Monthly Archives: Agosto 2022

Tessera Sanitaria: va sostituita se a cambiare è la residenza?

Tessera Sanitaria

Novità per la tessera sanitaria: secondo una nota del Ministero della Salute, la nuova versione potrebbe non avere alcun microchip.

La ragione? Semplicemente, una mancanza di chip sul mercato (come accade, ahimè, per moltissimi materiali).

Tessera sanitaria senza microchip

La tessera sanitaria senza microchip sarà, quindi, solo un codice fiscale e una Tessera Europea Assistenza Malattia (TEAM).

Non sarà più CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e non potrà essere impiegata ai fini di identificazione e autenticazione online, o anche come firma elettronica avanzata.

Tessera sanitaria in scadenza: la proroga sulla validità

Una notizia di questi giorni è anche rivolta a chi ha una TS-CNS in scadenza: è stata decretata una proroga e potrà essere utilizzata sino al 31 dicembre 2023.

Grazie al software di estensione del certificato memorizzato nel microchip , sarà possibile allungare la validità della tessera. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Qual è la differenza tra acconto e caparra?

Qual è la differenza tra acconto e caparra?

È errato utilizzare in maniera indifferente l’uno o l’altro termine, dato che si tratta di istituti ben distinti.

Domanda: “Qual è la differenza tra acconto e caparra?”

Risposta: “Talvolta, nel linguaggio di tutti i giorni, si suole far riferimento in maniera indifferente all’acconto e alla caparra. In realtà trattasi di due istituti ben distinti.

L’acconto, infatti, non è altro che il pagamento anticipato di una parte del prezzo dovuto per un determinato acquisto, volto a dare una piccola garanzia al venditore circa l’effettiva volontà dell’acquirente di concludere il contratto.

Tale garanzia, però, esaurisce i suoi effetti qui. Se, infatti, il contratto non va a buon fine, l’acconto non assume alcuna rilevanza risarcitoria e le parti non saranno in alcun modo vincolate economicamente l’una nei confronti dell’altra.

L’acconto andrà quindi restituito, salvo poi chiedere il risarcimento del danno eventualmente subito a causa del mancato adempimento. (continua)

Fonte:StudioCataldi

Allarme casa: se disturba può essere reato.

Allarme casa: se disturba può essere reato

Oltre alla multa salata, se l’antifurto suona quando non dovrebbe il rischio è addirittura quello di essere condannati per disturbo della quiete pubblica.

Un problema che hanno gli allarmi domestici e che scoraggia molti cittadini dall’installarli è quello dei “falsi allarmi”.

Non è raro, infatti, che le sirene inizino a suonare magari per una folata di vento o per il passaggio di un animale dinanzi al sensore.

Ed ecco che il meccanismo di allerta si attiva a vuoto, creando solo tanto disagio e una forte preoccupazione. Oltre che disturbo ai vicini.

Talvolta i regolamenti comunali, per evitare contenziosi ingestibili, fissano dei precisi termini di durata di tollerabilità dell’allarme, superati i quali scatta la multa.

Oltretutto, se non si riesce a spegnere il suono dell’allarme a stretto giro, si corre addirittura il rischio di essere sanzionati per disturbo della quiete pubblica: la norma di riferimento è l’articolo 659 del codice penale che punisce chiunque mediante schiamazzi o rumori o abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche disturba le occupazioni o il riposo delle persone. (continua)

Fonte: StudioCataldi