La crisi della compravendita e la convenienza degli affitti.

Compravendita o affitti? Dove va il mercato? La crisi, lo abbiamo imparato ormai bene in questi ultimi anni, ha una doppia lettura.
Si dice che i cinesi esprimano graficamente questo concetto con un ideogramma che da una parte mostra la difficoltà e dall’altra l’opportunità.
È proprio a questa parte che vogliamo guardare per raccontare l’altra faccia del mercato immobiliare, ossia quello degli affitti che per fortuna godono di buona salute e pareggiano in parte i conti in rosso delle compravendite.

Vogliamo anche ridatare l’inizio di questa crisi, partita ormai qualche anno fa proprio dal crollo dei mutui sull’acquisto degli immobili negli Stati Uniti e che poi, con un effetto valanga, si è abbattuto anche sull’Europa.
Ma mentre in paesi come Spagna e Gran Bretagna i prezzi sono crollati, in Italia il settore ha reagito con maturità, frenando il numero di transazioni eseguite e non coinvolgendo più di tanto i prezzi applicati.
I nostri associati, in particolare, ci fanno sapere che ancora nel 2010 il mercato ha tenuto bene e solo a partire dalla fine del 2011 le vendite sono calate a causa della crisi, ma non nella percentuale del 14% come letto ultimamente (leggi la situazione nella provincia Forlì-Cesena).
Un ridimensionamento inevitabile se si pensa al clima che si sta vivendo, all’incertezza del lavoro, alle banche che non concedono più mutui e quando li concedono arrivano solamente al 60-70% della somma richiesta.
Il tutto porta i possibili acquirenti ad aspettare il momento in cui i prezzi si abbasseranno ed i venditori quello in cui il momento difficile sarà superato.
Per questo il mercato degli affitti si alimenta degli immobili invenduti, sempre più numerosi, frutto dell’investimento nel mattone, la soluzione preferita e più sicura per gli italiani, popolo di risparmiatori per eccellenza.
E mettere a reddito il proprio immobile garantisce sempre un buon rendimento, circa il 6% in media; molto più di quanto possano garantire i titoli di stato (poco più del 3%) o i ballerini investimenti in borsa.
Proprio l’anno scorso, poi, l’introduzione della cedolare secca ha avuto l’effetto di vivacizzare ulteriormente il settore.
Infatti, la misura introdotta garantisce ai proprietari guadagni netti rispetto alla tassazione Irpef.
Da una ricerca interna alla rete Solo Affitti (franchising immobiliare specializzato nelle locazioni, con oltre 300 agenzie in Italia e con sede a Cesena), la cedolare secca risulta scelta da circa il 50% dei proprietari soprattutto per questioni economiche: quasi il 40% dei locatori risparmierà dai 250 ai 500 euro l’anno, mentre poco più del 30% arriverà a sgravare da 500 a 1.000 euro.
E saranno sempre di più i proprietari che sceglieranno questo regime alternativo, viste le ultime novità circa la stangata in arrivo per i proprietari degli immobili che non applicano la cedolare: nella riforma a copertura del ddl del lavoro viene proposta una riduzione dal 15 al 5% della deduzione ad oggi prevista ai fini Irpef per i redditi derivanti dalla locazione di immobili quindi con un aumento dell’imposta di 10 punti percentuali.
Mentre sale il numero di contratti stipulati, sono al ribasso i canoni medi applicati.

Garage: + 9,8% (media € 631) – Arredato: + 8,9% (media € 625)

Anche in questo caso parliamo di un trend che si conferma negli ultimi anni, con piccoli ribassi, piccole variazioni su canoni comunque abbastanza alti.
E per far fronte a questi prezzi gli italiani sanno come ingegnarsi con nuovi stili di vita che privilegiano condivisione e famiglie allargate. La condivisione è un fenomeno allargato.
Spesso anche le coppie anziché vivere da sole scelgono di prendere casa con gli amici.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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