Author Archives: Massimo Montanari

IL RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO È SEMPRE COMPRESO NELLE SPESE CONDOMINIALI?

Riscaldamento autonomo o centralizzato come scegliere

La questione delle spese condominiali relative al riscaldamento centralizzato solleva spesso dubbi e perplessità tra gli inquilini e i proprietari di casa. Comprendere la ripartizione dei costi e le regole che ne regolano l’inclusione può aiutare a navigare meglio tra le responsabilità condominiali e a gestire le spese in modo più informato.

Cos’è e come funziona il riscaldamento centralizzato.

Il riscaldamento centralizzato è una soluzione diffusa negli edifici plurifamiliari, dove un’unica centrale termica fornisce calore a più unità abitative. Questo sistema presenta vantaggi in termini di efficienza energetica e praticità, ma solleva questioni specifiche riguardo alla suddivisione dei costi tra i condomini.

Riscaldamento centralizzato e spese condominiali.

Generalmente, i costi del riscaldamento centralizzato sono inclusi nelle spese condominiali, ma il metodo di ripartizione può variare a seconda di diversi fattori, inclusi i criteri stabiliti dal regolamento condominiale e dalle normative vigenti.

Le spese possono essere suddivise in base alla metratura delle unità immobiliari, al numero di radiatori o attraverso sistemi di contabilizzazione individuale che misurano il consumo effettivo.

(continua)

Fonte: Immobiliare.it

QUANTI TIPI DI MUTUO ESISTONO (E QUAL È IL PIÙ CONVENIENTE)?

prima casa

L’acquisto di una casa, e in generale di un immobile, rappresenta un passo importante nella vita di molte persone. Spesso, per realizzarlo, è necessario richiedere un mutuo, ovvero un finanziamento (anche se, specifichiamo, mutuo e finanziamento non sono la stessa cosa) che la banca eroga al cliente per l’acquisto dell’immobile.

Il mutuo è quindi un impegno finanziario a medio-lungo termine, utilizzato anche per liquidare spese personali, che richiede una valutazione ponderata.

Conoscere le diverse tipologie di mutuo disponibili e i fattori da considerare nella scelta è fondamentale per individuare il finanziamento più adatto alle proprie esigenze e ottenere le migliori condizioni possibili.

In questa guida, vengono analizzate le principali tipologie di mutuo esistenti sul mercato italiano.

Tipologia di mutuo in base alla finalità

  • Mutuo prima casa: è un finanziamento per l’acquisto della prima casa, con agevolazioni fiscali e tassi d’interesse spesso più vantaggioso.
  • Mutuo seconda casa: è un finanziamento per l’acquisto di un immobile diverso dalla prima casa, con condizioni generalmente meno favorevoli rispetto al mutuo prima casa.
  • Mutuo ristrutturazione: è un finanziamento per la ristrutturazione di un immobile, con importo massimo erogabile variabile in base al tipo di intervento.
  • Mutuo liquidità: è un finanziamento per esigenze personali, concesso senza vincoli di destinazione.
  • Surroga: è un’operazione che consente di sostituire un mutuo in corso con un altro a condizioni più vantaggiose. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

DIRETTIVA CASE GREEN, DAL 2040 NUOVI LIMITI PER LE CALDAIE A GAS: ECCO COSA SAPERE.

casa green

La recente approvazione della Direttiva Case Green ha messo sotto i riflettori il futuro delle caldaie a gas. La decisione di posticipare al 2040 il termine ultimo per l’installazione di nuovi modelli di caldaie a gas metano e GPL segna una svolta significativa nella politica energetica europea.

Esaminiamo i dettagli di questa evoluzione e le sue implicazioni per i consumatori.

Quale destino per le caldaie a gas?

Contrariamente a quanto si può credere, la Direttiva Case Green non segna la fine definitiva ed immediata delle caldaie a gas.

Infatti, leggendo attentamente il testo, viene precisato che l’uso di caldaie già installate potrà continuare senza interruzioni, soprattutto per quelle di ultima generazione, come le caldaie a condensazione di alta classe energetica. Questo significa che i sistemi esistenti non solo rimarranno operativi, ma avranno anche la possibilità di essere aggiornati con tecnologie più avanzate e rispettose dell’ambiente.

In realtà, la precedente versione della Epbd – Energy performance of building directive – (non quella approvata il 12 marzo 2024), aveva come obiettivo il divieto di agevolazioni per gli apparecchi alimentati a combustibili fossili già da quest’anno sia per i nuovi edifici che per le ristrutturazioni e dal recepimento della direttiva sarebbe scattato il divieto di usare combustibili fossili.

La versione aggiornata ed approvata, invece, ha stabilito un periodo molto più lungo per la riconversione del parco caldaie obsolete. (continua)

Fonte: Immobiliare.it