge prevede il contratto di vitalizio assistenziale, detto anche rendita vitalizia, per il quale è possibile cedere la nuda proprietà dell’immobile ad un estraneo, con riserva del diritto di usufrutto per il proprietario, in cambio di assistenza morale e materiale sino alla morte.

In sostanza, a fronte della cessione della nuda proprietà si ha la controprestazione di assistenza materiale e morale.

Affinchè tale tipologia contrattuale sia valida devono, però, ricorrere due condizioni:

· – che l’anziano sia capace di intendere e di volere al momento del rogito;

· – che l’anziano non si trovi in condizioni di salute troppo precarie o, addirittura, in fase terminale.

Si è pronunciato in questi termini il Tribunale di Torino con un decreto del 27.11.2015.

In pratica, per effetto del contratto di vitalizio, la badante si obbliga a fornire prestazioni di assistenza morale e materiale all’anziano, vita natural durante, in cambio del trasferimento dell’immobile al momento della morte. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Affitto aumentato per rincaro energia? Via l’inquilino che non paga.

Se il caro energia risulta svantaggioso per il proprietario dell’immobile industriale che eroga servizi di frigoriferazione deve essere consentito al concedente di rinegoziare l’importo del canone; se l’inquilino non accetta fuori dall’immobile.

Canone locazione aumentato per il caro energia.

Il Tribunale di Arezzo con l’ordinanza del 22 giugno 2022  condanna al rilascio dell’immobile l’inquilino che dopo gli aumenti del canone di locazioni dovuti all’aumento eccezionale dei costi per l’energia elettrica, si rifiuta di pagare l’importo richiesto a titolo di aumento.
Interessante e attualissima questa vicenda giudiziaria, segnalata dall’Avvocato Michele Mensi, difensore del proprietario dell’immobile, che è uscito vittorioso dalla fase cautelare, grazie all’accoglimento del ricorso.
Per il Tribunale di Arezzo, nella persona del Giudice Dott. Marina Rossi infatti, il conduttore non si è reso disponibile a rinegoziare le condizioni contrattuali pattuite originariamente, che a causa del caro energia, si presentava svantaggioso per il concedente.
Detto questo, vediamo brevemente cosa è accaduto e analizziamo le ragioni della decisione, precisando, come segnalato dall’Avv. Mensi che trattasi “di un provvedimento sicuramente rivoluzionario e forse unico nella fattispecie destinato a far parlare molto di sé nella complessa materia delle locazioni con prestazioni di servizi”. (continua)
Fonte:StudioCataldi

La pensione di reversibilità al coniuge separato.

 

Pensione di reversibilità al coniuge separato

La pensione di reversibilità spetta al coniuge separato al pari del coniuge superstite, la circolare Inps n. 19/2022 nel recepire ha sancito il riconoscimento della reversibilità anche al coniuge separato per colpa o con addebito.

Pensione di reversibilità al coniuge separato.

La pensione di reversibilità, ovvero l’erogazione previdenziale riconosciuta ai familiari del lavoratore defunto titolare di trattamento pensionistico, spetta anche al coniuge separato quando l’iscrizione del dante causa all’ente previdenziale risulta antecedente alla sentenza di separazione.

Quando spetta la reversibilità al coniuge separato.

Nonostante gli enti previdenziali sovente richiedano quale ulteriore requisito l’assenza di addebito o il riconoscimento dell’assegno alimentare, deve ricordarsi che la giurisprudenza ha da tempo equiparato il coniuge separato per colpa o con addebito al coniuge superstite riconducendo entrambe le fattispecie alla disciplina dell’art. 22 L. n. 903/1965, che prevede quale unico requisito per la reversibilità la sussistenza del rapporto coniugale con il pensionato defunto. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Tessera Sanitaria: va sostituita se a cambiare è la residenza?

Tessera Sanitaria

Novità per la tessera sanitaria: secondo una nota del Ministero della Salute, la nuova versione potrebbe non avere alcun microchip.

La ragione? Semplicemente, una mancanza di chip sul mercato (come accade, ahimè, per moltissimi materiali).

Tessera sanitaria senza microchip

La tessera sanitaria senza microchip sarà, quindi, solo un codice fiscale e una Tessera Europea Assistenza Malattia (TEAM).

Non sarà più CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e non potrà essere impiegata ai fini di identificazione e autenticazione online, o anche come firma elettronica avanzata.

Tessera sanitaria in scadenza: la proroga sulla validità

Una notizia di questi giorni è anche rivolta a chi ha una TS-CNS in scadenza: è stata decretata una proroga e potrà essere utilizzata sino al 31 dicembre 2023.

Grazie al software di estensione del certificato memorizzato nel microchip , sarà possibile allungare la validità della tessera. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Qual è la differenza tra acconto e caparra?

Qual è la differenza tra acconto e caparra?

È errato utilizzare in maniera indifferente l’uno o l’altro termine, dato che si tratta di istituti ben distinti.

Domanda: “Qual è la differenza tra acconto e caparra?”

Risposta: “Talvolta, nel linguaggio di tutti i giorni, si suole far riferimento in maniera indifferente all’acconto e alla caparra. In realtà trattasi di due istituti ben distinti.

L’acconto, infatti, non è altro che il pagamento anticipato di una parte del prezzo dovuto per un determinato acquisto, volto a dare una piccola garanzia al venditore circa l’effettiva volontà dell’acquirente di concludere il contratto.

Tale garanzia, però, esaurisce i suoi effetti qui. Se, infatti, il contratto non va a buon fine, l’acconto non assume alcuna rilevanza risarcitoria e le parti non saranno in alcun modo vincolate economicamente l’una nei confronti dell’altra.

L’acconto andrà quindi restituito, salvo poi chiedere il risarcimento del danno eventualmente subito a causa del mancato adempimento. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Allarme casa: se disturba può essere reato.

Allarme casa: se disturba può essere reato

Oltre alla multa salata, se l’antifurto suona quando non dovrebbe il rischio è addirittura quello di essere condannati per disturbo della quiete pubblica.

Un problema che hanno gli allarmi domestici e che scoraggia molti cittadini dall’installarli è quello dei “falsi allarmi”.

Non è raro, infatti, che le sirene inizino a suonare magari per una folata di vento o per il passaggio di un animale dinanzi al sensore.

Ed ecco che il meccanismo di allerta si attiva a vuoto, creando solo tanto disagio e una forte preoccupazione. Oltre che disturbo ai vicini.

Talvolta i regolamenti comunali, per evitare contenziosi ingestibili, fissano dei precisi termini di durata di tollerabilità dell’allarme, superati i quali scatta la multa.

Oltretutto, se non si riesce a spegnere il suono dell’allarme a stretto giro, si corre addirittura il rischio di essere sanzionati per disturbo della quiete pubblica: la norma di riferimento è l’articolo 659 del codice penale che punisce chiunque mediante schiamazzi o rumori o abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche disturba le occupazioni o il riposo delle persone. (continua)

Fonte: StudioCataldi

Bonus casa e 730 a Settembre: cosa si può detrarre.

Bonus casa

Il 6 settembre 2022 il decreto Aiuti bis dovrà superare l’esame del Senato. Questo pacchetto di sostegni prevede agevolazioni nel settore dell’edilizia e della casa.

Nel frattempo, dobbiamo segnarci una data importante: entro il 30 settembre bisognerà presentare il modello per la dichiarazione dei redditi, nel quale potranno essere detratti alcuni incentivi per gli immobili.

Dal 110% al 50% (bonus Casa) alla misura per l’acquisto dei mobili. Vediamo quali misure si possono inserire nel modello 730 per ottenere le agevolazioni (o detrazioni) fiscali.

Ricordiamo che la dichiarazione dei redditi riguarda l’anno d’imposta precedente, quindi in tal caso il 2021.

Quali spese per la casa possiamo detrarre.

Superbonus

Possiamo fruire dell’aliquota maggiorata del 110% per le spese di interventi edili per l’abbattimento delle barriere architettoniche, congiuntamente agli interventi sismabonus e ecobonus.

Interventi di installazione

Per questa tipologia di interventi legati al Superbonus sostenute nel 2021 la detrazione è ammessa per il 50% della spesa fino ad un massimo di 96mila euro di spese effettuate. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Può l’ex moglie ospitare terzi nella casa coniugale?

L’ex coniuge non solo può conviverci con il nuovo compagno ma può anche ospitare altri soggetti.

Assegnazione casa coniugale e nuova convivenza.

L’assegnazione della casa coniugale all’ex coniuge che non sia proprietario dà spesso luogo a contrasti circa le varie vicende che possono seguire tale attribuzione.Si pensi, ad esempio, al caso in cui l’assegnatario decida di avviare proprio in quella casa una nuova convivenza.

L’articolo 155-quater del codice civile, letteralmente, stabilisce che il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso in cui l’assegnatario conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio.

In realtà, tale norma, la cui rigidità era stata già più volte intaccata dalla giurisprudenza nelle analisi dei casi concreti, è stata definitivamente ammorbidita dalla Corte costituzionale con la sentenza numero 308 del 2008.

Con tale pronuncia, infatti, la Consulta ha stabilito che, in realtà, sia l’assegnazione della casa familiare che la cessazione della stessa è stata sempre subordinata nella prassi ad una valutazione, ad opera del giudice, di rispondenza agli interessi della prole. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Contratto di locazione e animali domestici: può il locatore vietare la loro presenza?

gatto in casa

Con la riforma del Condominio (L. n. 220/2012) il legislatore ha radicalmente modificato la disciplina della presenza e del possesso di animali domestici nel condominio.

Difatti dopo l’entrata in vigore della novella i regolamenti condominiali non devono più vietare ai singoli condomini di tenere un pet nel proprio appartamento (art. 1138 c.c., ultimo comma).

Chiaramente la presenza degli amici domestici non può essere incondizionata ma sarà necessario rispettare gli spazi e ovviamente i diritti degli altri condomini.

Discorso differente per quanto riguarda i divieti di detenere animali domestici in caso di contratto di locazione.

Difatti il rapporto tra condominio ed i proprietari è un rapporto diverso rispetto a quello che intercorre tra inquilino e locatore, tra i quali vige la cosiddetta autonomia negoziale che permette alle parti di determinare liberamente il contenuto del contratto. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Sfratto: cosa succede al primo accesso dell’ufficiale giudiziario?

Domanda: “Cosa succede al primo accesso dell’ufficiale giudiziario in caso di sfratto?”

Risposta: Il giudice, quando convalida lo sfratto, fissa una data, detta di esecuzione, per il rilascio dell’immobile interessato da parte dell’inquilino moroso.

Se ciò non avviene, il locatore provvede a notificare a quest’ultimo, a mezzo ufficiale giudiziario, l’atto di precetto redatto da un avvocato, intimandogli di rilasciare l’immobile entro 10 giorni dalla notifica, con avvertimento che in difetto si procederà ad esecuzione forzata con aggravio di spese a suo carico.

Trascorso inutilmente tale termine, l’avvocato può procedere alla notifica del cd. preavviso di sfratto, nel quale sono indicati data e ora in cui l’Ufficiale Giudiziario effettuerà il primo accesso nell’immobile interessato onde chiedere all’inquilino la restituzione dell’appartamento al locatore.

Generalmente al primo accesso l’Ufficiale Giudiziario interviene senza l’ausilio della forza pubblica e, se non trova nessuno o riceve da parte del soggetto interessato dallo sfratto il rifiuto ad abbandonare l’immobile, ad esempio perché non ha trovato un alloggio sostitutivo, non fa altro che fissare un nuovo accesso. (continua)

Fonte:StudioCataldi

BILOCALE O TRILOCALE? COSA È MEGLIO COME PRIMA CASA.

bilocale

Comprare la prima casa è un passo molto importante e impegnativo, segna una linea di demarcazione fra la vita passata e quella che verrà e spesso può essere legato a momenti particolarmente significativi dell’esistenza.

Ma come deve essere la prima casa?

Questa domanda non può avere una risposta univoca e richiede bensì numerose e differenti riflessioni. 

Che tipo di immobile fa per noi: un monolocale? Un bilocale? Un trilocale? Proviamo a raccogliere qualche utile riflessione per mettere in luce ciò che può rivestire maggiore importanza nella nostra ricerca.

L’acquisto di una casa più piccola da cambiare in futuro.

L’acquisto della prima casa è sempre legato a un investimento economico.

Molto spesso, pur potendo contare su qualche risparmio, è necessario accendere un mutuo per poter effettuare l’acquisto. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Cambio di destinazione d’uso.

Cos’è il cambio di destinazione d’uso.

Il cambio di destinazione d’uso è il mutamento della destinazione urbanistica di un determinato immobile. Ad esempio, è il provvedimento con il quale un appartamento viene trasformato in studio professionale.

Per comprendere la portata del cambio di destinazione d’uso occorre avere ben chiaro cosa si intende per destinazione urbanistica di un immobile: si tratta della funzione che gli è riconosciuta dal nostro ordinamento in ragione delle caratteristiche architettoniche e strutturali che lo connotano

Destinazione d’uso e categoria catastale.

In ragione di ciò, bisogna prestare attenzione a non confondere la destinazione urbanistica con la categoria catastale, dato che quest’ultima, sostanzialmente, serve a determinare il valore fiscale di un dato immobile.

La categoria catastale, in sostanza, non riguarda direttamente gli aspetti urbanistici, con la conseguenza che utilizzare un immobile per un impiego differente dall’uso per il quale è accatastato, di per sé, non determina una violazione delle regole urbanistiche. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Ipoteca sproporzionata.

L’ipoteca è sproporzionata quando il valore per la quale è iscritta supera quello dell’immobile su cui va a gravare, in questi casi il debitore può chiedere la riduzione della stessa (art. 2874 c.c.) al creditore o al giudice.

Ipoteca sproporzionata: cos’è.

Prima di lasciarsi “prendere la mano” nell’iscrivere un’ipoteca bisogna pensarci almeno due volte: se il valore è sproporzionato, infatti, il creditore rischia di risponderne in maniera aggravata. Almeno secondo i più recenti orientamenti giurisprudenziali.

Ma vediamo, innanzitutto, cosa si intende per ipoteca sproporzionata, per poi approfondire le conseguenze della sua iscrizione e soffermarci su cosa fare per porvi rimedio.

Un’ipoteca si considera sproporzionata quando essa, legale o giudiziale, viene iscritta su beni il cui valore sia eccessivo rispetto all’ammontare dei crediti che con la stessa si intende garantire.

In particolare, deve ritenersi che vi sia sproporzione quando:

  • il valore dei beni su cui viene iscritta l’ipoteca superi di un terzo l’importo dei crediti, maggiorato di interessi e accessori,
  • se la somma che il creditore ha determinato nel momento dell’iscrizione ecceda di un quinto quella dichiarata dovuta dall’autorità giudiziaria. (continua)

Fonte:StudioCataldi

IMU.

L’IMU nel corso degli anni è stata oggetto di numerosi interventi di modifica, quelli decorrenti dal 2020 hanno ampliato esenzioni e agevolazioni, da ultimo il decreto del 29 luglio 2022 ha approvato il nuovo modello per la dichiarazione 2022.

IMU: cos’è.

L’Imposta municipale propria si applica al possesso di fabbricati (ad eccezione, come vedremo meglio più avanti, delle abitazioni principali che non rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli.
Introdotta nel 2012 in via sperimentale per sostituire l’ICI, nel tempo al suo interno sono state ricomprese anche parte dell’Irpef e delle relative addizionali regionali e comunali, con riferimento ai redditi fondiari su beni non locati.
Dal 2014, è stata ricompresa, insieme alla TASI e alla TARI, nella IUC – Imposta Unica Comunale.
A partire dal 2020, tuttavia, la IUC è stata abolita e sono rimaste la TARI e la cd. super IMU, che ricomprende al suo interno sia la vecchia IMU che la TASI. (continua)Fonte:StudioCataldi

Case vacanza e truffe sugli affitti brevi: a cosa prestare attenzione.

truffe

Casa vacanze e truffe? Ahimè, in alcuni casi, può capitare di essere vittime di raggiri online.

L’attenzione deve, dunque, essere massima. Spiega Govoni. “La maggior parte dei raggiri riguarda non tanto le case vacanze ‘fantasma’, quanto l’assenza di servizi dichiarati, magari si arriva in una casa, dopo aver dato la caparra, e magari non si trova la lavatrice, o la piscina“.

Come capire se un annuncio è una truffa?

Ecco 7 elementi a cui prestare attenzione, quando si consulta un annuncio:

  1. Gli annunci truffa possono presentare foto in alta qualità o rendering, impiegati anche su altri siti italiani o stranieri, ma facendo riferimento a immobili diversi.
  2. L’offerta ha un costo decisamente inferiore rispetto alla media di mercato.
  3. Il truffatore afferma di trovarsi all’estero o di essere impossibilitato a un appuntamento dal vivo, per mostrare prima l’immobile.
  4. Il truffatore si fa contattare per email e non via telefono. In caso di contatto telefonico, non risponde alle telefonate, ma via messaggi.
  5. Il truffatore chiede di ricevere i soldi della caparra tramite carte prepagate, e non tramite mezzi di pagamento tracciabili (bonifico).
  6. Nel caso di case in affitto, il truffatore afferma di voler stipulare un contratto tramite altri portali, per riscuotere la caparra e inviare solo successivamente le chiavi dell’appartamento.
  7. Utilizza dei documenti di identità, che sono sempre falsi o rubati, per ottenere la caparra. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Pensiline in Condominio: Il regolamento su spese, limiti e permessi.

pensilina

La pensilina di un condominio è un elemento edilizio di copertura posto in aggetto alle pareti perimetrali esterne di un edificio e priva di montanti verticali di sostegno. Così è descritto il manufatto dal Regolamento edilizio, redatto in sinergia tra Comuni e Regioni.

Si tratta di una struttura a sbalzo, più o meno grande, che si posiziona a protezione di una porta o finestra per fornire riparo alle persone che transitano. Svolge, dunque, un ruolo di protezione e, nel contempo, ha anche un importante impatto decorativo sulla facciata del palazzo.

La struttura di una pensilina, anche detta tettoia, può variare in relazione alla sua funzione, che debba riparare da pioggia o sole, che sia privata o di uso pubblico e anche in relazione al materiale di cui è fatta: metallo, legno, tegole, vetro…

Pensiline o tettoie da installare in condominio.

In uno stabile, la pensilina può essere installata sia per esclusivo uso privato, quindi all’interno di una proprietà privata, sia per uso comune e quindi ad uso di tutti gli inquilini del condominio, ad esempio le tettoie poste all’entrata del palazzo.

Permessi per costruire la pensilina.

Per costruire una pensilina o una tettoia, sia essa privata o comune in condominio, bisogna di richiedere il permesso a tutti i condomini tramite l’amministratore di condominio che ne farà oggetto di assemblea condominiale. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Deposito cauzionale: come funziona, come versarlo, quando viene restituito.

cauzione

Chi sta per affittare casa come prima spesa da affrontare avrà la cauzione d’affitto o deposito cauzionale. Vediamo cos’è, quando bisogna versarla e come. 

Quando va dato e come funziona il deposito cauzionale?

Si tratta di una somma di denaro richiesta dal locatore al locatario, prima di firmare il contratto di locazione. La sua funzione è di tutelare il proprietario dell’immobile da eventuali danni che l’inquilino potrebbe arrecare all’appartamento durante il periodo della sua permanenza.

La somma depositata può anche essere utilizzata per coprire mancati pagamenti del locatario durante gli ultimi mesi dell’affitto e in generale salvaguarda il proprietario da tutti i possibili inadempimenti del locatario

L’ordinamento italiano prevede che il deposito cauzionale non superi tre mensilità dell’affitto richiesto

Cauzione d’affitto: come versarla.

La somma destinata alla cauzione può essere versata in tre modi

  •  mediante un libretto di risparmio postale bancario al portatore, solo se la somma da versare è al di sotto i 1000 euro.
  • Attraverso una garanzia fideiussoria, bancaria o assicurativa.
  • con un versamento di denaro in contanti. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

Se il condizionatore del vicino perde acqua…

Il condomino che installa un condizionatore deve anche predisporre dispositivi idonei ad evitare perdite di acqua.

Condizionatore in condominio.

Il condomino che installa un condizionatore deve anche predisporre dispositivi idonei ad evitare perdite di acqua. Lo ha stabilito il tribunale di Terni con sentenza n. 572/2022.

Il fatto.

Un condominio di Terni citava in giudizio un condomino chiedendo l’immediata rimozione dei condizionatori apposti sulle parti condominiali ed al risarcimento dei danni causati con la propria illegittima condotta.

I condizionatori “sono stati allocati sul marciapiede dello stabile e per tale ragione risultano pericolosi, soprattutto per bambini ed animali oltre a rappresentare un evidente attentato all’estetica del palazzo. Il condominio richiamava l’art. 7 del regolamento condominiale che vieta esplicitamente ai condomini di utilizzare le parti comuni del bene l’esercizio di una tale facoltà. Affermava che per decisione dell’assemblea tali dispositivi dovevano essere rimossi e che il condomino non adempiva tali delibere.

Il condomino costituendosi affermava che “L’immobile si trova al piano terra/rialzato ed ha un proprio accesso, distinto e separato dall’ingresso condominiale”. (continua)

Fonte:StudioCataldi

La cancellazione dell’ipoteca.

ipoteca

La procedura da adottare per la cancellazione dell’ipoteca è diversa a seconda che si tratti di ipoteca legale o di ipoteca giudiziale.

Cos’è l’ipoteca.

L’ipoteca è un diritto reale di garanzia che viene costituito su dei beni o su dei diritti relativi a beni immobili o mobili registrati, al fine di assicurare al creditore che, in caso di inadempiento da parte del suo debitore, l’obbligazione sarà adempiuta con la vendita forzata dei predetti beni.

I beni oggetto di ipoteca possono essere sia di proprietà del debitore che di proprietà di un terzo che lo garantisce.

Ipoteca volontaria.

La forma più comune di ipoteca è rappresentata dall’ipoteca volontaria, che è quella che trova la sua fonte nella volontà delle parti.

Essa può essere costituita o mediante contratto stipulato tra il creditore e il debitore o il terzo datore di ipoteca o con atto unilaterale tra vivi del debitore o del terzo datore di ipoteca (mai per testamento). (continua)

Fonte:StudioCataldi

Cappotto termico interno od esterno: Vantaggi e svantaggi.

Cappotto termico

Cappotto termico: il nome lo suggerisce chiaramente qualcosa che avvolga e mantenga la giusta temperatura, proprio come il capospalla che iniziamo a indossare con i primi freddi.

Chiamato anche isolamento a cappotto, questo sistema consiste in una serie di strati isolanti che possono essere applicati sia esternamente sia internamente agli edifici, in modo da garantire loro un migliore isolamento, non solo termico, ma anche acustico.

Perché dotarsi di un cappotto termico: i vantaggi

vantaggi sono molteplici ed evidenti: il cappotto permette di isolare in modo più efficace una struttura, favorendo il mantenimento di una corretta temperatura, sia in estate, quando isola dal caldo, sia inverno, quando isola dal freddo.

Migliore isolamento della struttura significa anche risparmio energetico, con benefici per le tasche del proprietario di casa e per l’ambiente. Infine, una casa dotata di cappotto acquisisce maggiore valore e permette una migliore valutazione e quindi contrattazione in caso di vendita. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Pozzanghera sui gradini: il condominio risarcisce i danni per la caduta.

Scale bagnate

Il Condominio, in qualità di custode delle parti comuni, deve risarcire i danni per l’infortunato caduto dalle scale condominiali a causa dei gradini bagnati per la presenza di una pozzanghera d’acqua.

È escluso che il danneggiato possa prevedere la presenza della pozzanghera sugli scalini, specie di sera, quando non ci sono pulizie in corso.

Questa, in sintesi, la decisione presa dal Tribunale di Rovigo con la sentenza n. 640 del 15 luglio 2022.

Per il giudice non ci sono dubbi. Il condominio è responsabile. Decisiva la testimonianza: per imboccare la rampa “incriminata”, bisogna svoltare l’angolo, dunque l’insidia non era visibile.

Alla vittima va un risarcimento di circa 9mila euro per danno non patrimoniale e spese mediche, liquidato secondo le tabelle milanesi. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Registro delle opposizioni: addio al telemarketing selvaggio.

cartello di stop a telefonate indesiderate

Il Registro delle opposizioni, il cui regolamento attuativo, emanato ai sensi della legge n. 5/2018 è entrato in vigore il 13 aprile 2022 prevede la possibilità di opporsi anche al telemarketing sui numeri mobili.

Registro delle opposizioni anche per i cellulari.

Il Registro delle opposizioni, il cui regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 marzo 2022 ed in vigore dal 13 aprile 2022, sarà attivo dal 27 luglio 2022, giorno a partire dal quale i cittadini potranno iscrivere anche il numero del cellulare per non ricevere chiamate di telemarketing indesiderate.

Dopo l’approvazione del regolamento del 27 gennaio 2022 vede così la luce l’atteso DPR n. 26/2022, che delinea il funzionamento del Registro in base a quanto previsto dalla legge n. 5/2010.

Il regolamento fa sue anche le novità introdotte dal decreto legge “capienze” n. 139/2021 che ha esteso il diritto di opposizione su mobile non solo alle chiamate di tele marketing effettuate dall’operatore, ma anche quelle automatizzate. In questo modo la tutela degli utenti è massima. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Decreto aiuti: ecco tutte le novità.

decreto

Entra in vigore il Decreto Aiuti, convertito definitivamente in legge il 15 luglio 2022 e include novità in materia di cessione del credito dei bonus edilizi e definizione di ristrutturazione edilizia. Ecco cosa c’è da sapere.

Il Decreto Aiuti proroga il Superbonus.

Con il nuovo Decreto Aiuti viene prorogato di tre mesi il termine previsto per realizzare il 30% dei lavori effettuati sulle unità immobiliari dalle persone fisiche. Beneficiano dell’agevolazione Superbonus 110% lavori realizzati su edifici unifamiliari o plurifamiliari, a condizione che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno: ok quindi al bonus per le villette.

 

Le novità in materia di cessione del credito.

La nuova legge interviene anche in materia di cessione del credito: alle banche e alle società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo tenuto dalla Banca d’Italia è sempre consentita la cessione a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti, quindi società, professionisti e partite Iva (con la sola eccezione dei consumatori). (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Tabelle millesimali: si modificano senza l’unanimità dei consensi.

sentenza avvocato cassazione martello giustizia

Tabelle millesimali: cosa sono e a cosa servono.

Le Tabelle millesimali sono lo strumento di ripartizione delle spese condominiali.
Esse definiscono le quote di partecipazione alle spese e i diritti di ciascun condomino sulle parti comuni di un edificio condominiale.
L’art. 68 delle disposizioni di attuazione al c.c. dispone infatti che: “Ove non precisato dal titolo ai sensi dell’articolo 1118, per gli effetti indicati dagli articoli 1123, 1124, 1126 e 1136 del codice, il valore proporzionale di ciascuna unità immobiliare è espresso in millesimi in apposita tabella allegata al regolamento di condominio.” (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Installazione antenna sul lastrico solare: chi paga?

ripetitore cellulare sul tetto di una casa

Ripartizione spese antenna sul tetto dell’edificio.

I proprietari di alcuni negozi facenti parte di un Condominio Romano, impugnavano una deliberazione adottata dall’assemblea condominiale che aveva approvato il “consuntivo Condominio 2006” ed il “preventivo Condominio  2007”.

Lamentavano che il bilancio li avesse indebitamente esclusi dal rimborso di € 10.000,00 per il contributo spettante ai condòmini per aver consentito l’istallazione di un’antenna di una società di telefonia sul tetto del locale lavatoio dell’edificio.

Il Condominio precisava che l’antenna era stata installata su porzione del fabbricato che, agli effetti dell’art. 3 del regolamento condominiale, è di proprietà dei soli titolari degli appartamenti. Il Tribunale capitolino annullò la delibera impugnata. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Parcheggio nel cortile del condominio: leso il diritto degli altri condomini.

posti auto in condominio

Regolamento condominio posti auto: il fatto

Un Condominio partenopeo conveniva in giudizio un condòmino affinché fosse accertato che quest’ultimo, in violazione del regolamento di condominio “posti auto”., nonché dell’art. 1102 c.c., “parcheggia la propria auto su porzione di cortile condominiale ad uso comune, impedendo il godimento materiale di tale bene, da parte di tutti gli altri condomini” e gli fosse, conseguentemente, ordinato di non parcheggiare e/o occupare con propri veicoli qualunque spazio di proprietà e/o di uso comune.

Il Condominio è composto da un portone d’ingresso, un vestibolo che confluisce in un cortile comune da cui si accede a quattro scale che compongono il fabbricato; a causa delle ridotte dimensioni del cortile, che non consentono a tutti i condòmini di poter parcheggiare contemporaneamente la propria auto, l’assemblea condominiale ha costituito un regolamento condominiale posti auto” con il quale è stata stabilita una disciplina turnaria dei suddetti posti che permettesse a tutti il massimo godimento e uniformità di trattamento.

Di conseguenza e per l’effetto del regolamento condominiale sono stati creati 4 posti auto e 16 posti per motoveicoli (delimitati da strisce bianche) lasciando, ai margini del cortile, ampie zone libere per consentire la facile manovra dei veicoli ed il passaggio pedonale. (continua)

StudioCataldi

 

Quietanza liberatoria.

farfalla sulla mano concetto di libertà

La quietanza liberatoria è una dichiarazione con la quale il creditore libera definitivamente il debitore dal suo obbligo di pagamento.

Cos’è la quietanza liberatoria.

In un rapporto debito credito, quando il debitore paga quanto dovuto al creditore, in base agli accordi intercorsi, ha diritto al rilascio in suo favore della

Trattasi infatti di una dichiarazione con la quale il creditore libera definitivamente il debitore dal suo obbligo di pagamento.

La quietanza liberatoria, come emerge da quanto detto, viene impiegata soprattutto nell’ambito dei rapporti negoziali in cui è previsto il pagamento di una somma di denaro. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Ricevuta di pagamento: cos’è?

timbro per tasse pagate

La ricevuta di pagamento è un documento scritto rilasciato dal soggetto che riceve il pagamento, parziale o totale, della somma dovuta da altri

Cos’è la ricevuta di pagamento.

La ricevuta di pagamento è un documento che interessa tutti coloro che acquistano un bene o un servizio in cambio di denaro.

Il soggetto con cui si stipula l’accordo o il  contratto che prevede il rilascio della ricevuta di pagamento può essere un soggetto privato, come il locatore di un appartamento o un commerciante da cui si acquista un bene, ma anche un soggetto pubblico che fornisce un servizio in cambio di denaro.

Per legge, il soggetto che riceve un pagamento, senza che rilevi in che modo questo viene effettuato, è tenuto a rilasciare una ricevuta di pagamento.

Chiaro quindi che la ricevuta di pagamento è un documento redatto in forma scritta e rilasciato dal soggetto che, in virtù di un obbligazione, riceve il pagamento totale o parziale della somma dovuta per il bene venduto o il servizio prestato. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Casa all’asta: E’ un affare?

Le aste giudiziarie rappresentano una buona opportunità per comprare casa a un prezzo conveniente, in media del 20 percento in meno del prezzo di mercato. Vediamo come funziona l’asta immobiliare.

Chi decide il prezzo di un immobile all’asta.

A stabilire il prezzo di un immobile che finisce all’asta è un perito nominato dal Giudice che ha emesso la sentenza. Tale perito visiona la casa e poi stabilisce il prezzo di vendita che va scritto nella perizia di stima e pubblicato online nelle piattaforme dedicate alle vendite di beni all’asta. Oltre al prezzo di vendita iniziale si stabilisce anche il rialzo minimo in sede di gara.

Dove cercare una casa all’asta.

Se si sta cercando un’immobile all’asta nella speranza di fare un affare, il primo consiglio e di cercare nel modo giusto attraversi i canali ufficiali di vendita di immobili all’asta: gli annunci si trovano nei siti dei Tribunali, siti del Notariato, il Portale delle Vendite Pubbliche Notarili, ma vi sono anche altre fonti autorevoli come quotidiani e siti specializzati in vendite di beni all’asta. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Quando il Condominio ha dei debiti, paga il nuovo od il vecchio proprietario?

condominio

Se nell’anno del rogito e in quello precedente dovessero esserci delle spese che non sono state pagate, l’amministratore può esigerle dal vecchio e dal nuovo proprietario.

Secondo le normative vigenti, infatti, il compratore è sempre responsabile insieme al venditore per i pagamenti non effettuati.

Vediamo in dettaglio come funziona per i singoli casi

Condominio con debiti: è coinvolto il nuovo acquirente? 

Facciamo un esempio. Se un condominio non dovesse aver pagato delle fatture a dei fornitori, questi ultimi, per esigere il credito, possono rivolgersi al giudice per ottenere un decreto ingiuntivo che obblighi il condominio a saldare le fatture.

Può darsi che mentre è in corso questa procedura, un condomino venda il suo appartamento, non raccontando all’acquirente dell’esistenza di questi pagamenti.

Dopo un po’ di tempo dalla stipula del rogito, al nuovo condomino arriverebbe la diffida di pagamento da parte del creditore del condominio che gli chiede di versare il dovuto in base ai millesimi dell’appartamento.

A questo punto l’acquirente può chiedere al vecchio proprietario di far fronte al debito che era stato contratto quando lui abitava nella casa.

Naturalmente quest’ultimo non vorrà pagare nulla. A questo punto come procede?

La Cassazione ha stabilito che in presenza di un condominio con debiti paga il vecchio o il nuovo proprietario? (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Bonus 200 euro: come presentare la domanda.

Nel caso dei lavoratori domestici ci sarà tempo fino al 30 settembre per inoltrare la domanda all’Inps.

Bonus 200 euro, chi può presentare la domanda.

Dall’Inps le novità relative al bonus 200 euro, il riconoscimento di un assegno una tantum a lavoratori e pensionati al fine di contribuire al contrasto delle difficoltà legate al caro prezzi.

Inizialmente il bonus era previsto per lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati, in sede di conversione, è stato esteso ad altre categorie e in relazione ai beneficiari iniziali sono stati previsti limiti e requisiti ulteriori e specifici.

Bonus 200 euro, il servizio online Inps e i pagamenti.

È attivo il servizio online dell’Inps per presentare la domanda per il bonus 200 euro. Potranno utilizzarlo per fare domanda i lavoratori:

• domestici;

• titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;

• stagionali, a tempo determinato e intermittenti;

• iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;

• autonomi occasionali privi di partita IVA;

• incaricati alle vendite a domicilio.

Nel caso dei lavoratori domestici ci sarà tempo fino al 30 settembre per inoltrare la domanda all’Inps e il pagamento sarà disponibile entro pochi giorni dalla domanda, già per il mese di luglio. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

 

Polizza Fideiussoria: Cos’è, a cosa serve e quanti tipi ne esistono.

Stipula polizza fideiussoria

La polizza o cauzione fideiussoria si stipula affinché l’assicurazione possa garantire il pagamento di una somma di denaro al beneficiario anche nel caso in cui il contraente sia inadempiente, rispetto al pagamento di un credito spettante o il mancato completamento di un’opera.

Facciamo un esempio: se avete chiesto un mutuo per comprare casa, con la polizza fideiussoria potete garantire alla banca il pagamento mensile della rata. Anche in caso foste carenti di liquidità, l’assicurazione paga per voi.

Facciamo un altro esempio: se siete un imprenditore edile e ad un certo punto, prima che il lavoro sia finito, realizzate che non riuscite a completare la costruzione di un edificio, con la polizza avete la garanzia che l’assicurazione provvederà a pagare le persone con cui siete debitori per poter portare a termine il lavoro.

Chi richiede questa polizza? 

Come dicevamo, la polizza fideiussoria prevede la presenza di tre soggetti:

  • il contraente, cioè colui che richiede la polizza, ed è tenuto a adempiere per legge o per contratto ad obbligazioni nei confronti di un altro soggetto.
  • L’impresa di assicurazione, la società assicurativa o l’ente bancario che emetterà le cauzioni e risponde all’esigenza di tutelare e garantire i diritti del beneficiario a fronte del rischio di inadempimento di obblighi di terzi nei suoi confronti.
  • il beneficiario, cioè chi trae beneficio dalla fideiussione assicurativa.

A cosa serve? 

Questa polizza è richiesta per ottenere:

  • concessioni o licenze;
  • per partecipare a gare d’appalto;
  • per avviare unattività economica;
  • per rateizzare dei debiti che si hanno confronti dello Stato;
  • per richiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa, qualora le garanzie non vengano considerate sufficienti. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Cosa prevede la riforma del catasto.

casa condominio

Riforma fiscale: revisione del catasto.

La riforma del catasto, in base al testo del disegno di legge n. 2651 (sotto allegato) approvato dalla Camera il 22 giugno 2022 e contenente la delega al Governo per la riforma fiscale, è prevista dall’art. 6 intitolato “Principi e i criteri direttivi per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto fabbricati“.

La norma, forse la più contestata della riforma fiscale, reca la delega al Governo per l’adozione di norme finalizzate a modificare il sistema di rilevazione catastale degli immobili, prevedendo nuovi strumenti da porre a disposizione dei comuni e all’Agenzia delle entrate, atti a facilitare l’individuazione e il corretto classamento degli immobili.

La norma indica altresì i principi e i criteri direttivi che dovranno essere utilizzati per l’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati (da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026). In particolare tale integrazione dovrà attribuire all’unità immobiliare un valore patrimoniale e una rendita attualizzata, rilevati in base ai valori di mercato, anche attraverso meccanismi di adeguamento periodico.

Per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico o artistico sono, inoltre, da introdurre adeguate riduzioni del valore patrimoniale medio ordinario considerati i più gravosi oneri di manutenzione e conservazione. Tali informazioni non dovranno essere utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi derivanti dalle risultanze catastali né, comunque, per finalità fiscali. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Impugnazione del testamento.

tempo per accettare eredita

 

L’impugnazione del testamento è un’azione esercitabile, nei modi e nei tempi previsti dal codice civile, per farne valere i vizi che riguardano la forma, il contenuto, la capacità del testatore e i vizi della volontà.

Impugnazione del testamento: cos’è.

L’impugnazione del testamento è un’azione che può essere esperita solo dopo la morte del testatore.
Dal punto di vista pratico per impugnare un testamento occorre redigere un atto di citazione davanti all’autorità giudiziaria competente, che coincide con il Tribunale collegiale del luogo in cui si è aperta la successione del de cuius.
Occorre tuttavia ricordare che le successioni ereditarie fanno parte di quelle materie per le quali il decreto legislativo n. 28/2010 impone la mediazione obbligatoria come condizione di procedibilità.
Questo significa che prima di impugnare un testamento davanti al Tribunale è necessario esperire il tentativo preventivo di mediazione obbligatoria. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

TAEG: Cosa è e come calcolarlo.

TAEG

Quando chiediamo un prestito da una banca o da una finanziaria, generalmente, dobbiamo restituirlo a rate con gli interessi, che variano a seconda delle congiunture economiche, dellinflazione e delle politiche finanziarie decise dalle banche centrali che scelgono se aumentare o abbassare il tasso di interesse, quindi il costo del denaro.

I tassi di interesse si dividono in TAN (Tasso annuo nominale) e TAEG (Tasso annuo effettivo globale).

Che cos’è il TAEG?

Il TAEG indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso.

Comprende gli interessi e tutte le altre spese. È l’indicatore che permette di confrontare le offerte di finanziamento a parità di importo e durata, quindi, nell’effettuare la scelta del prestito personale, si consiglia di non lasciarsi influenzare dalla convenienza del solo TAN, che esprime il tasso di interesse applicato, ma non comprende tutte le spese.

A che cosa serve?

Le spese comprese nel TAEG sono:

  • polizze aggiuntive obbligatorie;
  • apertura e mantenimento dei conti correnti.

È un indicatore da considerare, quando chiediamo un prestito o un mutuo, per avere un quadro totale dell’entità del costo. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

Diritto di abitazione e uso del coniuge superstite.

A favore del coniuge superstite l’art.540 c.c. riserva il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.

La riserva ex art. 540 c.c.

In caso di successione conseguente alla morte del coniuge al coniuge superstite, in quanto legittimario, la legge riserva dei diritti particolari.
A disporlo è l’art.540  che così recita: “1. A favore del coniuge è riservata la metà del patrimonio dell’altro coniuge, salve le disposizioni dell’articolo 542 per il caso di concorso con i figli. 2. Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli”.
Dalla norma emerge, quindi, che il coniuge superstite (soggetto a cui il de cuius era legato in virtù del vincolo matrimoniale e che assume quindi la titolarità dei diritti derivanti da questo istituto), grazie alla sua qualità di legittimario, ossia di erede che la legge tutela in virtù del legame di coniugio in questo caso, ha il diritto, una volta venuto meno il coniuge: (continua)

Fonte:StudioCataldi

Annullare l’atto di vendita della casa: ecco quando si può e come fare.

Atto di vendita

È possibile annullare un atto di vendita? Come bisognerebbe procedere?

Prima di rispondere a questi interrogativi, è necessario un rispolvero degli elementi base del diritto.

Cosa è la compravendita.

La compravendita, che sia di un’auto o di un immobile, è un contratto disciplinato dagli articoli che vanno dal 1470 fino al 1509 del codice civile, che la chiama semplicemente vendita, che avviene attraverso un atto (atto di vendita). L’art. 1470 afferma che “la vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo”.

In questa contrattazione si possono individuare due parti:

  • il venditore (alienante) che trasferisce il diritto all’acquirente;
  • il compratore o acquirente (alienatario), che si obbliga a pagare un prezzo (espresso in una somma di denaro contante o sotto forma di altri mezzi di pagamento quali carte di credito o di debito assegni e cambiali) come corrispettivo.

Pensate che la prima vendita, scritta su tavoletta d’argilla rinvenuta dagli archeologi, proviene da Ugarit (Siria) ed è datata circa 3.400 anni fa: “Dal presente giorno, davanti a testimoni, Ilya, figlio di Sinya e Padya, suo fratello, hanno venduto 4 iku del loro campo, che si trova tra i campi del villaggio di Sau, per 180 sicli d’argento, a Sharelli, la regina”.

Dunque, la vendita è un atto scritto, oltre che un patto tra gli attori della compravendita. Questo processo non è sempre lineare. Talvolta, è inquinato o interrotto da illeciti o mancato rispetto dei patti scritti. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Bonus Prima Casa: non conviene venderla prima dei 5 anni dall’acquisto.

Cosa succede se il proprio appartamento è stato acquistato con il bonus prima casa e si decide di venderlo prima della scadenza dei primi cinque anni dall’acquisto? Ci sono penali? Si perdono i vantaggi fiscali ottenuti con l’acquisto? Ci sono dei sistemi per non andare incontro a sanzioni?

Nel caso in cui si dovesse cedere l’immobile prima dei cinque anni dall’acquisto, il contribuente perderà tutte le agevolazioni fiscali ottenute e subirà un accertamento dall’Agenzia delle Entrate che richiederà le imposte che non erano state pagate nel momento in cui è stato effettuato il rogito, a cui si aggiungerà  una sovrattassa. Per rispondere ai quesiti conviene ricordare i vantaggi per chi abbia acquistato con il bonus prima casa, le regole che deve rispettare e i requisiti per accedervi.

Vantaggi del bonus prima casa.

Il  bonus prima casa è una particolare agevolazione fiscale che permette, nel momento in cui il l’acquirente procede con lacquisto dell’abitazione dove dovrà risiedere, di ottenere uno sconto sulle imposte che dovrà versare sullatto di compravendita. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Mascherine 15 giugno, dove resta l’obbligo.

Nella riunione del CDM del 15 giugno sono state decise le nuove regole per l’obbligo delle mascherine, raccolte nella nuova ordinanza del ministro Speranza.

Al chiuso rimane l’obbligo di portare le mascherine sono nei trasporti pubblici (ad eccezione degli aerei) nelle RSA e negli ospedali. Addio alla mascherina non solo nei cinema, teatri, concerti, ma anche nelle scuole, per l’esame di maturità.

Mascherine 15 giugno lavoro.

Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, nel pubblico già non esisteva più l’obbligo della mascherina, che era solo raccomandata.

Per quanto riguarda invece il privato, invece, per via dei protocolli si prevede che la mascherina debba essere indossata in tutte le situazioni di stretto contatto e di rischio.

Il 30 giugno è in ogni caso previsto un nuovo incontro tra il ministro del Lavoro e i sindacati.

Trasporti.

Per quanto riguarda i trasporti, invece, le mascherine restano obbligatorie fino al 30 settembre, ma non sugli aerei. 

Mascherine dal 15 giugno nella scuola.

Niente più mascherina obbligatoria per gli studenti nella scuola neanche in occasione degli esami di maturità. (continua)

Fonte:Idealista.it

Come e quando il locatore può mandare via un inquilino prima della scadenza.

Affitto: quando il locatore può mandare via l'inquilino

Il contratto di affitto prevede una durata minima che è stabilita dalla legge e le parti non possono modificare questo aspetto.

Mentre però il conduttore può recedere in qualsiasi momento per una giusta causa, con un preavviso di 6 mesi, il locatore è tenuto invece a rispettare il termine di scadenza.

Ma ci sono dei casi in cui il proprietario pu.ò disdettare il contratto di affitto e mandare via un inquilino prima della scadenza, rientrando in possesso del proprio immobile?

Quando è possibile la disdetta.

In linea generale, il proprietario può disdettare l’affitto in anticipo solo in occasione della prima scadenza del contratto – come nei contratti di locazione 4+4 a canone libero o in quelli 3+2 a canone concordato – evitando cioè il tacito rinnovo.

Se non lo fa, per poter recedere dal contratto dovrà attendere la scadenza successiva, quando potrà recedere liberamente. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Contributo a fondo perduto per wedding, hotel e ristoranti: come accedere.

Coppia di sposi che si tiene per mano

Il provvedimento delle Entrate chiarisce che l’importo riconosciuto sarà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario.

Contributo a fondo perduto: i beneficiari.

Dall’Agenzia delle entrate arrivano le istruzioni operative per accedere al contributo a fondo perduto per i settori del wedding, dell’organizzazione di feste e cerimonie, e di hotel, ristoranti e catering (HO.RE.CA).

Il contributo è stato previsto dal dl Sostegni-bis (Dl n. 73/2021, art. 1-ter). Saranno beneficiari le imprese con sede legale o operativa in Italia, che nel 2020 hanno subito una riduzione dei ricavi e del risultato d’esercizio non inferiore al 30% rispetto all’anno precedente.

Con un provvedimento del direttore dell’Agenzia sono approvati il modello e le modalità per la trasmissione dell’istanza, che può essere effettuata in via telematica a partire dal 9 giugno e fino al 23 giugno 2022.

Si ricorda che l’importo riconosciuto verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus 200 euro pensionati.

cartello bonus tra le mani

Il bonus sarà erogato nel mese di luglio per i lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro.

Bonus 200 euro pensionati, i destinatari.

È tempo di bonus da 200 euro, la  misura una tantum per lavoratori e pensionati, pensata per contrastare il caro prezzi. Al beneficio, introdotto dal Decreto Aiuti per contrastare il caro prezzi, hanno diritto anche i pensionati.

Il bonus sarà erogato nel mese di luglio, per i lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro proprio per contribuire alle difficoltà connesse al caro prezzi.

Saranno più di 31 milioni di italiani beneficeranno del bonus anti inflazione da 200 euro. Gli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti, destinato a combattere il carovita dovuto alle conseguenze belliche, attribuiscono un incentivo una tantum a 15 milioni di lavoratori dipendenti.

Pensionati o appartenenti ad altre categorie saranno inclusi nella percezione del bonus. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Mutui “Fissi” sempre più cari. Arriva la stretta BCE, ma il variabile guadagna terreno.

Mutuo per acquisto casa

mutui a tasso fisso diventano sempre più costosi. Così, non smette la “rincorsa” del variabile che ormai conquista sempre più preferenze.

Come media di mercato, l’ultima rilevazione della Banca d’Italia dice che i mutui costano in media il 2,01% come Taeg (Tasso annuale effettivo globale). Un anno fa, il livello di fermava intorno all’1,6%.

Ma questa rilevazione risale a marzo e, in breve tempo, il panorama è cambiato. Negli ultimi mesi, se il variabile si è mosso poco, al contrario è stato il fisso a crescere continuamente, a causa del rialzo del suo indice di riferimento, l’Irs.

Rispetto a inizio anno, l’Irs a 30 anni è passato dallo 0,53% del 3 gennaio all’1,75% del 31 maggio, quello a 25 anni dallo 0,57% all’1,86%, quello a 20 anni dallo 0,60% all’1,97%.

In sostanza, sono valori più che triplicati. Ecco perché il “fisso” costa sempre di più, anche a parità di spread, ossia quella percentuale che si applica al tasso e che rappresenta il guadagno della banca. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

 

Patenti e revisioni: il 29 giugno scade l’ultima proroga.

patente di guida

Le proroghe delle scadenze dei fogli rosa comprese fra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo scorso terminano il 29 giugno.

Patenti, proroghe in scadenza.

Termineranno il prossimo 29 giugno le proroghe relative all’emergenza Covid relativamente a documenti e adempimenti per la circolazione stradale.

Patenti e revisioni, quindi, dovranno essere in regola con le scadenze ordinarie.

La scadenza del 29 giugno è importante per le visite mediche di rinnovo delle patenti, delle Cqc (carte di qualificazione per i conducenti professionali di mezzi pesanti) e dei Cfp (certificati di formazione professionale) per il trasporto di merci pericolose.

Già esclusi dalla proroga coloro che guidavano con una patente o Cqc non italiana, perché in questo caso contavano i rinvii previsti per l’emergenza Covid dalla Ue, già tutti scaduti. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Chi paga le spese di un giardino condominiale?

Giardino

I giardini privati in un condominio non hanno solo una funzione decorativa o ricreativa per gli abitanti di quell’immobile.

Quegli spazi verdi possiedono anche un valore intrinseco ed economico che determinano l’appetibilità sul mercato immobiliare, quindi la commerciabilità dei singoli appartamenti.

Bisogna partire da questo presupposto per poter rispondere alla domanda: chi deve pagare la manutenzione di un giardino condominiale?

Chi paga le spese condominiali.

La risposta è che le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria di un giardino sono a carico di tutti i condòmini, anche di quelli le cui abitazioni si affacciano su altri lati del palazzo non pertinenti allo spazio verde, e dei titolari di locali a uso commerciale, garage, box e magazzini. Questo a prescindere dall’utilizzo effettivo dell’area verde. Il costo va ripartito tra tutti in proporzione alle quote millesimali di proprietà.

La giurisprudenza ha anche stabilito che persino la potatura degli alberi di un giardino di proprietà esclusiva di un singolo condòmino è a carico di tutti, sempre in proporzione ai millesimi di proprietà, a condizione che questi spazi verdi siano funzionali al decoro dell’intero edificio condominiale. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Sfratto per morosità.

Lo sfratto per morosità, disciplinato dallart. 658 c.p.c., consente al locatore, in tempi rapidi, di ottenere il rilascio e la riconsegna dell’immobile da parte del conduttore, se quest’ultimo è inadempiente nel pagamento dei canoni concordati.

Cos’è lo sfratto per morosità

Lo sfratto per morosità è un procedimento giudiziale “speciale” piuttosto rapido, che permette al locatore di rientrare nel possesso dell’immobile concesso in locazione, nel caso in cui il conduttore risulti inadempiente in relazione al pagamento dei canoni stabiliti da contratto.

Secondo il disposto dell’art. 658 1° comma, c.p.c., infatti “il locatore può intimare al conduttore lo sfratto, anche in caso di mancato pagamento del canone d’affitto alle scadenze, e chiedere nello stesso atto l’ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti“.  (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Locazione: quale tipologia è più conveniente?

affitto casa con chiavi

Quale tipologia di locazione conviene di più: ordinaria, locazione ad uso transitorio o breve? Vediamo le caratteristiche, vantaggi e svantaggi.

Tipi di locazioni

La locazione, è, con tutta probabilità, la più comune e in molti casi anche la migliore forma di messa a reddito del patrimonio immobiliare.

La normativa italiana disciplina varie forme di locazione che per comodità riassumeremo in tre categorie: locazione ordinaria, locazione ad uso transitorio e locazione breve.

Come scegliere quella più adatta alla tua situazione? Analizziamole per rispondere a questo quesito.

La scelta del regime di locazione è una questione marginale, un errore nella pianificazione può comportare migliaia di euro annui di mancato guadagno.

Come spesso succede, infatti, non esiste un regime perfetto, esiste solamente un regime perfetto per le proprie esigenze. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Superbonus 110%. Cantieri in ritardo e imprese a rischio.

Era metà febbraio quando il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco incenerivano il superbonus del 110%, l’agevolazione fiscale introdotta col decreto Rilancio nel maggio 2020.

Servivano modifiche, spiegavano Draghi e Franco, per contenere il fenomeno delle frodi 2,3 miliardi la stima di tre mesi fa favorito dal meccanismo di accesso all’agevolazione. Quelle modifiche sono arrivate a inizio maggio: ma a sentire uno degli attori protagonisti, i costruttori edili, la situazione non è migliorata più di tanto.

Secondo il presidente di Ance Fvg Roberto Contessi, il vero nodo rimane infatti irrisolto: «A creare storture non è stato il superbonus, ma tutti gli altri bonus per i quali l’accesso è stato consentito senza alcun tipo di asseverazione, così che è stato sufficiente presentare una qualsiasi fattura per ottenere l’anticipo delle risorse da parte degli istituti bancari».

Il riferimento è ai bonus facciata e ristrutturazione, e pure agli ecobonus, da tempo sul mercato col paletto della defiscalizzazione nell’arco di dieci anni. «La strada delle frodi si è aperta nel momento in cui si è permesso che pure questi bonus venissero monetizzati dalle banche in assenza di controlli -ricostruisce Contessi-. Il superbonus, anche se non contribuisce al totale delle truffe per oltre il 3%, è così finito ingiustamente nel calderone». (continua)

Fonte:IlPiccolo

Bonus bollette anche in condominio.

marito e moglie che guardano bollette e spese

Bonus bollette nel caso di impianti condominiali.

Il bonus bollette è uno sconto in bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità di Regolazione per Energia reti e Ambienti (Arera) per assicurare un risparmio alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose. Da gennaio 2021 lo sconto è attivato automaticamente sulla base dell’attestazione Isee, da presentare annualmente, quindi non è più necessario farne specifica richiesta al proprio comune di residenza.

. Il bonus sociale è previsto esclusivamente per le forniture di gas metano naturale distribuito tramite rete di distribuzione locale e non per il gas in bombola o per il GPL. In particolare, la compensazione è riconosciuta sia ai clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura individuale definiti clienti domestici diretti, sia ai clienti che utilizzano impianti condominiali definiti clienti domestici indiretti.

Nello specifico il cliente diretto è un cliente titolare, in qualità di persona fisica, di un contratto di fornitura in un punto di riconsegna che utilizza il gas naturale in abitazioni a carattere familiare (fornitura individuale); il cliente indiretto è il cliente non direttamente titolare di un contyratto di fornitura che utilizza il gas naturale per i propri usi domestici attraverso un impianto di tipo condominiale (fornitura centralizzata). Il titolare della fornitura centralizzata può essere sia una persona fisica o anche una persona giuridica (il condominio).

Bonus bollette condominiale, come richiederlo.

In caso di bonus bollette concesso a soggetti in condizioni di disagio, che vivono in condominio e usufruiscono di una fornitura centralizzata di gas e acqua, servirà la Dsu (Dichiarazione sostituiva unica), per ricevere un’attestazione di Isee entro la soglia di accesso fissata. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Calcolo della Tari: Novità per gli immobili adibiti a B&B.

Bed and Breakfast: TARI

È legittimo il regolamento comunale che applica agli immobili adibiti a Bed & Breakfast una tassa rifiuti (Tari) più alta rispetto a quella delle abitazioni civili e le equipara agli alberghi è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, ordinanza n. 155450 del 16 maggio 2022.

Il caso

Veniva proposto ricorso tributario avverso un avviso di pagamento notificato ad un privato proprietario di un immobile adibito a Bed & Breakfast. Il ricorrente lamentava l’errato calcolo della tariffa TARI con cui il Comune aveva applicato la medesima tariffa riservata alle attività alberghiere.

I precedenti giudizi di merito hanno sconfessato la tesi del contribuente, ritenendo la legittimità dell’applicazione di una differente tariffa sui rifiuti in ragione di una differente capacità di produzione degli stessi (in ragione della concreta utilizzazione dell’immobile).

Anche la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso ritenendo legittimo il regolamento comunale che equipara gli immobili adibiti a bed and breakfast agli alberghi. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Pensioni, quota 41: come funziona.

cartello pensione con cuffie su tavolo

Quota 41 per tutti avrebbe non poche conseguenze soprattutto in relazione ai conti pubblici, almeno secondo le simulazioni dell’Inps.

Pensioni a quota 41, di cosa si tratta.

Si torna a parlare di riforma delle pensioni e, in particolare, di quota 41. Si tratta tuttavia di un nome forse non utilizzato in senso proprio.

Al momento i meccanismi di pensionamento ribattezzati con il termine “Quota” hanno fatto riferimento alla somma dell’età anagrafica agli anni di contribuzione (vedesi Quota 100). È la Lega che spinge per far scattare già dall’inizio del prossimo anno, quando si sarà esaurita Quota 102, la cosiddetta Quota 41 ossia la possibilità di uscita per tutti al raggiungimento del quarantunesimo anno di contribuzione a prescindere dalla soglia anagrafica.

Pensioni, il sistema attuale.

Come si va in pensione attualmente? Nel 2022 è possibile con la pensione di vecchiiaia a 67 anni (età che dovrà essere adeguata negli anni successivi in base all’aspettativa di vita) con un’ anzianità contributiva di almeno 20 anni.

Ci sono poi diverse modalità di pensionamento anticipato, tra cui l’Ape volontario o sociale, Isopensione, Quota 102, pensione anticipata per mansioni usuranti e infine pensioni per i lavoratori precoci e Opzione donna. Resta la possibilità di anticipare il pensionamento rispetto ai 67 anni. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Modello 730: accesso e istruzioni per la precompilata 2022.

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730/2022 precompilato, modalità di accesso.

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili le modalità di accesso, di consultazione e di invio della dichiarazione Mod. 730/2022 precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati.

Dunque come chiarito sul sito delle Entrate l’accesso al modello precompilato ed ai dati utilizzati (compresi i dati comunicati dai soggetti terzi relativamente a redditi e compensi erogati al soggetto, oneri detraibili e deducibili) è consentito ai contribuenti dal 23 maggio 2022; inoltre sarà possibile modificare e inviare, o accettare senza modifiche la dichiarazione solo a partire dal 31 maggio 2022. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

L’Assemblea non può stabilire i posti auto in modo definitivo.

Poteri in condominio.

L’assemblea dei condòmini è sprovvista di poteri decisionali sull’assegnazione in via esclusiva di date parti comuni, come quelle riguardanti gli stalli dell’area di parcheggio.

Lo dice la Corte di Cassazione con ordinanza 15613 del 17 maggio 2022 (giudice relatore Antonio Scarpa), cassando con rinvio una sentenza di merito.

L’assemblea, quindi, non può validamente contemplare la definitiva assegnazione nominativa a favore di singoli condòmini, in via esclusiva e per un tempo indefinito, di posti fissi nel cortile comune per il parcheggio delle autovetture, né trasformare l’originaria destinazione del bene comune rendendone inservibili talune parti dell’edificio all’uso o al godimento anche di un singolo condomino, né addirittura procedere alla divisione del bene comune con l’attribuzione di singole porzioni individuali, occorrendo a tal fine l’espressione di una volontà contrattuale e quindi il consenso di tutti i condòmini. (Leggi l’articolo)

Fonte:IlSole24Ore

Accesso telematico alle planimetrie catastali per gli agenti immobiliari: pubblicato il provvedimento.

La Consulta interassociativa nazionale dell’intermediazione immobiliare (Fimaa-Fiaip-Anama) accoglie con soddisfazione la notizia della pubblicazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che definisce le modalità di consultazione telematica da parte degli agenti immobiliari delle planimetrie catastali.

Con la pubblicazione del provvedimento regolamentare, lo scorso 20 maggio finalmente, è stata data attuazione alla legge n.233/2021 (conversione in legge del Dl 152/2021 sul Pnrr), che permette la consultazione telematica delle planimetrie catastali anche agli agenti immobiliari, riconoscendone in tal modo la centralità della professione e l’elevata competenza che mettono a disposizione della collettività.

La data di attivazione del servizio sarà resa nota con un comunicato del direttore dell’Agenzia delle Entrate che sarà pubblicato sul sito internet dell’Agenzia, unitamente alle istruzioni per l’accesso al servizio stesso, per la compilazione della richiesta e per l’estrazione delle planimetrie. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Bonus 200 euro per pensionati e lavoratori.

cartello bonus tra le mani

Il bonus da 200 euro, misura una tantum per lavoratori e pensionati, è previsto per contrastare il caro prezzi, in sede di conversione i dettagli della misura e nuovi destinatari.

Bonus 200 euro: a chi spetta.

Il bonus, inizialmente previsto per lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati, in sede di conversione, è stato esteso ad altre categorie e in relazione ai beneficiari iniziali sono stati previsti limiti e requisiti ulteriori e specifici.

Questi i beneficiari ulteriori del bonus 200 euro una tantum:

  • titolari di Naspi, Discoll e disoccupazione agricola;
  • lavoratori domestici;
  • co.co.co iscritti alla gestione separata INPS;
  • lavoratori che hanno ricevuto le indennità previste dal decreto Sostegni e dal Sostegni bis;
  • stagionali, intermittenti e lavoratori a tempo determinato;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • incaricati alle vendite a domicilio;
  • percettori del reddito di cittadinanza. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Fotovoltaico: come autoprodurre energia in condominio.

Impianto fotovoltaico

La soluzione per ridurre la bolletta dell’energia elettrica in condominio: l’iter per l’installazione di impianti fotovoltaici condominiali e privati.

Impianti fotovoltaici in condominio.

L’ art. 1122 bis c.c. consente l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato.

La produzione di energia rinnovabile è oramai fondamentale e l’installazione di impianti può essere eseguita in qualunque luogo comune purchè idoneo, come ad esempio il lastrico solare o qualunque altro bene comune.

La legge non pone limiti alle parti condominiali dove posizionare la struttura individuale.

Anche la compagine condominiale può decidere di installare sistemi fotovoltaici in un fabbricato apportando benefici a tutti i condòmini. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus idrico, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

rubinetto con poca acqua

Bonus idrico e novità della legge di Bilancio 2022.

Crediti d’imposta e novità della  Legge di Bilancio 2022.

In una circolare i chiarimenti dell’Agenzia sulle novità in materia di crediti d’imposta introdotte dalla Legge di Bilancio 2022. Il bonus idrico o acqua potabile è stato istituito con la Legge di Bilancio 2021.

La Manovra del 2022 lo ha prorogato fino a tutto il 2023. Obiettivo dell’agevolazione è quello di favorire il risparmio di risorse idriche, mediante l’erogazione di incentivo sui lavori di efficientamento dei sanitari.

Con la circolare n. 14/E, le Entrate illustrano la disciplina delle diverse agevolazioni.
In particolare, una parte è dedicata al bonus acqua potabile, il credito d’imposta per l’acquisto e l’installazione di sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua potabile per il consumo umano, che può essere fruito per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Diritto di recesso: cos’è e come si esercita.

donna che si libera da catene con contratto strappato evoca recesso contratto

Il diritto di recesso o diritto di ripensamento, disciplinato dagli artt. 52 e ss. del Codice del consumo, consente al consumatore di sciogliere unilateralmente il contratto di acquisto di un bene o servizio entro 14 giorni senza penali.

Cos’è il diritto di recesso.

Il Diritto di recesso consente al consumatore di svincolarsi anticipatamente da un contratto senza addurre particolari motivazioni e, per tale motivo, è spesso chiamato anche diritto di ripensamento.

Si tratta chiaramente una facoltà eccezionale, che deroga alle regole generali ed è posta a tutela della parte contraente che, in ragione delle particolari circostanze in cui è stato stipulato il contratto si trova in una posizione di debolezza rispetto all’altra.

Proprio per tale ragione il Diritto di recesso disciplinato dal codice del consumo è esercitabile solo in casi particolari, predeterminati dalla legge.

Prima di analizzarlo, va precisato che, quando si parla di consumatore e di professionista, si allude alle qualifiche così come definite dal codice del consumo, in forza del quale è consumatore colui che agisce per scopi estranei all’attività commerciale o professionale e si premura di acquistare beni o servizi, mentre è professionista colui che agisce per fini professionali o commerciali. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Servitù di passaggio.

bilancia toga sentenza martello

La servitù di passaggio (artt. 1051-1055), è una servitù prediale posta a carico di un fondo, che può essere coattiva, costituita per atto tra vivi o mortis causa o acquisita per usucapione o destinazione del padre di famiglia.

Cosa sono le servitù.

Prima di parlare della servitù di passaggio, ricordiamo che le servitù (tecnicamente dette servitù prediali dal latino «praedium», fondo, terreno) rappresentano secondo l’art. 1027 c.c., il «peso imposto sopra un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario».
Il codice civile disciplina le servitù nel libro terzo titolo VI artt. 1027 – 1099 e dedica alla servitù di passaggio coattiva, in particolare la sezione IV, artt. 1051-1055.

Cos’è la servitù di passaggio.

La servitù di passaggio si traduce nel diritto di transitare su un terreno altrui.
Nella servitù di passaggio quindi il proprietario del fondo servente è tenuto a consentire il passaggio al proprietario del fondo dominante. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Condominio: disdire il contratto di assicurazione rientra tra i poteri dell’amministratore.

foglio con contratto strappato

Non incide sulla validità o anticipata risoluzione del rapporto, ma solo sulla necessità che il contratto non venga tacitamente rinnovato alle medesime condizioni.

Disdetta contratto di assicurazione e poteri dell’amministrazione.

La disdetta al contratto di assicurazione è atto certamente rientrante nei poteri dell’amministratore. Non incide sulla validità o anticipata risoluzione del rapporto, ma solo sulla necessità che il contratto non venga tacitamente rinnovato alle medesime condizioni.

Il Fatto

Un condominio Milanese citava in giudizio innanzi al Tribunale la propria compagnia assicurativa. Si opponeva al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Milano a favore della stessa per il pagamento del premio relativo alla polizza.

Nel maggio 2013 le parti stipulavano una polizza con previsione di tacito rinnovo al termine del periodo di validità contrattualmente stabilito (durata annuale). Nel giugno 2018 l’amministratore del Condominio inviava disdetta per la scadenza del contratto al maggio 2019. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Diritto di prelazione.

Il diritto di prelazione, frutto dell’estensione del patto di preferenza di cui all’art. 1566 c.c., si acquista per legge o per volontà delle parti e permette a parità di condizioni di essere preferiti ad altri nella formazione del contratto.

Cos’è il diritto di prelazione.

Il diritto di prelazione attribuisce al titolare una posizione di preferenza rispetto ad altri soggetti, a parità di condizioni, ai fini della costituzione di un determinato negozio giuridico.

Il Il diritto di prelazione può trovare il suo fondamento nella legge (cd. prelazione legale) o nell’accordo delle parti (cd. prelazione volontaria).

La prelazione volontaria.

La prelazione volontaria è quella convenzionalmente prevista dalle parti. Il cd. patto di prelazione, più precisamente, può essere contenuto nel contratto principale o in un contratto distinto.

Tale patto, in ogni caso, ha efficacia meramente obbligatoria e vincola soltanto le parti; in caso di inadempimento del patto di prelazione, pertanto, il contratto stipulato tra il concedente e il terzo rimane valido ed efficace mentre al prelazionario spetta unicamente il diritto al risarcimento del danno. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Catasto e riforma fiscale, le novità.

Iaffitto casa con chiavi

l nuovo catasto potrebbe essere creato nel 2026 e non avrà legami con l’andamento dei prezzi di mercato.

Riforma fiscale e catasto, accordo raggiunto.

Sulla riforma fiscale dopo la stasi e la quasi rottura dei giorni passati si arriva ad «un’intesa con Palazzo Chigi per rivedere gli articoli 2 e 6 della delega fiscale’. Un passaggio che sblocca il centrodestra, che da mesi conduce la ferma opposizione sui nuovi criteri di mappatura degli immobili, l’unica soluzione sarebbe stata la richiesta di fiducia in Aula sul testo originario.

Ora Lega e Forza Italia hanno trovato un accordo col governo. Come chiarito in una nota stampa eliminato ogni riferimento al sistema duale, preservando i regimi cedolari esistenti e garantendo una armonizzazione del sistema fiscale – ed – eliminato ogni riferimento ai valori patrimoniali degli immobili, consentendo l’aggiornamento delle rendite secondo la normativa attualmente in vigore e senza alcuna innovazione di carattere patrimoniale».

Il catasto verrebbe dunque aggiornato progressivamente, ma senza toccare gli attuali criteri. In più «Esclusa anche in questo caso la possibilità di nuove tasse sulla casa». Il testo torna ora in commissione. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus facciate e decreto antifrodi.

decorazioni sulle facciate di palazzi olandesi
Il bonus facciate e le modifiche apportate dal decreto antifrodi sulla cessione del credito e sul credito d’imposta.
La legge di bilancio del 2020, all’art. 1, co. 219-223, L.160/2019, ha introdotto una detrazione dell’imposta lorda pari al 90% delle spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B, ai sensi del D.M. 2.4.1968, n. 1444.

Il co. 39, art. 1 della L. 234/2021 proroga l’agevolazione anche per le spese sostenute nel 2022, prevedendo, però, una detrazione del 60%.

Il comma 219 della legge di bilancio  non individua particolari requisiti soggettivi per l’ottenimento di tale bonus, tant’è che possono fruire dell’agevolazione sia i soggetti residenti che quelli non residenti che possiedono l’immobile in qualità di proprietario, nudo proprietario o titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
Pertanto, possono fruire della detrazione dell’imposta le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali). (continua)
Fonte:StudioCataldi

Bonus 200 euro per pensionati e lavoratori.

cartello bonus tra le mani

Il bonus da 200 euro, misura una tantum per lavoratori e pensionati con redditi fino ai 35.000 euro, è previsto per contrastare il caro prezzi, per finanziarlo salgono le imposte per le imprese del settore energia.

Bonus 200 euro: a chi spetta.

Le categorie dei beneficiari del bonus sono, come anticipato:

  • i lavoratori dipendenti;
  • i lavoratori autonomi
  • i pensionati.

Per i dipendenti e i pensionati il requisito distintivo è il reddito, che non deve superare i 35.000 all’anno, salvo variazioni. In questo caso l’assegno sarà uguale per tutti.

Ancora incerto invece il meccanismo per il riconoscimento dei bonus in favore dei lavoratori autonomi. Per loro sarà quindi necessario attendere l’emanazione del decreto attuativo.

Come si richiede.

I pensionati troveranno il bonus nel cedolino della pensione. I lavoratori invece se lo vedranno accreditare nella busta paga, che quindi sarà più sostanziosa.

I tempi al momento non sono certi. Si prevede che i pensionati probabilmente lo vedranno nel cedolino di luglio, mentre i lavoratori dipendenti tra giugno e luglio. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Nulla la nomina dell’amministratore di condominio se non viene specificato il compenso.

case in affitto impilate su colonna di soldi

Nullità nomina amministratore condominio.

E’ nulla la nomina dell’amministratore di condominio se nella delibera non viene specificato il compenso. è quanto affermato dalla Cassazione nell’ordinanza n. 12927/2022.

Fatto

Una condomina impugnava la delibera assembleare del 24 giugno 2016, tra le lamentele precisava che la nomina dell’amministratore era avvenuta senza che fosse stato specificato il compenso per l’attività da svolgere.

Il Tribunale di Udine affermava che la nomina dell’amministratore era stata deliberata all’unanimità dall’assemblea condominiale del 13 febbraio 2016, non impugnata, e l’attrice aveva poi soltanto dedotto la nullità derivata delle delibere del 24 giugno 2016.

La Corte d’appello di Trieste, soffermandosi proprio sulla nullità della nomina dell’amministratore per violazione dell’art. 1129, comma 14, c.c., ha sostenuto che l’ammontare del compenso richiesto non deve necessariamente essere indicato nella delibera che conferisce l’incarico, né emergere dal verbale, che risultava un preventivo datato 10 febbraio 2016, sottoscritto ed indirizzato ai condomini, e che parimenti risultava redatto dopo l’assemblea del 13 febbraio 2016 un bilancio preventivo, con riparto e piano rate, ove si indicava il compenso dell’amministratore. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Residenza: la guida completa.

una casa di proprieta

La residenza è il luogo in cui un soggetto ha la propria dimora abituale, secondo quanto sancito dall’art. 43 del codice civile. Va dichiarata all’anagrafe del comune di riferimento e, in caso di cambio, anche presso il comune che si abbandona.

Residenza: significato.

La residenza si identifica con il luogo in cui un soggetto abita con stabilità, ovverosia in maniera duratura, sebbene non perpetua.

Essa va dichiarata presso l’anagrafe del Comune di riferimento ed, eventualmente, anche presso quello del Comune che, con il cambio di residenza, si abbandona.

Requisiti residenza.

Per poter stabilire la residenza in un determinato appartamento, occorre che quest’ultimo sia:

  • posseduto in maniera non abusiva e, quindi, in forza di uno specifico titolo (proprietà, locazione, comodato …)
  • agibile e accatastato;
  • dotato di arredi, allacci e utenze e, in generale, idoneo a garantire a chi vi abita una vita decorosa. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Decreto bollette 2022.

taglio dei costi con le forbici

Decreto bollette 2022: approvato definitivamente dal Parlamento il testo di conversione in legge del dl che vuole sostenere imprese e famiglia contro il rincaro dei prezzi delle bollette di energia elettrica e gas.

Decreto bollette 2022: le misure urgenti.

Sul decreto bollette 2022 (n. 17/2022) arriva il si della Camera.

Il provvedimento mira a convertire il decreto che introduce misure urgenti al fine di contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale, dare impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili e rilanciare le politiche industriali.

Il testo, che passa al Senato “blindato” dovendo essere convertito in legge entro il 30 aprile, contiene interventi dedicati al settore dell’energia, ma non mancano novità in materia di automotive, attraverso il riconoscimento di incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti per favorire la transizione al verde.

Previsti poi lo stanziamento di risorse per il contenimento del Covid, la rigenerazione urbana, contributi agli enti territoriali di ogni livello, interventi di solidarietà in favore delle famiglie dei sanitari, disposizioni relative al tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari e quello del processo e infine anagrafe dei dipendenti della PA. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

 

Come fare testamento: tutti i modi per disporre dei propri beni.

martello e targa con parole diritto successione

Il testamento, ex art. 587 del codice civile, è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.

Come fare testamento.

Il testamento è un documento molto importante nella giurisdizione italiana e internazionale perché permette di decidere come disporre dei propri beni in case di morte naturale o improvvisa. Chi redige o fa redigere il testamento per disporre dei suoi beni in caso di morte viene chiamato testatore mentre gli enti e le persone che ricevono i beni sono i beneficiari.

Secondo il nostro Codice Civile “il testamento” è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse”.

Fatta questa premessa, dal punto di vista formale, è possibile scegliere tra diversi modi di fare testamento. Vediamoli nel dettaglio.

Il testamento olografo.

Il testamento olografo, disciplinato dall’art. 602 del Codice Civile, è il testamento più semplice e facile di tutti. In questo caso il testatore non deve fare altro che scrivere di proprio pugno l’intero testamento, datarlo e firmarlo. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Operazione termostato, cosa cambia dal 1° maggio.

La temperatura non dovrà essere superiore ai 19° d’inverno e non dovrà essere minore ai 27° d’estate, con tolleranza di due gradi.

Mai temperature più basse di 25 gradi.

È stato chiamato “Operazione termostato” il provvedimento dell’Esecutivo per fronteggiare il caro energetico. Il decreto Bollette, convertito in legge dal Senato, introduce novità importanti.

Negli uffici dei ministeri, negli enti locali e nelle scuole, la temperatura dei condizionatori non potrà essere inferiore a 27 gradi, con un margine di tolleranza di due gradi. Gli uffici pubblici non potranno mai avere una temperatura più bassa di 25 gradi.

Questa norma varrà fino al 31 marzo 2023. D’inverno, infatti, il termosifone non potrà far arrivare la temperatura sopra i 19 gradi.

Chi non è soggetto all’obbligo.

Escluse le abitazioni private, ospedali e le case di cura. Il provvedimento ha stabilito inoltre l’azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico: la norma vale per tutte le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kw; utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. (continua)

Fonte:StdioCataldi

 

Provvigione Immobiliare negli Atti Notarili: FIMAA chiede di eliminarla.

La senatrice Roberta Ferrero ha recentemente proposto un emendamento al Ddl Concorrenza affinché venga tolto l’obbligo di indicare la provvigione spettante all’agente immobiliare negli atti notarili. Plaude la Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari. Ecco i dettagli.

Provvigioni agenzia immobiliare: i due emendamenti.

Gli emendamenti per togliere il vincolo che obbliga a indicare non solo la mediazione dell’agente immobiliare nella compravendita, ma anche la sua provvigione sono in realtà due, entrambi proposti dalla senatrice Ferrero con il sostegno di Fimaa.

La proposta è quella di sostituire le parole: ”l’ammontare della spesa sostenuta” con ”il numero di fattura emessa”. L’obiettivo, come dichiarato dalla stessa senatrice, è “assicurare maggiore libertà e iniziativa economica al settore immobiliare e tutelare la privacy delle parti”.

Quando è stato introdotto l’obbligo

Risale al 2006, precisamente con il comma 22 dell’articolo 35 del decreto legge 223, l’introduzione di nuovi obblighi a carico delle parti coinvolte in una compravendita. In particolare, se una o entrambe le parti si avvalgono di un mediatore, nell’atto notarile devono indicare sia a quanto ammonta la spesa sostenuta sia le modalità di pagamento, oltre alla partita Iva e al codice fiscale dell’agente immobiliare. In caso di omissioni o dichiarazioni fallaci sono previste sanzioni.

 

Il Superbonus accelera ancora più facile la cessione del credito.

Le banche sI sono fermate. La corsa delle ultime settimane ha spinto gli istituti a serrare subito gli sportelli alle nuove richieste di cessione dei bonus edilizi.

Le domande ormai, nel complesso, hanno superato la soglia dei 40 miliardi di Euro. Dopo lo stop agli sconti di inizio anno a causa delle maxi-truffe e del decreto del governo che ha limitato le cessioni per contenerle, il flusso è ripreso.

Spinto dalla correzione di rotta di Palazzo Chígi e Tesoro che hanno riaperto alle cessioni multiple dei crediti. Prima fissando un tetto massimo a tre passaggi di mano, poi portato a quattro la settimana scorsa con il decreto energia. La macchina degli sconti, però, ha di nuovo tirato il freno a mano.

Effetto collaterale del nuovo sistema che. di fatto, prevede che l’acquirente ultimo sia una banca o un’assicurazione. E le banche hanno finito il loro “spazio”. Un Istituto può comprare bonus fiscali solo fin quando il suo debito fiscale nei confronti dello Stato lo permette,pPiù bonus compra più riduce il debito. Se lo azzera i bonus scontati diventerebbero una perdita. Intesa, che ha chiuso a nuove operazioni, avrebbe già scontato 20 miliardi. Poste ne ha comprati quasi 8 miliardi su un limite di 9 miliardi di “spazio”.

Il Superbonus insomma, rischia di restare senza ossigeno finanziario. Il governo, come si diceva, ha approvato con il decreto energia la possibilità di una “quarta” cessione per le banche. Queste ultime, dunque, potranno cedere i bonus a loro clienti che hanno spazio fiscale per poterlo detrarre dalle tasse. (continua)

Fonte:IlMessaggero

Spiaggia pubblica.

vacanza spiaggia sole ferie

La spiaggia pubblica comprende la battigia, in cui, anche se in concessione a privati, i cittadini possono accedere e transitare. Concessioni che in Italia, a causa delle proroghe automatiche, non risultano conformi al quadro normativo europeo.

Spiagge pubbliche: demanio marittimo.

Le spiagge pubbliche, assieme al lido del mare costituiscono il demanio marittimo. A stabilirlo è l’art. 822 del codice civile, il quale dispone proprio e nello specifico che il lido del mare e la spiaggia fanno parte del demanio marittimo dello Stato: sono, cioè, beni di proprietà dello Stato (o delle Regioni, delle Province, dei Comuni), inalienabiliinespropriabili e destinati a servire bisogni della collettività.
La proprietà della spiaggia da parte dello Stato ne rende libero l’utilizzo balneare. Dal momento infatti in cui la spiaggia resta dello Stato e non viene data in concessione a un privato, essa è “libera” e quindi disponibile in modalità gratuita al pubblico.
In questo caso, sempre nel rispetto della buona educazione e del rispetto degli altri, sulla spiaggia pubblica è possibile prendere il sole con lettino, ombrellone e asciugamani propri, fare passeggiate e giocare con la sabbia. (continua)
Fonte:StudioCataldi

Posti auto in condominio: no all’assegnazione esclusiva e definitiva.

Moscow, Russia – May, 15, 2019: cars on a parking in Moscow

Per la Cassazione, i posti auto in condominio non possono essere assegnati in via esclusiva e per un tempo indefinito.

Posti auto in condominio.

Nè l’assemblea, nè il regolamento possono prevedere l’attribuzione esclusiva e definitiva dei posti auto in condominio. E’ quanto ha chiarito la Cassazione (con la sentenza n. 9069/2022.

La vicenda.

Un condòmino proprietario di un locale commerciale impugnava innanzi al Tribunale di Teramo due delibere assembleari.

L’ assemblea aveva stabilito l’assegnazione individuale e nominativa dei posti auto compresi nell’area del condominio adibita a parcheggio, alla stregua del regolamento condominiale in favore dei soli trentacinque condòmini proprietari delle unità abitative dell’edificio, escludendo pertanto dal godimento dell’area i condòmini proprietari dei locali commerciali. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Registro delle opposizioni: addio al telemarketing selvaggio.

cartello di stop a telefonate indesiderate

Il Registro delle opposizioni, il cui regolamento attuativo, emanato ai sensi della legge n. 5/2018 è entrato in vigore il 13 aprile 2022 prevede la possibilità di opporsi anche al telemarketing sui numeri mobili.

Registro delle opposizioni anche per i cellulari.

Il Registro delle opposizioni, il cui regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 marzo 2022 ed in vigore dal 13 aprile 2022, sarà attivo dal 27 luglio 2022, giorno a partire dal quale i cittadini potranno iscrivere anche il numero del cellulare per non ricevere chiamate di telemarketing indesiderate.

Il regolamento fa sue anche le novità introdotte dal d.l. “capienze” n. 139/2021 che ha esteso il diritto di opposizione su mobile non solo alle chiamate di tele marketing effettuate dall’operatore, ma anche quelle automatizzate. In questo modo la tutela degli utenti è massima. (continua)

Fonte:Studiocataldi

 

Mediatore, Mandatario Agente e Procacciatore d’affari.

Nel mercato merceologico compaiono soggetti che, da un punto di vista di inquadramento giuridico, a vario titolo intervengono nelle trattative commerciali.

La figura di riferimento, per la sua storia e per la sua maggiore diffusione, è quella del mediatore (conosciuta sin dai tempi degli antichi persiani).

Al fianco di tale figura, nel mercato nazionale, sono presenti anche altre figure, che differenziano la loro qualificazione giuridica soprattutto con riferimento all’equidistanza che devono rispettare, o meno, nei confronti dei contraenti ( venditore e acquirente ) ed alla continuità del rapporto che le lega a tali soggetti,

Mediatore (ex artt. 1754 e ss. cod. cív.): è colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato alle stesse da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza. Può agire autonomamente o su incarico di una delle parti (nel qual caso si configura la c.d. mediazione atipica).

La sua attività si caratterizza per l’imparzialità rispetto alle parti messe in contatto, e per il fatto di maturare un compenso (provvigione) nei confronti di entrambi i contraenti solo se l’affare viene concluso. È sottoposto ad una disciplina normativa specifica (legge 39/89) che prevede la sussistenza di particolari requisiti di professionalità (titolo di studio, frequenza di un corso e superamento dell’esame abilitativo), l’iscrizione al REA, una polizza professionale obbligatoria e la vigilanza sull’attività da parte della CCIAA. (continua)

Fonte: IlCorrierevinicolo

Agevolazioni prima casa.

Le agevolazioni prima casa, destinate a chi acquista la prima abitazione, prevedono il pagamento in misura ridotta di determinate imposte nel rispetto di certe condizioni e solo per certi soggetti e categorie di immobili.

Agevolazioni prima casa: cosa sono.

Le agevolazioni prima casa consistono in benefici di natura fiscale, che la legge riconosce a chi acquista la sua prima abitazione. Dette agevolazioni però richiedono il rispetto di determinati requisiti. Le agevolazioni sono previste infatti in relazione a determinate categorie catastali di immobili, situati in un certo luogo e in favore di certi soggetti.

Categorie catastali ammesse.

Le agevolazioni prima casa spettano se l’immobile che si intende acquistare appartiene alle seguenti categorie catastali:
  • A/2 (abitazioni di tipo civile)
  • A/3 (abitazioni di tipo economico)
  • A/4 (abitazioni di tipo popolare)
  • A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
  • A/6 (abitazioni di tipo rurale)
  • A/7 (abitazioni in villini)
  • A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Disattivazione utenza telefonica: non sono dovute spese.

La Cassazione conferma la decisione di entrambi i giudici di merito che nell’accogliere la domanda di una utente telefonica hanno imposto alla compagnia telefonica la restituzione della somma richiesta per la disattivazione.

Spesa disattivazione compagnia telefonica.

Le spese per il recesso anticipato dal contratto telefonico dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni, non sono più dovute, fatte salve le spese giustificate dai costi dell’operatore che in ogni caso, come prevede il decreto 7/2007 “sono commisurate al valore del contratto e ai costi reali sopportati dall’azienda, ovvero ai costi sostenuti per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio, e comunque rese note al consumatore al momento della pubblicizzazione dell’offerta e in fase di sottoscrizione del contratto, nonché comunicate, in via generale, all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, esplicitando analiticamente la composizione di ciascuna voce e la rispettiva giustificazione economica”.

Non sono quindi dovuti i costi di € 35,18 che un operatore chiede alla cliente con la quale non è intercorso un contratto scritto, in grado di renderla edotta delle condizioni generali dell’accordo.

Queste in sintesi le conclusioni della Cassazione nella vicenda di cui si è occupata con la sentenza n. 10039/2022. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Condominio. Lavori in casa, comunicazione amministratori rinviata al 19 aprile.

Proroga last minute da ieri al 19 aprile 2022 per l’invio alle Entrate delle Comunicazioni dei dati di tutti i bonus edili spettanti per le spese sostenute nel 2021 per i lavori sulle parti comuni, che va trasmessa dagli amministratori di condominio (anche se condomìni minimi con amministratore o senza, se è stata effettuata la cessione del credito).

La proroga, però, non risolve il problema che la comunicazione per le opzioni di cessione o sconto in fattura, che contiene le informazioni da inserire nella prima comunicazione, scadrà successivamente, cioè il 29 aprile 2022.

Quest’anno, quindi, molte dichiarazioni precompilate conterranno dati errati e dovranno essere modificate pro fisco, in quanto, in base ai dati inviati entro il 19 aprile 2022 dagli amministratori di condominio, molte spese edili su parti comuni genereranno «solo» oneri detraibili dall’Irpef nel modello 730 o nel modello Redditi PF 2022 precompilati, ma in realtà dal 20 aprile al 29 aprile 2022, molti di questi crediti d’imposta potrebbero essere ancora ceduti a terzi, tramite l’invio del relativo modello, o si potranno inviare alle Entrate le Comunicazioni degli sconti in fattura, già previsti negli accordi e indicati in fattura. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

 

Dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

timbro di dichiarazione dal notaio

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è prevista e disciplinata dall’art. 47 del DPR 445/2000 e sostituisce l’atto notorio nei rapporti con la PA e i concessionari di servizi pubblici per finalità di semplificazione.

Cos’è la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

La dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio sostituisce l’atto notorio relativo a stati, qualità personali o fatti a diretta conoscenza dell’interessato quando resa e sottoscritta dallo stesso, nelle modalità previste dall’art. 38 del DPR. n. 445/2000 che contiene il “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.”

Le dichiarazioni hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono.

Disciplina di riferimento

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è disciplinata nello specifico dall’art. 47 del suddetto TU DPR 445/2000, che la definisce, ne stabilisce il contenuto e a che cosa serve. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus acqua potabile.

Il bonus idrico, spettante fino a 1000 euro per le abitazioni e fino a 5000 euro per gli immobili commerciali e istituzionali, è un credito di imposta che spetta a chi acquista sistemi che migliorano l’acqua degli acquedotti per il consumo umano.

Cos’è il bonus acqua potabile.

Il bonus idrico, in vigore dal primo gennaio 2021 e previsto dalla legge di bilancio per il triennio 2021-2023, consiste in un credito d’imposta del 50% da calcolarsi sulle spese sostenute per migliorare la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.

L’agevolazione è riconosciuta entro determinati limiti di importo per ogni beneficiario, in relazione alle spese sostenute per determinate opere di efficientamento idrico. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Rinuncia all’eredità.

La rinuncia all’eredità  è l’atto con cui il quale il chiamato all’eredità dichiara di non accettarla. In questo modo egli non subentra nella posizione giuridica del defunto. Per rinunciare occorre rendere una dichiarazione scritta nella cancelleria del tribunale o davanti a un notaio.

Cos’è la rinuncia all’eredità.

La rinuncia all’eredità è una dichiarazione formale con la quale il chiamato dichiara di non voler accettare l’eredità. Con la rinuncia costui non subentra nella posizione del de cuius.

Trattasi di un negozio giuridico unilaterale e non recettizio, la cui efficacia non è condizionata dal ricevimento della sua dichiarazione da un altro soggetto

La rinuncia parziale.

La rinuncia all’eredità è un negozio giuridico puro per cui non può essere parziale e non può essere sottoposta a condizione o a termine. Tali elementi accessori, se apposti rendono nullo l’intero atto di rinuncia, come vedremo più avanti. La rinuncia all’eredità però non comporta anche quella al legato che il de cuius ha disposto nei confronti del chiamato. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Covid e fine stato d’emergenza, cosa cambia dal 1° aprile.

uomini e donne con mascherine per protezione coronavirus

Dal 1° aprile vengono meno una serie di obblighi legati al Green pass e all’uso delle mascherine. Si modificano anche le disposizioni su isolamento e quarantena.

Stop al green pass.

Termina oggi, 31 marzo lo stato d’emergenza per il Covid proclamato dal Governo Conte il 31 gennaio 2020, e più volte prorogato. Così cadranno una serie di obblighi legati al Green pass e all’uso delle mascherine.

Dal 1° aprile il certificato verde non servirà più per entrare in negozi, uffici pubblici, banche e poste, alberghi; per andare dal parrucchiere e dal tabaccaio, per praticare sport outdoor né per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti.

Si allentano le misure relative al green pass. Fino al 30 aprile sarà obbligatorio quello rafforzato (ottenuto cioè con il ciclo vaccinale completo o con la guarigione) per una serie di attività al chiuso, dalle piscine ai convegni, dalle feste alle discoteche.

Ricordiamo che il lavoro agile potrà essere applicato fino al 30 giugno senza stipulare gli accordi individuali con i lavoratori. L’obbligo di certificato verde scade dal 1° aprile su bus e metro, dove però si dovrà continuare a indossare la mascherina Ffp2. Su aerei, navi, traghetti e treni non regionali, invece, fino al 30 aprile servirà il pass base. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Condominio: a chi va fatta la richiesta dei condomini morosi?

casa con punti interrogativi

Per la Corte d’Appello di L’Aquila, la richiesta dei condòmini morosi deve essere rivolta all’amministratore e non al condominio.

Richiesta condomini morosi.

La richiesta dei condòmini morosi deve essere rivolta all’amministratore e non al condominio. E’ quanto ha stabilito la Corte d’Appello di L’Aquila nella sentenza n. 412/2022.

La vicenda.

Una ditta edile, creditrice di un condominio di Rivisondoli (AQ), chiedeva ripetutamente all’amministratore il nominativo dei condòmini morosi, al fine di poter procedere pro quota contro ognuno di essi.
Non ricevendo alcuna risposta ricorreva al Tribunale, precisando nelle conclusioni del ricorso che il condominio fosse obbligato a fornirle ogni informazione necessaria per la conoscenza dei condòmini obbligati nei propri confronti, indicando la misura del credito dovuto da ognuno sino alla concorrenza dell’intera somma.
Il Tribunale civile di Sulmona condannava il condominio a consegnare alla ditta, un elenco completo delle generalità dei morosi. (continua)
Fonte:StudioCataldi

Dichiarazione di successione.

dichiarazione di successione chiusa con ceralacca

La dichiarazione di successione (art. 28 del TU n. 346/1990) è un adempimento fiscale obbligatorio che gli eredi presentano all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dall’apertura della successione al fine di determinare le imposte dovute.

Che cos’è la dichiarazione di successione.

La successione in ambito giuridico rappresenta il meccanismo che permette il trasferimento legittimo e/o testamentario dei rapporti giuridici della persona defunta.

Chiaramente la tipologia di rapporti presi in considerazione possono essere sia attivi che passivi; vengono chiamati all’eredità tutti i soggetti fino al sesto grado di parentela, considerati per l’appunto aventi diritto alla successione.

Le disposizioni legali della dichiarazione di successione e delle sue modalità di esecuzione sono regolamentate dal TU n. 346/1990.

Come si fa la dichiarazione di successione

Trattandosi di una procedura principalmente di carattere fiscale, la dichiarazione di successione va ultimata mediante comunicazione presso l’agenzia delle entrate.

Il sito dell’ente precedentemente citato fornisce direttamente online il modulo per la dichiarazione che può essere effettuato da tutte le personalità giuridiche che rientrano nel diritto. Nello specifico, sono chiamati ad e esercitare il diritto alla successione tutti coloro che sono menzionati nel documento relativo ai beni ereditari, i curatori dell’eredità giacente, gli esecutori testamentari e tutti gli amministratori dell’eredità. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Nuove regole Covid: cosa cambia dal 1° aprile.

news sul coronavirus

Decreto riaperture 2022: in vigore dal 25 marzo le nuove regole Covid con le disposizioni su obbligo vaccinale, green pass e mascherine.

Numerose le novità introdotte dal testo che dovrebbe finalmente consentire un ritorno alla normalità ma che di fatto “riserva” all’esecutivo la possibilità di intervenire fino al 31 dicembre, pur in assenza dello stato d’emergenza, adottando una o più ordinanze contenenti misure derogatorie semplicemente comunicandole alle Camere.

Isolamento e autosorveglianza.

Dal 1° aprile 2022 continua ad essere fatto divieto, per le persone risultate positive al Covid-19, di spostarsi dalla propria abitazione o dimora fino a quando non ci sarà un ufficiale certificato di guarigione. La cessazione del regime di isolamento consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare.

Chiunque sia entrato in contatto con persone positive al Covid-19 dovrà applicare una autosorveglianza, la quale consisterà nell’indossare dispositivi di protezione di tipo FFP2 qualora si trovassero al chiuso o in luoghi affollati, questo fino al decimo giorno dalla data dell’ultimo contatto con il soggetto positivo. Il test antigenico o molecolare dovrà essere effettuato, presso la propria abitazione, soltanto nel caso in cui compaiano dei sintomi. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Amministratore e spese condominiali.

L’amministratore ha il compito di incassare le spese deliberate secondo la ripartizione delle tabelle millesimali nel rispetto del preventivo e consuntivo di spesa annuale.

Rendiconto annuale.

Tale documento è chiamato nella pratica anche consuntivo, e rappresenta un documento contabile dettagliato della gestione amministrativa che espone le spese e le entrate, raggruppate per motivazioni omogenee secondo le disposizioni di legge e/o del Regolamento condominiale.
E’ importante che le spese siano impostate in modo da distinguere quelle ordinarie da quelle straordinarie.
Oltre alle voci di entrata e di uscita, il rendiconto deve contenere ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale del condominio, ai fondi disponibili e alle eventuali riserve e deve essere composto da un registro della contabilità, nel quale vanno annotati i singoli movimenti in entrata e in uscita entro trenta giorni da quello dell’effettuazione, un riepilogo finanziario e una nota sintetica esplicativa della gestione con i rapporti in corso e quelli pendenti.
Nel riepilogo finanziario, meglio conosciuto come bilancio consuntivo, devono essere elencate tutte le spese sostenute per il condominio durante l’anno di gestione appena concluso; rappresenta, in pratica, lo stato. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Dl energia, taglio al prezzo del carburante e altre misure.

bandiera italiana su tavolo meeting

Bollette, imprese ed energia: il decreto Draghi.

Taglio al prezzo del carburante, bollette a rate e crediti d’imposta per le imprese.

Le misure del decreto Energia per intervenire subito, con 4,4 miliardi, e difendere il potere di acquisto delle famiglie e il tessuto imprenditoriale, soprattutto quello più esposto con Russia e Ucraina. Risorse pubbliche appena sfiorate, grazie alla tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche.

Oltre alle misure sull’accoglienza umanitaria, il decreto riporta i provvedimenti per il contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, misure in tema di prezzi dell’energia, sostegni alle imprese e presidi a tutela delle imprese nazionali

Bonus carburante e limitazioni degli aumenti.

Riguardo al contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia vengono ridotte le accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. Grazie alla misura ci sarà una riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.

Arriva anche il bonus carburante: per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Condominio: aggressione del cane e responsabilità ex art. 2052 c.c.

cane aggressivo cerca di scappare dal padrone per mordere

Aggressione di un’anziana da parte di un cane.

Il fatto che ha originato la sentenza in commento (l’aggressione di una persona da parte di un cane) è un accadimento ricorsivo le cui conseguenze, non poche volte, sono serie.

Sia in termini di lesioni subite da colui che subisce l’aggressione sia in termini di risarcimento a cui viene condannato il proprietario dell’animale.

Questa sentenza ne è la dimostrazione, se mai ve ne fosse stato bisogno. La vicenda, per l’entità del risarcimento a cui è stato condannato il proprietario del cane, per i criteri della sua liquidazione, per le motivazioni rassegnate in sentenza, merita particolare menzione.

Il fatto.

Caia, ultraottantenne, nel mentre si incammina in direzione dell’ingresso condominiale del fabbricato ove vive il di lei figlio e dopo aver percorso solo pochi passi lasciandosi alle spalle un cancellato di ingresso, viene attaccata da un cane meticcio di proprietà di Tizio, lasciato libero nel giardino condominiale, privo di museruola e di guinzaglio.

Importanti i danni riportati da Caia (frattura della spalla destra e del polso sinistro, ferita al volto da morsicatura). Ricoverata in ospedale l’anziana signora inizia a manifestare un drastico e irreversibile scadimento delle capacità cognitive e, purtroppo, morirà nelle more del ricorso per accertamento tecnico che ha preceduto il giudizio ordinario. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus mobili ed elettrodomestici.

Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione Irpef pari al 50% che si applica in caso di acquisto di grandi elettrodomestici e di mobili destinati  all’arredamento di un immobile che deve essere ristrutturato.

Cos’è il bonus mobili

In particolare, il bonus mobili spetta in caso di acquisto:

  • di elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A per i forni, classe non inferiore alla E per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici, di classe non inferiore alla F per congelatori e frigoriferi e ancora per apparecchi per la cottura, microonde, stufe elettriche, piastre elettriche, apparecchi per il riscaldamento elettrici, ventilatori e condizionatori elettrici;
  • di mobili nuovi, come letti, cassettiere, armadi, comodini, scrivanie, divani, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. Esclusi invece tendaggi, tende, porte, pavimentazioni e altri complementi d’arredo.
  • La detrazione si estende anche alle spese di trasporto e a quelle di montaggio dei beni acquistati. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Ampliato l’incentivo Giovani, con il bonus affitto scatta la detrazione.

Per i giovani che cercano casa la Legge di bilancio 2022 ha ampliato la portata del bonus affitti, estendendo il limite anagrafico, aggiungendo più possibilità per il tipo di spazio in locazione e allargando di un ulteriore anno il periodo di vigenza dell’incentivo. Innalzato anche l’importo su cui effettuare il recupero fiscale.

L’agevolazione consiste in una detrazione del 20% per gli inquilini tra i 20 e i 31 anni non compiuti (prima erano 30), che dichiarino un reddito entro i 15.493,71 euro: nel 2022 viene riconosciuta per i primi quattro anni di contratto (in precedenza erano tre) e può arrivare fino a duemila euro annui.

In base alla manovra approvata a fine 2021 e in vigore dal 1° gennaio scorso, non è più necessario che l’affitto riguardi un intero alloggio, ma è utilizzabile anche nel caso in cui il contratto si riferisca a una parte dell’unità immobiliare (ad esempio, se l’inquilino è uno studente che occupa una sola stanza).

Requisito indispensabile per usufruire dell’agevolazione anche in questo caso si tratta di una novità introdotta quest’anno è che l’immobile deve rappresentare la residenza del locatario. La Legge di bilancio 2022 ha aumentato l’importo della detrazione: la somma base è di 991,60 euro ma, se in rapporto ai canone versato risulta una cifra più alta, può arrivare fino a un massimo detraibile di 2.000 euro all’anno. (continua)

Fonte:IlPiccolo

SPECIALE BONUS CASA.

Proroga. Anche il nuovo “bonus verde” esteso al 2024. La volontà del legislatore italiano è stata quella di mantenere le facilitazioni economiche per il contribuente, con l’obiettivo di rilanciare l’edilizia privata dopo un lungo periodo di difficoltà. Nonostante i dubbi fino all’ultimo giorno di approvazione della manovra, l’impianto delle agevolazioni fiscali in ambito edilizio è stato rinnovato.

Anche se con alcune variazioni, relative soprattutto al tetto di spesa massima, lo schema delle detrazioni è rimasto pressoché simile a quello che ha trovato spazio nei 12 mesi dello scorso anno. Ecco quindi la proroga fino al 31 dicembre 2024 anche il bonus verde del 36%.

La cifra massima che il contribuente può recuperare è di cinquemila euro ad appartamento, per la sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo, di pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi, e per realizzare coperture a verde e giardini pensili. Il tutto senza dimenticare che le nuove disposizioni per il 2022 hanno allargato lo spettro delle opportunità anche per gli interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. (continua)

Fonte: Il Resto del Carlino

Condominio, vietato chiudere luci e vedute altrui.

Per gli impianti su singoli manufatti di pregio oggetto di specifica notifica è necessario un regime particolare.

Sono edifici per i quali è sempre necessaria l’autorizzazione del ministero della Cultura odi un soggetto delegato. In tutte le altre ipotesi, opera quindi la liberalizzazione introdotta dal DI 17/2022, che considera questi impianti come manutenzione.

Negli edifici di pregio niente pannelli fotovoltaici.

Lo afferma il Tar Toscana (ordinanza 44/2022 del 26 gennaio). Nel negare l’autorizzazione paesaggistica, i giudici hanno precisato che non si può invocare il pregiudizio derivante dal mancato ricorso alle agevolazioni superbonus, perché l’impossibilità di fruire di quest’ultimo non può ritenersi interesse prevalente rispetto alle fondamentali esigenze di tutela di ambiente e paesaggio.

Centri storici e panorami.  La tutela è prevista quando la fruizione della vista risulta da uno specifico titolo di acquisto e riguarda specifici elementi di pregio. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Cosa prevede la riforma del catasto.

casa condominio

La Riforma del catasto, che mira a modificare il sistema di rilevazione dei dati catastali degli immobili, è stata approvata al termine dei lavoro della Commissione Finanze, dopo il rigetto dell’emendamento che voleva eliminare l’art. 6.

Riforma fiscale: revisione del catasto.

Le ragioni sono presto detto. L’art. 6 della legge delega è quello contiene i “Principi e i criteri direttivi per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto fabbricati.

Ora, molti temono che la revisione degli strumenti di mappatura e del catasto possa aprire le porte a un innalzamento delle imposte sul patrimonio immobiliare dei cittadini, anche se la norma, come vedremo, esclude questa eventualità.

Una paura tuttavia talmente forte che nei giorni scorsi l’analisi, la modifica e la soppressione dell’art. 6 sono stati messi sul tavolo come decisivi per la prosecuzione dell’attività dell’esecutivo.

Alla fine però, i lavori della Commissione del 3 marzo 2022, hanno deciso per la conferma della formulazione originaria dell’art. 6, che così dispone: “L’articolo 6 reca la delega al Governo per l’adozione di norme finalizzate a modificare il sistema di rilevazione catastale degli immobili, prevedendo nuovi strumenti da porre a disposizione dei comuni e all’Agenzia delle entrate, atti a facilitare l’individuazione e il corretto classamento degli immobili. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

La polizza fideiussoria e l’assicurazione cauzionale.

indicazione stradale con freccia verso garanzia

Le caratteristiche della garanzia assicurativa fideiussoria come assicurazione cauzionale negli appalti pubblici, secondo la Cassazione Civile.

La garanzia fideiussoria negli appalti pubblici.

La disciplina contestata verteva in materia di garanzia fideiussoria per la cauzione definitiva in tema di contratti pubblici, regolata dall’art.30, comma 2, della legge n.109/1994 e dall’art.113 del d.lgs. n.163/2006, cd. Codice degli appalti (ratione temporis vigente), poiché l’assicuratore sosteneva che il Comune, a fronte del dedotto inadempimento della società garantita, non era stato in grado di giustificare il pregiudizio risentito.
L’amministrazione comunale, però, non aveva escusso la polizza fideiussoria imputandola a titolo di penale e quindi al ritardo in cui era incorsa l’appaltatrice, ma semplicemente in funzione indennitaria e predeterminata dell’importo dovuto, pari al 10% dell’intero contratto.
Il contratto concluso tra il Comune ed la Compagnia di assicurazione andava, quindi, ricondotto alla fattispecie dell'”assicurazione cauzionale”, di cui al ramo n.15, “cauzione: cauzione diretta; cauzione indiretta”, ai sensi dell’art.2, comma 3, del d.lgs. n.209/2005, per cui il garante si obbliga a tenere indenne il beneficiario del nocumento che gli deriva dall’inadempimento del debitore con una somma predeterminata, non necessariamente corrispondente a quella in origine dovuta, senza che il beneficiato debba provare ed allegare il danno effettivamente subito. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Cosa prevede la riforma del catasto.

La Riforma del catasto, che mira a modificare il sistema di rilevazione dei dati catastali degli immobili, è stata approvata al termine dei lavoro della Commissione Finanze, dopo il rigetto dell’emendamento che voleva eliminare l’art. 6.

Riforma fiscale: revisione del catasto.

Le ragioni sono presto detto. L’art. 6 della legge delega è quello contiene i “Principi e i criteri direttivi per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto fabbricati“.

Ora, molti temono che la revisione degli strumenti di mappatura e del catasto possa aprire le porte a un innalzamento delle imposte sul patrimonio immobiliare dei cittadini, anche se la norma, come vedremo, esclude questa eventualità.

Una paura tuttavia talmente forte che nei giorni scorsi l’analisi, la modifica e la soppressione dell’art. 6 sono stati messi sul tavolo come decisivi per la prosecuzione dell’attività dell’esecutivo.

Alla fine però, i lavori della Commissione del 3 marzo 2022, hanno deciso per la conferma della formulazione originaria dell’art. 6, che così dispone: “L’articolo 6 reca la delega al Governo per l’adozione di norme finalizzate a modificare il sistema di rilevazione catastale degli immobili, prevedendo nuovi strumenti da porre a disposizione dei comuni e all’Agenzia delle entrate, atti a facilitare l’individuazione e il corretto classamento degli immobili.

La norma indica altresì i principi e i criteri direttivi che dovranno essere utilizzati per l’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati (da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026). (continua)

Fonte:StudioCataldi

Assegno circolare.

Come funziona l’assegno circolare.

Con l’assegno circolare è la banca emittente che si impegna a pagare in favore del beneficiario dell’assegno una determinata somma di denaro (indicata nel titolo di credito).

Per questo chi riceve in pagamento un assegno circolare ha la certezza di incassare l’importo indicato nel titolo.

La richiesta di assegno circolare

Per poter ottenere tale assegno è necessario farne espressa richiesta a un istituto di credito, il quale lo rilascia dopo che presso di esso sia stata depositata anticipatamente la somma di denaro corrispondente all’importo dell’assegno.

L’assegno circolare può essere richiesto non solo da titolari di conto corrente ma anche da coloro che ne siano sprovvisti.

Le banche emittenti.

L’autorizzazione ad emettere assegni circolari è concessa dalla Banca d’Italia.

Secondo quanto disposto dalla legge assegni, le banche autorizzate all’emissione devono prestare cauzione ed è necessario che abbiano somme disponibili al momento dell’emissione. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Pignoramento e spese condominiali.

Modello di casa con davanti un martello da magistrato

Nei procedimenti di espropriazione immobiliare si pone la questione relativa agli oneri condominiali, ovvero se possono essere considerati come spese processuali che andranno anticipate dal custode o dal creditore procedente.

Pignoramento e spese condominiali: orientamento della Cassazione.

Quando a essere sottoposto a pignoramento è un immobile sito in un condominio, ci si chiede su chi gravino i relativi oneri.
A tal proposito, i giudici di Piazza Cavour (cfr. 12877/2016) hanno sottolineato come la legge ponga a carico del creditore pignorante non solo le spese di giustizia ma anche le spese necessarie al mantenimento in esistenza del bene pignorato, ovvero quelle necessarie all’integrità della sua struttura al fine di evitarne il crollo, o più in generale, il perimento.
Secondo questo orientamento non si renderebbero necessarie le spese che non abbiano un’immediata funzione conservativa della stessa integrità del bene pignorato e, quindi, le spese dirette alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, così come gli oneri condominiali.
Pertanto, alla luce delle suesposte considerazioni le spese condominiali non graverebbero sul creditore procedente, in quanto non imprescindibili per la conservazione del compendio pignorato, né sul custode essendo quest’ultimo solo un ausiliario del giudice che non subentra nei rapporti attivi e passivi facenti capo al debitore. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

La risoluzione del contratto.

In cosa consiste e quali sono le diverse tipologie di risoluzione del contratto: dalla risoluzione per inadempimento, alla risoluzione per impossibilità sopravvenuta e per eccessiva onerosità sopravvenuta.

In cosa consiste la risoluzione del contratto.

La risoluzione del contratto (cfr. artt. 1453 e ss. codice civile) è un istituto che si riferisce a una disfunzione del rapporto contrattuale sopravvenuta e causata da una delle fattispecie espressamente indicate dal codice.

A differenza di quanto accade nei casi di nullità e annullabilità del contratto, la risoluzione opera anche se all’origine, il contratto era stato validamente stipulato ed era esente da vizi.

In questo caso inoltre, a differenza di quanto abbiamo visto accadere nelle ipotesi di rescissione del contratto, la stipula è avvenuta in condizioni per così dire “normali”.

I tipi di risoluzione del contratto indicati dal codice sono tre: la risoluzione per inadempimento; per impossibilità sopravvenuta e per eccessiva onerosità. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Milleproroghe. Nuova sospensione per cambio di residenza o riacquisto entro l’anno.

La normativa emergenziale dettata in conseguenza dell’epidemia da Covid-19 dispiega un notevole impatto nella materia dell’agevolazione per l’acquisto della «prima casa» in quanto si tratta di un ambito nel quale la fruizione del beneficio fiscale è subordinata a una cospicua serie di comportamenti che il contribuente deve tenere o non tenere entro un termine prescritto dalla legge: ad esempio, trasferire la residenza, stipulare un contratto di acquisto, stipulare un contratto di vendita.

L’articolo 24 del D123/2020 aveva disposto una sospensione per 313 giorni (dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020, Vale a dire per lo mesi e sette giorni) di alcuni termini previsti dalla normativa in tema di agevolazione per l’acquisto della «prima casa».

Con il decreto Milleproroghe del 2021 (articolo 3, comma n-quinquies D1183/2020, convertito in legge 21/2021), la scadenza del 31 dicembre 2020 è stata posticipata al 31 dicembre 2021 (la sospensione a quel punto sarebbe durata pertanto 678 giorni).

Infine, con la conversione del Milleproroghe del 2022 (articolo 3, comma 5septies, D1228/2021) approvata definitivamente dal Senato, il termine del 31 dicembre 2021 è stato prorogato al 31 marzo 2022, (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Condominio: i motori dei condizionatori alterano il decoro.

condizionatore installato su parete esterna

Per il tribunale di Udine, i motori dei condizionatori, anche se collocati all’interno della terrazza privata, alterano le linee architettoniche, la simmetria e l’estetica del fabbricato.

Installazione condizionatore sulla facciata condominiale.

Il Tribunale di Udine, con la sentenza n. 107/2022, ha stabilito che l’installazione di un condizionatore sulla facciata condominiale, seppur collocato all’interno della propria terrazza, determina una obiettiva modifica del decoro del fabbricato ed un’alterazione delle linee architettoniche, della simmetria e dell’estetica.

La vicenda.

Con atto di citazione un Condominio di Udine conveniva in Tribunale un condomino, chiedendo la rimozione di due gruppi di condizionamento dell’aria collocati nella sua terrazza per violazione di quanto previsto dall’art. 5 del Regolamento condominiale ed in danno al decoro architettonico del Condominio stesso.

La proprietaria dell’appartamento sito nel Condominio , per sua stessa ammissione, riconosce come proprio il Regolamento condominiale. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

 

La fideiussione.

indicazione stradale con freccia verso garanzia

La fideiussione, ex art. 1936, c.c., è il negozio giuridico con cui un soggetto (fideiussore), si impegna a garantire il creditore dall’inadempimento del debitore, anche a prima richiesta e per debiti futuri.

Che cosa si intende per fideiussione.

La fideiussione è un contratto con il quale un soggetto, chiamato fideiussore, si impegna a garantire l’adempimento dell’obbligazione di un altro soggetto, impegnandosi personalmente. Si caratterizza quindi per la personalità della garanzia fideiussoria e, come vedremo, per l’accessorietà della stessa rispetto all’obbligazione principale.

Il codice civile disciplina la fideiussione all’art. 1936 c.c. descrivendone la nozione dal punto di vista soggettivo e qualificando il fideiussore come “colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui”.

L’obbligo fideiussorio può originare sia dalla legge che dalla volontà privata, di solito trattasi di un contratto che necessita dell’accordo tra fideiussore e creditore, poiché esso mantiene la sua efficacia anche se il debitore (il soggetto tenuto all’adempimento della prestazione garantita) non ne ha conoscenza. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Decreto bollette 2022.

taglio dei costi con le forbici

Decreto bollette 2022: il testo del decreto approvato dal Cdm il 18 febbraio 2022 che vuole sostenere imprese e famiglia contro il rincaro dei prezzi delle bollette di energia elettrica e gas.

Decreto bollette 2022: le misure urgenti.

Sul decreto bollette 2022 arriva il si del Consiglio dei ministri nella giornata di venerdì 18 febbraio.

Il provvedimento introduce misure urgenti al fine di contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale, dare impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili e rilanciare le politiche industriali.

Quasi tutta la prima parte del decreto contiene interventi dedicati al settore dell’energia, ma non mancano novità in materia di automotive, attraverso il riconoscimento di incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti per favorire la transizione al verde.

Previsti poi lo stanziamento di risorse per il contenimento del Covid, la rigenerazione urbana, contributi agli enti territoriali di ogni livello, interventi di solidarietà in favore delle famiglie dei sanitari, disposizioni relative al tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari e quello del processo e infine anagrafe dei dipendenti della PA.

Misure contro il caro bollette di energia e gas

Per contrastare l’aumento dei costi delle bollette relative al consumo dell’energia elettrica ARERA, nel secondo trimestre del 2022, annulla aliquote che si riferiscono agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e a quelle non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, attraverso il trasferimento alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), di 1.800 milioni di euro entro il 31 maggio 2022. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

L’esperto risponde. “Bonus fiscali sui contratti di locazione: tutte le novità per le detrazioni.”

Cresce lo sconto Irpef sugli affitti ai giovani: fino a 2mila euro per 4 anni.

LE NOVITÀ. Detrazione al 20% del canone per i ragazzi da 20 a 31 anni con redditi entro 15.493,71 euro. Restano gli altri bonus per abitazioni principali.

Domanda:

Ho un figlio maggiorenne che vorrebbe affittare una casa per conto suo. Sono previste particolari agevolazioni fiscali se lo fa? E per me che sono in affitto con mia moglie da diversi anni?

Risposta:

Da quest’anno i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti che stipulano un contratto di locazione per l’intera unità immobiliare o porzione di essa in base alla legge 431/1998, possono contare su una detrazione Irpef più generosa.

La legge di Bilancio 2022, infatti, ha riscritto il bonus, incrementando il limite massimo che ora può raggiungere il 20% del canone di locazione.

Novità.  La detrazione “base” che, come negli anni passati, resta pari a 991,60, può arrivare fino a 2.000 euro se, applicando la percentuale del 20% al canone pattuito, risulta un importo maggiore. Per usufruire dell’agevolazione occorre che il reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro  e l’immobile deve essere destinato a propria “residenza”, necessariamente diversa dall’abitazione principale dei genitori odi coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge.

Per come è stata riformulata la norma, in attesa di chiarimenti ufficiali in proposito, si ritiene che l’inquilino debba trasferire anche la residenza nell’immobile locato, non essendo più sufficiente la sola destinazione ad abitazione principale. Altra novità consiste nell’arco di tempo in cui si può beneficiare della detrazione che spetta ora per i primi quattro anni di durata contrattuale, anziché per i primi tre come previsto fino all’anno scorso. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Limite contanti: 1000 euro dal 1° gennaio 2023.

IBanconote di diverso valore

In sede di conversione del decreto milleproroghe del 2022 passa l’emendamento, con la spinta della destra, che proroga di un altro anno l’entrata in vigore dei limite dei 1000 euro all’utilizzo dei contanti.

Passa la proroga dei 1000 euro dal 1° gennaio 2023.

Passato per il voto della destra l’emendamento che sposta ancora l’entrata in vigore del limite all’utilizzo dei contanti di 1000 euro.

Questa la modifica apportata all’art. 3 del Milleproroghe, dedicato alla proroga dei termini in materia finanziaria ed economica “6-bis. All’articolo 49, comma 3- bis, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, le parole: «31dicembre 2021» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2022» e le parole: «1° gennaio 2022» sono sostituite dalle seguenti: «1° gennaio 2023».”

Questo significa che fino al 31 dicembre 2022 il limite all’utilizzo del contanti resta 1.999,99.

L’emendamento a quanto pare ha ricevuto un solo voto contrario, con il parere contrario dell’Esecutivo. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Impianto Idraulico: La normativa da seguire.

L’impianto idraulico – così come ogni altra tipologia di impianto esistente, dal riscaldamento al gas fino a quello elettrico – presenta un’ampia normativa di riferimento che è sempre molto utile conoscere. La norma cardine degli impianti idraulici, in sostituzione della precedente L. 46/1990, è il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37/2008.

Ma quali sono le regole contenute all’interno del suddetto Decreto Ministeriale? Vediamo la normativa nel dettaglio, al fine di essere preparati in caso di interventi sul proprio impianto idrico. Per questioni di carattere tecnico abbiamo consultato dei professionisti del settore, presenti online con il servizio idraulico offerto https://www.idraulicomilanoeprovincia.it/ nella città di Milano.

Decreto ministeriale n. 37/2008: cosa prevede.

Il Decreto Ministeriale n. 37/2008 nasce con l’intento di racchiudere in un’unica fonte legislativa le numerose norme presenti in materia di sicurezza degli impianti, per fornire maggiore attenzione rispetto ai problemi di incidenti domestici causati da malfunzionamenti degli impianti stessi.

Indipendentemente dall’utilizzo di destinazione, le norme contenute nel Decreto Ministeriale n. 37/2008 dovranno essere applicate a tutti gli impianti che siano posizionati in edifici o nelle loro pertinenze.

Più nel dettaglio, ogni impresa dovrà svolgere i lavori a regola d’arte e presso di loro incombe l’onere del corretto funzionamento degli impianti idraulici realizzati.

Tali aspetti, ossia il corretto funzionamento degli impianti e la precisa esecuzione dei lavori, vengono documentati mediante il rilascio della c.d. certificazione di conformità degli impianti, di cui si parlerà nel paragrafo seguente.

Tuttavia, prima di parlare della certificazione di conformità occorre precisare quale sia la normativa di riferimento utile a specificare i parametri da osservare per il dimensionamento degli impianti idrici. Le norme, in tal senso, sono due: UNI 9182 e UNI 9183.

La proprietà.

Cos’è la proprietà.

Si tratta dunque di una situazione giuridica che garantisce il massimo grado di poteri sulla cosa oggetto del diritto anche se subordinata alla realizzazione della c.d. “funzione sociale”.

Il legislatore del 1942 prima e la Carta Costituzionale dopo, si sono preoccupati, infatti, di contemperare l’interesse del singolo con quello collettivo, subordinando chiaramente il diritto individuale a quello più generale, attraverso il rinvio alla legge ordinaria della disciplina delle modalità di acquisto, di godimento e dei limiti della proprietà, allo scopo di assicurarne la funzione sociale e renderla accessibile a tutti.

Il diritto di proprietà.

Nell’ordinamento italiano, la disciplina generale del diritto di proprietà è dettata dagli artt. 832 e ss. del codice civile, nonché dall’art. 42 della Costituzione.

Mentre la norma costituzionale si limita a riconoscere e garantisce solennemente la proprietà privata, rinviando poi alla legge per determinarne limiti, modi di acquisto e di godimento, l’art. 832 c.c. sancisce espressamente che “il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico.

(continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Il testamento olografo.

Cos’è il testamento olografo.

Il testamento olografo, come dispone l’art. 602 del codice civile, deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. 

Si tratta della forma più semplice e diffusa per esprimere liberamente e spontaneamente le proprie volontà, senza la necessità di un particolare rigore formale, del ricorso ad un notaio o della presenza di testimoni.

Per queste ragioni, ai fini del rispetto del c.d. “principio di autodeterminazione” del de cuius, la legge impone alla disposizione testamentaria olografa il rispetto dei requisiti richiesti dallart. 602 c.c. che, al primo comma, dispone che il testamento sia scritto per intero di mano del testatore, ivi comprese la data e la sottoscrizione.

Requisiti testamento olografo.

Tre sono i requisiti essenziali richiesti dalla disposizione codicistica per garantire la validità del testamento olografo per avere l’assoluta certezza della loro riferibilità al testatore, già assicurata dall’olografia: l’autografia, la data e la sottoscrizione.

Autografia.

L’autografia è la scrittura dell’atto in tutte le sue parti ad opera del testatore, senza l’ausilio di mezzi meccanici o di terzi.

È ormai pacifico in giurisprudenza che la guida (o l’aiuto) della mano del testatore da parte di un terzo soggetto escluda il requisito dell’autografia, indispensabile per la validità del testamento, non rilevando l’eventuale corrispondenza del contenuto della scheda testa. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Il comodato d’uso.

martello su modello 730

Il comodato d’uso, ex art. 1803 c.c., è il contratto essenzialmente gratuito con cui una parte consegna a un’altra un bene mobile o immobile per un determinato tempo e uso con l’obbligo di restituirlo.

Comodato d’uso: significato.

Tecnicamente, con il contratto di comodato il comodante consegna una cosa mobile o immobile al comodatario affinché questi se ne serva per un tempo o per un uso determinato, impegnandosi a restituirla.

Si tratta di un contratto di regola gratuito, con la conseguenza che la sua causa va rinvenuta nello spirito di liberalità ed è strettamente basata sul rapporto di fiducia tra le parti (cd. intuitus personae).

Come si perfeziona il comodato.

Il contratto di comodato d’uso si perfeziona con la dazione della cosa, che può avvenire anche senza particolari formalità, ad esempio in forma simbolica con la consegna delle chiavi di una casa. Nel comodato l’elemento della traditio può anche mancare se la cosa è già presso il comodatario, giacché in tale ipotesi il mutamento del titolo dell’anteriore detenzione sostituisce la consegna necessaria per il perfezionamento del contratto (cfr. Cass., n. 2916/1980). (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

La pensione di reversibilità.

donna anziana pensierosa che pensa al futuro

La pensione di reversibilità, detta anche pensione ai superstiti, è un trattamento che viene riconosciuto ai superstiti del pensionato deceduto o del soggetto che non ha maturato il diritto alla pensione e che è solo assicurato.

Cos’è la pensione di reversibilità

La pensione di reversibilità, detta anche pensione ai superstiti, è un trattamento pensionistico che viene riconosciuto appunto ai superstiti del pensionato deceduto o del soggetto che ancora non ha maturato il diritto alla pensione e che è solo assicurato.
In questo caso però il trattamento viene definito “pensione indiretta e spetta solo se il soggetto ha maturato 15 anni di anzianità contributiva e assicurativa o 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui 3 anni, come minimo, nei 5 anni che precedono la data della morte.

Chi ha diritto alla pensione dei superstiti

La pensione ai superstiti del pensionato defunto non spetta, come vedremo, a tutti i parenti più stretti del de cuius. Ci sono infatti legami e condizioni a cui il nostro ordinamento riconosce priorità rispetto ad altri. (continua)
Fonte:StudioCataldi

Superbonus: piano per i nuovi massimali, la trappola dei prezzi.

Superbonus, trappola prezzi. Nei massimali Iva e costi extra. Scontro sul 110%. Pronto il provvedimento con cui Cingolani fissa i nuovi limiti di spesa agevolata per ogni tipologia d’intervento. Tensione tra gli operatori per una possibile stretta in arrivo .

C’è soprattutto un passaggio che, stando alle bozze sulle quali nella serata di ieri stavano lavorando gli uffici, è destinato a scatenare reazioni molto forti da parte di imprese e professionisti. Le nuove tabelle, infatti, ieri sera indicavano prezzi «comprensivi dei costi di fornitura, installazione, messa in opera dei prodotti e beni, inclusa, ove applicabile, la loro dismissione, nonché dell’Iva, delle prestazioni professionali e di qualunque altra opera complementare necessaria alla messa in opera degli stessi».

Si tratta di un punto delicatissimo, sul quale da giorni è in corso uno scontro con le categorie produttive e che, all’ultimo minuto, potrebbe anche essere oggetto di stralcio. Il decreto in questione era previsto della legge di Bilancio 2022 e sarà il nuovo riferimento per le asseverazioni dei prezzi Con due utilizzi principali: servirà per gli interventi che accedono al no%, ma anche per tutti i bonus”rninori” (come il 50%, l’ecobonus e il bonus facciate), quando il contribuente scelga di monetizzarli, attraverso la cessione del credito e lo sconto in fattura. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

L’usufrutto.

L’usufrutto (art. 981 c.c.) è un diritto reale di godimento che riconosce all’usufruttuario il diritto di disporre e godere di un bene altrui e di trarne i frutti, senza mutarne la destinazione.

Usufrutto e nuda proprietà.

L’usufrutto è il diritto reale minore più ampio. Quando un bene è gravato da usufrutto il proprietario viene, infatti, a trovarsi nella situazione di “nudo proprietario, perchè del bene di cui è titolare conserva solo la proprietà, spogliandosi delle prerogative di uso e godimento dello stesso che spettano all’usufruttuario, che per legge può godere del bene, traendo dallo stesso tutte le utilità che possono derivarne, con l’obbligo di non cambiarne la destinazione economica.

Si tratta di un istituto conosciuto fin dall’epoca dei giuristi romani, i quali lo definivano, appunto, come lo “ius utendi et fruendi, salva rerum substantiam“.

La durata dell’usufrutto.

La peculiarità di questo diritto è che ha una durata temporanea e, pur in presenza di un termine concordato dalle parti (usufrutto a termine), si estingue, in ogni caso, con la morte del titolare

Il nudo proprietario dunque, alla morte dell’usufruttuario, torna ad acquistare la piena proprietà del bene. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Superbonus 110%: inutile limitare la cessione del credito, serve un modello virtuoso.

L’attuale sistema di cessione del credito da parte di Istituti finanziari e altri soggetti con funzione di General Contractor ha di fatto ridisegnato la mappa delle attività edili in Italia.

Con l’esplosione del sistema Bonus oggi si è rimesso in moto un movimento che ristagnava dal lontano 2007, infatti vi sono circa 98.000 cantieri che sono in esecuzione in Italia producendo di conseguenza l’avvio di un indotto di rilevante portata incidendo direttamente sul PIL che va oltre il 6,00%.
Ad oggi si conta un aumento delle partite Iva di ben oltre il 40% rispetto al 2020, ultimo dato credibile pre pandemia.
Il dato è importante, ad oggi sono in essere circa 17 Miliardi di euro che di fatto creano il tentativo di inserimento da parte di soggetti speculatori incuranti dei benefici che questa legge, direttamente e indirettamente, sta producendo principalmente in termini di recupero ed aggiornamento del patrimonio residenziale italiano, ma anche per l’aspetto non meno importate di ridistribuzione di maggiore benessere nella popolazione italiana. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Spese condominiali: cosa succede in caso di separazione dei coniugi.

casa con punti interrogativi

L’obbligo di contribuire alle spese condominiali segue regole particolari quando sull’immobile insiste il diritto di usufrutto, uso o abitazione, oppure a seguito di un atto di compravendita o nel caso di coniugi separati.

Diritto di usufrutto, uso e abitazione.

A norma dell’art. 67 commi 6 e 7 delle disp. att. del c.c., l’usufruttuario interviene, in assemblea, e ha diritto di voto negli affari che attengono all’ordinaria amministrazione e al semplice godimento delle cose e dei servizi comuni; mentre, nelle altre deliberazioni il diritto di voto spetta al nudo proprietario.

Di conseguenza, sono a carico dell’usufruttuario (e per analogia del titolare del diritto di uso o di abitazione) le spese di amministrazione ordinaria per la conservazione e il godimento delle parti comuni; sono a carico, invece, del nudo proprietario le spese di manutenzione straordinaria e di innovazione (per costante giurisprudenza si veda Cass. Civ. del 12 settembre 2019 n. 22797).

Il comma 8 dell’articolo innanzi richiamato, invece, stabilisce un principio di solidarietà tra usufruttuario e nudo proprietario per il pagamento delle spese condominiali, sicché chi ha pagato ha diritto di rivalsa nei confronti dell’altro. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Green pass in condominio.

green pass sul telefono e vicino a uno stetoscopio

Chi sono i soggetti obbligati al green pass in condominio e tale certificazione serve per partecipare all’assemblea?

Che cos’è il Green Pass?

È una Certificazione in formato digitale stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.

Tale certificazione attesta che un soggetto si è vaccinato contro il covid-19, ovvero che è negativo ad un recente tampone o che è guarito dalla malattia.

La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni:

  • – aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa dopo ogni dose di vaccino)
  • – essere negativi al test antigenico rapido nelle ultime 48 ore o al test molecolare nelle ultime 72 ore
  • – essere guariti dal COVID-19 da non più di sei mesi  (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

In vigore da ieri le novità introdotte dalla legge europea 2019-2020. O gli immobili o il credito. Nuovo regime di incompatibilità per gli agenti.

Gli agenti immobiliari non potranno più esercitare nessun tipo di attività legata al comparto dei servizi finanziari.

La legge europea (legge 238/2021, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 12 del 17 gennaio), infatti, va a modificare l’articolo 5 comma 3 della legge 39/89, sancendo una nuova incompatibilità. La legge è entrata in vigore nella giornata di ieri e sono già partite le reazioni, con la Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) che ha presentato una denuncia alla Commissione europea.

E’ il comma 2 dell’articolo 4 della legge 238 a introdurre la novità: «l’esercizio dell’attività di mediazione», si legge nel testo, «è incompatibile con l’esercizio di attività imprenditoriale di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l’attività di mediazione ovvero con la qualità di dipendente di tale imprenditore, nonché’ con l’attività svolta in qualità di dipendente di ente pubblico o di dipendente o collaboratore di imprese esercenti i servizi finanziari… o con l’esercizio di professioni intellettuali afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita l’attività di mediazione e comunque in situazioni di conflitto di interessi». (continua)

Fonte:ItaliaOggi

 

Green pass in condominio.

green pass sul telefono e vicino a uno stetoscopio

Chi sono i soggetti obbligati al green pass in condominio e tale certificazione serve per partecipare all’assemblea?

Che cos’è il Green Pass?

È una Certificazione in formato digitale stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.

Tale certificazione attesta che un soggetto si è vaccinato contro il covid-19, ovvero che è negativo ad un recente tampone o che è guarito dalla malattia.

La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni:

  • – aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa dopo ogni dose di vaccino)
  • – essere negativi al test antigenico rapido nelle ultime 48 ore o al test molecolare nelle ultime 72 ore
  • – essere guariti dal COVID-19 da non più di sei mesi

Abbiamo due tipi di green pass:

base, si intende la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.

rafforzato: si intende soltanto la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione o guarigione. Il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Fisco & Casa Bonus, Imu e Tari: immobili al test delle novità.

Bonus casa, cessioni sempre più difficili. 

Il decreto Sostegni-ter irrompe sul mercato delle cessioni dei bonus casa mentre non sono ancora pienamente operative le regole dettate dalla legge di Bilancio. Con l’obiettivo dichiarato di arginare le truffe e i trasferimenti fittizi, il decreto legge 4/2022 impone lo stop alle cessioni dei crediti d’imposta successive alla prima, superbonus compreso (facendo salve solamente quelle comunicate prima del prossimo 7 febbraio: un brevissimo periodo transitorio).

La manovra, invece, assorbendo il decreto Antifrodi, ha introdotto una “franchigia” che limita le situazioni in cui i bonus casa ordinari diversi dal 110% per essere ceduti o usati con sconto in fattura devono avere l’asseverazione di congruità della spesa e il visto di conformità.

In particolare, se ne può fare a meno:

– per gli interventi qualificati come attività edilizia libera dal Testo unico dell’ediliza, dal glossario dell’edilizia libera o dalle norme regionali;

– per i lavori di importo complessivo non superiore a 10 mila euro.

Solo da venerdì 4 febbraio, però, sarà adeguato il canale telematico delle Entrate e sarà possibile comunicare le cessioni prive di asseverazione e visto in base a questa “franchigia”. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Ape social: che cos’è e come funziona.

uomo trasferito dal suo ufficio imballa le sue cose

L’Ape social è una misura previdenziale sperimentale, introdotta nel 2017 e prorogata sino al 31 dicembre 2022, che consente l’uscita anticipata dal lavoro.

Cos’è l’Ape social.

L’Ape social è stata istituita dalla Legge di Bilancio 2017 con il fine di accompagnare in anticipo soggetti in possesso di determinati requisiti verso la pensione e si estrinseca in un’indennità che l’Inps, nel rispetto dei limiti di spesa fissati, eroga a coloro che abbiano almeno 63 anni di età, con 30 o 36 anni di contributi, non siano titolari di pensione diretta in Italia o all’estero e si trovino nelle condizioni determinate dalla legge.

La corresponsione dell’indennità si protrae sino a quando il beneficiario non raggiunge l’età per accedere alla pensione di vecchiaia o a un trattamento pensionistico conseguito in anticipo ai sensi dell’articolo 24 del decreto legge numero 201/2011. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Condominio: quali animali è possibile tenere?

animali domestici insieme

La legge consente di possedere o detenere animali domestici, ma cosa accade in caso si tratti di animali “esotici” oppure di altri animali da compagnia?

Animali in condominio: la riforma del 2012

La riforma del Condominio di dieci anni fa ha visibilmente innovato la disciplina relativa alla tenuta degli animali nelle case, ponendosi a favore dei compagni “non umani” e consentendo anche all’Italia di allinearsi alla corrente di pensiero comune in gran parte d’Europa.
Ricordiamo infatti che la liberalizzazione degli animali nel Condominioè passata attraverso una modifica importante al codice civile attuata dalla legge n. 220/2012: all’art. 1138 del codice civile , riguardante il regolamento di Condominio, è stato aggiunto un apposito ultimo comma secondo il quale “le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici“.
Se da un lato la nuova impostazione giuridica è stata salutata da molti come una vittoria di civiltà, non sono mancate polemiche legate alla scelta terminologica adottata dal legislatore. Nel dettaglio, in sede di approvazione del testo si è preferito il termine “domestico” anziché quello indicato in prima stesura, ovvero “animali da compagnia”. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Superbonus 110%: diritto a visionare la licenzia edilizia e ad estrarne copia.

uomo tiene modello casa sotto braccio per ristrutturazione

La proprietaria dell’appartamento del piano di sotto ha diritto a visionare il fascicolo contenente la licenza edilizia, ma anche a farsene le copie.

Superbonus 110% e diritto alla visione del fascicolo.

Il Comune ha trenta giorni per far visionare ed estrarre copia, al proprietario dell’immobile sottostante, che intende ristrutturare l’appartamento con il Superbonus 110%, il fascicolo contenente la licenza edilizia per il rifacimento del tetto.

Questo è quanto stabilito dalla sentenza n. 8968/2021 dalla sezione seconda bis del Tar Lazio.

Il fatto.

La proprietaria dell’appartamento di sotto sta per iniziare i lavori del cosiddetto “superbonus”. Per farlo deve presentare i documenti sullo stato dell’arte.

Ha bisogno di vedere tutta la documentazione tecnica sottesa al procedimento amministrativo. Procedimento che ha portato al rilascio della licenza edilizia da parte del comune in favore di Sempronio, in relazione alla demolizione del tetto di legno e alla ricostruzione dello stesso in cemento armato dell’immobile. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Fisco e immobili. L’Agenzia stringe le maglie sulle pertinenze della prima casa.

La pertinenza deve essere legata da oggettiva utilità al bene principale.

Un’autorimessa distante 1,3 chilometri da un’abitazione non può essere considerata come pertinenza dell’abitazione stessa, in mancanza di altri indici oggettivi che dimostrino l’utilità arrecata dal preteso bene servente al bene principale.

Infatti, il rapporto pertinenziale è concepibile se ne deriva un vantaggio per il bene principale e non è invece rilevante il vantaggio che il bene servente arrechi al proprietario del bene principale. È quanto afferma l’Agenzia delle entrate nella risposta a interpello 33 del 19 gennaio 2022, la quale è un eccellente esempio per evidenziare quali sono le istanze di interpello che è meglio non sottoporre all’Agenzia (se la compravendita fosse stata stipulata senza interpello probabilmente nessuno si sarebbe messo a discettare su questa pertinenzialità).

Anche perché l’istante ce l’ha messa tutta per farsi dare una risposta negativa: ha affermato che l’appartamento da dotare è di sua proprietà solo per 1/6, che lo abita solo per nove mesi all’anno e che il percorso garage/abitazione viene compiuto con una bicicletta elettrica pieghevole. L’Agenzia ha risposto affermando che la pertinenza è tale se arreca oggettiva utilità al bene principale e non al suo proprietario (Cassazione 11970/2018 e 5550/2021) e che la relativa prova compete al contribuente, la quale deve essere «valutata con maggior rigore rispetto alla prova richiesta nei rapporti di tipo privatistico» (Cassazione 25127/2009). (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Salto di due classi energetiche? Superbonus e volume riscaldato ante intervento.

uomo tiene modello casa sotto braccio per ristrutturazione

I chiarimenti dell’agenzia delle entrate su superbonus e volume riscaldato ante intervento nella risposta n. 779/2021.

Superbonus: art. 119, Decreto Legge n. 34/2020.

La questione del miglioramento energetico.

Il proprietario di un edificio indipendente e con accesso autonomo, composto da una unità abitativa, un magazzino adibito ad attività commerciale, un piano interrato adibito a deposito, intende realizzare nel sottotetto un locale accessorio al fabbricato principale, da destinare a lavatoio – stenditoio.
Intende previamente demolire il tetto e ricostruirlo con sopraelevazione, eseguendo opere di coibentazione del tetto, di isolamento termico del tetto e delle pareti perimetrali; di impermeabilizzazione delle aree scoperte; di creazione ex novo di impianto di riscaldamento e di installazione di infissi esterni.
Prospetta di usufruire del superbonus energetico per i lavori di coibentazione e di isolamento termico del tetto e delle relative pareti perimetrali nonché per la posa degli infissi esterni, in quanto tali interventi, trainanti e trainati, migliorerebbero il rendimento energetico (salto di due classi) del tetto stesso e dell’intera abitazione sottostante. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Fascicolo sanitario elettronico: come funziona.

Imedico che mostra fascicolo sanitario elettronico

Il fascicolo sanitario elettronico (FSE) è lo strumento che consente al cittadino di tracciare e consultare tutta la sua “vita sanitaria”. Ecco la guida completa.

Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico(FSE) rappresenta uno strumento a disposizione del cittadino che consente di tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 4 agosto 2017 ha messo fine alla fase di sperimentazione condotta in alcune regioni italiane, sancendo la definitiva e generalizzata operatività del FSE.
Con il DPCM n. 179 del il 15 settembre 2015 è stato pubblicato il Regolamento definitivo in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), definito come “l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito”. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Salto di due classi energetiche? Superbonus e volume riscaldato ante intervento Fonte: Salto di due classi energetiche? Superbonus e volume riscaldato ante intervento.

uomo tiene modello casa sotto braccio per ristrutturazione

La questione del miglioramento energetico.

Il proprietario di un edificio indipendente e con accesso autonomo, composto da una unità abitativa, un magazzino adibito ad attività commerciale, un piano interrato adibito a deposito, intende realizzare nel sottotetto un locale accessorio al fabbricato principale, da destinare a lavatoio – stenditoio. Intende previamente demolire il tetto e ricostruirlo con sopraelevazione, eseguendo opere di coibentazione del tetto, di isolamento termico del tetto e delle pareti perimetrali; di impermeabilizzazione delle aree scoperte; di creazione ex novo di impianto di riscaldamento e di installazione di infissi esterni.
Prospetta di usufruire del superbonus energetico per i lavori di coibentazione e di isolamento termico del tetto e delle relative pareti perimetrali nonché per la posa degli infissi esterni, in quanto tali interventi, trainanti e trainati, migliorerebbero il rendimento energetico (salto di due classi) del tetto stesso e dell’intera abitazione sottostante. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Bonus luce e gas 2022: quando spetta e come funziona.

lampadina dentro tazza piena di soldi

Grazie alla manovra 2022 le famiglie italiane difficoltà, per il primo trimestre 2022, possono beneficiare di un aiuto consistente sulle bollette di luce e gas.

Sono diversi milioni le famiglie italiane in difficoltà che, grazie alla manovra di bilancio del 2022, potranno ancora beneficiare, per il primo trimestre del 2022, del bonus sociale previsto per le bollette di luce e gas.

Arera, infatti, nel rispetto di quanto previsto dalla manovra di bilancio del 2022, ha confermato non solo l’annullamento degli oneri di sistema, ma anche il potenziamento del bonus sociale in favore proprio dei nuclei famigliari con redditi bassi. Bonus che viene riconosciuto direttamente in bolletta.

Si ricorda che dal 1° gennaio 2021, per ottenere i bonus sociali per le bollette non è più necessario presentare alcuna domanda a Comuni o Caf grazie all’incrocio dei dati tra INPS e SII (Sistema Informativo Integrato), una banca dati a cui attingono i gestori elettrici e di gas presenti in Italia, al fine di calcolare automaticamente il bonus sociale spettante.

Prevista inoltre, sempre dalla Legge di Bilancio 2022, la possibilità, per gli utenti domestici morosi, di rateizzare fino a un massimo di 10 mesi e senza interessi, le bollette di energia e gas emesse dal mese di gennaio 2022 fino ad aprile 2022. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Affittacamere vietato in condominio.

affittacamere in condominio cartello

Attività di affittacamere: solo un regolamento contrattuale può vietarla.

Solo un regolamento di natura contrattuale, predisposto dall’unico proprietario del condominio, può vietare con espressioni chiare ed esplicite lo svolgimento di un’attività di affittacamere negli appartamenti condominiali.

Condominio e divieto di adibire gli appartamenti ad affittacamere.

Un condominio conviene in giudizio una S.r.l (conduttrice) e la proprietaria dell’unità condominiale, al fine di far accertare che l’aver adibito l’appartamento all’attività di affittacamere viola l’art. 12 del Regolamento condominiale e del Regolamento Regionale che si occupa delle strutture ricettive, ingiungendo di conseguenza l’immediata cessazione dei “gravi ed intollerabili pregiudizi che ne sono derivati ai condomini, inibendogli la continuazione di tale attività e condannandoli al risarcimento dei danni subiti dal condomino.” (continua)

Fonte:StudioCataldi

Polizza casalinghe, quando va rinnovata.

Scadrà il prossimo 31 gennaio il termine per il rinnovo della polizza e il versamento del premio annuale per le polizze delle casalinghe.

Polizza casalinghe in scadenza.

In scadenza il prossimo 31 gennaio il termine per il rinnovo della polizza e il versamento del premio annuale per le polizze delle casalinghe.

A dare l’avviso è l’Inail, dal sito ufficiale. Nella comunicazione viene chiarito che casalinghe e casalinghi sono esposti a particolari condizioni di rischio, tipiche dell’ambiente domestico (comportamenti imprudenti e uso di elettrodomestici, detergenti o prodotti chimici).

Di qui la scelta dell’Inail di lanciare con l’anno nuovo la seconda edizione di #Perunavoltapensoame, campagna di comunicazione per la prevenzione degli incidenti tra le mura di casa. Il premio assicurativo deve essere corrisposto entro il 31 gennaio di ogni anno per avere la copertura assicurativa con decorrenza dal 1° gennaio e senza soluzione di continuità con l’anno precedente.

Nel caso in cui il pagamento è effettuato dopo il 31 gennaio l’assicurazione decorre dal giorno successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Bonus energia 2022: ancora sconto sulle bollette.

lampadina su prato verde

Cos’è il bonus energia, a chi spetta e cosa è previsto per il primo trimestre 2022.

Tante le famiglie italiane che, grazie alle misure messe in atto con la manovra di bilancio del 2022 per contrastare il caro bollette di cui tanto si discute, possono beneficiare, per il primo trimestre del 2022 del bonus energia.

Stando infatti ad Arera, gli aumenti dell’energia elettrica toccano la percentuale del 65%, un aumento che l’Autorità, in virtù del decreto energia prima e della manovra poi, contrasta anche con il rafforzamento dei bonus sociali in favore delle famiglie a basso reddito.

Misure rese possibili grazie allo stanziamento di 912 milioni in favore “dei clienti domestici economicamente svantaggiati” e dei “clienti domestici in gravi condizioni di salute.” Soggetti che, grazie al bonus energia non vedranno variare gli importi delle bollette.

Grazie a queste misure due milioni e mezzo di famiglie in difficoltà economica infatti non si accorgeranno degli aumenti sopra descritti. Scendendo più nel dettaglio, nel primo trimestre 2022 Arera ha potenziato il bonus energia dell’importo approssimativo di 200 euro per le famiglie formate da 3-4 persone. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Bonus acqua.

bambini che bevono acqua potabile da una fontana

Il bonus acqua spettante alle famiglie che si trovano in condizione di disagio economico e sociale, nonchè ai titolari di reddito o pensione di cittadinanza, viene riconosciuto automaticamente.

Cos’è il bonus acqua.

Il bonus acqua è una misura che è stata introdotta con la finalità di ridurre la spesa per il servizio idrico di tutte quelle famiglie che si trovano in una condizione di disagio economico e sociale.

Prevista dal DPCM del 13 ottobre 2016, in virtù dell’art. 60 del Collegato Ambientale (Legge n. 221/2015) è stata attuata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

In pratica, grazie al bonus acqua, l’utente è esonerato dal pagamento di un quantitativo minimo di acqua a persona all’anno, stabilito nella misura di 50 litri giorno a persona, perché considerato come quantitativo corrispondente ai fabbisogni essenziali del singolo. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

La mancata consegna dell’elenco dei morosi non crea responsabilità.

Non esiste una particolare responsabilità dell’amministratore nei confronti del terzo creditore del condominio quando si rifiuta di consegnare l’elenco dei morosi, come previsto dall’articolo 63 delle Disposizioni di attuazione al Codice civile, Il principio, sancito dalla Corte d’appello di Palermo, nasce dall’azione di un “terzo creditore” del condominio che chiedeva un risarcimento all’amministratore a fronte dell’inadempimento.

Ciò che lamentava il creditore era, in particolare, la mancata collaborazione che avrebbe dovuto essere offerta «personalmente» dal mandatario dei condòmini: il quale per come è dato leggere in sentenza aveva consegnato in ritardo i «dati dei condòmini morosi» trasmettendo, peraltro, un documento definito come obsoleto e privo delle indicazioni anagrafiche, residenziali e fiscali.

Tutto questo aveva impedito al creditore l’esperimento delle azioni esecutive pro quota, per cui lo stesso riteneva che del danno subito a questo riguardo, dovesse rispondere l’amministratore condominiale. La Corte di Appello di Palermo, con la Sentenza 2047 del 23 dicembre 2021, ha bocciato l’azione dal punto di vista soggettivo.  (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Manovra 2022: le novità della legge di bilancio.

Manovra 2022 in vigore dall’1 gennaio: dal Superbonus alla riforma Irpef sino alle famiglie, tutte le novità e il testo della legge di bilancio 2022.

Superbonus 110% e tutti i bonus casa.

Confermato per il 2022 il Superbonus per le unifamiliari. Sarà necessario uno stato di avanzamento lavori del 30% fino al 30 giugno 2022, per il resto non ci sono più tetti Isee da rispettare, termini per la comunicazione della Cila e limiti alle sole abitazioni principali.

Prorogati gli interventi di efficientamento nelle aree colpite da eventi sismici e prolungato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e le colonnine di ricarica. Superbonus esteso alle abitazioni raggiunte dal teleriscaldamento.

Bonus barriere architettoniche (ad esempio per installare ascensori e montacarichi).

Innalzato il tetto di spesa del bonus mobili fino a 10.000 euro, rispetto ai precedenti 5000. Bonus facciate, ma da 90 passa al 60%, senza limiti di spesa. Prorogato al 2023 il Bonus acqua potabile per ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica relativo all’acquisto dei sistemi di filtraggio. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Auguri di Buone Feste.


 

La redazione e lo staff di Mediare Oggi augurano a tutti i lettori

un

      Sereno e Felice Anno 2022. 

Bonus acqua potabile fino al 2023.

Bonus idrico prorogato dalla manovra di bilancio fino al 2023. Dalle istruzioni al modello dell’Agenzia ecco quanto c’è da sapere.

Bonus acqua potabile fino al 2023.

La legge di bilancio per il 2022 proroga fino al 2023 (nel limite di 1,5 milioni di euro) l’agevolazione prevista per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua per la riduzione del consumo idrico. Per chi ha eseguito interventi nel corso del 2021, le domande potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2022.

Il bonus idrico non può essere cumulato con altre agevolazioni, si tratta, infatti, di un contributo alternativo non integrabile, né cumulabile.

Cos’è il bonus acqua potabile.

Il bonus idrico, in vigore dal primo gennaio 2021 e previsto dalla legge di bilancio per il triennio 2021-2023, consiste in un credito d’imposta del 50% da calcolarsi sulle spese sostenute per migliorare la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.

L’agevolazione è riconosciuta entro determinati limiti di importo per ogni beneficiario, in relazione alle spese sostenute per determinate opere di efficientamento idrico. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Mascherine Ffp2: cosa sono e dove sono obbligatorie.

mascherina Ffp2

Il decreto di Natale ha imposto l’obbligo delle Ffp2 in molti luoghi pubblici, vediamo cosa sono e dove si possono acquistare.

FFP2: dove sono obbligatorie.

Con l’entrata in vigore del D.L. 221 del 24 dicembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 305, è stato disposto l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 in determinati luoghi.

In base a quanto previsto dal decreto, a causa della proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022, dal 25 dicembre 2021 fino alla cessazione dello stesso è obbligatorio indossare la mascherina FFP2 nei seguenti luoghi:

 

  • sale teatrali e luoghi al chiuso in cui si svolgono gli spettacoli aperti al pubblico;
  • sale da concerto;
  • sale cinematografiche;
  • locali di intrattenimento o in cui si suona musica dal vivo e assimilati;
  • eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto;
  • mezzi di trasporto (autobus, treni, tram, aerei, navi, metropolitane);
  • funivie, cabinovie e seggiovie, quando gli impianti hanno le cupole paravento chiuse.

Nelle istituzioni educative, scolastiche e universitarie le mascherine FFP2 e FFP3 saranno rifornite dal Commissario straordinario per l’emergenza nel limite delle risorse di 5 milioni per il 2021.

Destinatario della fornitura sarà il personale scolastico che ha contatti con i bambini fino a 6 anni e con chi non può indossare il dispositivo di protezione perché affetto da patologie particolari. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Manovra 2022: le novità della legge di bilancio.

giocoliere in equilibrio su una corda
Manovra 2022: ok del Senato al maxiemendamento: Superbonus e riforma Irpef – Le novità e il testo della legge di bilancio.

Superbonus 110% e bonus casa.

Per i lavori nelle unifamiliari il Superbonus varrà per tutto il 2022. Sarà necessario uno stato di avanzamento lavori del 30% fino al 30 giugno 2022, per il resto non ci sono più tetti Isee da rispettare, termini per la comunicazione della Cila e limiti alle sole abitazioni principali.

Prorogati al 2025 gli interventi di efficientamento nelle aree colpite da eventi sismici, bonus per gli impianti fotovoltaici (fino a 48mila euro) a cui si collega un bonus per gli impianti di produzione elettrica che installano sistemi di accumulo.

Il Superbonus, grazie alla norma d’interpretazione autentica, viene esteso alle abitazioni raggiunte dal teleriscaldamento.

I prezziari per gli interventi di riqualificazione energetica si applicheranno anche al sismabonus, al bonus ristrutturazioni e al bonus facciate. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus riciclo fino a 10mila euro.

bottiglia di acqua in plastica su legno

Riciclo, perché conviene?

Arriva un bonus per le imprese che impiegano materiali e prodotti che derivano, per il 75% della loro composizione, dal riciclo di rifiuti o di rottami, potranno presentare istanza per le spese sostenute nel 2020.

Parte dal ministero della Transizione Ecologica un progetto che va verso premialità e merito, considerati in qualche modo motori virtuosi per investimenti e scelte strategiche sostenibili.

MITE è un progetto che ha l’obiettivo di mettere a disposizione un bonus dedicato per quanti investano in prodotti riciclati, favorendo così le filiere correlate e veicolando denaro verso questo tipo di mercato.

Con il decreto del 6 ottobre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 297 del 15 dicembre 2021, i ministri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico e dell’Economia e Finanze hanno definito i requisiti tecnici e le certificazioni idonee ad attestare le tipologie di materie e prodotti riciclati che hanno accesso all’agevolazione, nonché i criteri e le modalità per la fruizione del credito d’imposta. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Primi riflessi su affitti, rateazioni e imposte.

Non solo prezzi. La fiammata dell’inflazione innesca anche una serie di effetti legali e contrattuali. Dal 15 dicembre il ministero dell’Economia ha reso il noto saggio d’interesse legale valido dal 1° gennaio 2022, che salirà dall’attuale 0,01% (minimo storico) all’1,25 per cento.

Il 21 dicembre l’Istat ha invece pubblicato in Gazzetta Ufficiale la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) relativa a novembre: +3,6% rispetto allo stesso mese del 2020 (da non confondere con il +3,7% dell’indice Istat “generale” Nic). Che cosa implicano queste nuove percentuali?

Il tasso d’interesse legale è calcolato dal ministero sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato non superiori a 12 mesi e del tasso d’inflazione annuo. E si riflette su moltissimi istituti. Tra le situazioni più comuni c’è senz’altro il calcolo del ravvedimento operoso per chi paga in ritardo imposte e altri tributi.

Oltre alle sanzioni (più o meno scontate in base al momento di versamento) bisogna infatti pagare gli interessi secondo il tasso legale applicabile ai diversi periodi: detto diversamente, per i giorni di ritardo che cadono nel 2021 gli interessi saranno ancora calcolati al tasso irrisorio dello 0,01%; per quelli che cadono nel 2022, il conto sarà più salato perché si applicherà1’1,25 per cento. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Diritto di chiamata: cos’è e quando va pagato.

tecnico che fa lavori in casa

Cos’è il diritto di chiamata, in quali casi va pagato e in quali invece non si deve pagare nulla al tecnico.

Cos’è il diritto di chiamata.

Il diritto di chiamata non è altro che la somma che deve essere corrisposta al tecnico specializzato che si reca direttamente presso il domicilio del consumatore per visionare l’elettrodomestico che ha smesso di funzionare. Il diritto di chiamata va infatti corrisposto a prescindere dalla riparazione effettiva del bene.

Che cosa comprende il diritto di chiamata.

Occorre precisa prima di tutto che non esiste una legge che stabilisce gli importi dei diritti di chiamata e quali voci compongono questo importo. In genere però è possibile comprendere se l’importo del diritto di chiamata è più o meno esagerato, rivolgendosi alla Camera di Commercio competente per territorio, presso la quale è possibile consultare le tariffe professionali e i costi medi degli interventi da parte dei tecnici. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Tesseramento Fimaa 2022.

Perché scegliere FIMAA.

Essere associato FIMAA vuol dire usufruire della rappresentanza e tutela sindacale degli interessi collettivi degli Agenti immobiliari, dei Mediatori Creditizi e Merceologici e degli Agenti in attività finanziaria, per incidere, attraverso la grande famiglia Confcommercio, presso le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione amplificando la voce degli Operatori.

Per associarsi alla Federazione basta contattare la sede Territoriale presso l’Ascom o l’Unione del Commercio di riferimento e chiedere l’iscrizione come Impresa operante in uno dei seguenti settori della mediazione: Agenti Immobiliari – Mediatori Merceologici – Mediatori Creditizi – Agenti in Attività Finanziaria – Agente di Servizi Vari.

Gli Associati FIMAA sono partner ideali per affrontare un mercato sempre più complesso e rispondere compiutamente alle esigenze del Clienti-Consumatori.

FIMAA Cesena offre ai propri iscritti servizi esclusivi e qualificati oltre ad indispensabili strumenti professionali.

Contatta la Segreteria Fimaa Cesena per ulteriori informazioni. m.massimo@ascom-cesena.it

 

Manovra 2022: le novità della legge di bilancio.

giocoliere in equilibrio su una corda

Manovra 2022: ok della Commissione bilancio del Senato su Superbonus, reddito di cittadinanza e riforma Irpef – Le novità e il testo.

Superbonus 110% e bonus casa.

Per i lavori nelle villette e negli edifici unifamiliare il Superbonus varrà per tutto il 2022. Sarà necessario uno stato di avanzamento lavori del 30% fino al 30 giugno 2022, per il resto non ci sono più tetti Isee da rispettare, termini per la comunicazione della Cila e limiti alle sole abitazioni principali.

Del Superbonus potranno beneficiare anche le abitazioni collegate al teleriscaldamento. Ancora Superbonus per gli impianti fotovoltaici e agevolazioni anche per chi abbatte le barriere architettoniche. Comprese nei bonus edilizi le spese sostenute per le asseverazioni. Alle opere di edilizia libera di valore inferiore ai 10.000 euro non saranno applicate le regole del decreto anti-frode.

comuni terremotati potranno beneficiare del Superbonus addirittura fino al 2025 e per le spese sostenute fino all’ultimo giorno del 2025.

Riconosciuto e innalzato il tetto di spesa del bonus mobili fino a 10.000 euro, rispetto ai precedenti 5000. Bonus facciate esteso, ma con una percentuale inferiore, dal 90 si passa al 60%.

(continua)

Fonte:StudioCataldi

 

L’Iva agevolata per le ristrutturazioni edilizie.

mano che fa conti con vecchio abaco

Quando applicare nelle ristrutturazioni edilizie l’Iva al 22%, al 10% e al 4%, nonché altri benefici fiscali relativi alla riqualificazione del patrimonio edilizio.

Aliquote fiscali spese ristrutturazioni edilizie.

Nel nostro sistema giuridico esistono varie aliquote fiscali da applicare ogni qualvolta vengono effettuate spese per ristrutturazioni dell’abitazione.
Per verificare quali interventi godono dell’agevolazioni è necessario mettere a confronto più norme.
Una è contenuta in un decreto del 1978 che individua le tipologie d’interventi, un’altra è contenuta nel testo unico Iva che individua quali degli interventi edilizi fruiscono dell’Iva agevolata, ma con quest’ultima, come si vedrà nel prosieguo, il campo delle norme fiscali agevolative non finisce, tant’è che nella ristrutturazione edilizia, ossia nella manutenzione ordinaria e straordinaria, l’articolo 7, comma 1, lettera b) e 2, della Legge n 488/99, ha previsto l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al 10%, in luogo di quella ordinaria al 22%.
Sono questi gli interventi di ristrutturazione della casa ai quali è possibile applicare l’aliquota Iva agevolata per contratti d’appalto, di opera, di concessione con posa in opera o accordi negoziali.
Fonte:StudioCataldi

 

Riciclaggio e antiriciclaggio.

euro

Cos’è il riciclaggio.

Il riciclaggio è una figura di reato di tipo concorsuale ed associativo, che si configura quando un soggetto, fuori dei casi di concorso nel reato, sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo o compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa.

La pena prevista è quella della reclusione da quattro a dodici anni e della multa da euro 5.000 a euro 25.000.

Il reato, contemplato dall’art. 648 bis c.p, con il recepimento della Direttiva UE 2018/1673 da parte del decreto legislativo approvato il 4 novembre 2021 dal Consiglio dei Ministri subisce delle modifiche, ossia la previsione, tra i reati presupposto, dei delitti colposi e delle contravvenzioni.

Soggetto attivo del reato di riciclaggio.

Nel reato di riciclaggio, il soggetto attivo è colui che, conoscendo l’origine illecita di una certa risorsa, la gestisce occultandone la provenienza e impegnandosi anche a reinvestirla in attività lontane dall’illecito, come per esempio attività commerciali sia a livello nazionale che a livello internazionale. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Il condomino distaccato dal riscaldamento non paga le spese di consumo.

termosifone con modello casa

Il condomino distaccato dall’impianto di riscaldamento centralizzato è tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese di manutenzione dell’impianto, di messa a norma e conservazione.

Spese di riscaldamento in condominio

Il condomino distaccato dall’impianto di riscaldamento centralizzato è tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese di manutenzione dell’impianto, di messa a norma e conservazione.
Il condominio deve restituire le somme a titolo di consumo poste a carico della condomina che si è distaccata dal riscaldamento centralizzato.
Questo è quanto deciso dal Tribunale di Roma con la Sentenza n. 18733 del 30 novembre 2021.

Il fatto.

Una condomina impugnava la delibera assembleare che gli negava il diritto al distacco dall’impianto di riscaldamento. La stessa delibera aveva anche approvato il consuntivo del riscaldamento, ponendo a carico della condomina le somme a titolo di consumo. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Dal 2030 case nuove a zero emissioni.

Il piano di Bruxelles. Compravendite senza vincoli. In Italia 9 milioni di edifici sono fuori dai target europei.

Nessun ostacolo dalla Ue alla compravendita di immobili ad alto impatto energetico: lo hanno detto le autorità di Bruxelles nel presentare il piano energia che incentiva il biometano e l’idrogeno; dal2040 stop a caldaie a gas.

Dal 2030 le nuove case saranno a emissioni zero (i nuovi edifici pubblici dovranno esserlo dal 2027): è il pilastro della proposta della Commissione. In caso di ristrutturazioni, vengono proposti nuovi standard minimi di prestazione energetica, che richiedono che il15% del patrimonio edilizio con le prestazioni peggiori di ciascuno Stato membro sia aggiornato dalla categoria G.

In Italia 9 milioni di immobili, su i 12,2 milioni, non sono in grado di garantire le performance richieste. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

 

Vendita immobile e obbligo di comunicare all’amministratore la variazione dei dati.

uomo in una piccola casa

Nessuna violazione di legge è configurabile in capo all’amministratore di condominio per la omessa convocazione dell’acquirente alle assemblee.

Omessa convocazione assemblea: i fatti

La proprietaria di un immobile facente parte di un Condominio sito in Napoli chiedeva l’annullamento di due delibere assembleari per l’omessa convocazione delle stesse. Si costituiva il Condominio che non contestava il fatto dell’omessa convocazione.

Però si difendeva adducendo quale giustificazione, la mancata incolpevole conoscenza da parte dell’amministratore del trasferimento della proprietà dell’immobile in favore dell’attrice.

Il Tribunale di Napoli con la Sentenza n. 1351 emessa l’11 novembre 2021, ha rigettato la domanda attorea.

Anagrafe condominiale e comunicazione variazione dei dati

L’art. 1130 c.c. pone a carico dell’Amministratore l’obbligo di curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale. Stabilisce altresì che “ogni variazione dei dati deve essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro sessanta giorni”. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

DL PNRR. Accesso telematico alle planimetrie catastali anche per gli agenti immobiliari: Sì della Commissione Bilancio della Camera all’emendamento FIMAA.

“Per oltre dieci anni gli agenti immobiliari hanno chiesto di non essere discriminati e di poter consultare online le planimetrie catastali, al pari degli altri professionisti del settore immobiliare, e finalmente Governo e Parlamento ci hanno ascoltato. Ringraziamo le forze politiche tutte che, alla fine, hanno accolto la richiesta della Fimaa e sottoscritto la proposta”

così Santino Taverna presidente nazionale Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – ha commentato l’approvazione dell’emendamento, in Commissione V (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei Deputati, che consente di abilitare anche gli agenti immobiliari alla consultazione telematica delle banche dati catastali.

Fimaa ha lavorato duramente affinché la proposta di accesso telematico alle planimetrie catastali per gli agenti immobiliari avesse successo.

Fimaa ha presentato a novembre una memoria nell’ambito all’Indagine conoscitiva sulle Banche dati della Commissione parlamentare anagrafe tributaria (https://bit.ly/3m6lFHJ).

Fimaa ha depositato un’altra memoria sul tema qualche settimana fa alla Commissione Finanze nell’ambito dell’esame del ddl sulla Delega Fiscale (https://bit.ly/3EWrGOI).

Grazie all’emendamento che Fimaa ha inviato a tutte le forze parlamentari e che è stato approvato ieri dalla Commissione Bilancio della Camera al decreto legge PNRR sarà finalmente possibile per tutti gli agenti immobiliari del Paese consultare online le planimetrie catastali.

Ora si attende che si completi l’iter parlamentare.

La caparra confirmatoria.

La caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.) è quella somma di denaro (o quantità di cose fungibili) che una parte consegna all’altra, al momento della conclusione del contratto (ad es. compravendita), per garantire l’adempimento delle obbligazioni contrattuali.

Restituzione caparra confirmatoria.

Se la parte che ha versato la caparra diventa inadempiente l’altra parte può recedere dal contratto e trattenere la caparra a titolo di risarcimento del danno, senza bisogno di dimostrare l’ammontare del danno subito.

Se però la parte inadempiente è quella che ha ricevuto la caparra, l’altra parte potrà recedere dal contratto ed esigere il pagamento del doppio della caparra.

Quando entrambe le parti risultano adempienti alle obbligazioni che scaturiscono del contratto, la caparra sarà restituita.

In alternativa, ed è questa l’opzione più diffusa, la stessa sarà imputata nella prestazione, ad esempio portandola in detrazione sul prezzo di una vendita. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Appartamento rumoroso? Il venditore risarcisce il danno.

uomo anziano non riesce a dormire per rumore dei vicini di sopra

Superamento dei limiti acustici e risarcimento del danno: se l’immobile rivela un insufficiente isolamento acustico il venditore deve rimediare risarcendo le spese.

Insufficiente isolamento acustico.

La Corte d’Appello di L’Aquila con la sentenza n. 747/2021 ha stabilito che il costruttore-venditore è costretto a rifondere una somma pari al 10 per cento sul valore dell’appartamento perché i locali sono troppo rumorosi.

Se l’immobile rivela un insufficiente isolamento acustico il venditore deve rimediare risarcendo le spese per gli interventi necessari ad eliminare i vizi acustici.

Fatto.

Il Tribunale di Teramo decideva circa la richiesta di risarcimento danni avanzata dall’acquirente di un appartamento nei confronti del venditore.

L’acquirente aveva evidenziato difetti e vizi per vistose infiltrazioni d’acqua dal solaio sovrastante, nonché per violazione del DPCM 5 dicembre 1997 in materia di requisiti acustici, non presentando l’immobile i requisiti minimi per ambiente abitativo ad uso residenziale.

La società venditrice contestava quanto esposto dall’acquirente evidenziando la mancanza di difetti. Dalla CTU svolta nel giudizio, emergeva la sussistenza sia dei vizi lamentati per le infiltrazioni d’acqua che la violazione della normativa acustica. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Super green pass: le faq del Governo in una tabella.

green pass covid su cellulare

Il Governo pubblica la tabella delle attività consentite senza green pass o con il green pass base o rafforzato dal 6 dicembre.

E’ online la tabella delle attività consentite senza green pass, con green pass “base” e con green pass “rafforzato” per il periodo dal 6/12/2021 al 15/1/2022.

La tabella disponibile sul sito del Governo è suddivisa per settori di attività e in base alle zone bianca, gialla e arancione.

Scarica pdf tabella governo

Fonte:StudioCataldi

Salto di due classi energetiche? Superbonus e volume riscaldato ante intervento.

casa su legno con livelli di efficienza energetica

I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate sulla questione del limite di spesa per il Superbonus sismico.

Il caso del superbonus su villette a schiera.

La proprietaria di un fabbricato, composto da una unità abitativa accatastata in categoria A/2 e da una pertinenza in categoria C/6 funzionalmente indipendente, inserito in un complesso di villette a schiera insieme ad altre due costituite da un immobile di categoria A/2 e da una pertinenza di categoria C/6, per un totale di sei unità immobiliari, intende realizzare interventi antisismici.
Prospetta la sussistenza del diritto al bonus sismico nella misura del 110%, poiché dal punto di vista strutturale, il complesso edilizio è un unico edificio, composto da tre unità abitative con tre relative pertinenze di tre diversi proprietari, che si configura come un “condominio strutturale”, e l’intervento sarebbe realizzato sull’intera struttura da tutti i proprietari di fatto costituiti in condominio  secondo la disciplina civilistica prevista dagli articoli da 1117 a 1139 del codice civile.
Esibisce la nomina a delegato per la gestione delle pratiche necessarie per la fruizione del Superbonus, rilasciata a suo favore con delibera dell’assemblea condominiale. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Surroga mutuo: come funziona.

contratto di mutuo con sopra portachiavi a forma di casa

La surroga del mutuo, anche nota come portabilità, è una procedura che consente di trasferire senza alcun costo il proprio mutuo da una banca a un’altra.

Surroga del mutuo: le norme.

La surroga del mutuo, quindi, non è altro che lo spostamento del mutuo dall’istituto di credito presso il quale lo stesso è stato contratto a un diverso istituto, al quale non consegue alcuna variazione dell’importo del debito residuo. La surrogazione, in sostanza, permette di modificare senza oneri i parametri del mutuo, ovverosia la sua durata e il suo tasso (ad esempio passando dal tasso fisso al tasso variabile).

Essa è da sempre possibile in virtù di quanto previsto dall’articolo 1202 del codice civile, rubricato “surrogazione per volontà del debitore”, ma di recente è stata resa più vantaggiosa per il cliente dalla legge Bersani (decreto legge numero 7/2007, convertito dalla legge numero 40/2007), che ne ha abbattuto i costi.

Una disciplina specifica della surroga del mutuo bancario è oggi contenuta nell’articolo 120-quater del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia

Giuridicamente essa comporta il trasferimento del contratto, alle condizioni stipulate tra il cliente e l’intermediario subentrante, con esclusione di penali o altri oneri di qualsiasi natura. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Il debitore potrà vendere direttamente l’immobile pignorato.

pignoramento ipoteca esecuzione espropriazione casa mutuo

La riforma del processo civile punta a semplificare forme e tempi del procedimento esecutivo. Addio a formula esecutiva e interventi anche su astreinte e liberazione dell’immobile pignorato.

Immobile pignorato: il debitore potrà venderlo direttamente.

Tra le maggiori novità che caratterizzeranno il processo esecutivo emerge quella che punta a introdurre la possibilità per il debitore di vendere direttamente l’immobile pignorato.
In dettaglio, con istanza depositata non oltre dieci giorni prima dell’udienza prevista dall’articolo 569, primo comma, c.p.c. il debitore potrà chiedere al giudice dell’esecuzione di essere autorizzato a procedere direttamente alla vendita dell’immobile pignorato per un prezzo non inferiore al prezzo base indicato nella relazione di stima.
All’istanza del debitore andrà sempre allegata l’offerta di acquisto irrevocabile per centoventi giorni e, a garanzia della serietà dell’offerta, andrà prestata cauzione in misura non inferiore a un decimo del prezzo proposto. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Tredicesima e quattordicesima.

soldi euro salvadanaio risparmio povero

La tredicesima e la quattordicesima sono delle mensilità aggiuntive che il lavoratore percepisce in determinati periodi dell’anno godendo di una disponibilità economica aggiuntiva.

La tredicesima.

In particolare, la tredicesima viene corrisposta al lavoratore a dicembre, in occasione del Natale, e, per tale ragione, è spesso denominata anche “gratifica natalizia. Originariamente introdotta come elargizione volontaria, è divenuta obbligatoria dapprima, nel 1937 durante il governo fascista, per i soli lavoratori delle imprese industriali e poi, con il d.p.r. numero 1070 del 1960, per tutti i dipendenti indistintamente.

Hanno oggi diritto alla tredicesima, quindi, tutti i lavoratori subordinati, pubblici o privati, assunti a termine o con contratto a tempo indeterminato. Essa non spetta, invece, ai lavoratori parasubordinati, a meno che non sia espressamente riconosciuta con un apposito accordo.

La quattordicesima

La quattordicesima mensilità, invece, ha origini più recenti e trova la sua fonte di disciplina nella contrattazione collettiva. Lorigine contrattuale comporta che tale elargizione economica non interessi tutti i lavoratori, ma solo quelli nel cui settore è riconosciuta.

È al CCNL di riferimento, poi, che deve guardarsi anche per verificare quali elementi della retribuzione devono essere considerati ai fini del calcolo dell’eventuale quattordicesima. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

I coniugi che hanno due case in due Comuni diversi potranno scegliere su quale applicare l’esenzione Imu per l’abitazione principale.

Con un emendamento al decreto fiscale governo e Parlamento provano a risolvere il caos che negli anni si è creato sulla doppia abitazione di marito e moglie.

La storia è lunga, e viaggia da anni alla ricerca di un equilibrio difficile fra tutele fiscali da garantire ed elusioni da combattere. La vicenda inizia quando si è deciso di riconoscere la possibilità di esentare come abitazione principale anche la casa che uno dei due coniugi può possedere in un Comune diverso da quello di residenza della famiglia per ragioni di lavoro.

La mossa ha moltiplicato i casi di famiglie in cui uno dei due componenti lavora in località di mare odi montagna, almeno secondo quanto dichiarato al Fisco. Per frenare questo fenomeno di lavoratori teorici nella propria seconda casa, si è deciso di limitare l’opzione alle doppie abitazioni nello stesso Comune. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Irpef verso le 4 aliquote.

scritta irpef sullo sfondo di soldi

Esecutivo al lavoro: si punta al passaggio da 5 a 4 aliquote Irpef. Taglio all’Irap, in discussione anche l’aumento della no tax area.

Fisco, verso la riduzione degli scaglioni Irpef.

Governo a spron battuto verso la riforma del Fisco: c’è l’accordo sulle aliquote Irpef, che da 5 scenderanno a 4: cancellata quella al 41% e tagliata di 3 punti quella al 38%. 

Da qui la rimodulazione conseguente e contemporanea delle aliquote, con innalzamento della no tax area e revisione delle detrazioni per inglobare il bonus da 100 euro. Questo, in sintesi, l’accordo raggiunto al ministero dell’Economia tra il ministro dell’economia Daniele Franco e i rappresentanti delle forze di maggioranza.

La riforma del fisco comincia a prendere forma e ancora oggi si continuerà a discutere cioè sei degli otto miliardi disponibili) sulla revisione delle aliquote Irpef. Non è del tutto convinta dell’evoluzione Bankitalia che teme che così facendo possano essere maggiormente favoriti i redditi diversi da quelli da lavoro dipendente. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Assemblea di condominio: l’avviso di convocazione deve essere comunicato almeno 5 giorni prima.

donna mostra videoconferenza

Per fornire la prova della decorrenza del termine dilatorio di cinque giorni è sufficiente e necessario che il condominio, dimostri la data di pervenimento dell’avviso all’indirizzo del destinatario.

Prova della decorrenza del termine.

Per fornire la prova della decorrenza del termine dilatorio di cinque giorni antecedenti l’adunanza di prima convocazione, è sufficiente e necessario che il condominio, dimostri la data di pervenimento dell’avviso all’indirizzo del destinatario. Questo è quanto stabilito dal Tribunale di Tivoli con la sentenza n. 1546 del 05/11/2021.

L’attrice, condomina, impugnava per nullità/annullabilità le delibere adottate in seconda convocazione dal condominio in data 14.2.2019 e il 6.5.2019. La condomina imputava, in via esclusiva, alcuni costi aggiuntivi sostenuti nel corso di opere di manutenzione straordinaria.

Il mancato rispetto del termine minimo stabilito per la convocazione. La violazione dell’art. 1105 cc, deducendo la divergenza tra l’oggetto delle delibere e gli argomenti posti all’odg. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus casa, il visto resta solo formale.

Dal 12 novembre scorso, per effetto del Dl. Antifrodi 157/2021,il visto di conformità incrocia molto più spesso la strada dei bonus edilizi. Se prima era richiesto solo in caso di cessione del credito o di sconto in fattura per lavori agevolati dal 1100%, ora serve anche per:

  • detrazione 110% “utilizzata” in dichiarazione;
  • bonus edilizi differenti dal superbonus, in caso di cessione del credito o sconto in fattura (ipotesi nelle quali occorre anche l’asseverazione di un tecnico circa la congruità della spesa.

I punti confermati. Non cambiano i soggetti abilitati ad apporre il visto: gli iscritti negli albi di dottori commercialisti ,ragionieri e periti commerciali e consulenti del lavoro, gli iscritti al 30 settembre1993 nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle Camere di commercio per la sub-categoria tributi, in possesso dei titoli di studio, e i responsabili dell’assistenza fiscale dei Caf.Da122 ottobre scorso (ex articolo 5, comma 14, del Dl 146/2o21)sono compresi anche gli iscritti nel registro dei revisori legali. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Cari prezzi e controlli, il superbonus 110% a rischio.

Si ai controlli anti-frode. no a eccessi di burocrazia in grado di frenare il Superbonus e gli altri incentivi per la casa.

Gabriele Buia, numero uno dell’Ance, va subito al punto. lanciando anche l’allarme sul caro materiali. «Bene l’estensione dei prezzari a tutti i bonus edili, per garantire la congruità dei prezzi e sbarrare la strada ad aumenti e comportamenti illeciti». Quanto però alla stretta sui controlli, la norma così come è stata pensata rischia, sempre secondo Ance, di causare rallentamenti o addirittura blocchi delle operazioni in corso.

«È necessario -spiega Buia- che la norma non sia retroattiva e che la decorrenza delle nuove disposizioni sia relativa ai lavori avviati dopo il 12 novembre».

 «Preoccupa il blocco su sconto in fattura e cessione del credito imposto dal decreto Controlli. va introdotto un limite di spesa per interventi al di sotto dei quali non siano obbligatori visto di conformità e asseverazione della congruità della spesa».

Il decreto che introduce nuovi controlli e adempimenti per gli interventi che possono beneficiare delle detrazioni fiscali ordinarie relative a interventi edilizi e del Superbonus al 110% prevede sempre la necessità di visto di conformità e asseverazione della congruità delle spese sostenute.

Inoltre la cessione del credito e Io sconto in fattura per i bonus casa possono ora essere sospesi’ dall’Agenzia delle Entrate, per un periodo non superiore a 30 giorni, qualora emergano comunicazioni con profili di rischio da sottoporre a ulteriori verifiche. (continua)

Fonte:IlGazzettino

Decreto bollette: le misure contro i rincari.

coppia chiede aiuto di fronte alle bollette domestiche

Contro il caro bollette del quarto trimestre 2021 al via gli interventi sugli oneri di sistema, sull’Iva e sul bonus sociale per l’energia e il gas.

Il Decreto Bollette è legge.

Ultimo passaggio in Aula e il decreto-legge n. 130/2021, che contiene misure urgenti per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas è stato convertito in legge grazie a 354 voti favorevoli e nessuno contrario.

In presenza di un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas, il decreto limita l’impatto della crescita dei prezzi delle materie prime a +29,8% per la bolletta dell’elettricità e a +14,4% per quella del gas.

Le misure producono effetti positivi per 29 milioni di famiglie e sei milioni di utenze elettriche non domestiche, ossia micro-imprese e piccole imprese.

Con questo provvedimento si cerca di tamponare il caro bollette dell’ultimo trimestre 2021, ma sono in arrivo aumenti anche a partire dal 2022 e per i quali l’Autorità per l’energia chiede nuovi interventi e correttivi da parte del governo. (continua)

StudioCataldi

 

Bonus idrico (o rubinetti), da gennaio le richieste.

rubinetto con poca acqua

Bonus idrico (o rubinetti) a partire da gennaio.

Fino a 1.000 euro di rimborso spese per la sostituzione di rubinetti e sanitari entro il 31 dicembre 2021.

Sarà possibile  da gennaio inviare le richieste per ottenere il bonus idrico (o rubinetti), il rimborso spese fino a 1.000 euro per chi ha acquistato o acquista entro il prossimo 31 dicembre rubinetti e sanitari con la caratteristica di essere a ridotto consumo di acqua.

Necessaria una dichiarazione del venditore con le specifiche tecniche dei prodotti tramite modello da utilizzare online sul sito del Ministero della transizione ecologica.

Bonus idrico (o rubinetti) fino a 1.000 euro.

Il bonus, che non è cumulabile con le agevolazioni per ristrutturazione, dà diritto al massimo a mille euro per le spese sostenute in tutto il 2021 sui seguenti prodotti: rubinetti e miscelatori per bagno e cucina che abbiano una portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto; soffioni e colonne per la doccia che abbiano una portata d’acqua che non superi i 9 litri al minuto; c’è poi il rimborso sui vasi sanitari che siano esclusivamente in ceramica e, anche in questo caso, con un volume che non superi i 6 litri. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Casa, ecobonus: le nuove regole.

Il disegno di legge di Bilancio e il decreto legge 157 cambiano radicalmente lo scenario delle agevolazioni fiscali per i lavori di riqualificazione immobiliare.

Entrambi i testi normativi devono passare per il vaglio del Parlamento, il disegno di legge deve essere approvato entro la fine dell’anno per evitare l’esercizio provvisorio, per il decreto, che è già pienamente esecutivo, ci sarebbe qualche giorno in più ma presumibilmente verrà egualmente licenziato dalle Camere prima della pausa natalizia.

Le forze politiche premono per modifiche più espansive del disegno di legge ma lo spazio lasciato dalle compatibilità economiche con i conti dello Stato non appare molto. Il disegno di legge prevede la proroga del superbonus al 110% per le abitazioni in condominio fino alla fine del 2023, nel 2024 l’agevolazione scenderà al 70% e l’anno successivo si ridurrà ulteriormente al 60%.

Il nodo politico però è dato dalla scelta del governo di non prorogare il bonus per le case autonome mantenendo la scadenza del 30 giugno 2022, sei mesi di tempo in più per completare i lavori sono concessi sono ai proprietari con Isee inferiore a 25mila euro e a chi ha presentato la Cila (comunicazione di inizio lavori) entro il 1 settembre scorso.  (continua)

Fonte:IlCorrieredellaSera

Sui nuovi visti i dubbi per la disciplina transitoria.

 Cessione e sconto in fattura. Si deve chiarire se l’asseverazione di congruità riguardi anche le spese effettuate prima del 12 novembre.

Il DI Antifrode 157/2021 ha fissato nuovi paletti per i bonus edilizi nel caso di esercizio delle opzioni per sconto in fattura o cessione del credito di imposta corrispondenti alla detrazione edilizia altrimenti spettante. Di seguito, i contenuti in sintesi degli interventi.

Visto di conformità. Viene notevolmente ampliato l’obbligo di richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione attestante la sussistenza dei presupposti che danno diritto al beneficio. Il visto va richiesto per tutte le detrazioni maturate e le opzioni esercitate a decorrere dal 12 novembre 2021, non più solo per quelle legate al superbonus ma per tutte quelle relativi ai bonus edilizi.

Sotto questo aspetto è importante ricordare che il visto deve essere rilasciato dal responsabile di un Centro di assistenza fiscale ovvero da uno dei soggetti indicati alle lettere a) e b) del comma 3, articolo 3 del Dlgs 241/1997: iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali, dei consulenti del lavoro; iscritti nel registro dei revisori legali; iscritti al 30 settembre 1993 nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Comprare casa: la guida all’acquisto.

Comprare casa, ecco il vademecum.

Nel nostro Paese l’acquisto della prima casa rappresenta una delle principali forme di investimento. Per poter operare al meglio la scelta arriva il vademecum dell’Agenzia delle entrate.

Dalle imposte alle agevolazioni la guida pratica con le regole da seguire quando si compra una casa, per sfruttare tutti i benefici previsti dalla legge (imposte ridotte, limitazione del potere di accertamento di valore, eccetera) e poter affrontare con serenità un momento così importante. Importantissimo, prima di comprare casa ottenere più informazioni possibili sull’immobile e accertarsi di effettuare l’acquisto dal legittimo proprietario.

Inoltre, è necessario sapere cosa accade se si decide di stipulare un contratto preliminare (il cosiddetto compromesso).

“Prima casa”, acquisto con i benefici.

Le imposte da pagare sono ridotte quando l’acquisto viene effettuato in presenza dei requisiti “prima casa”. si applicano le agevolazioni quando: il fabbricato che si acquista appartiene a determinate categorie catastale o si trova nel Comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora; o l’acquirente ha determinati requisiti. Le imposte da versare quando si compra con i benefici “prima casa” sono:

– se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva

− imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%)

Leggi l’articolo

Fonte:StudioCataldi

Super green pass: a un passo dalla legge con l’ennesima fiducia.

green pass cartaceo su cellulare e mascherina

Approvata nei giorni scorsi dal Senato con la fiducia al Governo, la conversione in legge del decreto che obbliga i lavoratori al Green pass sta per essere approvata definitivamente alla Camera dove l’esecutivo ha posto la fiducia.

Green pass obbligatorio, le conseguenze.

Cosa significa l’estensione del green pass a tutti? Per comprenderlo vediamo chi sono i destinatari e quali sono le conseguenze in caso di violazione per le varie categorie.

Dipendenti della Pubblica amministrazione e sanzioni

Previsto l’obbligo del possesso e della esibizione, su richiesta, della certificazione verde dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 per il personale delle amministrazioni pubbliche, delle Autorità amministrative indipendenti, ivi comprese la Commissione nazionale per le società e la borsa, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d’Italia, degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale. ( continua )

Fonte:StudioCataldi

 

Superbonus, la proroga non chiarisce il termine per gli interventi trainati.

Nella bozza di legge di Bilancio non è indicata in maniera esplicita la scadenza per gli interventi attratti al 110% all’interno di unità condominiali.

Al di là della tanto discussa possibile proroga per le opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura al di fuori del superbonus, le norme contenute nella bozza della legge di Bilancio 2022 fanno discutere per quel che concerne la scadenza degli interventi trainati nei contesti plurifamiliari.

Le scadenze. Stando alle bozze in circolazione, infatti, gli interventi ammessi al superbonus tralasciando Iacp e cooperative cesserebbero: . il 31 dicembre 2025 (ma solo fino al 31 dicembre 2023 con il 110%, per poi subire una riduzione) per i condomìni e gli edifici composti da due a quattro unità distintamente accatastate possedute da persona fisica (o con identica comproprietà tra persone fisiche); . il 30 giugno 2022 in tutti gli altri casi, salva l’estensione al 31 dicembre 2022 nel caso di Cilas già presentata (o titolo abilitativo già richiesto per la demolizione e ricostruzione) al 30 settembre scorso ovvero di interventi da realizzare su abitazioni principali di persone fisiche con Isee non superiore a 25mila euro annui.

Cosa succede ai lavori trainati. In questo panorama restano (ed anzi si acuiscono rispetto al passato) alcune perplessità destinate a rallentare l’esecuzione dei lavori. Infatti, non è chiaro quale sia la scadenza per i lavori trainati svolti all’interno delle singole unità condominiali. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

L’Esperto risponde: Superbonus 110%

Speciale: Il Superbonus e tutti gli sconti per la casa.

La guida in oltre 50 casi risolti. Numero speciale dedicato alle agevolazioni in edilizia.

Leggi l’articolo.

Fonte:IlSole24Ore

Riscaldamento, mix d’interventi con il superbonus.

Il Superbonus 110% scatta anche  per gli interventi che prevedono la sostituzione (parziale o totale) degli impianti di condizionamento invernale con altri a maggiore efficienza  come pompe di calore, caldaie a condensazione, sistemi ibridi.

Purché sia garantito il “salto” di due class sotto l’aspetto della normativa energetica e combinabili con l’integrazione trainata dagli impianti per la produzione di energia rinnovabile da fotovoltaico. Un approccio diverso agli incentivi del decreto Rilancio che va letto (e utilizzato) in modo adeguato, se si vuole scommettere su costruzioni capaci di fare la differenza Quali le regole di base?

Primo: occorre verificare la possibilità di procedere con un approccio il più possibile integrato, che contempli l’isolamento dell’involucro oltre alle migliorie degli impianti.

Un edificio ,soprattutto quando ci riferiamo alle dimensioni di un condominio ,è sempre un organismo complesso.

Per questo, il problema dell’ inefficienza e dei consumi eccessivi va risolto in maniera sistematica. In una piramide di priorità, occorre sempre verificare la possibilità di agire per ridurre i fabbisogni del fabbricato attraverso un’azione sull’involucro. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Decreto antifrodi: cosa cambia per il Superbonus 110%.

uomo con naso da bugiardo tiene soldi in mano

Per evitare comportamenti fraudolenti anche in relazione all’utilizzo del Superbonus e dei bonus casa il Governo approva il decreto antifrodi.

Listini di riferimento.

Il decreto prevede, al fine di evitare l’aumento delle fatture da parte delle imprese, dei listini di riferimento con fasce di prezzo fisse, che dovranno essere rispettate per ogni tipo di intervento e per le varie tipologie di edifici.

Per i profili di rischio sospensione per 30 giorni.

Il decreto antifrode prevede che, in relazione a chi beneficia dei bonus per la casa che ammettono come opzione la cessione del credito, in presenza di profili di rischio, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà sospendere fino a 30 giorni l’utilizzo della cessione del credito.

Questo periodo di sospensione è previsto per dare la possibilità alla stessa di effettuare i dovuti accertamenti e approfondimenti. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Fisco: ecco le spese detraibili che pochi conoscono.

taglio delle tasse

Spese deducibili e spese detraibili: differenza.

Prima di addentrarci nel cuore dell’argomento è necessario però chiarire la differenza principale tra spese deducibili e spese detraibili. Le spese deducibili sono quelle che si sottraggono prima di calcolare il reddito imponibile. Le spese detraibili invece sono quelle che si sottraggono, in una determinata misura percentuale, dall’imposta lorda.

Chiarita questa differenza vediamo quali sono le spese detraibili che possiamo documentare e che ci possono far risparmiare qualcosa sulle imposte da pagare.

Le spese per la salute.

Come sappiano le spese sanitarie possono essere detratte nella misura del 19% per la parte che eccede € 129,11 quando gli esborsi riguardano le prestazioni di un medico generico (compreso l’omeopata), quelle per i farmaci di banco e/o con ricetta (anche omeopatici), le prestazioni di tipo specialistico, le analisi, i ricoveri, le terapie, ecc… (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Se il matrimonio salta la casa torna a chi l’ha acquistata.

coppia che divorzia con casa in mezzo

Per la Cassazione, anche la donazione di un appartamento fatta in virtù della promessa di matrimonio rientra tra i doni soggetti alla restituzione di cui all’art. 80 c.c.

Restituzione dell’appartamento acquistato a causa del matrimonio.

Quando uno dei fidanzati acquista un immobile per mettere su famiglia, ma poi le nozze saltano, l’appartamento torna all’acquirente e il bene è sottoposto alla disciplina dell’art. 80 c.c che si occupa proprio della restituzione dei beni fatti a causa del matrimonio.

Non rileva infatti che per l’immobile la donazione esiga una forma solenne, quello che conta è la finalità della donazione. Questa una delle importanti precisazioni fornite dalla Cassazione nell’ordinanza n. 29980/2021.

La vicenda processuale.

Un giovane uomo conviene in giudizio la sua ex fidanzata perché dopo il preliminare lo stesso le aveva acquistato un appartamento per andarci a vivere dopo le nozze con la sua amata, in virtù della promessa di matrimonio che gli stessi si erano scambiati nel 2002. Accade però che il matrimonio salta anche se la data per la celebrazione era già stata fissata. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

I nodi della manovra. Sul superbonus pesano lo sconto in fattura e la nuova soglia Isee ?

La proroga selettiva del superbonus al 110 per cento non convince i costruttori edili. Per quanto riguarda gli interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche, la legge di bilancio vincola l’incentivo alla data di comunicazione di inizio lavori asseverata (Cita) e all’indicatore della situazione economica equivalente (lsee).

«In questi casi per avere diritto all’aiuto sarà necessario aver presentato la Cila entro il 30 settembre di quest’anno, ma dal momento che non era certo che il governo concedesse la proroga in molti in questi ultimi mesi hanno preferito prendere tempo. Risultato? Ora rischiano di essere tagliati fuori dal bonus per eccesso di prudenza», spiega il presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili, Gabriele Buia.

Inoltre, per gli interventi su edifici unifamiliari, la proroga farà presa solo sui lavori eseguiti da persone fisiche con Isee non superiore a 25mila curo annui su unità immobiliari adibite ad abitazione principale. limite va rivisto, così è troppo stringente», continua il numero uno dell’Ance.

Anche perché chi è proprietario di un immobile deve rientrare nella soglia dei 25 mila curo a famiglia fissata al momento dal governo. Quindi, di fatto, la proroga dei lavori per le “villette” interesserà una ristretta minoranza di proprietari. (continua)

Fonte:IlSecoloXIX

Bonus facciate per intero al singolo condomino.

Per l’Agenzia delle entrate il bonus facciate è fruibile per intero dal solo condomino che si è fatto carico delle spese.

Bonus facciate al condominio.

Potrà usufruire del bonus facciate per l’intera spesa anche il singolo condomino che ha sostenuto, in esecuzione di quanto indicato espressamente e accettato negli atti di compravendita con tutti gli altri condomini, tutto l’onere.

Così l’Agenzia delle Entrate nell’interpello n. 628 del 28 settembre risponde ad un quesito posto da una fondazione, ab origine proprietaria di tutto l’edificio, che ha poi venduto alcuni appartamenti.

Negli atti di compravendita, la fondazione ha assunto esplicitamente l’impegno (inserito nel rogito di compravendita), accettato da tutti gli altri proprietari delle abitazioni, ad eseguire alcuni lavori sul complesso immobiliare. Chiede dunque l’istante di poter fruire del bonus facciate per l’intera spesa relativa ai lavori condominiali che si è impegnato a sostenere. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Prima casa. Consumi elettrici bassi, il Comune può togliere l’agevolazione.

LA CASSAZIONE.

L’ordinanza 29505/2021 della Suprema corte spiega che se i consumi elettrici dell’ultimo triennio sono bassi, l’amministrazione comunale può disconoscere l’agevolazione per l’abitazione principale.

Le bollette sono una valida fonte di prova della scarsa presenza nell’abitazione. La presunzione di residenza effettiva in un comune, certificata dai dati anagrafici, può, infatti, essere superata dai consumi elettrici ritenuti modesti. Confermata, dunque, la pronuncia della Ctr Emilia Romagna che, con la sentenza n. 17n/2019, ha respinto l’appello proposto dal contribuente contro la decisione resa dalla Ctp di Modena.

In particolare, il giudice dell’impugnazione aveva rilevato che gli scarsi consumi di energia elettrica nell’arco di un triennio possono costituire valida fonte probatoria, atta a smentire la presunzione di abituale dimora nel luogo di residenza, a fronte della dimostrazione documentale fornita dal Comune che ne era onerato, di consumi irrisori dell’utente, assolutamente incompatibili con l’abituale permanenza nell’immobile (in realtà, non) adibito ad abitazione principale.

È, infatti, orientamento consolidato della Suprema Corte, quello secondo il quale «in tema di Ici, ai fini del riconoscimento dell’agevolazione prevista dal Dlgs 504 de11992, articolo] 8 per l’immobile adibito ad abitazione principale, le risultanze anagrafiche rivestono un valore presuntivo circa il luogo di residenza effettiva e possono essere superate da prova contraria desumibile da qualsiasi fonte di convincimento e suscettibile di apprezzamento riservato alla valutazione del giudice di merito» (Cassazione, 12299/2017 e 14793/ 2018).  (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Bonus prima casa under 36, le istruzioni e il codice tributo.

a piedi nudi sul pavimento progettando la propria casa

Le istruzioni per beneficiare del bonus prima casa under 36 emanate dall’Agenzia delle Entrate e il codice tributo per la compensazione.

Agevolazione prima casa under 36, i requisiti soggettivi.

Dall’Agenzia delle Entrate arriva un provvedimento con le istruzioni per beneficiare dell’agevolazione prima casa under 36, prevista dal Dl Sostegni bis. La circolare 12/E 2021 del 14 ottobre 2021 disciplina l’agevolazione destinata ai giovani con meno di 36 anni e un Isee non superiore 40mila euro che acquistano un’abitazione entro il 30 giugno 2022.

La misura riguarda l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva. L’obiettivo è «favorire l’acquisto della casa di abitazione da parte delle persone più giovani».

Per quanto riguarda l’indicatore ISEE, esso è calcolato sulla base dei redditi percepiti e del patrimonio posseduto nel secondo anno solare precedente la presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (DSU), rapportati al numero dei soggetti che fanno parte dello stesso nucleo familiare.

Si ricorda che la DSU5 è il documento che contiene dati anagrafici, patrimoniali e reddituali di un nucleo familiare Il soggetto richiedente autodichiara le informazioni che non siano già acquisite dagli archivi dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Usucapione: il possesso dei genitori si trasmette ai figli.

casa su sfondo giallo

Il termine per usucapire non si esaurisce ma viene “ereditato” dai successori per maturare l’acquisto della proprietà.

Il possesso si trasferisce agli eredi.

Il possesso dell’immobile tenuto da una persona in vita si trasferisce agli eredi alla sua morte. Ciò significa che, se questi possedeva un immobile altrui, un eventuale termine per l’usucapione non si interrompe, ma si trasmette ai successori che potranno rivendicare la proprietà sommandovi il proprio tempo di possesso.

Successione nel possesso.

L’usucapione è un modo di acquisto della proprietà che si realizza a seguito del possesso continuo e ininterrotto del bene per un certo periodo di tempo stabilito dalla legge.
Ma cosa accade se una persona che ha posseduto in vita un immobile altrui per un certo tempo, non ancora necessario affinché si verifichi l’usucapione, muore prima del configurarsi di tale termine?
La risposta giunge dall’art. 1146 del codice civile, il quale afferma al primo comma che”Il possesso continua nell’erede con effetto dall’apertura della successione”.(continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Bolletta acqua con conguagli tariffari? Per la Cassazione sono illegittimi.

banconota congelata dentro cubetto di ghiaccio

La Cassazione ha riconosciuto per la prima volta l’illegittimità delle partite pregresse, ossia dei conguagli tariffari nelle bollette.

Cosa sono le partite pregresse.

Le “partite pregresse” sono conguagli tariffari approvati dai vari gestori dopo la delibera 643/2013 dell’allora Aeegsi (Autorità per l’Energia Elettrica Gas e Sistema Idrico – oggi Arera -) che dava la possibilità alle Autorità di Ambito e ai vari gestori di prevedere retroattivamente detti conguagli, spalmati per gli anni successivi fino ad arrivare al 2022.

Da quel momento, sono comparse in bolletta le voci “partite pregresse”, importi non elevati ma sgraditi agli utenti perché costretti a pagare dei conguagli tariffari spettanti, secondo la delibera del 2013, ai gestori per il periodo precedente al trasferimento delle competenze del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) all’Autorità. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Superbonus e facciate: ecco come affrontare le scadenze di fine anno.

I bonus edilizi presentano una serie di scadenze con cui i contribuenti (al netto di eventuali proroghe) devono provare a fare i conti, per capire come affrontare e schivare le trappole del calendario, in un momento reso ancora più difficile dalla difficoltà di reperire i materiali per i lavori.

Parte la corsa contro il tempo per vendere il credito alla banca. Tempi stretti. Per scegliere questa opzione o lo sconto in fattura parziale vanno prima effettuati e pagati i lavori, predisposte le relative asseverazioni e inviate le comunicazioni all’Enea. In caso di mancata proroga del super bonus del 110%, in discussione in questi giorni nella legge di Bilancio 2022, per esercitare l’opzione di cessione del credito a terzi (per esempio, la banca) o lo sconto in fattura parziale, scatta una corsa contro il tempo per effettuare e pagare i lavori agevolati. l

Per le villette il termine è ora il 30 giugno 2022. Per predisporre le asseverazioni e le comunicazioni all’Enea ci sono 90 giorni dal Salo dalla fine lavori. Per il super sisma bonus va presentata al Comune l’asseverazione. Peri privati se si vuole fruire della detrazione in dichiarazione basta il pagamento, gli altri adempimenti sono posticipabili. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Infiltrazioni: quando il condomino è contemporaneamente danneggiato e danneggiante.

giovane donna disperata per infiltrazione acqua in casa condominio

Infiltrazioni in condomino, il danneggiato deve pagare i danni derivanti dalla omessa manutenzione delle parti comuni.

Danno derivante da omessa manutenzione delle parti comuni.

Il condomino, che subisca nella propria unità immobiliare un danno derivante dall’omessa manutenzione delle parti comuni dell’edificio, assume, quale danneggiato, la posizione di terzo avente diritto al risarcimento nei confronti del condominio, senza tuttavia essere esonerato dall’obbligo, che trova la sua fonte nella comproprietà o nella utilità di quelle e non nella specifica condotta illecita ad esso attribuibile, di contribuire a sua volta, in misura proporzionale al valore della rispettiva porzione, alle spese necessarie per la riparazione delle parti comuni dell’edificio e alla rifusione dei danni cagionati.

Questo principio è stato reso dalla Corte di Cassazione, Sezione sesta civile, con l’ordinanza n. 18187/2021, con la quale è stata confermata la decisione della Corte di Appello di Catania.

Il fatto

La Corte di Appello di Catania, si è espressa sull’appello proposto da una società di impianti sportivi alberghieri nei confronti del condominio annullando la delibera assembleare del 21 settembre 2012, impugnata ex art 1137 c.c.

Tale delibera aveva ripartito la spesa occorrente per risarcire i danni subiti dalla porzione di proprietà esclusiva della società a causa dell’omessa manutenzione di una corte comune, danni accertati con sentenza resa dal Tribunale di Catania. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Pensioni: da quota 102 a quota 104.

anziana che conta soldi della pensione

Si tratterebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (un parterre di 50mila persone), e nel 2023 quota 104. Nessun rinnovo per opzione donna. Cosa prevede il documento programmatico di bilancio.

Pensioni, stop quota 100, cosa c’è in manovra.

Parte dal Consiglio dei ministri il Documento programmatico di Bilancio (Dpb) pronto ad andare a Bruxelles, con i pilastri della prossima legge di bilancio da 23 miliardi. Vediamo cosa succederà per le pensioni, con quota 100 in scadenza.

Obiettivo della Lega è mitigare l’impatto di fine di quota 100 ed evitare un brusco ritorno alla Fornero. Dunque il passaggio più soft sarebbe una quota 102 per il prossimo anno. Si tratterebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (un parterre di 50mila persone), e nel 2023 quota 104.

Uno scivolamento soft costringerebbe ad aspettare i 67 anni per andare via dal lavoro. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

La prima casa si può sequestrare a chi commette reati fiscali.

Per la Cassazione è legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca della prima casa del soggetto che si sottrae al pagamento delle imposte.

Sequestro preventivo della prima casa finalizzato alla confisca.

Si può sequestrare la prima casada distinguere rispetto alla nozione di unico immobile di proprietà, il limite alla espropriazione comunque vale solo per i debiti erariali e non vieta né il sequestro preventivo né la confisca successiva a cui lo stesso è finalizzato. Questo quanto emerge dalla sentenza n. 35809/2021 della Cassazione.

La vicenda processuale.

Il Tribunale rigetta la richiesta di riesame del decreto del Gip, con cui è stato disposto il sequestro preventivo, per procedere poi alla confisca diretta o per equivalente, del profitto dei reati o in mancanza, dei beni mobili e immobili rientranti nella disponibilità dell’indagato e corrispondenti al valore dell’imposta che è stata evasa. All’indagato si contesta infatti la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi e l’emissione di fatture false. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

L’acquisto dell’abitazione. Come lasciare fuori dalla porta le brutte sorprese.

Anche se scritta su di un post-it o di un normale bigliettino, o su un pezzo di carta strappato da questa pagina, la proposta d’acquisto è un impegno formale. Il venditore sarà libero di vendere o no la casa, ma l’acquirente, autore della proposta, nel caso venga accettata, dovrà attenersi al prezzo che lui stesso ha indicato.

Occorre, quindi, che prima di scriverla ci pensi bene. «Se nella fase iniziale della compravendita le problematiche emergono subito, possono essere gestite, diventare oggetto di trattativa e di nuovi accordi tra le parti. Se invece ce ne accorgiamo troppo tardi, saranno difficili da risolvere e probabile causa, se non di una lite, di amarezze e spese inaspettate». Ragione per cui Cesira De Michele, consigliere nazionale dell’ordine dei notai, suggerisce di farsi aiutare.

Molto meglio, dice, farsi seguire da un notaio per stipulare un contratto preliminare, eventualmente da trascrivere. In questo ultimo caso anche il venditore sarà vincolato al contratto, non potrà vendere la casa a nessun altro, «e nessuno degli atti compiuti o subiti dal venditore pregiudicherà i diritti dell’acquirente». (continua)

Fonte:IlPiccolo

 

Spese condominiali: vale il principio di proporzionalità.

casa e martello proprietà in condominio

La Cassazione ricorda che il principio della proporzionalità è il criterio da applicare per la ripartizione delle spese nel condominio.

Ripartizione spese condominiali.

La ripartizione delle spese condominiali è basata sul principio della proporzionalità. 
E’ la Cassazione civile (con ordinanza n. 24166/2021 a ribadire il concetto, in un giudizio che trae origine dall’impugnazione di una delibera condominiale, avente ad oggetto l’approvazione di ripartizione delle spese concernenti la progettazione e l’esecuzione dei lavori di adeguamento delle autorimesse interrate al fine dell’adeguamento alla normativa antincendi.

L’assemblea aveva approvato i criteri di ripartizione delle spese, determinando che esse dovessero essere sostenute per 2/3 dai soli proprietari delle autorimesse e per 1/3 dai condomini non proprietari.

Una condòmina impugnava la delibera innanzi al Tribunale di Sondrio rilevando che trattandosi di spesa molto gravosa, i condòmini che non intendevano trarre vantaggio dovevano essere esonerati dalle spese, in subordine chiedeva che trattandosi di spese relative a cose destinate a servire i condòmini in maniera diversa, la ripartizione avvenisse sulla base dell’uso che ciascuno poteva farne sicchè non essendo ella proprietaria di autorimessa avrebbe dovuto essere totalmente esonerata.

Il condominio si costituiva in giudizio precisando che tali lavori erano necessari per la sicurezza dell’edificio condominiale con la conseguenza che le spese erano state correttamente addebitate pro quota a tutti i condòmini, anche a chi non era proprietario di autorimesse. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Casa ai giovani senza tasse (e senza rebus).

I tributi abbuonati.

Nelle compravendite non imponibili a Iva (quelle tra privati) la norma azzera le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Abolite anche l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, per totali 320 euro.

Anche nelle compravendite imponibili a Iva (ad esempio acquisti dal costruttore), le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono azzerate: il comma 7 non lo dice, ma le Entrate lo desumono con una lettura combinata dei commi 6 e 7. Mentre qui restano il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali (320 euro).

L’Iva del 4% (applicabile quando l’acquirente domanda l’agevolazione “prima casa”) va pagata all’impresa venditrice, ma l’acquirente under 36 matura un credito d’imposta di valore pari a quello dell’Iva versata, che non è richiedibile .a rimborso ma che può comunque essere variamente speso, e cioè, ad esempio: . per pagare imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito; . per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione dei redditi da presentare successivamente alla data dell’acquisto; . per compensare somme dovute a titolo di ritenute d’acconto, di contributi previdenziali o assistenziali o di premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.

Nei mutui, l’agevolazione under 36 azzera l’imposta sostitutiva (altrimenti applicabile allo 0,25% all’importo erogato dalla banca) nonché le imposte di registro, ipotecaria e di bollo. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

IMU.

casa in condominio con parola imu sul muro

L’IMU è un’imposta diretta che colpisce la componente immobiliare del patrimonio dei cittadini. Dal 2020 ha assunto una nuova veste, assorbendo la Tasi.

IMU: cos’è.

L’Imposta municipale propria si applica al possesso di fabbricati (ad eccezione, come vedremo meglio più avanti, delle abitazioni principali che non rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli.

Introdotta nel 2012 in via sperimentale per sostituire l’ICI, nel tempo al suo interno sono state ricomprese anche parte dell’Irpef e delle relative addizionali regionali e comunali, con riferimento ai redditi fondiari su beni non locati.

Dal 2014, è stata ricompresa, insieme alla TASI e alla TARI, nella IUC – Imposta Unica Comunale.

A partire dal 2020, tuttavia, la IUC è stata abolita e sono rimaste la TARI e la cd. super IMU che ricomprende al suo interno sia la vecchia IMU che la TASI.

IMU: chi la paga

Sono tenuti a pagare l’IMU tutti coloro che sono proprietari di beni immobili situati sul territorio di un Comune italiano e coloro che su di essi detengono un diritto reale, anche se risiedono fuori dall’Italia o, se si tratta di una società, hanno all’estero la propria sede legale. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Taglio dei tributi agli under 36 che comperano casa.

La compravendita della prima casa e il mutuo per finanziarla sono esenti da imposizione se stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 30 giugno 2022 da soggetti under 36 il cui Isee sia non superiore a 40 mila euro: lo dispone l’articolo 64, commi 6-8, del Dl 73/2021.

I tributi eliminati. Nelle compravendite non imponibili Iva la norma azzera le imposte di registro, quelle ipotecaria e catastale (restano l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, per 320 euro totali). Nelle compravendite imponibili Iva, le imposte di registro, ipotecaria e catastale dovrebbero essere azzerate (per il vero, il comma 7 non lo dice, ma lo si potrebbe desumere con una lettura combinata dei commi 6 e 7) mentre restano, anche qui, bollo, tasse ipotecarie e tributi catastali (sempre 320 euro).

L’Iva deve essere pagata al venditore, ma l’acquirente matura un credito d’imposta (non rimborsabile) da spendere: . per pagare le imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito; (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Trainanti e trainati, come distinguere gli interventi.

Tra gli interventi ammessi per il Superbonus 110% bisogna fare una distinzione tra interventi principali, detti anche ‘trainanti’ e interventi aggiuntivi. detti ‘trainati’.

Gli interventi trainanti consistono nell’isolamento termico dell’involucro dell’edificio, che sia plurifamiliare o unifamiliare, nella sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati. nella sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.

Una volta eseguita almeno uno degli interventi trainanti. il beneficiario può decidere di effettuare anche di interventi cosiddetti ‘trainati”, come la sostituzione degli infissi. l’installazione di schermature solari, impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, colonnine (o wallbox) per la ricarica dei veicoli elettrici  e impianti di domotica. (continua)

Fonte: Corriere di Bologna

Cappotto termico: prima sanare i difetti della casa.

Superbonus, prima del cappotto vanno sanati i difetti dell’edificio.

Riqualificazione. In presenza di umidità di risalita o tubature a rischio, l’intervento per l’efficientamento energetico avrebbe durata breve. Il pericolo è di ritrovarsi, anche anni dopo, con danni ancora più gravi.

Solamente energetico ed efficienza sono le parole chiave quando si parla di Superbonus 110%. Ridurre i consumi di un edificio datato basta per riqualificare con efficacia il patrimonio edilizio esistente, spendendo bene i soldi della collettività?

La domanda è stata rivolta ad esperti di struttura, sistemi di isolamento e impiantistica. La risposta è che prima di intervenire con la posa di un cappotto su un qualsiasi edificio occorre visualizzare e risolvere tutti i problemi in essere, per evitare di andare incontro a forme di degrado che possono risultare più gravi nel tempo rispetto alla mera inefficienza energetica dell’immobile.

Parliamo di un sistema composto da involucro e impianti. Agire con la posa di un isolamento significa intervenire su un aspetto, che è quello della riduzione nella domanda di energia primaria. Tuttavia, in assenza di un’analisi complessiva di tutto l’insieme e di un’azione integrata, il rischio non è solo quello di non ottenere un reale miglioramento, ma di incidere sulla massimizzazione di fenomeni già presenti, magari nascosti.  (continua)

Fonte:IlSole24Ore

 

Cosa prevede la riforma del catasto.

casa condominio

Riforma fiscale: revisione del catasto.

L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge delega per la Riforma fiscale nella giornata di martedì 5 ottobre, porterà delle novità importanti anche in ambito catastale.

L’art 7 della bozza infatti è dedicato alla Modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e revisione del catasto fabbricati“. Vediamo che cosa prevede nel dettaglio la norma che, stando alle parole del premier Draghi, non comporterà né l’aumento né la diminuzione delle imposte sugli immobili.

Cambia il sistema di rilevazione catastale.

Il Governo è delegato ad adottare decreti legislativi finalizzati a modificare la disciplina di rilevazione catastale, per perseguire la modernizzazione degli strumenti d’individuazione e di controllo di quelle che sono le consistenze dei terreni e dei fabbricati. Disciplina che dovrà uniformarsi ai seguenti criteri direttivi:

  • adottare degli strumenti, di cui anche i Comuni e l’Agenzia delle Entrate potranno disporre, per accelerare e facilitare l’individuazione e il classamento corretto dei terreni attualmente accatastati come agricoli, degli immobili abusivi (individuando incentivi e forme di trasparenza per valorizzare l’attività di controllo e accertamento da parte dei comuni) e di tutti quegli immobili che non sono censiti o che “non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d’uso ovvero la categoria catastale attribuita”; (continua)

    Fonte:StudioCataldi

Perizia della banca: cos’è e a cosa serve.

casa sopra calcolatrice concetto mutuo

Cos’è, a che cosa serve e quanto costa la perizia della banca quando si decide di acquistare un immobile.

Perizia e contratto di mutuo.

Chi deve affrontare l’acquisto di un immobile con conseguente richiesta di mutuo deve sapere prima di tutto che la banca, prima di erogare il mutuo non compie solo gli accertamenti necessari a verificare la solvibilità del richiedente e la sua affidabilità.

C’è poi un altro aspetto che la banca valuta bene prima di concedere un mutuo, ossia il valore dell’immobile per il quale viene richiesto il finanziamento. Questo perché, come ben sappiamo, la banca, per tutelarsi, difficilmente concede al richiedente un mutuo in grado di coprire il 100% del prezzo di acquisto.

Le banche infatti hanno stabilito una specie di tetto, pari all’80% del valore del bene attribuito da un perito, che ha il compito di redigere la perizia per la banca.

Fatta questa premessa generale vediamo di dare risposta ai diversi interrogativi che possono sorgere quando si presenta la necessità di chiedere un mutuo e quindi ci si trova a dover fare i conti con la perizia della banca. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bonus idrico di 1.000 euro: la guida completa.

rubinetto acqua chiuso

Al via il bonus idrico fino a mille euro per chi cambia rubinetti e sanitari. Emanato il decreto attuativo della misura. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è il bonus idrico e a quanto ammonta.

Il bonus idrico è una delle diverse misure dedicate al consumo dell’acqua contenute nella manovra di bilancio per il 2021. Con questo bonus si riconoscono alle persone fisiche che hanno la residenza nel nostro paese, 1.000 euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.

Come precisato dalla legge di bilancio e dal decreto attuativo, nel momento in cui la misura verrà riconosciuta non rileverà al fine di determinare l’Isee e non costituirà voce del reddito imponibile.

Il bonus idrico potrà essere concesso una sola volta e per un solo immobile e qualora dall’attività di vigilanza messa in atto dal Ministero con la collaborazione di Sogei dovesse emergere che quanto previsto dal decreto attuativo è stato violato o i destinatari hanno usato impropriamente il bonus, è prevista la revoca e il recupero di quanto erogato. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Usucapione di un terreno.

terreno agricolo

L’usucapione dei terreni varia a seconda dei casi e richiede dai 5 ai 20 anni. Essa, in ogni caso, permette l’acquisto a titolo originario di tali beni.

Usucapione terreni montani.

L’usucapione, come noto, è uno dei modi previsti dal nostro ordinamento per acquisire a titolo originario il diritto dproprietà o altro diritto reale, che si basa sul possesso pacifico, palese e non interrotto di un bene per un determinato periodo di tempo  Essa può avere a oggetto sia i beni mobili che i beni immobili.

Una forma speciale di usucapione riguarda i fondi rustici siti in comuni montani e con redditi bassi, per la quale sono previsti tempi più brevi rispetto al termine ordinario ventennale, necessario per usucapire.

La disposizione che disciplina l’usucapione di tale particolare categoria di terreni è l’articolo 1159-bis del codice civile, che così recita:

“La proprietà dei fondi rustici con annessi fabbricati situati in comuni classificati montani dalla legge si acquista in virtù del possesso continuato per quindici anni. (continua)

Fonte:StudioCataldi

PRIMA CASA AGLI UNDER 36, PRELIMINARE CON IMPOSTE PIENE E POI IL RIMBORSO.

L’agevolazione per gli acquisti dei contribuenti under 36, che azzera le imposte dovute per la compravendita e il mutuo, non si può applicare al contratto preliminare, per la cui registrazione pertanto occorre pagare l’imposta di registro in misura fissa oltre all’imposta proporzionale con le aliquote dello 0,5% sulle caparre confirmatorie e del 3% sugli acconti.

È questa la risposta a interpello 650 del 1 ottobre con la quale l’agenzia delle Entrate, in sostanza, conclude che: . le imposte applicabili al contratto preliminare devono essere comunque versate; . e una volta stipulato il contratto definitivo, le imposte versate in misura proporzionale per registrare caparre e acconti potranno essere chieste a rimborso (tra l’altro, costringendo al pagamento dell’imposta di registro in misura fissa in sede di registrazione del contratto preliminare, si impedisce che essa possa domandata a rimborso).

Non poteva, dunque, iniziare peggio l’atteso intervento interpretativo delle Entrate sull’agevolazione introdotta per gli under 36 dall’articolo 64 del D173/2021, per favorire l’acquisto di abitazioni da parte di contribuenti di giovane età.

Tutte le novità sul superbonus 110%, semplificato e prorogato.

L’impegno del governo a proseguire con l’incentivo alle ristrutturazioni green, dopo il boom delle richieste favorito anche dalle misure di semplificazione per avere lo sgravio sui lavori.

l Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). Il testo, tra le varie misure, prevede la conferma e la proroga del superbonus al 110%.

“Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 – si legge nell’introduzione della Nadef – consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le Pmi e agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”.

Tradotto: il superbonus al 110%, in scadenza nel 2022, è stato rifinanziato e rinnovato fino al 2023. La misura entrerà nella prossima legge di bilancio. (continua)

Fonte:Today economia

Come si calcola l’Isee.

Scritta ISEE in 3d

Cos’è l’Isee, chi lo rilascia, quali sono le componenti di calcolo e la formula finale per calcolarlo. Ecco la guida completa.

Che cos’è l’Isee.

Per Isee si intende l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che richiede la previa compilazione della Dsu (Dichiarazione Unica Sostitutiva), necessario per determinare qual è la condizione economica di una famiglia.

Questo perché, sono diverse le prestazioni di natura sociale e assistenziale (come ad esempio  le agevolazioni per le tasse universitarie, il bonus per l’energia elettrica, il gas e l’acqua) previste solo se i richiedenti presentano determinati requisiti reddituali.

Chi rilascia l’Isee.

Per ottenere l’Isee, necessario, come abbiamo visto, per potere accedere a determinate prestazioni assistenziali e sociali, ci si può rivolgere alternativamente agli enti o ai soggetti a questo preposti, ovvero ai Caf, all’ente che eroga l’agevolazione, ai Comuni, ai consulenti del lavoro e ai commercialisti.

Chi invece ha intenzione di procedere autonomamente può farlo, accedendo al servizio dedicato presente sul sito dell’Inps. Online, infatti, è possibile ottenere l’Isee accedendo al portale dell’Inps e al servizio online dedicato, che permette anche di ottenere la Dsu precompilata e l’Isee precompilato. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Il debitore potrà vendere direttamente l’immobile pignorato.

La riforma della giustizia civile punta a semplificare forme e tempi del procedimento esecutivo. Addio a formula esecutiva e interventi anche su astreinte e liberazione dell’immobile pignorato.

Immobile pignorato: il debitore potrà venderlo direttamente.

Tra le maggiori novità che si registrano in quest’ultimo settore, emerge quella che punta a introdurre la possibilità per il debitore di vendere direttamente l’immobile pignorato.
 
In dettaglio, si legge nel provvedimento, con istanza depositata non oltre dieci giorni prima dell’udienza prevista dall’articolo 569, primo comma, c.p.c. il debitore potrà chiedere al giudice dell’esecuzione di essere autorizzato a procedere direttamente alla vendita dell’immobile pignorato per un prezzo non inferiore al prezzo base indicato nella relazione di stima.
All’istanza del debitore andrà sempre allegata l’offerta di acquisto irrevocabile per centoventi giorni e, a garanzia della serietà dell’offerta, andrà prestata cauzione in misura non inferiore a un decimo del prezzo proposto. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Bonus antiplastica: cos’è e a chi spetta.

fare qualcosa per inquinamento ambiente

Contributi fino a 5mila euro per chi rinuncia al packaging. La vendita dei prodotti sfusi fa scattare il bonus antiplastica.

Bonus antiplastica cos’è.

Il bonus antiplastica è un’agevolazione fiscale prevista dall’art. 7 del decreto clima del 14 ottobre 2019, che persegue la finalità di eliminare gradualmente gli imballaggi di plastica di detergenti e alimenti, incentivando contestualmente la vendita di prodotti alla spina e sfusi.

Ricordiamo infatti che l’Italia è tenuta a rispettare quanto stabilito in materia ambientale a livello Europeo, per contrastare l’inquinamento ambientale e il cambiamento climatico.

Proprio in questi giorni il Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, di concerto con il Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, hanno firmato il decreto attuativo del bonus antiplastica.

In attesa della pubblicazione del provvedimento vediamo di capire qualcosa di più sul bonus antiplastica.

In cosa consiste il bonus antiplastica.

Il bonus antiplastica consiste in un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 5000 euro che verrà corrisposto in base all’ordine con cui verranno presentate le domande a condizione che i destinatari attrezzino aree apposite dei locali alla vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi o alla spina e che il contenitore offerto dall’esercente non sia monouso, anche se lo stesso avrà la possibilità di applicare il meccanismo della cauzione.
I prodotti che potranno essere venduti senza imballo sono molteplici, si va dall’olio ai biscotti, dai detersivi ai saponi per l’igiene della persona. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Bolletta acqua con consumo anomalo? E’ obbligo del gestore avvisare l’utente.

soldi gocciolano acqua per costi bolletta

Secondo la Cassazione, la società che ha in gestione il servizio idrico integrato ha l’obbligo di informare l’utente in merito alla presenza di consumi anomali.

L’art. 1175 c.c.

L’articolo 1175 del Codice Civile rappresenta la base normativa per attestare l’esistenza di un obbligo di informazione preventiva in capo al gestore. In virtù della norma, infatti, le parti di un contratto devono, nell’esecuzione dello stesso, comportarsi secondo i principi di correttezza e buona fede. Il dispositivo del sopracitato articolo, invero, ha numerose attuazioni all’interno del regolamento locale di gestione del servizio di somministrazione idrica e della carta dei diritti ad esso correlata.

l principio affermato dalla Cassazione.

La Cassazione con l’ordinanza n. n. 24904/21 del 15.09.2021, entra a gamba tesa nella materia dei consumi irregolari dell’acqua e degli obblighi del gestore, a anche se la medesima si riferisce ad un’utenza condominiale, il principio in essa contenuto è applicabile a qualsiasi utente.
In particolare, la Corte suprema espone il principio secondo il quale il semplice invio di una fattura commerciale relativa ai consumi anomali registrati, a distanza di oltre due mesi dalla rilevazione degli stessi e senza alcuna preventiva espressa segnalazione del loro carattere anomalo, non consente di ritenere correttamente adempiuto l’obbligo informativo dell’ente somministrante nei confronti dell’utente finale. (continua)
Fonte:StudioCataldi

 

Bonus sanificazioni, presentazione della domanda.

Difese dai virus

Dall’Agenzia delle entrate arrivano le istruzioni per inoltrare la domanda ed usufruire del credito d’imposta sanificazione a partire dal 4 ottobre.

Bonus sanificazioni, modalità per l’invio della comunicazione.

Arrivano direttamente dall’agenzia delle entrate le istruzioni per inoltrare la domanda ed usufruire del credito d’imposta sanificazione. Il provvedimento prot. 191910 del 15 luglio 2021, contenente anche il modello da utilizzare per l’invio.

Chiarisce il provvedimento che la comunicazione è inviata esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un intermediario, mediante: il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate; i canali telematici dell’Agenzia delle entrate. Gli aggiornamenti delle specifiche tecniche saranno pubblicati nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate e ne sarà data relativa comunicazione.

Dopo la presentazione della Comunicazione è rilasciata, al massimo entro 5 giorni, una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. La ricevuta viene messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso la comunicazione, nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

 La Comunicazione può essere inviata dal 4 ottobre al 4 novembre 2021. Nello stesso periodo si potrà: inviare una nuova Comunicazione, che sostituisce integralmente quella precedentemente trasmessa. L’ultima Comunicazione validamente trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate; oppure si potrà presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta precedentemente comunicato. (continua)

StudioCataldi

 

Passo carrabile: quando si paga?

uomo mascherato che rappresenta un esattore delle tasse

Cos’è il passo carrabile.

Prima di addentrarci nel cuore dell’argomento chiariamo subito che il passo carrabile o carraio viene definito dall’art. 3, punto 37 del Codice della strada come l'”accesso ad un’area laterale idonea allo stanziamento di uno o più veicoli.”

Una definizione più dettagliata invece è quella contenuta nell’art. 44 comma 4 del dlgs n. 507/1993 che così dispone: “Sono considerati passi carrabili quei manufatti costituiti generalmente da listoni di pietra od altro materiale o da appositi intervalli lasciati nei marciapiedi o, comunque, da una modifica del piano stradale intesa a facilitare l’accesso dei veicoli alla proprietà privata”

Dalle due disposizioni emerge che il passo carrabile non è altro che un’apertura da una proprietà privata a una pubblica, come da un garage privato a una pubblica via, segnalato da un cartello che ha la finalità di vietare che davanti a tale sbocco altri parcheggino i loro mezzi, impedendo in questo modo l’uscita e l’entrata dei veicoli dalla e nella proprietà privata. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Unità immobiliari in corso di costruzione escluse dal superbonus.

Gli immobili in categoria F/3 non possono essere considerati esistenti.

Le unità immobiliari che accedono al superbonus devono essere formalmente esistenti. E non possono essere considerate tali le unità in corso di costruzione.

La conclusione è contenuta nella risposta a interpello n. 609/2021, pubblicata dall’agenzia delle Entrate, che in questo modo esclude un’intera categoria catastale dall’ambito di applicazione del 110%: si tratta delle unità classificate F/3.

Il quesito riguarda un condominio composto da 343 unità immobiliari: tra le altre, 26 di queste sono censite nella categoria catastale dedicata alle unità in corso di costruzione (F/3). Si tratta di unità allo stato «grezzo avanzato», come spiega la società che sta avviando l’operazione di ristrutturazione.

Non sono, quindi, ultimate, dal momento che mancano di finiture come il rivestimento dei pavimenti in ceramica e legno, le porte interne, i sanitari e le rubinetterie. Sono, però, servite da un impianto di riscaldamento, come il resto del condominio. Ora, il contribuente chiede alle Entrate se queste unità possono essere conteggiate nell’operazione di ristrutturazione che consentirà di accedere al superbonus: la loro presenza, ad esempio, inciderà sull’incremento del tetto previsto per gli interventi?

La cancellazione dell’ipoteca.

La procedura da adottare per la cancellazione dell’ipoteca è diversa a seconda che si tratti di ipoteca legale o di ipoteca giudiziale.

L’ipoteca è un diritto reale di garanzia che viene costituito su dei beni o su dei diritti relativi a beni immobili o mobili registrati, al fine di assicurare al creditore che, in caso di inadempimento da parte del suo debitore, l’obbligazione sarà adempiuta con la vendita forzata dei predetti beni.

I beni oggetto di ipoteca possono essere sia di proprietà del debitore che di proprietà di un terzo che lo garantisce.

Ipoteca volontaria.

La forma più comune di ipoteca è rappresentata dallipoteca volontaria, che è quella che trova la sua fonte nella volontà delle parti.

Essa può essere costituita o mediante contratto stipulato tra il creditore e il debitore o il terzo datore di ipoteca o con atto unilaterale tra vivi del debitore o del terzo datore di ipoteca (mai per testamento).

In ogni caso è necessaria la forma scritta a pena di nullità e l’autenticazione o l’accertamento giudiziale della sottoscrizione della parte che concede l’ipoteca. (continua)

Fonte:StudioCataldi

 

Box auto in condominio: spese antincendio solo a carico dei proprietari.

box auto di pertinenza di una casa

Spese adeguamento antincendio box e riparto spese condominiali.

Le spese sostenute per adeguare i box di proprietà privata alla normativa antincendio non devono essere poste a carico dei c