Monthly Archives: Giugno 2019

Diritti e doveri dei proprietari degli animali.

La scelta di condividere la propria abitazione con un animale domestico ha trovato nella legislazione italiana una regolamentazione chiara solo con la c.d. Riforma del Condominio (L. 220/2012). Il nuovo art 1138 cod.civ. prevede, infatti, che «le norme del regolamento [condominiale, ndr] non possono vietare di possedere o detenere animali domestici» nella propria unità abitativa.

Questa norma, da tanti attesa per regolamentare una questione che ha generato innumerevoli contenziosi giudiziari non sempre sfociati in univoci orientamenti dei Giudici, ha finalmente risolto ogni questione circa il diritto del condomino a detenere -anche contro il parere degli altri un animale domestico nel proprio appartamento.

Essendoci nel condominio parti comuni (es. cortile, giardino, ascensore) ed oggettive connessioni tra diverse proprietà individuali (appartamenti vicini ed attigui), tale diritto incontra delle limitazioni. Queste discendono dal generale principio giuridico del c.d. neminen laedere, in forza del quale ogni cittadino è tenuto a mantenere un comportamento, anche per il tramite di chi vigila e detiene, che non arrechi agli altri un danno od un pregiudizio. (continua)

Fonte:LaStampa

 

Imprese, sconti rafforzati per Ires e Imu sui capannoni.

Il taglio progressivo dell’Ires per chi reinveste gli utili in azienda si attesterà al 20% nel 2023 e non più al 20,5% come prevede orafi decreto crescita. Così come la deducibilità da Ires e Irpef dell’Imu pagata dalle imprese sui beni strumentali sarà integrale (al 100%) e non più limitata al 70 per cento.

Dopo un lungo tira e molla tra i due soci di Governo, la Lega porta a casa con il voto delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera il taglio progressivo delle tasse per le imprese. Taglio che sul fronte Ires garantirà nel 2024, anno in cui le imprese salderanno il conto dell’esercizio 2023, una riduzione del prelievo di oltre 503 milioni di euro e dall’anno successivo di altri 287,5 milioni. Somme tutte recuperate dal fondo per l’operazione “Quota Zoo” previsto dall’ultima legge di bilancio. (continua)

Fonte:IlSole24Ore

Condominio: il cortile sopra i box non è lastrico solare.

Per la Corte di Cassazione si applica l’art. 1125 c.c. con totale rigetto della tesi di chi vorrebbe eseguire la ripartizione delle spese ex art. 1126 c.c..

Chi ha avuto danni da infiltrazioni nel proprio box privato, deve comunque pagare – in virtù dei millesimi di proprietà – la quota necessaria per gli interventi di ripristino del cortile condominiale sovrastante. L’ultima sentenza della Suprema Corte di Cassazione (28.5.2019, n. 14511 sotto allegata) non lascia spazio a dubbi, ed anzi chiarisce inequivocabilmente che alla fattispecie in esame va applicato il combinato disposto dagli artt. 1123 e 1125 cod. civ., con totale rigetto della tesi di quanti vorrebbero eseguire la ripartizione delle spese ai sensi dell’art. 1126 cod. civ.

Perchè questa interpretazione? Il cortile condominiale, nel caso di specie, non assolve anch’esso alla funzione di copertura proprio come il lastrico solare? (continua)

Fonte:StudioCataldi