NELLA CASA DEL FUTURO CI SARÀ ANCORA LA CUCINA?

cucina

Sono lontani i tempi in cui la cucina rappresentava il fulcro della casa, un po’ il centro della vita famigliare, dove si riunivano tutti i componenti intorno a un tavolo, mangiavano e chiacchieravano.

Oggi le nostre vite sono radicalmente cambiate, sosteniamo ritmi molto frenetici e il tempo che passiamo a casa davanti ai fornelli è sempre più ridotto. Cambia anche la vera e propria conformazione delle case e delle cucine, che sono diventate living e open space, unite al salotto e alle altre zone della casa.

Non solo, nel futuro prossimo le cucine potrebbero addirittura sparire dalle nostre case, questa sembra essere la direzione in cui stiamo andando.

Com’è cambiata la cucina dagli ’60 ad oggi.

Per capire come sia cambiato il mondo delle cucine e l’importanza che riserviamo a questo settore, si deve tornare indietro agli anni ’60. Da quel momento le cucine iniziarono a diventare più piccole, arrivando al -13% nelle abitazioni di nuova costruzione.

Non si guarda più all’aspetto funzionale e utile delle cucine quindi, ma un po’ al suo aspetto estetico. Si pensa inoltre a cucine sempre più moderne e futuristiche. Questo comporta la presenza di fornelli a induzione, cappa e frigorifero a scomparsa e incasso. Insomma, si guarda più al design che alla sostanza. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: