Indagine Mediofimaa: Circa il 50% delle famiglie italiane è in grado di comprare casa

mutuiEppure la domanda di mutui langue. La causa? Ha radici psicologiche: l’incertezza sul futuro cambia i piani di investimento degli Italiani.

Le famiglie italiane hanno una naturale propensione alla prudenza che le rende le meno indebitate d’Europa, forse per questo negli ultimi due anni, una volta assodato che la crisi economica non era nè leggera nè passeggera, hanno iniziato ad assumere un diverso atteggiamento rispetto all’investimento immobiliare e, conseguentemente, verso i mutui da richiedere agli Istituti di credito: dietro alla scelta di posticipare l’acquisto della casa, alla preferenza per l’affitto e al minor ricorso alle forme di finanziamento ci sono, infatti, motivazioni profonde, quali il timore di non riuscire ad onorare i debiti e il senso di incertezza sul futuro.

A confermarlo sono i dati inerenti le caratteristiche della domanda: l’età media del richiedente è cresciuta (gli over 55 sono passati dal rappresentare il 12% a quasi il 20% dei mutuatari, a scapito dei richiedenti di età compresa tra i 36 e i 45 anni, la cui quota di incidenza è diminuita dal 38% al 33%) e le categorie meno inclini a presentare domanda di mutuo sono i giovani (under 35) e i lavoratori con contratti flessibili.

La domanda di mutui (rilevazione CRIF) ha iniziato il suo declino a meta del 2011 e ad oggi non si può ancora parlare di una inversione di tendenza. Dopo un primo semestre 2013 – etichettato come il peggiore dell’ultimo decennio – i mesi “caldi” hanno riservato una piacevole sorpresa, con dati finalmente dal segno positivo: luglio +2%, agosto +4,1%. Un barlume di luce che arriva dopo mesi di cali a due cifre (il minimo storico si è toccato a febbraio 2012 con un -48%), ma che è d’uopo leggere in raffronto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando la domanda toccò uno dei suoi picchi più bassi (-44%).

L’accessibilità negli ultimi anni è stata condizionata soprattutto dal prezzo degli immobili, aumentato maggiormente rispetto alla crescita del reddito disponibile, mentre la componente finanziaria (oscillazioni del tasso di interesse) non ha mai contribuito negativamente, nemmeno nel 2009 (anno durante il quale i tassi sui mutui raggiunsero il loro massimo).

L’analisi storica dei dati disponibili, incrociati con i dati macro forniti dall’ Istat, permette di sapere che oggi circa la metà delle famiglie italiane può accedere all’acquisto di una abitazione, un valore in diminuzione di circa 10 punti percentuali rispetto al 2005 (anno di inizio della rilevazione), ma in recupero rispetto al minimo toccato nel pieno della crisi finanziaria del 2008-2009, quando la percentuale delle famiglie in grado di accedere all’acquisto di una abitazione si collocava intorno al 45% del totale.

 

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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