Anno nuovo, tasse nuove: al debutto l’IVIE

ivieSi chiama IVIE (imposta sul valore degli Immobili situati all’estero), è già in vigore dal 1 gennaio 2013 e quindi sarà da tenere in considerazione già dalla prossima Denuncia dei Redditi.

E’ una nuova tassazione sulla casa che colpirà chi è proprietario di immobili situati all’estero, qualunque sia la loro destinazione, ed è disciplinata dalla legge 214/2011.

Questa nuova imposta è diretta a tutti i cittadini residenti in Italia che possiedono o detengono ad altro titolo immobili all’estero ( quindi non solo cittadini italiani proprietari di case all’estero, ma anche cittadini comunitari ed extracomunitari residenti in Italia!!!!)

L’imposta si calcola in maniera diversa dall’IMU, infatti l’importo si determina applicando un’aliquota dello 0,76% alla base imponibile, rappresentata dal valore dell’immobile, da estrapolare dall’atto di acquisto, da contratti oppure, in mancanza del valore riportato in questi atti, calcolandone il valore di mercato tenendo in considerazione il luogo dove si trova.

E’ prevista un’ aliquota ridotta dello 0,4%, (come per l’IMU), per gli immobili adibiti ad abitazione principale, da parte di coloro che lavorano all’estero per lo Stato italiano, e solo limitatamente al periodo in cui questa prestazione lavorativa viene svolta.
Anche in questo caso, si applicano le analoghe detrazioni di 200 euro e di 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni che dimora abitualmente nell’abitazione.

Nel 2013 si incomincia pagando la quota dovuta per l’anno 2011, e la norma chiarisce che è dovuta proporzionalmente alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso. Il mese nel quale il possesso si è protratto per almeno quindici giorni è computato per intero.

Comunque, sorgono notevoli perplessità su questa nuova tassa, soprattutto in merito alle case di proprietà dei cittadini stranieri residenti in Italia. Innazitutto, in alcuni casi appare evidente che risulta difficile risalire ad una possibile proprietà in un paese straniero di un soggetto. Ma anche di fronte ad un’accertata proprietà, vi saranno casi di atti d’acquisto di difficile traduzione o non riportanti un prezzo, difficile da valutare in base ai valori di mercato.

Inoltre appare anche molto iniquo imporre una tassazione a delle persone che sono in Italia per lavoro e che, molto probabilmente, già nel loro paese d’origine pagano un imposta per la casa dove vivono i loro familiari o che è disabitata e che non rappresenta di certo una fonte di reddito.

Senza contare che gli Stati stranieri possono vedere come un’ingerenza il fatto che l’italia vada ad imporre un prelievo fiscale sul loro territorio e possono anche non riconoscere l’imposta perché basata su concetti di diritto reale differenti.

Un altro aspetto che va tenuto in considerazione e per il quale sono attese delle circolari esplicative da parte dell’Agenzia delle Entrate, è che molti immobili all’estero sono stati acquistati tanti anni fa, per cui nell’atto di acquisto è riportato un valore sensibilmente inferiore all’attuale valore di mercato, e per di più in valuta estera. Per case e altre costruzioni in terra continentale va preso come riferimento il valore catastale dell’immobile  con relativo ricalcolo  per opera del paese  ospitante in materia di reddito e patrimoniale. Ma i valori catastali ad esempio del Ghana possono essere paragonati a quelli dei quartieri nobili di Roma o Milano?

Infine c’è da considerare uno dei punti più deboli di questa tassazione: l’imposta grava solo sulle persone fisiche e non su quelle giuridiche, per cui in tal modo è possibile essere facilmente esclusi dal prelievo fiscale intestando l’immobile a delle società.

Decreto Salva Italia o solito pasticcio all’Italiana?

 

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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