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Acconto Imu entro il 16 giugno: chi paga e chi no.

Entro questa data i proprietari di immobili devono versare l’acconto 2021: anche quest’anno non è più dovuta la Tasi, sommata in pratica all’Imu.
uomo solleva casa con simbolo Imu

Imu, prima scadenza il 16 giugno.

È previsto il 16 giugno il versamento della prima rata dell’Imu. Saranno molti di meno i soggetti che dovranno pagare rispetto agli anni scorsi: se l’IMU resta non dovuta sull’abitazione principale, ad esclusione delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, nuove riduzioni ed esenzioni sono state introdotte di recente per quei settori economici più colpiti dalla crisi da Covid.

È stato il decreto Sostegni a stabilire l’esenzione dall’acconto IMU 2021 per i titolari di Partita Iva beneficiari dei contributi a fondo perduto, per gli immobili in cui i soggetti passivi esercitano le attività di cui sono anche gestori.

Nell’ultimo periodo, a partire dalla legge di Bilancio 2021 e fino al decreto Sostegni (così come convertito in legge n. 69/2021), si sono succeduti diversi provvedimenti contenenti agevolazioni (in termini di esenzioni e riduzioni) in materia di IMU. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Per l’Imu abitazione principale e residenza devono coesistere.

LA SCADENZA DEL 16.

La Cassazione ha di recente posto un freno all’esenzione sulla casa delle vacanze. Sulle seconde case i Comuni spesso adottano aliquote differenti per le pertinenze.

Le abitazioni tenute a disposizione sono le uniche non affittate che assolvono l’Imu, stante l’esclusione per l’abitazione principale.

Però attenzione che talvolta quella che sembra abitazione principale invece è una abitazione secondaria soggetta all’Imu. Ricordiamo infatti che l’abitazione principale non è soggetta a imposta qualora il possessore e i componenti del suo nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica; sono comunque soggette a imposta le categorie catastali Ai, A8 ed A9.

Questo può comportare che se il contribuente ha la residenza anagrafica in un comune e il coniuge lo abbia in altro comune, entrambe le abitazioni rischiano di non usufruire della esenzione come abitazione principale. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Esonero Imu ad ampio raggio.

E’ in continua evoluzione la platea dei soggetti esonerati dal pagamento del saldo Imu. A distanza di pochi giorni viene aggiornato l’elenco dei titolari di immobili che non pagheranno la seconda rata dell’imposta municipale. Questa volta, però, l’agevolazione si applica a coloro che esercitano le attività riferite ai codici Ateco, ma limitatamente ai territori regionali particolarmente colpiti dalla pandemia.

Lo prevede il dl «Ristori 2» (dl n.149 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.279 di ieri) che cancella la seconda rata Imu per gli immobili destinati a grandi magazzini, empori, commercio al dettaglio di merci varie, servizi degli istituti di bellezza, agenzie matrimoniali e via dicendo, indicate nell’Allegato 2 al decreto, ubicati nei comuni delle regioni individuate con ordinanza del ministro della salute come zona rossa, in base al dpcm del 3 novembre 2020 (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria).

La norma del nuovo dl «Ristori 2», ferme restando le agevolazioni già concesse con i decreti precedentemente emanati, aggiunge al lungo elenco dei beneficiari altre categorie di attività indicate nella tabella Ateco, tra le quali grandi magazzini, empori, commercio al dettaglio, agenzie matrimoniali e così via, ma questa volta l’ambito di applicazione dell’agevolazione è circoscritta alle regioni ubicate nella zona rossa ossia, come recita il dpcm 3 del novembre, «le aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto». (continua)

Fonte:ItaliaOggi