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Rassegna Stampa del 29 maggio
Rassegna di Mercoledì 29 Maggio 2013 |
L’Analisi di Mediareoggi: Le famiglie in crisi economica tralasciano le rate condominiali
Le famiglie italiane scelgono tutti i giorni, e sono scelte forzate dettate dalla crisi economica. Scelgono quando riempiono il carrello della spesa ma anche nel momento in cui si devono sostenere i costi per mantenere la casa: versare l’affitto o la rata del mutuo oppure pagare il condominio e le bollette? Prima di tutto salvare la casa, e parafrasando un famoso film potremmo affermare che “Il condominio può attendere”. Le bollette meno, anche perchè senza energia elettrica e gas non si può vivere. Ed ecco che così si apre una nuova emergenza: la morosità nel pagamento delle rate condominiali. Secondo gli ultimi dati a disposizione, nel primo trimestre del 2013 la quantità di inquilini che non pagano il condominio risulta in crescita in tutta Italia. Al primo posto è Catania con un + 32,4%, seguita da Napoli (+32%) e Palermo (+29,8%), tutte città del sud, ma anche al centro-nord la situazione non è rosea con Padova (+ 28,5%) seguita da Venezia (+26%) e Genova al 25%. Firenze è al +22,5% e Roma e Milano rispettivamente al +22,5% e +21,5%.
L’immobile è rovinato? Il locatore rifiuta la consegna
“Se il conduttore abbia arrecato all’immobile gravi danni o effettuato non consentite innovazioni di tale rilievo che, nell’economia del contratto, sia necessario l’esborso di notevoli somme per eseguire le opere di ripristino, il rifiuto del locatore di ricevere la restituzione è in via di principio legittimo fino a quando quelle somme non siano state corrisposte dal conduttore; la legittimità del rifiuto del locatore comporta, in applicazione dell’articolo 1220 C.c., che fino ad allora persisterà la mora del conduttore, dunque tenuto anche al pagamento del canone ex articolo 1591 C.c. quand’anche abbia smesso di usare l’immobile secondo la destinazione convenuta”. (Cassazione, sentenza n. 12977/2013)
Solitamente, il problema è l’opposto: acquisire il rilascio dell’immobile affittato. Ma può succedere che sia lo stesso proprietario a rifiutare la restituzione quando il conduttore ha, per esempio, ha eseguito cambiamenti rilevanti oppure ha cagionato gravi danni.