QUANTO CONSUMA UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE IN UN’ORA?

un tecnico controlla la caldaia

La caldaia a condensazione è una delle migliori soluzioni di ultima generazione tra le offerte degli impianti a gas. In particolari circostanze può raggiungere un rendimento termico fino al 110%.

Portata al massimo della sua efficienza energetica può ridurre il consumo di gas del 20/35% in meno rispetto a una caldaia tradizionale, più datata nel tempo. Ma quanto incide in bolletta, e quanto consuma in termini energetici e monetari?

Scopriamo cosa c’è da sapere, confrontandola con una caldaia più energivora.

 

Che differenza c’è tra una caldaia a condensazione e una caldaia normale?

Il primo prototipo che si avvicina a una caldaia a condensazione è di marca Ignis del 1961, ma solo nel 1989 entra nel mercato un modello più evoluto dal punto di vista tecnico, realizzato negli stabilimenti tedeschi della Junkers, a Dessau. La Junkers è stata la casa di produzione al mondo a introdurla nel mercato come prima caldaia murale a condensazione a gas.

Oggi la termodinamica si è evoluta ulteriormente, riducendo al massimo la dispersione di vapore acqueo prodotto dai fumi di una caldaia. È proprio in questo “difetto” (la dispersione di fumi e vapori) che la caldaia a condensazione trova il suo punto di forza, differenziandosi da quelle tradizionali. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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