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BONUS BALCONI 2023: COME RICHIEDERE LE AGEVOLAZIONI?

balconi

Dall’introduzione del Superbonus ad oggi, sono stati anni molto intensi dal punto di vista delle ristrutturazioni e delle agevolazioni in materia di lavori edili. Tra queste, esiste anche il bonus relativo ai balconi (e non solo): andiamo a vedere cos’è e come si ottiene.

 

Bonus balconi 2023: cosa prevede?

Il bonus balconi rientra all’interno di una serie di altri bonus destinati alla ristrutturazione di case e abitazioni, è stato riconfermato per l’anno fiscale 2023 e tramite il quale si può richiedere fino a una detrazione del 50% della spesa sostenuta.

Ovviamente, i lavori dovranno riguardare balconi, ma anche terrazzi e logge, mentre le facciate tout court non saranno comprese all’interno del calcolo della detrazione.

Quando si può richiedere?

Naturalmente, esistono alcuni requisiti per poter accedere alle agevolazioni del bonus balcone:

  • l’immobile deve essere situato in Italia e la proprietà intestata al richiedente;
  • la spesa deve essere fatta entro l’anno 2023 e su edifici esistenti (non edifici in corso di costruzione);
  • per poter richiedere la detrazione il pagamento dovrà essere tracciabile. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Sottoscala e pianerottoli sono sempre parti comuni?

scale

All’interno di un condominio, possono dei comproprietari realizzare sul loro pianerottolo un bagno a loro uso esclusivo, rendendo inutilizzabile quello ad uso comune posto nel sottoscala?

Entrambe le parti, ovvero pianerottolo e sottoscala, sono parti comuni e, secondo la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 12 dicembre 2022, n. 36141, questi spazi rientrano nella presunzione di condominialità.

Infatti, le scale e i relativi pianerottoli rappresentano strutture essenziali del fabbricato sotto il profilo funzionale, anche nel caso tali beni siano posti al servizio soltanto di alcune porzioni dello stabile.

Quali sono i beni comuni in un condominio?

Il Codice civile elenca una serie di beni che si presumono comuni, a meno che non sia disposto diversamente.

In particolare, sono tali tutte le parti necessarie all’uso comune come:

  • il suolo su cui sorge l’edificio;
  • le fondamenta;
  • i muri maestri;
  • i pilastri e le travi portanti;
  • i tetti e i lastrici solari;
  • le scale;
  • i portoni di ingresso;
  • i vestiboli;
  • gli anditi;
  • i portici;
  • i cortili e le facciate.

(continua)

Fonte:Immobiliare.it

SUPERBONUS E BONIFICO PARLANTE: COME NON SBAGLIARE.

bonifico

Il Superbonus, come si sa, consiste in una detrazione sulle spese inerenti ai lavori svolti per ristrutturare e/o svecchiare casa (specialmente per quanto riguarda la classe energetica dell’edificio).

Ma al momento del pagamento si perde il diritto agli sgravi e alle agevolazioni, se si salda il conto senza un bonifico parlante?

Vediamo che dice la legge in merito.

Bonifico parlante e bonifico ordinario: le differenze.

In primis, occorre fare una prima distinzione su cosa sia un bonifico parlante e un bonifico ordinario.

La differenza sostanziale tra i due risiede sulla quantità di dati inseriti:

  • per il bonifico ordinario infatti occorrono i dati strettamente necessari al completamento dell’operazione finanziaria;
  • il bonifico parlante invece necessita anche dei codici fiscali delle parti (o della partita IVA) e in causale occorre citare la norma a cui si riferisce l’agevolazione di cui si vuole trarre beneficio.

(continua)

Fonte:Immobiliare.it