Monthly Archives: Febbraio 2023
BONUS BALCONI 2023: COME RICHIEDERE LE AGEVOLAZIONI?
Dall’introduzione del Superbonus ad oggi, sono stati anni molto intensi dal punto di vista delle ristrutturazioni e delle agevolazioni in materia di lavori edili. Tra queste, esiste anche il bonus relativo ai balconi (e non solo): andiamo a vedere cos’è e come si ottiene.
Bonus balconi 2023: cosa prevede?
Il bonus balconi rientra all’interno di una serie di altri bonus destinati alla ristrutturazione di case e abitazioni, è stato riconfermato per l’anno fiscale 2023 e tramite il quale si può richiedere fino a una detrazione del 50% della spesa sostenuta.
Ovviamente, i lavori dovranno riguardare balconi, ma anche terrazzi e logge, mentre le facciate tout court non saranno comprese all’interno del calcolo della detrazione.
Quando si può richiedere?
Naturalmente, esistono alcuni requisiti per poter accedere alle agevolazioni del bonus balcone:
- l’immobile deve essere situato in Italia e la proprietà intestata al richiedente;
- la spesa deve essere fatta entro l’anno 2023 e su edifici esistenti (non edifici in corso di costruzione);
- per poter richiedere la detrazione il pagamento dovrà essere tracciabile. (continua)
Fonte:Immobiliare.it
Sottoscala e pianerottoli sono sempre parti comuni?
All’interno di un condominio, possono dei comproprietari realizzare sul loro pianerottolo un bagno a loro uso esclusivo, rendendo inutilizzabile quello ad uso comune posto nel sottoscala?
Entrambe le parti, ovvero pianerottolo e sottoscala, sono parti comuni e, secondo la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 12 dicembre 2022, n. 36141, questi spazi rientrano nella presunzione di condominialità.
Infatti, le scale e i relativi pianerottoli rappresentano strutture essenziali del fabbricato sotto il profilo funzionale, anche nel caso tali beni siano posti al servizio soltanto di alcune porzioni dello stabile.
Quali sono i beni comuni in un condominio?
Il Codice civile elenca una serie di beni che si presumono comuni, a meno che non sia disposto diversamente.
In particolare, sono tali tutte le parti necessarie all’uso comune come:
- il suolo su cui sorge l’edificio;
- le fondamenta;
- i muri maestri;
- i pilastri e le travi portanti;
- i tetti e i lastrici solari;
- le scale;
- i portoni di ingresso;
- i vestiboli;
- gli anditi;
- i portici;
- i cortili e le facciate.
Fonte:Immobiliare.it
SUPERBONUS E BONIFICO PARLANTE: COME NON SBAGLIARE.
Il Superbonus, come si sa, consiste in una detrazione sulle spese inerenti ai lavori svolti per ristrutturare e/o svecchiare casa (specialmente per quanto riguarda la classe energetica dell’edificio).
Ma al momento del pagamento si perde il diritto agli sgravi e alle agevolazioni, se si salda il conto senza un bonifico parlante?
Vediamo che dice la legge in merito.
Bonifico parlante e bonifico ordinario: le differenze.
In primis, occorre fare una prima distinzione su cosa sia un bonifico parlante e un bonifico ordinario.
La differenza sostanziale tra i due risiede sulla quantità di dati inseriti:
- per il bonifico ordinario infatti occorrono i dati strettamente necessari al completamento dell’operazione finanziaria;
- il bonifico parlante invece necessita anche dei codici fiscali delle parti (o della partita IVA) e in causale occorre citare la norma a cui si riferisce l’agevolazione di cui si vuole trarre beneficio.
Fonte:Immobiliare.it