Monthly Archives: Novembre 2022

Vendere una casa ereditata, cosa bisogna pagare.

eredità: pergamena e penna

A differenza di quello che si sarebbe portati a pensare, ricevere in eredità una casa o un appartamento può comportare una notevole dose di stress per la persona beneficiaria. La gestione dell’immobile ricevuto a seguito della morte di un parente è un’attività che richiede tempo e dedizione, soprattutto quando gli eredi sono tanti e non tutti concordano su cosa si debba fare.

Così molti cittadini decidono di vendere l’abitazione con l’obiettivo di incassare una somma di denaro e liberarsi di un peso. Ma la normativa attualmente vigente in materia impone il pagamento di diverse imposte che il nuovo intestatario deve saldare prima di poter cedere il bene.

Dalla dichiarazione di successione all’imposta ipotecaria: le tasse da pagare per vendere un immobile ereditato.

Innanzitutto, per vendere una casa ricevuta in eredità la prima cosa da fare è produrre la dichiarazione di successione, ossia il documento che riconosce gli eredi del defunto. Va depositata presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate entro un anno dalla morte e serve per avere le mani libere nella gestione dell’immobile. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

IL BONUS MOBILI È COMPATIBILE CON ALTRI BONUS?

BONUS

In tema di Bonus fiscali, uno dei quesiti ricorrenti dei contribuenti è sulla loro cumulabilità. Nello specifico caso di cui stiamo scrivendo, analizziamo la compatibilità del Bonus Mobili con altri bonus.

Il bonus mobili e l’Ecobonus sono compatibili?

Valutiamo in caso in cui si inizi a breve una ristrutturazione totale di un immobile, servendosi di tutti i bonus tradizionali: Ristrutturazioni, Ecobonus, Facciate e Bonus Mobili.

Il dubbio che sorge è legato alla compatibilità tra il Bonus Mobili e l’Ecobonus

Il Bonus Mobili è compatibile con l’Ecobonus

Secondo le regole condivise, la detrazione per la ristrutturazione non si perde se, insieme al bonus ristrutturazioni, si utilizzano anche altre agevolazioni, come lEcobonus in questo caso. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

PRIMA MANOVRA BILANCIO GOVERNO MELONI: IN COSA CONSISTE LA CEDOLARE SECCA ESTESA AI NEGOZI?

Bilancio

Il Consiglio dei Ministri passerà al vaglio la prima legge di bilancio della sua breve vita legislativa. Cosa ci dobbiamo aspettare?

Ecco le ultime novità in cantiere, in particolare in materia di cedolare secca estesa ai negozi.

Leggi di Bilancio Governo Meloni: tutte le novità.

Ecco le novità da tenere a mente che potrebbero essere introdotte con la prima legge di bilancio in corsa finale del governo Meloni:

  • Pensioni: con una nuova misura ponte per il 2023, si andrà in pensione con 41 anni di anzianità e 61 anni (più probabilmente 62) di età.
  • Reddito di cittadinanza: il reddito non sarà più a vita, ma durerà massimo 3 anni per chi è “abile al lavoro”.
  • Caro bollette: il pacchetto energia dovrebbe valere almeno 21 miliardi sui 30 totali della manovra. La cifra verrà probabilmente messa a buon frutto a partire da gennaio. Per ora si procederà con i bonus, i crediti d’imposta e la rateizzazione delle bollette.
  • Fisco: Il governo ragiona su una possibile riedizione della sanatoria sulle ricchezze detenute all’estero e mai dichiarate, nota come voluntary disclosure.
  • Flat Tax: la tassa piatta al 15%, nota come flat tax, sarà estesa anche alle partite Iva con un fatturato superiore agli attuali 65 mila euro per arrivare a 85 mila euro. A cui però non sarà possibile, almeno già in questa manovra, affiancare anche la “flat tax incrementale” per i lavoratori dipendenti, potrebbe però essere proposta per le sole partite Iva in alternativa alla flat tax classica e sui premi di produttività per i lavoratori dipendenti sopra i 3 mila euro. Più probabile, invece, la cedolare secca al 21% estesa anche ai locali commerciali affittati fino a 600 metri quadri. (continua)

Fonte:Immobiliare.it