Non ci si può opporre all’installazione dell’ascensore, anche quando questo si configura come una innovazione e il voto in  assemblea non è stato unanime.

Questo è quanto prevede la legge 13/89 di sostegno alla disabilità, dove è stabilito che la maggioranza sia di almeno un terzo dei condomini e dei millesimi e non ha rilevanza il fatto che l’eliminazione delle barriere architettoniche non sia citata nella delibera. Lo ha affermato la Corte di Cassazione, sezione II, con la sentenza 18334 depositata in data 25 ottobre 2012.

La Cassazione afferma un principio importante: quello della solidarietà condominiale. Suggerisce una diversa prospettiva nel considerare i problemi della disabilità, visti non solo individualmente ma come parte in carico della collettività.

Barriere. E’ irrilevante il fatto che l’Assemblea non abbia deliberato esplicitamente sull’eliminazione delle barriere architettoniche.

Disabili. E’ irrilevante anche la presenza di disabili nel condominio, ai fini dell’applicabilità della maggioranza di un terzo dei condomini e dei millesimi prevista dalla legge 13/89 al posto dell’unanimità, in caso di installazione di ascensore che costituisca un’innovazione.

Decoro. Il pregiudizio al decoro architettonico va valutato in relazione al danno economico effettivo.

Fonte Il Sole 24 Ore.