La riforma del Condominio

condominioLa riforma del Condominio è in Gazzetta Ufficiale.  La Legge 11.12.2012 n. 220 entrerà in vigore il prossimo 18 giugno  e da tale data cesseranno dall’incarico gli Amministratori privi degli specifici requisiti introdotti dalla riforma.

La nuova legge appare caratterizzata da una contraddizione di fondo: richiede all’amministratore, oltre ai requisiti di onorabilità, anche una maggiore preparazione (diploma di scuola secondaria di 2^ grado), un corso iniziale di formazione seguito da una formazione periodica.

La norma favorisce però l’Amministratore che sia stato nominato tra i condòmini dello stabile, al quale non vengono richiesti nè il diploma di cui sopra, nè il corso di formazione iniziale e tantomeno l’attività di formazione periodica. Ma addirittura, il nuovo art. 1129 del Codice Civile prevede che, solo quando i condòmini siano più di otto, se l’Assemblea non vi provvederà, la nomina di un Amministratore verrà eseguita dall’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condòmini o dell’Amministratore dimissionario.

Finora, l’obbligo di avere un Amministratore sorgeva quando i condòmini fossero più di quattro. Importante: non si intende che (ora con quattro condòmini, con la riforma otto) possa venire nominato amministratore un condòmino, ma che il condominio possa rimanere addirittura senza Amministratore nel caso non si raggiunga la maggioranza per la sua nomina e senza che anche un solo condòmino possa  pretenderne la nomina in sede giudiziale.

Pertanto, un edificio con fino ad otto condòmini  (e qualcuno con più unità immobiliari….) e quindi un palazzo di una certa rilevanza, potrà rimanere senza alcun amministratore.Sarebbe forse stato più rispondente allo spirito della riforma ed alle esigenze di sicurezza prevedere l’obbligo di avere in ogni caso l’Amministratore non legato al numero dei condòmini ma alla “consistenza” edilizia del fabbricato (cioè al numero delle unità immobiliari), esentando dall’obbligo dell’Amministratore solamente i piccoli edifici.

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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