Monthly Archives: Marzo 2023

Pensioni: quali sono i lavori usuranti?

Pensione usuranti: domande entro il 1° maggio

I lavori usuranti: quali sono e che vantaggi offrono per la pensione anticipata, di vecchiaia e per le altre opzioni, i limiti di età e contributivi.

I lavori usuranti sono quelli che richiedono un impegno psicofisico molto intenso in modo continuato; in particolare rientrano in tale definizione tutte quelle mansioni che, per loro natura, possono incidere in maniera significativa su vari aspetti, quali l’esposizione al rischio professionale o l’aspettativa di vita del lavoratore.

Allo svolgimento di tali mansioni sono ricollegati particolari benefici a livello pensionistico, che permettono a queste categorie di lavoratori di maturare in anticipo i requisiti per andare in pensione.
Vediamo, quindi, quali sono i lavori usuranti in base alla normativa vigente:

Come comunicare una disdetta di affitto.

disdetta

Per i più svariati motivi può presentarsi la necessità, sia da parte del proprietario dell’immobile che del conduttore, di procedere con la disdetta anticipata del contratto di locazione.

Vediamo di seguito tutti i dettagli da conoscere in merito, quali sono i termini da rispettare, quando è possibile e quali dati inserire nella lettera di recesso.

Quando si può disdire un contratto d’affitto?

Secondo la Legge, un contratto di affitto può essere disdetto nei seguenti casi:

  1. Alla data di scadenza riportata nel contratto stipulato tra le parti. In questo contesto, sei mesi prima del termine, bisogna inviare alla controparte una lettera in cui viene comunicata la volontà di non proseguire.
  2. L’inquilino può procedere prima della scadenza con la disdetta anticipata, senza indicare alcuna motivazione, se nel contratto è presente una clausola che lo riporta espressamente. È bene rispettare il periodo di preavviso che, in linea generale, è pari a sei mesi, ma in alcuni contratti è di tre. Anche qualora subentrassero dei gravi motivi, vanno comunque rispettate le tempistiche pattuite.

Cosa succede se non si rispettano i sei mesi di preavviso?

Per disdire un contratto di locazione, è necessario rispettare il termine di preavviso riportato nel contratto d’affitto.

Nel caso in cui questa tempistica non venga rispettata e una delle due parti non comunichi all’altra il preavviso di risoluzione anticipata, ci sono delle conseguenze. In particolare:

  • il locatore ha un contratto di affitto automaticamente rinnovato;
  • l’inquilino è tenuto a versare al proprietario dell’immobile i canoni corrispondenti al periodo di preavviso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IMU DEI CONIUGI CON RESIDENZE IN DUE CASE: QUANDO UNA DELLE DUE RESIDENZE È FITTIZIA?

IMU

coniugi con residenza disgiunta in Comuni diversi possono usufruire entrambi dell’esenzione IMU prima casa.

Il Comune può tentare di dimostrare, solo in sede d’appello, che la residenza di uno dei due coniuge è fittizia.

Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Toscana, con la decisione 1330/1/2022 del 21 novembre 2022.

I giudici hanno riconosciuto il beneficio fiscale, applicando la sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale, che sancisce la legittimità dell’esenzione dall’IMU per l’abitazione adibita a dimora principale, anche nelle ipotesi di scissione del nucleo familiare, sia all’interno dello stesso territorio comunale, sia in Comuni diversi.

Il fatto.

Nella vicenda in esame, i giudici toscani hanno accolto il ricorso del contribuente contro due avvisi di accertamento per le annualità 2014 e 2015, notificati dal Comune di Camaiore. Motivo del contendere, l’esenzione IMU prima casa che, secondo il Comune, non va applicata al caso di specie, dal momento che solo il contribuente è residente a Camaiore, mentre la moglie risiede in un altro luogo.

In primo grado, la CTP di Lucca dà ragione al Comune, seguendo il filone giurisprudenziale precedente alla sentenza della Corte Costituzionale, secondo cui in presenza di coniugi con residenze e dimore divise non si ha diritto all’esenzione.

I giudici di secondo grado, invece, hanno dato ragione ai coniugi, applicando la sentenza della Consulta sopra richiamata. (continua)

Fonte:Immobiliare.it