Daily Archives: 24 Gennaio 2022

Sportello fisco. Usufrutto e nuda proprietà: sempre un buon affare.

Nonostante l’aumento del tasso d’interesse legale, l’acquisto della nuda proprietà mantiene inalterata la sua convenienza. Chi acquista la nuda proprietà lascia al venditore l’usufrutto, che è il diritto di utilizzare l’immobile, di godere del bene e dei relativi redditi, abitandolo° affittandolo, tenendo per sé nudo proprietario solo la nuda proprietà del bene, priva della possibilità di trarne utilità immediata, senza quindi poterci abitare o darlo in locazione.

Chi cede la nuda proprietà conservandone usufrutto, inoltre, può avere la sicurezza di restare nell’immobile vita natural durante, incassando una bella sommetta. Solitamente, il “venditore tipo” è una persona anziana  o una coppia di anziani, che non avendo eredi, alla loro morte non saprebbero a chi lasciare l’appartamento.

Il caso tipico dell’acquirente, invece, potrebbe essere quello dei genitori che acquistano la “nuda proprietà” di un immobile, per adibirlo in un secondo tempo (cioè alla morte dell’usufruttuario) ad abitazione del figlio, o anche quello di un tradizionale investitore che, non volendo far figurare un altro immobile fra i propri redditi, mette al sicuro un po’ dei suoi risparmi investendo “nel mattone’.

L’imposta di registro da versare si ottiene moltiplicando l’aliquota del 9% (o del 2% se “prima casa”) al valore della nuda proprietà che, ovviamente, è più basso del valore della piena proprietà dell’immobile. Per chi compra una nuda proprietà, l’appeal fiscale dell’operazione è decisamente aumentato negli ultimi anni nei quali la tassazione sugli immobili è cresciuta a dismisura. (continua)

Fonte:IlMessaggero